maya27 : [post n° 372598]

usi civici e canoni enfiteutici

Il Comune in cui opero maggiormente ha elaborato un progetto sull'individuazione e la ricognizione storico-giuridica delle terre gravate da uso civico, inviando ai proprietari dei terreni interessati il pagamento del canone enfiteutico per le annualità pregresse. Alcuni miei clienti che hanno ricevuto il sollecito a pagare mi hanno chiesto spiegazioni. Ora io mi sono interessata della situazione, conoscendo anche il tipo di progetto elaborato dal Comune, ed avendo fatto studi in materia demaniale.
Il progetto è stato elaborato sull'analisi delle visure catastali all'impianto meccanografico, ovvero se compariva il Comune e poi nei passaggi successivi l'intestazione al Comune veniva meno il terreno veniva inserito a ruolo, senza un riscontro effettivo di tipo ipocatastale (cosa che a mio avviso andava fatta, considerato 1) che il catasto non è probatorio 2) che molti atti di affrancazione possono essere trascritti come ATTO PUBBLICO).
Il fatto è che molti cittadini per non avere debiti hanno iniziato a pagare senza preoccuparsi se il terreno effettivamente gravato. I miei clienti invece mi pongono due quesiti: 1) è giusto che il Comune chieda di pagare su diritti che non ha mai richiesto e per i quali è passato del tempo da quando sono stati istituiti?! e che richieda le ultime cinque annualità?! 2) ma il gravame non si sarebbe estinto dopo che si dimostrava l'effettivo utilizzo del proprietario per un periodo continuativo?!
Io mi stavo rivedendo un po' di normativa in merito e sentenza di varie regioni. Qualcuno sa darmi qualche indirizzo maggiore?! Io sapevo che l'estinzione silente del gravame era solo per terreni statali non comunali.
Un altro dubbio è: ma è corretto che il perito demaniale per la procedura di affrancazione si prenda circa 1300 € ogni volta?!
grazie in anticipo
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