adark : [post n° 57091]

le cose che l'università non insegna.

Non essendo ancora architetto forse non ho il "diritto" di postare, perchè effettivamente non ho bisogno di consigli per la professione (in quanto ancora non ce l'ho) x cui scusate se ho sbagliato tutto! ma diciamo che sarebbero consigli utili (di cui farò teroso) per il futuro... sapete, dopo un po di tempo all'università ho capito quali sono le cose che non possono/vogliono insegnarmi i professori... a parte i risvolti tecnici del lavoro, e volevo chiedere a voi, che avete fatto le vostre esperienze ! sarò breve:

1 - una cosa che sento spessissimo dire dell'architetto è che... a differenza di altri lavori, il futuro è sempre incerto, e tutto dipende dal "sapersi vendere" o meglio "sapersi promuovere"... insomma nessuno passa per strada, vede la tua targhetta d'ottone e dice "toh, quasi quasi mi faccio una casa" ... la targhetta d'ottone non porta lavori, quindi la mia domanda è: che cosa si intende per "sapersi proporre, sapersi trovare i lavori da se" ? come fa un architetto x quanto bravo a trovarsi un lavoro ? non riesco a immaginarmelo, forse nn ci ho capito molto...

2 - se in italia c'è poco lavoro per l'architetto, quali sono i paesi secondo voi in cui converrebbe lavorare? sentivo dire che in Francia per esempio il nostro mestiere è molto piu ricco di opportunità.. magari non è vero, nn lo so ! che dite?

3 - se potreste ricominciare dal giorno in cui vi siete laureati, quali sarebbero i primi passi che muovereste, senza sbagliare nulla? quali sono le esperienze che non si sono rivelate interessanti e/o utili insomma, nel vostro percorso professionale? il "tempo perso"... xche ancora non sapevate come muovervi, forse... che cosa fareste appena laureati? ;)

sti dubbi non mi fanno dormire la notte, toglietemeli se potete, senza essere troppo duri eh :P

ciao !
adark
nemesis :
caro/a Adark, non lo sai che gli errori fanno crescere? Non aver paura di affrontare la vita ...
Ronin :
in effetti io sarei ingegnere, i problemi sono simili

1- non c'è una risposta univoca: x trovarsi lavoro ci si presenta agli uffici dei comuni, degli studi, delle ditte costruttrici, anche agli alberghi e/o strutture turistiche, con il proprio portfolio e si cerca di stabilire delle conoscenze

2- non ne so molto: sicuramente all'estero c'è più lavoro, in compenso sei uno straniero (io ho cambiato solo regione, e mi son spostato in emilia dove la gente è molto aperta, e anche così ho fatto fatica assai, per non essere più "lo straniero senza nome")

3- in tutta sincerità, col senno di poi, il tempo perso avrei evitato di perderlo più che altro durante l'università... (nel senso che ci ho messo molto a laurearmi, anche se con lode: accontentandomi di voti più bassi, "tirando via" sui programmi e magari con meno svaghi, avrei risparmiato un anno o due che potevo impiegare meglio)
nemesis :
anch'io sono una "straniera" approdata in Romagna...Cesenatico, e tu dove vivi?
Ronin :
bellariva, x la precisione
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