Sofy92 : [post n° 482386]

Interruzione lavori non completi/sostituzione DL

Salve a tutti, non sono un architetto ma un'amica di alcuni signori stranieri che hanno acquistato una casa in italia. All'acquisto, pensavano non avesse bisogno di grandi ristrutturazioni e hanno affidato l'incarico a un architetto e una ditta da lui consigliata. Per vari motivi sono determinati a licenziare entrambi: il capitolato iniziale, attraverso varie aggiunte, è più che raddoppiato (tra l'altro non contiene tempistiche di consegna dei lavori; alcuni di questi preventivi aggiuntivi sono stati firmati, altri no); l'architetto non si confronta con loro sulle scelte "estetiche" e in generale è restio a inviare aggiornamenti; i suoi disegni si sono rivelati a volte sbagliati; alcune spese sono risultate duplicate o raddopiate (poi depennate dopo mia segnalazione).
Io sono stata coinvolta solo recentemente per aiutarli a sbrogliare la matassa, visto che non parlano bene italiano. Premesso che i vecchi professionisti non sono ancora a conoscenza del piano dei proprietari (ma l'insoddisfazione è evidente), vi volevo fare alcune domande:

1) Quella principale è: I signori sembrano aver trovato una nuova ditta (direttore lavori + costruzioni), disposta a prendere il posto degli attuali. Per non creare contrasto, questi suggeriscono di invitare l'architetto a chiudere la pratica di ristrutturazione nonostante non sia completa usando come scusa la mancanza di fondi, per poi tornare a lavorare dopo qualche mese. A me non sembra molto facile, e per questo vi volevo chiedere: è effettivamente possibile imporre al DL di affermare la fine dei lavori nonostante siano incompleti perché non si è più disposti a continuare?

2) Nel caso si proceda a una più lineare sostituzione del DL, se comunicano (mezzo raccomandata all'architetto e poi al comune) la volontà di licenziarlo/sostituirlo, il DL perde immediatamente il suo status e quindi l'accesso all'appartamento? (Hanno paura di ripercussioni... mi rendo conto che il discorso, per la ditta, è più complesso visto che hanno atrezzi e materiali all'interno).

3) Se si dovesse arrivare a un contenzioso legale in merito a quanto spetta ancora da pagare, i proprietari si chiedono se perderanno l'accesso all'appartamento per un periodo di tempo? Insomma, dovranno posticipare per molto tempo la ristrutturazione?

Scusate per le tante domande.

Grazie!
ArchiFra :
I clienti hanno pieno diritto, per mancata fiducia, sollevare la dl dall'incarico. Dovranno pagare la penale di mancato completamento dell'incarico, come previsto dell'obbligatorio disciplinare di incarico che deve essere stato firmato dalla committenza. In assenza di disciplinare, il tecnico va segnalato al suo ordine di appartenenza per violazione della deontologia professionale. Se vi sono scritti da cui risulti che l'incarico é stato affidato (messaggi o mail), va comunque pagato il lavoro svolto fino ad ora fermo restando che il tecnico va segnalato comunque.
L'appartamento resta accessibile a prescindere da parte dei proprietari.
Se vi sono contenziosi, vanno risolte nelle opportune sedi se non si concilia privatamente.
Al comune il committente deve comunicare la revoca dell'incarico, la revoca alla ditta esecutrice e di conseguenza la sospensione dei lavori fino a nuove figure incaricate.
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