Neme : [post n° 365657]

Abusi su parte comune: possono essere sanati senza consenso dei comproprietari?

Salve a tutti, sono stati denunciati gli abusi edilizi commessi dal mio vicino di casa. Questi abusi riguardano: la trasformazione di un lotto al centro di una zona residenziale in un cantiere permanente (il mio vicino possiede un'impresa edile e ha collocato la sede dell'attività all'interno del suo cortile), inoltre ha apportato varie modifiche perimetrali invadendo la parte comune di cui sono comproprietaria insieme ad altri. Come immaginerete, io come il Comune, non sono mai stata interpellata riguardo queste trasformazioni che hanno stravolto la natura della zona. Quindi ora, approfittando del procedimento in atto, vorrei chiedervi: si tratta di abusi conformi/sanabili o è soltanto assurdo pensarlo? Mi spiego meglio: il mio vicino potrebbe far richiesta di sanatoria ed essere approvata nonostante denuncia e il fatto che non abbia l'autorizzazione di tutti i residenti comproprietari e confinanti? Come dovrei muovermi per evitare che ciò "accada per errore"? Basta il dissenso di 1 comproprietario per iscritto? Grazie!
gioma :
Non ho elementi a sufficienza per stabilire se gli eventuali abusi commessi dal suo vicino siano sanabili, ma se questi interessano parti comuni per ottenere la loro regolarizzazione sarà necessario il consenso unanime degli altri proprietari.
Dovrà essere il Comune, durante l'iter amministrativo, a verificare se tale consenso esiste oppure non, pena la decadenza del procedimento.
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