Marta : [post n° 61337]

Ritenuta d'acconto, partita IVA, o cosa?

Ciao a tutti, chi riesce a darmi un consiglio?

Lavoro da 6 anni in uno studio della provincia di Milano.

Fin'ora ho preso 720,00 euro/mese ... e il Capo mi faceva una ritenuta d'acconto dichiarando un'importo "fittizio" al fine di non superare la fatidica soglia dei 5.000 euro, oltre la quale mi pare avrei dovuto provvedere alla fine dell'anno ad una dichiarazione de redditi e pagare un'altra quota d tasse a mio carico ...

Ora però gli ho chiesto un'aumento ... e di conseguenza lui non se la sente più di continuare a dichirare un importo falso nella ritenuta d'acconto ... Quindi dobbiamo decidere come fare.

Volevo chiedervi qualche consiglio ... visto che non ho idea di quanto possa incidera la quota da pagare a fine anno facendo una dcharazione dei redditi ...

E se aprissi partita IVA (nonostante non abbia ancora superato l'esame di stato)?
Aprendo partita IVA ... oltre al 20% ... devo pagare altro con la dichiarazione dei redditi di fine anno?

Insomma ... ho molta confusione, vi sarò grata per qualsiasi tipo di chiarimento ...

Ciaociao, Marta
lorenzo :
hai due possibilità
1) il contratto a progetto
2) la partita iva

considera che le tasse per i primi 3 anni con il regime sostitutivo consisteranno in:
irpef sostitutiva 10%
inarcassa tariffa neo iscritti <35 circa €550.00
iva 20%
irap 4,25%.

Secondo il mio modesto parere se tu vuoi guadagnare ad esempio 1000 euro pulite, dovresti percepire almeno 1200 euro+iva.
Se il tuo capo non vuole darti questa cifra conviene un rapporto a progetto.
Ronin :
per cui, se fosse onesto, dovrebbe pagarla il committente, non tu (!), in cambio dei contributi che risparmia (sui quali ha già risparmiato, facendo figurare un importo più basso del reale, e tu ti sei fregata con le tue mani: per non pagare il 6% all'INPS, hai perso il 18% dei contributi pensionistici sulla parte oltre 5000 euro, cioè in ottica di lungo periodo ci hai rimesso...).
E cmq la legge prevede che la prestazione sia occasionale: se l'hai ripetuta tutti i mesi, o ogni tot mesi, per 6 anni, sei pure fuorilegge, il tutto per niente...
Apri la partita iva prima possibile, e cerca di pensare al futuro, invece che alla sopravvivenza disperata dei "contrattini" a orologeria.
E non ti scoraggiare, in bocca al lupo!
Marta :
Grazie Lorenzo, sei stato gentilissimo e chiarissimo ...
Solo due dubbi ancora ...
1. la quota che dici dell'Inarcassa di 550,00 ... è annuale vero?!
2. con partita IVA il datore di lavoro non deve pagare più nulla per mio conto, giusto?
3. sapresti dirmi a cosa vado incontro invece con un contratto a progetto, come hai fatto con IVA?

Ancora grazie, Marta
Marta :
Grazie Ronin! Hai ragione ... mi sono gestita un po' male in questi 6 anni ...
Sai com'è ... finchè studiavo ... non pensavo molto a queste cose, mi sembrava tutto "momentaneo" ...
A Dicembre invece mi sono laureata ... e ora non posso più tenere gli occhi chiusi.
Devo darmi una mossa, e cercare di informarmi un po' ... altrimenti non riesco neanche ad avere le armi giuste per difendermi davanti alle sue offerte economiche.

Grazie tantissimo per l'aiuto!
Marta
Ronin :
anche a te consiglio (sulla P IVA) questo, per orientarti:
www.centrostudicni.it/guida_professione/ (vol 1)
giovanna :
Mi sembra che il primo scoglio da superare sia piuttosto l'esame di stato, senza il quale ovviamente non puoi aprire la partita iva come architetto ne, tantomeno, iscriverti ad inarcassa.
Ronin :
esiste anche la PI come disegnatore... (ovvio che poi per ricongiungere i contributi ti caveranno il sangue!)
lorenzo :
con a partita iva il tuo capo dovrà soltanto liquidarti la tua fattura. Non avrà altre spese a suo carico.
La quota inarcassa che ti ho scritto, annuale, è quella under 35 e vale per i primi tre anni.
Il contratto a progetto? Ti ricordi i co.co.co? Non sei qualificato come dipendente, ossia non hai ferie, tredicesima, tfr, malattia, ma allo stato dei fatti è come se lo fossi. Quando vai in pensione ... due lire, o meglio due euro.
Con una partita iva sei una professionista a tutti gli effetti e quindi potrai lavorare, se ti capita, anche al di fuori dello studio.
Stai attenta a non farti "incastrare"; è vero quello che dice ronin, l'iva è una somma che devi versare allo stato e quindi è a parte del compenso, ma... effettivamente dovrà essere a parte del compenso. Se lui ti propone una somma omnicomprensiva quindi stai attenta!!!
delli :
e la ritenuta d'acconto? dove la lasci?
la paga il professionista detraendola dalla tua fattura ed è un anticipo delle tasse che pagherai a fine anno (nelle due rate tra giugno e novembre)

bye bye
delli :
attenzione che se fatturate a professionisti iscritti alla vostra stessa cassa non vi pagano il contributo
(capita, a volte che certi architetti che erano partiti come geometri non siano confluiti in inarcassa: in quel caso vi versano l'anticipo CICNPAG
bye bye
Marta Galbiati :
Ragazzi mi state dando tutti una mano enorme, grazie!!!

Per Giovanna:
So che devo inanzitutto superare l'esame, ma dato che alla sessione di Giugno non l'ho passato, dato che lavoro nello stesso studio da 6 anni, dato che sto per compiere 29 anni, ... bhè capite che qualche ansia mi sta cominciando a prendere proprio ora.
L'esame lo ritenterò finchè non lo passo ... ma nel frattempo ... mica posso rimanere nelle stesse condizioni di quando studiavo! I miei fra un po' mi buttano fuori di casa eheh ;-)

Per Lorenzo:
Quindi se non sono iscritta all'Ordine ... niente Inarcassa?

Ancora grazie, Marta
Marta Galbiati :
Per Ronin:
Ma il link che mi hai segnalato è per gli Ingegneri ... vale anche per gli Architetti?
Domani in ufficio con ADSL guardo con calma ... A casa con modem 56k è una morte.

Grazie mille, Marta
Daniela :
Io sono più o meno nella tua stessa situazione. Mi hanno proposto un contratto a progetto di 900 euro mensili netti, ma il mio commercialista mi consiglia di di chiedere il lordo annuale ed aprire P.I. agevolata come architetto, quindi percepirò 14.800 euro all'anno + iva (mi raccomando, + iva! tanto poi il tuo capo l'iva la scarica e quindi quei soldi li recupera). Secondo lui, scaricando le mie spese, circa 1500 euro all'anno, alla fine è più conveniente così anche per me.Unica differenza tra noi è che io sono già iscritta all'ordine, quindi avrò le agevolazioni di inarcassa.. Spero di averti chiarito le idee.. Ciao
Ronin :
intanto perchè il fisco è lo stesso per tutti, e in secondo luogo perchè architetti e ingegneri hanno la stessa tariffa e le loro professioni sono regolate dalle stesse leggi (sempre liberi professionisti sono)
lorenzo :
oopss! Hai ragione sulla ritenuta d'acconto.
Il mio pensiero viaggia per ora sul regime sostitutivo, che per lo meno evita questa incombenza.
Ciao
giovanna :
Ovviamente non volevo rimproverarti per non aver ancora ottenuto l'abilitazione, al contrario ammiro la tua intraprendenza!
Volevo soltanto sottolineare che mi sembra prematuro informarsi sull'ammontare dei contributi inarcassa (che variano annualmente) dal momento che non hai ancora i requisiti per iscriverti.
Marta :
Per Giovanna:
Sì scusa tu ... Sono io che non avevo capito che Inarcassa è legata al fatto di essere iscritto all'Ordine ...
Quindi la tua risposta, sapendo che non ero iscritta, era più che motivata.

Graze mille e buuon pomeriggio, Marta
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