Salve a tutti, sono uno studente di architettura e sto facendo un progetto di restauro.
Durante il rilievo materico ho messo in evidenza tutti i degradi presenti sulla facciata della struttura, adesso dovrei Risanarli. Volevo sapere come riorganizzare tutti gli interventi, o meglio, appurato che esistano svariati metodi per ogni fase come individuo quello più adatto? Come riconosco che "l'alterazione cromatica" ad esempio, ha bisogno di pulitura e consolidamento piuttosto che pre consolidamento e pulitura? o aggiunta?
Grazie in anticipo
Valer90 : [post n° 375250]
Restauro conservativo
Prima dovresti ipotizzare le cause del degrado. In base alle cause potrai definire al meglio l'intervento. E soprattutto l'alterazione cromatica, da sola, in genere non implica una variazione della resistenza dei materiali ma solo appunto la percesione visiva del colore, a meno che non sia accompagnata da altri fenomeni di degrado. Poi dipende da cosa stai restaurando. Se è una semplice tinteggiatura, e non interessa la conservazione ma solo il ripristino, non avrebbe senso preconsolidare, e le operazioni di pulizia, nel rispetto del supporto, servirebbero appunto a rimuovere le parti decoese.
Come esistono degli abachi di degrado, ci sono anche degli abachi di intervento.
Questo dello IUAV è fatto molto bene:
www.iuav.it/Ateneo1/docenti/architettu/docenti-st/Sorbo-Eman/materia…
L'iter che ho usato io durante il mio esame di restauro è stato il seguente per ogni degrado:
Gli interventi te li suddivido in linea temporale così quelli che ci sono prima sono i primi da eseguire in un determinato edificio (ti consiglio di dividerti la tavola logicamente anche secondo il momento temporale in cui si entra con un intervento).
1) Preconsolidamenti: Interventi atti a consolidare o a mettere in sicurezza qualcosa.
2) Di base: Questi due interventi andrebbero fatti sempre all'inizio del lavoro.
Pulitura --> scelta dello strumento (pennello sottile, idropulitrice a bassa/alta pressione, getto d'aria compressa ecc ecc)
Rimozione --> scelta dello strumento (pinze, tenaglie)
3) Integrazioni aggiunte e consolidamenti
Per ogni degrado si agisce con un intervento specifico che è indicato in quell'allegato che ti ho linkato.
Riposo: evidenziare se è necessario coprire l'area soggetta ad intervento da fenomeni atmosferici, o se è necessario che stia a riposo per tot giorni (es se usi malte). dipende dall'intervento.
Intervento specifico 2: se c'è bisogno di "un'altra mano" di qualche cosa sull'area dove si è già intervenuto.
Riposo 2 : se l'intervento su descritto ha bisogno di riposo
4) Finitura e protezione
Questo dello IUAV è fatto molto bene:
www.iuav.it/Ateneo1/docenti/architettu/docenti-st/Sorbo-Eman/materia…
L'iter che ho usato io durante il mio esame di restauro è stato il seguente per ogni degrado:
Gli interventi te li suddivido in linea temporale così quelli che ci sono prima sono i primi da eseguire in un determinato edificio (ti consiglio di dividerti la tavola logicamente anche secondo il momento temporale in cui si entra con un intervento).
1) Preconsolidamenti: Interventi atti a consolidare o a mettere in sicurezza qualcosa.
2) Di base: Questi due interventi andrebbero fatti sempre all'inizio del lavoro.
Pulitura --> scelta dello strumento (pennello sottile, idropulitrice a bassa/alta pressione, getto d'aria compressa ecc ecc)
Rimozione --> scelta dello strumento (pinze, tenaglie)
3) Integrazioni aggiunte e consolidamenti
Per ogni degrado si agisce con un intervento specifico che è indicato in quell'allegato che ti ho linkato.
Riposo: evidenziare se è necessario coprire l'area soggetta ad intervento da fenomeni atmosferici, o se è necessario che stia a riposo per tot giorni (es se usi malte). dipende dall'intervento.
Intervento specifico 2: se c'è bisogno di "un'altra mano" di qualche cosa sull'area dove si è già intervenuto.
Riposo 2 : se l'intervento su descritto ha bisogno di riposo
4) Finitura e protezione