commitenteDeluso : [post n° 364546]

Help, revoca architetto

Buongiorno a tutti.
Sto facendo dei lavori di ampliamento nella mia prima casa però l'architetto che se ne occupava non ha più la mia fiducia e per questo gli ho firmato la revoca.
Adesso mi ha mandato una fattura per il pagamento delle opere effettuate fino ad ora.
In questa fattura ha aggiunto costi di telefonate e per incontri mai preventivati prima e quindi mai accettati da parte mia. E' giusto che io gli paghi quello che abbiamo concordato e firmato inizialmente? e nel contratto iniziale erano esclusi dal compenso solo i costi di stampa.
Ho anche un altro problema...lui ha scritto che è stato realizzato l'85% del lavoro, in realtà per me non siamo nemmeno al 50%. COme posso dimostrare questo? Prendendo il cronoprogramma iniziale?
Mi rivolgo a voi xke non ho più fiducia nell'architetto...considerate che ha anche cambiato un codice deontologico a suo piacimento...
Grazie per la risposta.
nemesi2015 :
a prescindere che un comportamento del genere può anche essere denunciato all'ordine di appartenenza del tecnico, e che eventualmente per eventuali dubbi anche lei può rivolgersi all'ordine per avere assistenza in questi casi, vale il contratto, ovvero quanto è stato stipulato, per cui se telefonate ed incontri non sono menzionati nel contratto non hanno valore di essere richiesti, ad ogni modo potrebbe rivolgersi anche ad un avvocato del sindacato per la questione contrattuale. relativamente all'avanzamento dei lavori, il cronoprogramma potrebbe essere un aiuto a supporto della valutazione, ma solo un tecnico può stabilire effettivamente ciò che è stato fatto, soprattutto se in cantiere ci sono stati dei ritardi delle sospensioni o delle variazioni in corso d'opera. Per cui se ad oggi, dico per dire, doveva avere costruito un'intera abitazione e stanno ancora realizzando le partizioni esterne va da sé che non è molto sul totale, ma vanno considerate anche le motivazioni per cui i lavori non sono stati conclusi.
Quello che mi sento di consigliare è di rivolgersi ad un avvocato di sindacato, solo perché va a risparmio ma anche perché hanno professionisti interni al sindacato stesso che eventualmente possono farle la stima dei lavori eseguiti... ed eventualmente sentire anche un consulente dell'ordine, o avanzare un esposto all'ordine per provvedimenti disciplinari.
in bocca al lupo.
john :
l'intervento di nemesi è corretto, leggermente precipitoso, forse.

Consiglio validissimo se avessimo tutti gli elementi, ma visto che non ci sono, io non mi sento di dare lo stesso consiglio non avendo ascoltato l'altra campana e sopratutto dando per scontato che il "torto" sia tutto ed esclusivamente del tecnico. Non avere più fiducia nel tecnico è sicuramente un buon motivo di rescissione, anche il comportamento di inserire in fattura voci "eccessive" è sicuramente deprecabile. Però non sappiamo tutte le motivazioni e sopratutto quale sia stato il motivo scatenante della perdita di fiducia.

Idem dare per scontato che non sia vero che l'85% dei lavori sia terminato, l'autore del post è un tecnico?Non credo, un architetto non è così cretino da affermare questo e rischiare che arrivi un altro tecnico a smentirlo con una forbice percentuale così alta. Forse la verità è nel mezzo?

In questo modo chiunque potrebbe dire a metà lavoro "non ho più fiducia nel tecnico" e evita di pagare magari una parcella dovuta.

Prima di andare subito dall'avvocato bisognerebbe provare a mediare la situazione e cercare di concordare il dovuto senza litigio, perché un dovuto c'è sicuramente e da contratto. Anche perché se il tecnico, come probabilmente è, avesse un avvocato bravo potrebbe anche volgere il tutto a proprio favore, con decreto ingiuntivo per il pagamento della fattura e il rimborso delle spese di lite.

Il mio consiglio, avendo solo questi pochi dati, è attenzione e sopratutto mediazione e dialogo prima di invocare subito avvocati, esposti o segnalazioni.
Kia :
Sono assolutamente d'accordo con John. Tra l'altro, mi viene spontaneo domandare: c'è un altro tecnico che subentra? Non si può cercare di comporre la faccenda con l'aiuto del nuovo tecnico? mi spiego: si fa uno stato avanzamento lavori al momento della revoca così si capisce se si è all'85% o al 50%, ma lo dice un tecnico e non il committente, che senza offese, spesso non è in grado di esprimersi in merito perchè non è il suo mestiere. Si trova un accordo e fine, senza avvocati e menate varie.
commitenteDeluso :
Rispondo a nemesi...il tecnico è stato già pagato per quello che era stato firmato all'inizio ma adesso lamenta i 300 euro in più mai preventivati e firmati relativi a telefonate e spostamenti (che erano inclusi nel contratot iniziale).
E' stato già pagato anche per l'85% dei lavori ma siccome vuole questi 300 euro in più volevo sapere come capire se è realmente all'85% il lavoro effettuato o se in realtà gli abbiamo dato anche di più di quello che gli spetta.
Ho detto che non c'è più fiducia per non stare a raccontare i vari comportamenti che hanno lasciato un po' a desiderare, ultimo tra tutte mandarci per raccomandata l'articolo 19 del codice deontologico modificato a suo piacimento.
Intanto ringrazio per le varie risposte.
nemesi2015 :
colleghi, non si tratta di essere precipitosi: dalla prima richiesta di committenteDeluso avevo avvertito un accento di insoddisfazione, se non proprio fregatura nei confronti del tecnico, e quando la fiducia ti viene a mancare, ogni cosa che ti viene detta non ha valore. Scusate, ma parlo per esperienza, a dir poco pessima, la mia!! Ho dato quei consigli perché sto vivendo una situazione simile, con cifre più esose, ma asseverazioni mendaci, e stima e fiducia in un collega persa in un batter d'occhio e non è affatto piacevole e per estorcerti un minimo di somma farebbero carte false.
Ho dato quei consigli perché mi rivolsi anche io all'ordine chiedendo consiglio e l'ordine mi rispose "se vuole fare un esposto ha tutto il diritto per farlo, dati i fatti raccontati, alleghi tutta la documentazione e noi provvederemo", al tempo stesso l'avvocato a cui mi sono rivolta è capace e tosto, ed ho parlato di sindacato, proprio perché con i sindacati non si scherza e la controparte non può fare carte false.
Per cui a risposta di tutto un tecnico per la valutazione del SAL è necessario: uno di fiducia, se riesce a trovarlo, od uno del sindacato che cura i suoi interessi. Per il resto, scusate se mi "sfogo", ma basta con questi tecnici che pur di guadagnarci e credere di avere ragione sono pronti a tutto ... dov'è la professionalità ed il rispetto per gli altri colleghi nonché per il codice?! siamo in un periodo in cui il comportamento di uno penalizza e discrimina quello degli altri. Facciamo conto a questa richiesta di committenteDeluso: già il nome dice molto, dice di non aver più fiducia nel tecnico, ma chi ci dice che può fidarsi di un altro pincopallino tecnico che caso mai potrebbe comportarsi allo stesso modo?! Scusate l'amarezza, sono tecnico anche io, ma per l'esperienza che ho vissuto e sto ancora vivendo, e questa appena raccontataci, provo soltanto questo!
@ committenteDeluso in bocca al lupo.
john :
Ma infatti nemesi se leggi il mio intervento ho usato termini come "consiglio validissimo", "precipitoso, forse" etc.
Ho solo notato un certo coinvolgimento e infatti ora ho constatato che le mie sensazioni erano giuste. La tua riposta era più che corretta in caso di "una" strada, ovvero quella in cui, come capita a te, il tecnico cialtrone e truffaldino non è professionale.

Alla luce del primo post i dati erano oggettivamente pochi per poter consigliare, in modo imparziale di correre subito dal sindacato, fare segnalazione e accusare il tecnico. Fatte le dovute precisazioni e stabilito che il lavoro svolto vada pagato ogni altro onere "abusivo" chiamiamolo così, al di fuori del contratto che il professionista richiedesse per ripicca ovviamente non va pagato e il cliente tutelato.

Per il resto mi sembra che il committenteDeluso abbia già risposto a nemesi trovando utile il suo primo consiglio. Saluti
e.arch :
Aggiungerei che il Committente, se ha revocato l'incarico di Direzione Lavori, contestualmente deve anche aver consegnato al municipio il verbale di sostituzione del primo tecnico e di conferimento incarico ad altro tecnico. Nel verbale dovranno essere specificate le opere eseguite, di cui sarà sempre il primo tecnico ad essere responsabile. Anche in virtù dell'art.19 sopra citato, la quantificazione delle opere e delle prestazioni eseguite deve fatta dai 2 tecnici in contraddittorio. Altrimenti sarà impossibile anche quantificare il compenso per il nuovo tecnico. Detto questo, una revoca di incarico comprende anche una percentuale di mancato guadagno del tecnico uscente, quindi le motivazioni sono fondamentali, ma a parer mio, se si tratta solo di 'atteggiamenti non graditi' o 'incomprensioni' e non esistono fatti gravi, il Committente dovrà tener conto del fatto che anche il tecnico uscente potrebbe rivalersi per ingiustificata revoca, quindi suggerirei di trovare un accordo.
commitenteDeluso :
Buongiorno,
sono a scrivervi di nuovo... il vecchio tecnico mi ha mandato una raccomandata chiedendomi di pagare quello che manca (300 euro) altrimenti andrà per vie legali.
In realtà io non ho intenzione di pagare perchè come dicevo ho già pagato più del dovuto...ho pagato l'iva e contributi al 4% sulle spese di stampa (di cui ho chiesto evidenza e non mi è stata data) e il lavoro fino all'85%. Adesso il nuovo tecnico farà una relazione sullo stato dell'arte perchè anche lui dice che siamo al 50% massimo.
Quindi secondo il mio modesto parere gli ho dato più di quanto dovevo dargli.

Volevo chiedere a voi una cosa:
Io ho firmato il contratto iniziale che ad esempio indicava una cifra x.
Da questo contratto c'è scritto che la cifra non comprende:
-Spese varie (marche da bollo, istruttoria pratiche enti, raccomandate notifica preliminare) che sono a carico del committente
- Plottaggi e fotocopie degli elaborati consegnati al comune.
Quando ci ha mandato la prima fattura a saldo per chiudere i rapporti ci ha mandato una fattura con diversi errori (tra i quali segnalava l'acconto da noi effettuato ma non lo scalava dal totale..e il codice deontologico scritto diverso da quello originale.)
Quando gliel'ho segnalato si è risentito e esplicitamente ci ha madato una nuova fattura scrivendoci che ci sono state attività fuori dalla lettera di incarico (mai preventivate e mai segnalate a noi) e che vuole pagate le spese di telefonate e viaggi incontri che inizialmente ci aveva conteggiato all'interno della prima cifra. (ha proprio scritto cosi che aveva inserito all'interno della cifra x)
Io però non ho mai ricevuto nessuna evidenza di queste spese in più, tanto che lui le aveva inserite all'interno della prima fattura.
E' giusto quello che pretende?
Grazie mille a voi...scusate ma mi sono imbattuto in un tecnico che non dovrebbe essere chiamato tale per la sua poca professionalità.
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