Buongiorno.
Vi sottopongo un caso strano:
ho un cliente che è proprietario di un negozio.
Questo negozio ad un piano è addossato su un lato ad un altro fabbricato.
Originariamente questo negozio era comunicante con l'appartamento di piano terra dell'altro fabbricato.
Poi quando il mio cliente ha acquistato il negozio hanno chiuso il collegamento con l'appartamento e fatto il rogito senza fare nessuna pratica ne in comune ne in catasto.
Ora il mio cliente vorrebbe vendere il negozio, ma si ritrova una planimetria catastale del suo sub in cui si vede (udite udite!) IL NEGOZIO E L'APPARTAMENTO (entrambi sulla stessa planimetria) comunicanti, e con i muri del negozio campiti di nero. A sua volta la planimetria dell'appartamento (questo lo so perchè l'impiegato del catasto ha girato il monitor e me lo ha fatto vedere...) è uguale all'altra solo che stavolta sono i muri dell'appartamento a essere campiti di nero. Mai vista una cosa del genere.
Stesso dicasi per l'ultimo progetto disponibile in comune: negozio ed appartamento comunicanti.
Ora sistemare davvero la situazione vuol dire frazionare in comune, pagare gli oneri, e riaccatastare. Non è questa l'intenzione del cliente.
Secondo voi potrei semplicemente chiudere quel varco al catasto punto e basta?
Posso far sparire dalla planimetria catastale del subalterno del negozio la pianta dell'appartamento che ha un'altro subalterno e che quindi non centra niente?
Spero possiate aiutarmi. Grazie
didone : [post n° 379013]
situazione strana al catasto
Devi prima sanare la situazione dal punto di vista urbanistico e successivamente effettuare un aggiornamento catastale.
Altre soluzioni legittime non ne vedo.
Altre soluzioni legittime non ne vedo.
"Non è questa l'intenzione del cliente." Non contano le intenzioni del cliente, ma ciò che deve essere fatto a regola.
Gli appartamenti non si fanno "sparire" dalle planimetrie catastali...
Gli appartamenti non si fanno "sparire" dalle planimetrie catastali...
Scusate ma secondo me non è un caso così complesso...
Ci sono due unità (con due sub. e due destinazioni diverse) comunicanti che per chiarezza o eccesso di zelo sono rappresentate entrambe in planimetria catastale. In nero sono campiti i muri dell'unità censita e il resto (altre proprietà o parti comuni) è lasciato in bianco, ho visto spesso planimetrie catastali fatte così.
L'eventuale sanatoria in comune riguarda esclusivamente la chiusura di questa porta di comunicazione, a meno di situazioni particolari dell'immobile e dei regolamenti locali (ad esempio la necessità di un wc ad uso del negozio).
Per quanto riguarda il catasto dovresti presentare l'aggiornamento della planimetria catastale del negozio senza la porta di comunicazione.
Ricordatevi comunque che secondo una circolare dell'agenzia delle entrate per difformità "minori" (una tramezza spostata di 10 cm o una porta in una posizione diversa) che non influiscono sulla consistenza e sulla rendita per stipulare un atto non è obbligatorio l'aggiornamento della planimetria catastale.
Ci sono due unità (con due sub. e due destinazioni diverse) comunicanti che per chiarezza o eccesso di zelo sono rappresentate entrambe in planimetria catastale. In nero sono campiti i muri dell'unità censita e il resto (altre proprietà o parti comuni) è lasciato in bianco, ho visto spesso planimetrie catastali fatte così.
L'eventuale sanatoria in comune riguarda esclusivamente la chiusura di questa porta di comunicazione, a meno di situazioni particolari dell'immobile e dei regolamenti locali (ad esempio la necessità di un wc ad uso del negozio).
Per quanto riguarda il catasto dovresti presentare l'aggiornamento della planimetria catastale del negozio senza la porta di comunicazione.
Ricordatevi comunque che secondo una circolare dell'agenzia delle entrate per difformità "minori" (una tramezza spostata di 10 cm o una porta in una posizione diversa) che non influiscono sulla consistenza e sulla rendita per stipulare un atto non è obbligatorio l'aggiornamento della planimetria catastale.
Ho fatto la domanda perchè tempo fa in comune il tizio che si occupa degli oneri mi aveva detto che la situazione era complessa e che bisognava frazionare e pagare gli oneri sul volume di tutto il piano in quanto si configurava una unità immobiliare in più etc. etc. insomma il cliente era sbiancato ....
Ieri sono tornato alla carica ed ho parlato con un altra persona (quello che valuta le pratiche edilizie in genere) il quale mi ha invece detto molto tranquillamente che per lui quelle sono GIA' due unità immobiliari distinte (non è certo una porta a fare la differenza), quindi non si tratta di ristrutturazione edilizia ne di frazionamento e dunque non c'è da pagare nessun onere. Si tratta semplicemente di fare una CIL o una CILA (meglio) gratuita per modifiche interne. Poi riaccatasto.
Il fatto che patri dica che "ho visto spesso planimetrie catastali fatte così" mi rassicura ulteriormente.
Grazie a tutti.
Ieri sono tornato alla carica ed ho parlato con un altra persona (quello che valuta le pratiche edilizie in genere) il quale mi ha invece detto molto tranquillamente che per lui quelle sono GIA' due unità immobiliari distinte (non è certo una porta a fare la differenza), quindi non si tratta di ristrutturazione edilizia ne di frazionamento e dunque non c'è da pagare nessun onere. Si tratta semplicemente di fare una CIL o una CILA (meglio) gratuita per modifiche interne. Poi riaccatasto.
Il fatto che patri dica che "ho visto spesso planimetrie catastali fatte così" mi rassicura ulteriormente.
Grazie a tutti.