Ciao colleghi!
Avrei una domanda: in caso di fabbricato sottoposto a vincolo paesaggistico, facendo SOLO MODIFICHE INTERNE, è comunque obbligatorio presentare la domanda di autorizzazione paesaggistica? Il comune in questione è Torino.
Se è possibile mi indichereste anche il riferimento normativo? Io intanto leggo il dlgs 42 04..
Grazie a tutti
Ali
ali : [post n° 363968]
autorizzazione paesaggistica
A Roma, in città storica, anche per la sola CILA per manutenzione straordinaria per opere interne il Comune vuole in Nulla osta della soprintendenza.
confermo john:, a roma, in città storica, anche solo se devi uscire di casa per respirare una boccata d'aria. devi richiedere N.O. agli enti competenti, quindi risposta: dipende dai regolamenti ed interpretazione degli stessi, del comune di dove operi
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/02/21/news/cupola_fuksas_ora_…
salvo eccezioni, perché io sò io e voi nun siete un c.....
salvo eccezioni, perché io sò io e voi nun siete un c.....
Venezia centro storico e isole tutto indistintamente sottoposto a vincolo paesaggistico (anche il condominio anni 60). Ma se si fanno opere solo interne mica devi presentare la paesaggistica! ma scherziamo!
In caso di vincolo monumentale devi presentare richiesta di autorizzazione opere interne, in caso di vincolo paesaggistico devi presentare richiesta di autorizzazione solo per opere esterne. Qualora le opere esterne non incidano sull'impatto esterno (mantenimento stesso colore, pavimentazione simile in fattura e colore, ecc.) in zona sottoposta a vincolo paesaggistico dovresti cavartela con la sola comunicazione in cui asseveri che non ci sono variazioni sull'impatto e pertanto non è necessario presentare istanza di autorizzazione alla Soprintendenza. Non mi risulta ci siano "interpretazioni" ad opera di regolamenti locali che travalichino il dlgs 42/04 in Piemonte ma in caso di dubbio, contatta il funzionario della zona di Torino via email sottoponendogli il tuo problema.
Grazie a tutti! A Torino, se si fanno modifiche interne non è necessario richiedere autorizzazione paesaggistica, sono riuscita a venirne a capo.
Grazie a tutti!
Grazie a tutti!
@Kia sarà anche logica, ma qui a Roma, in città storica di PRG, quindi anche ben lontani dal centro, ad uno di municipi che ricadono in questa zona, nello specifico l'ex IV ora III sospende le CILA anche per sole opere interne senza parere della soprintendenza, che richiede almeno 30 gg. La soprintendenza lo sa, li firma immediatamente senza problemi ma sempre con i suoi tempi, e il tecnico municipale se non alleghi tale parere ti rimanda a casa. La burocrazia non è logica.
scusa ma lo trovo strano ma per carità, tutto può essere. Che tipo di valutazione "paesaggistica" devono dare se l'intervento è interno? non è che è richiesto un altro tipo di parere che non è quello paesaggistico (cioè ai sensi di un'altra parte dei codice)?
Mah, nello specifico non me ne sono occupato io, fortunatamente ero in città consolidata. Rimane il fatto che la soprintendenza probabilmente per i beni architettonici la devi interpellare comunque. Probabilmente non per il fine paesaggistico. Intendevo dire che ad ogni soffio di vento in alcuni tessuti di Roma ti mandano indietro pratiche semplicissime anche di MS per opere interne. Rimane il fatto che se per 10 metri ricadi in un tessuto definito città storica anche se un fabbricato del 1960 classica palazzina senza alcun valore da quel punto di vista non ti fanno passare una CILA se non chiedi parere. E anche questo mi sembra alquanto illogico.
"ma qui a Roma, in città storica di PRG, quindi anche ben lontani dal centro, ad uno di municipi che ricadono in questa zona, nello specifico l'ex IV ora III sospende le CILA anche per sole opere interne SENZA PARERE della soprintendenza, che richiede almeno 30 gg." ...
John ha usato la terminologia corretta. Il "parere" viene emesso dalle Soprintendenze su beni NON sottoposti a vincolo diretto, indiretto o per legge (le tipologie di vincolo sono 3). Per capirci, per assurdo l'Ufficio Tecnico è liberissimo di chiedere parere alla Soprintendenza anche sul pollaio della signora Maria situato in zona industriale (la zona del PRG non è determinante anche perché il "parere" non mi sembra disciplinato da qualche articolo di legge. Ovvio che quando la richiesta arriva in Soprintendenza il funzionario si chiede perché gliel'abbiano inviata).
L' "autorizzazione", la "sospensione con richieste d'integrazione" e il "diniego" invece vengono emessi solo ed esclusivamente su beni sottoposti a vincolo diretto ed indiretto (art. 10, art. 136 e art. 142 d.lgs. 42/2004).
Spero di aver chiarito la diatriba. A prima vista sembra burocraticamente illogico, ma se distinguiamo come ho fatto io sopra, la logica è chiarissima (solo che il "parere" è applicabile a discrezione).
John ha usato la terminologia corretta. Il "parere" viene emesso dalle Soprintendenze su beni NON sottoposti a vincolo diretto, indiretto o per legge (le tipologie di vincolo sono 3). Per capirci, per assurdo l'Ufficio Tecnico è liberissimo di chiedere parere alla Soprintendenza anche sul pollaio della signora Maria situato in zona industriale (la zona del PRG non è determinante anche perché il "parere" non mi sembra disciplinato da qualche articolo di legge. Ovvio che quando la richiesta arriva in Soprintendenza il funzionario si chiede perché gliel'abbiano inviata).
L' "autorizzazione", la "sospensione con richieste d'integrazione" e il "diniego" invece vengono emessi solo ed esclusivamente su beni sottoposti a vincolo diretto ed indiretto (art. 10, art. 136 e art. 142 d.lgs. 42/2004).
Spero di aver chiarito la diatriba. A prima vista sembra burocraticamente illogico, ma se distinguiamo come ho fatto io sopra, la logica è chiarissima (solo che il "parere" è applicabile a discrezione).