Due appartamenti disposti uno sul livello terra e uno sul livello primo, collegati da una scala interna.
In catasto sono accatastati come un'unica unità immobiliare.
Ora il proprietario, vorrebbe affittare al livello primo, apportando modifica in catasto.
Dilemma:
non vi sono state opere, quindi non esistono concessioni edilizie a monte.
In catasto come giustifico la soppressione del sub unico e la costituzione di due nuovi subalterni?
Devo seguire l'iter classico e forse richiedere una CILA fittizia?
Oppure vedrò la mia pratica catastale approvata, senza riferimenti di concessioni nella relazione tecnica?
E soprattutto: quanto chiedere per compenso per questo tipo di lavori?
Grazie ai colleghi più esperti di me.
archjrfab : [post n° 360666]
divisione appartamento
non ho capito "...non esistono concessioni edilizie a monte" Significa che lo stato attuale è diverso dalla documentazione esistente in comune, o in comune non esiste nessuna pratica relativa al fabbricato?
Se è il primo caso devi necessariamente fare una pratica di sanatoria e successivamente un frazionamento, se consentito dalle norme. Fare il solo frazionamento catastale significa autodenunciare l'abuso. Che il tuo committente ne sia consapevole. Oltre tutto nel docfa ti chiederanno gli estremi della pratica edilizia da cui deriva il frazionamento.
Se è il primo caso devi necessariamente fare una pratica di sanatoria e successivamente un frazionamento, se consentito dalle norme. Fare il solo frazionamento catastale significa autodenunciare l'abuso. Che il tuo committente ne sia consapevole. Oltre tutto nel docfa ti chiederanno gli estremi della pratica edilizia da cui deriva il frazionamento.
Non ho capito perché ti preoccupi del catasto, il frazionamento va fatto prima di tutto a livello urbanistico con una pratica edilizia, dopodiché questa sarà il riferimento per la pratica in catasto. Se non ci sono opere farai un frazionamento senza opere. Ma suppongo che almeno il collegamento attraverso la scala andrà in qualche modo eliminato o chiuso.