agnieszka : [post n° 57184]

Re: Abilitazione UE

Allora, Ema, e' cosi:

1. legge di UE prevede il riconoscimento reciproco dei diplomi di architettura.

2. Quasi tutti diplomi, di corsi normali di architettura, vuol dire questi che durano 5 anno e li svolgi presso l'universita' (non privati), sono ogetto di quel riconoscimento. Se vuoi capire se anche il tuo diploma lo e', dovresti andare sulle pagine di EuroLEX e li trovare un elenco di diplomi riconosciuti pubblicato per questo anno, li probabilmente trovi anche il tuo universita'.

3. Questo che il tuo diploma sia riconosciuto vuol dire solo che hai i diritti uguali agli altri diplomanti di quello paese dove vai, ma anche uguali oblighi, vuol dire devi fare lo stesso che loro per ottenere l'abilitazione, vuol dire passare loro esame di abillitazione ed eventualmente svolgere tirocinio obligatorio, che secondo il paese dura da 6 mesi a 3 anni.

4. Qui devi gia seguire la legge nazionale di quello paese, devi informarti se hanno tirocinio obligatorio, quanto dura, e se hanno esami di abilitazione (nei alcuni paesi non c'e')

5. Se pero' sei gia architetto abilitato in Italia, anche la tua abilitazione e' ogetto di riconoscimento tra nei tutti paesi di UE. Vuol dire che non devi passare il loro esame d'abilitazione. Pero' se in questo paese c'e' tirocinio obligatorio, visto che in Italia non lo avete, affinche puoi titolarti architetto abilitato devi passare questo tirocinio che prevede loro legge. Qui stai attenta perche nei alcuni casi legge prevede un altro periodo di tirocinio per i suoi cittadini che per i stranieri, per esempio da me in Polonia noi dobbiamo passare 3 anni di tirocinio e stranieri invece solo 2 anni. Un altra cosa importante e' che ovviamente non devi passare quel tirocinio in quel paese dove vai, se hai lavorato in Italia durante stesso periodo che e' previsto per tirocinio li, basta che prendi dallo studio dove lavoravi un certificato su quel tuo lavoro e lo presenti davanti l'Ordine di quello paese.

6. Poi, e' importante che se hai passato l'esame di abilitazione nel tuo paese, in quello paese dove vai non potrai chiamarti Architetto nella loro lingua, per esempio Architecte in Francia o Architetten ecc., puoi usare solo il titolo italiano, vuol dire proprio Architetto. Questo e' per far prevenire i tuoi clienti, cittadini di quel paese, che ti sei abilitata in un altro paese allora quel loro paese non garantisce la tua educazione ne capacita' professionali.

7. Poi, l'inscrizione all'Ordine di quel paese, non so se ti servono ancora questi informazioni, se si fammi sapere che anche qui ci sono tante cose importanti da sapere, per esempio se vuoi trasferirti li ed esercitare la professione in modo continuo, devi iscriverti in loro Ordine, se invece abiti qui e li presti solo servici occazionali ti basta iscrizione all' tuo Ordine e li una semplice registrazione presso l'Ordine, senza pagare contributi per iscrizione ecc. Poi ancora l'assicurazione, questa puoi pagare sempre nell' tuo paese, ma solo nel caso se questi siano pero' corrispondenti a quello che prevede legge di quello paese...

Ti basta??? Ciao!
agnieszka :
Ho sbagliato..Era la risposta per Ema sui esami dello stato..Cmq, spero che lo trovi.









ema :
Grazie 1000. Gentilissima. Ti devo un favore. Io tra due mesi mi trasferisco a Dublino- ora stò finendo il servizio militare :-( - dove dalle info che stò prendendo le cose per gli arch. nn dovrebbero esser malvagie.
Se un giorno ti servissero delle info o spunti a riguardo:
email

P.s. complimenti per l'Italiano!!!
agnieszka :
Non c'e' di che..Non so se ti siano utili questi informazioni, ma sono sicuri, oltre che architettura studiavo anche la giurispridenza europea e li scrivevo la tesi sul riconoscimento dei titoli e esercizio della nostra professione nei paesi di UE.
A Dublino, ho visto tanti annunci sul lavoro in Irlanda per architetti stranieri, il mio cugino appena ci e' andato e subito ha trovato un lavoro presso uno studio di architettura. Allora in boca all'lupo! (Io mi sono trasferita tre mesi fa in Italia invece, ed allora non e' tanto difficile!) ciao
ci :
è vero che a marzo 2005 gli esami di abilitazione saranno diversi?se è così..sarà così anche per gli studenti del vecchio ordinamento?attualmente c'è una prova scritta e una orale...con quella nuova ci saranno 4 scritti e l'orale!
ema :
Gli esami, in Italia, dovrebbero cambiare dalla prima sessione 2006. Per il cosi detto V.O compreso. Prima e dopo ord. 93. I testi delle varie leggi le trovi sul sito dello IUAV, sotto esami di stato. Cmq, già in passato è stata concessa una proroga, nn essendoci state direttive specifiche.
NN mi preoccuperei eccessivamente. Quanti arch. conosci a cui l'abilitazione è SERVITA REALMENTE i primi anni di professione? Se lavori presso qlc studio, nn firmi, quindi l'abilitazione nn serve, se fai qlc lavoretto per conto tuo anche quando lavori presso qlc, iscriverti nn conviene, quindi meglio far firmare un altro, sganciadogli qlc....
Per i concorsi pubblici ha una reale validità. Essendo spesso richiesta l'abilitazione, ma ora come ora, in linea di massima le assunzioni sono bloccate e ci sono prevalentemente assunzioni a tempo determinato.....
Della serie....l'abilitazione nn è il primo problema della giornata...quando mando il mio C.V. per aziende e studi, nessuno mi ha mai guardato le abilitazioni che ho o che nn ho.
Da quel che sò, cmq, tre prove scritte e 1 orale.
ci :
ti ringrazio tanto per le informazioni!Sinceramente penso che attualmente le cose siano più semplici...quindi vorrei riuscire ad abilitarmi con questo sistema...NON MI PIACE FARE DA CAVIA!!
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