antonio : [post n° 45064]

cosa ne pensate?

ciao a tutti! leggendo i vostri annunci, dovrei in teoria considerarmi fortunato! lavoro da qualche anno in uno studio a milano,sono regolarmente assunto. guadagno circa 1100 euro al mese? però mi sto "fossilizzando"! faccio il classico lavoro da "impiegato" . le spese a milano sono enormi (affitto ecc.) sto pensando di licenziarmi! cambiare città! rimettermi in gioco, iniziare a fare l'ARCHITETTO! ma leggendo i vostri messaggi mi sto scoraggiando! che fare? cosa fareste al mio posto? grazie a tutti
Cristina :
Capiti a fagiolo! Ero co.co.co a Venezia con lo stesso stipendio, e visto le spese per sopravvivere, la poca soddisfazione ed un aumento promesso e non ricevuto me ne sono andata 6 mesi fa. Non ho ancora un'occupazione seria...Sono comunque convinta di ciò che ho fatto, ma ti consiglio di assicurarti un altro lavoro prima di licenziarti.Credo inoltre che un posto fisso abia una serie di vantaggi non indifferenti....
carlotta :
Se posso farti un'osservazione forse sgradevole, non permettere a te stesso di credere che il lavoro dell'architetto sia creativo. È in realtá un comune errore, diffuso, suppongo, dal nostro modo di studiare. Un architetto é un tecnico. La parte creativo/progettuale non interessa a nessuno, a parte te. Devi imparare a divertirti contenendo i costi, facendo dettagli che funzionano e che risolvono problemi, litigando in cantiere, facendo tutto e tutto subito, ottimizzando i tempi della tua resa, facendo carte sempre uguali.
Devi.
Perché ti conviene trovarci qualcosa di divertente.
alinger :
A un anno dalla laurea sono stato assunto in una azienda e guadagnavo 1100€ netti per 14 mensilità. Ci sono rimasto 3 anni e poi mi sono dimesso (insoddisfazioni varie) senza avere alternative concrete.
All'epoca 1100€ per un laureato mi sembravano una miseria...
Oggi a distanza di altri 3 anni ti dico:
- La libera professione ha poco di creativo e molto (ma molto) di burocratico
- A tutti i professionisti viene riconosciuta una "professionalità" tranne agli architetti (in fondo si pensa che facciamo solo 2 disegni)
- E' difficile farsi pagare e cmq tra iva, inarcassa, irpef irap etc etc è difficile pure farsi un'idea di quanto si stia effettivamente guadagnando
- Mai lasciare un lavoro senza avere un'alternativa ugualmente remunerativa

Forse il quadro è un po' deprimente ma è giusto che tu sia preparato a questa realtà.
Ad ogni modo la mia scelta, inizialmente poco felice, ha avuto un buon epilogo; ora guadagno dignitosamente, ho molto tempo a disposizione e non ho "capi" a cui dar conto.

saluti
- Se sei fortunato e ti dai davvero da fare riesci (almeno a me è capitato) cmq a guadagnare le stesse cifre

Forse il quadro è un po' nero ma
gianni :
..complimenti, hai letto alla grande il mestiere! Mi piace sentirne parlare così.
LINO :
LA TUA STABILITà ECONOMICA NON è DA EQUIPARARE AL LAVORO D'ARCHITETTO NON ESSER UNIFORMATO E CIò CHE CERCHI SCELTE PARALLELE è LA RISPOSTA
LINO :
PER LAVORO INTENDO ATTENDERE CON IMPIEGO DI ENERGIE FISICHE E INTELLETUALI AD UN'OPERA
bauhaus :
Posso solo dirti che prenderei volentieri il tuo posto. L'esperienza raccontata da alinger è invidiabile e trasmette un pizzico d'ottimismo a tutti... O di voglia di sognare ancora...
Io sono scoraggiata e posso assicurarti che la precarietà che troverai in giro non è sinonimo di "rimettersi in gioco". Non è un gioco, se hai delle priorità nella vita che vanno oltre la Professione. Anch'io vorrei un lavoro più creativo, meno da "impiegata"... Ma vorrei anche una casa, una famiglia, dei figli, viaggiare etc. E tutto questo è quasi impossibile, visto l'attuale reddito e la drammatica precarietà.
L'insoddisfazione per il tipo di lavoro "monotono" è davvero in secondo, terzo ...quarto piano rispetto alla crisi economica dilagante.
Se, però, tu hai le spalle coperte e decidi di rischiare e di buttarti (e sono certa che uno fortunato come te avrà ragione, sul medio/lungo periodo)... Mi candido per prendere il tuo posto nello Studio dove lavori.
Invio il Curriculum Vitae su richiesta!

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E' pesante perdere le ambizioni, lo so. Ne avevo e le ho abbandonate.
La mia vita familiare/affettiva viene prima.
E, se continuo con questo regime di povertà ed incertezza, non esisteranno nemmeno più quei sogni.
gianni :
ciao antonio, ci sono pro e contro, il pro è che hai reddito fisso e quindi stai tranquillo, non ti assumi responsabilità etc. il contro è che questo lav. ti vincola eccessivamente e ti fa perdere autonomia.
valuta tu.
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