salli : [post n° 365832]

condono

un mio caro amico ha costruito la sua abitazione nel lontano 1970 non rispettando il progetto, in poche parole ha costruito mc in più, pertanto ha presentato domanda di condono versando le dovute somme a titolo di oblazione (tutto documentato con ricevuta di pagamento e richiesta di condono).
il comune in merito non si è mai espresso......ad oggi il silenzio totale....va a chiedere copia della domanda depositata e la danno per dispersa, bruciata o altro.....l'amico vuole vendere ma il notaio ritiene che la documentazione non è completa perchè manca la risposta del comune....
soluzione? aiutatemi per favore!!!
d.n.a. :
Prova a cambiare notaio.
A volte non tutti i notai si comportano allo stesso modo.
Se hai copia della domanda di condono e delle oblazioni pagate, la trasmetti al comune con la richiesta di definire l'istanza, e si arrangeranno a trovare la loro copia, e completi l'istanza.
gioma :
Un immobile in attesa di condono può essere compravenduto ma è sconsigliabile acquistarlo in quanto si rischia di pagare un bene che un domani potrebbe essere demolito perché la domanda di condono è stata rigettata.
Per quanto riguarda il Comune, il problema si può risolvere ripresentando la Domanda ( copia protocollata a suo tempo) con le ricevute di pagamento.
salli :
grazie a voi per la risposta......
l'immobile è stato acquistato dal mio amico già in queste condizioni......mi spiego!!!
nell'atto di compravendita è specificato che il primo proprietario ha presentato la richiesta di condono nel'86 con tanto di numero protocollo ed ha pagato l'oblazione con indicazione della ricevuta con coordinate postali ecc...ma lui non è in possesso delle copie, per questo abbiamo fatto richiesta al comune.....ma non hanno nulla a riguardo, "sono state distrutte in un incendio...." questa è stata la loro risposta!!!
il problama che allora non era area vincolata....da qualche anno rientra nel PAI in zona R3!!!!
quindi teoricamente serve il nulla osta.....
datemi indicazioni, ho paura che ripresentando la richiesta il comune la rigetti......l'abitazione esiste da oltre 40 anni in una zona tutta edificata

attendo vostre risposte o indicazioni.....
d.n.a. :
il fatto che la richiesta di condono è citata nell'atto precedente è un aiuto, in quanto ne certifica l'esistenza in un atto pubblico, quindi applica la tattita del rompiballe.. ovvero, richiesta di definizione del condono al comune, trasmetti tutto quello che è nelle vostre mani, per non sbagliare, invii nuovi elaborati con rilievo dello stato di fatto, foto, e ogni due minutirompi le palle in ufficio tecnico, finchè non ti risolvono la rogna, o ti denunciano per stalking.
salli :
ma il comune ha un tempo per risposndere?
sono passati 29 anni e ancora nessuna risposta........è possibile una cosa del genere?
d.n.a. :
possibilissima... i condoni, sopratutto quelli vecchi, sono una montagna di moduli, (nel senso che sono molte istanze), che venivano protocollate, e messe da parte, anche in comuni piccoli, dove il numero non era così enorme, ci sono voluti anni per smaltirle, non fosse altro che spesso la logica era che venivano definite, solo se arrivava una nuova richiesta di intervento.
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