emme : [post n° 63777]

domanda stupida

scusate...devo fare una domanda un po'cretina quasi una curiosità:
in una Dia per manutenzione straordinaria (creazione di un bagno e una scala!) devo mettere gli arredi e i sanitari nelle piante?
garzie per la pazienza
lorenzo :
ti consiglio di leggere il post 63746 riguardante l'immagine da tenere per non essere etichettati come ...mediocri...

Comunque per rispondere mi pare ovvio che tutti gli arredi fissi (vedi i sanitari) vanno messi, mentre la poltroncina del nonno no!
emme :
mi permetto di sottolineare che la domanda/curiosità denotava il fatto che sono alle prime armi...e i consigli li ho chiesti proprio per non essere tacciata di mediocrità!
mi sembra che questo forum serva anche a questo o sbaglio?
credo che per "il neofita" della professione sia importante non sentirsi in imbarazzo nel porre QUI delle domande soprattutto su quello che nei regolamenti non c'è scritto o non è chiaro.
grazie
patty :
...e sono sicura che lorenzo non intendeva metterti in imbarazzo....ci mancherebbe...
...metti i sanitari....e ometti gli arredi...compresa la lavatrice...
nelle cucine....a volte i comuni richiedono l'indicazione del lavello (!!??!!)
buon lavoro
emme :
e... si lo so che probabilmente non era quello il suo intento ma così ho chiarito, nel caso qualche neoarchitetto si sia posto lo stesso problema!
p.s. la prima Dia: mi sembra un bel concetrato di problematiche burocratiche da risolvere, un ottimo campo di addestramento! :)
lorenzo :
Non volevo essere scortese!
se tu sei neofita, ci mancherebbe, hai tutte le ragioni per chiedere spiegazioni in questo forum; è fatto a posta!
Credo però che certe nozioni basilari che ti insegnano fin dal primo esame di composizione, tipo mettere i sanitari nei bagni o quotare le piante, debbano essere conosciute anche da un neofita.
A parte il fatto di avere tutto il diritto di fare le domande che vuoi, ci mancherebbe, ti consiglio però magari di documentarti un pò di più, per evitare grosse figuracce quando andrai dentro gli uffici tecnici; te lo dice uno che ne ha fatte molte per domande sicuramente più tecniche di queste!
delli :
io ho istruito pratiche edilizie in un comune per tre anni: giuro che ho visto di tutto!!!

la cosa importante: fate in modo che i vostri disegni siano estremamente chiari e con il massimo delle info utili per la valutazione urbanistico/edilizia e sanitaria della pratica... nulla di più
non sottovalutata l'importanza di una tavola comparativa (rosso/giallo) quando c'è: se è chiara quella siete un passo avanti

la "prova della bontà dei vostri disegni": dateli a un amico architetto/geometra prima di consegnarli e vedete quante domande fa per capire la pratica che sta guardando...
noi a studio facciamo una "revisione" delle pratiche a turn-over ovvero: chi non ha preso parte e non sa nulla della pratica revisiona gli elaborati... metodo di controllo abbastanza pratico per valutare la documentazione
bye bye e buon lavoro
emme :
non alimento la polemica con le mie ragioni, comunque sei stato quasi scortese come nel post sopra ;)
patty :
ok...forza e coraggio...
il primo impatto può essere problematico...ma s'impara così...
ah!...ascolta bene i tecnici comunali...alcuni sono dei veri pozzi di conoscenza!!!
ciao
patty :
...so che è sconfortante...ma non diamo per scontato che agli esami di composizione ti insegnino certe "nozioni basilari"...
emme :
visto che la cosa sembra degenerare....vorrei dire che quelle nozioni (quote nelle piante, arredi fissi eccetera eccetera) ce le ho!! e direi che anche se la facoltà è conciata male non è scesa così in basso!
non volevo aggiungere nulla ma alla fine...non voglio essere presa per idiota.
quello che nn insegnano nei corsi di composizione e in nessun altro corso (almeno da me frequentato) è cosa sia una Dia e come si presenta.
La mia domanda si era stupida perchè in effetti per comprendere meglio il disegno invece di scrivere bagno mettere i sanitari è la soluzione appropriata, mi ponevo il problema poichè ho una scadenza a brevissimo termine per presentarla e pensavo di risparmiare tempo scrivendo "bagno" (e non inserendo il "blocco" water!!) visto che mi era sembrato più importante fare i gialli e rossi per i tramezzi spostati/creati/demoliti!
tutto qua.
ora non facciamone un dramma, ho cercato di avere una facile risposta ad uno stupido dubbio nel forum.
Sbagliando s'impara...la prossima volta agirò diversamente.
buon lavoro a tutti e..grazie Delli sei stata molto chiara!
lorenzo :
per patty!
So anch'io che è sconfortante!

per emme!
Considera che di "Lorenzi scortesi" ne troverai a centinaia nel mondo del lavoro!

Il consiglio di Patty è ottimo; permettetemi di dire però una cosa:
ben venga il consiglio di chiedere informazioni ai tecnici comunali; magari però mantenendosi su un progetto generico; se invece ti presenti al comune come progettista e con gli elaborati grafici, ti assicuro che in molti casi si subisce il linciaggio, facendo rischiare anche il committente.
Mi ricordo un episodio in cui un architetto "giovane" andò presso la soprintendenza ed il comune rispettivamente per un nulla osta ed una autorizzazione edilizia, facendo beccare una bella denuncia al proprietario di abuso edilizio.
Quindi chiedere tutto va bene però attenzione! Sebbene giovani abbiamo una certa responsabilità professionale!
lorenzo :
vediamo se questa volta passo come "cortese".

Attenta a:
1) metti tutte le quote, comprese porte e finestre
2) dopo i tuoi spostamenti di tramezzature, ti sei accertato di non aver violato norme edilizie ed igieniche (camere sotto i 9mq, rapporti tra superfici di pavimento e finestre apribili almeno di 1/8, se il bagno è senza finestra hai messo l'aeratore, ecc...)
3) metti le altezze dei locali
4) specifica i riferimenti catastali negli elaborati
5) visto che c'è anche una scala, hai per caso fatto interventi che modificano la statica dell'immobile?
6) la relazione tecnica allegata è conforme a quanto chiede la legge, comprese la varie asseverazioni?

So che hai fretta per una scadenza, però se sei tu che dovrai andare a presentare la dia, ti consiglio di curare bene questi aspetti, perchè in caso contrario i tecnici comunali non te la protocolleranno e dovrai riandarci un'altra volta.
patty :
cara emme...guarda che la cosa non stava affatto degenerando..
hai chiesto un consiglio e ti abbiamo risposto....
nessuno voleva darti della scema...ma siccome mi capita spesso di lavorare con neolaureati....so benissimo cosa "non sanno"....
...sicuramente non sarà il tuo caso...son contenta per te...allora buon lavoro!
ciao

emme :
direi che la scortesia si è lentamente dileguata....
grazie lorenzo...i tuoi punti mi hanno aiutato molto!
infatti avevo dimenticato di segnare in pianta l'areazione forzata del bagno!
laurark :
a parte questa domanda elementare, è però vero che a volte non si sa come regolarsi sulle cose da inserire nella documentazione.

Andiamo tutti a logica, ma in effetti NON ESISTONO DELLE CIRCOLARI ad esempio degli ordini professionali che diano dei riferimenti su come comportarsi, vero?
io non ne ho notizie,a parte le indicazione che qualche legge-regolamento di degna di dare, ma accade di rado!

E' ovvio poi che i nuovi arrivati siano costretti a chiedere quà e là!
delli :
che io sappia no...
io solitamente metto il minimo indispensabile per poter comprendere il disegno e che risponda alle domande di normativa che verifico... e viaggio già a standard elevato rispetto alla media "generale" che gira

e poi: vai in un comune dove "prendono tutto" oppure in un altro che ti "rimbalza" la pratica per una qualsiasi "sciocchezza" che manca (e sono, solitamente, delle vere stupidate che mancano)

bye bye
laurark :
io se cambio comune vado a fare vedere le tavole prima per sentire se ci vogliono altro...........ma sarebbe giusto che queste cose fossero uniformate.

solo che oramai le cose cambiano troppo in fretta ed è quasi impossibile definire le procedure........
ciao
didaf :
caro Lorenzo,permettimi: a me, al corso di composizione mi hanno fatto due p....così sul piano regolatore di Milano del 1885... detto questo, ho sentito parlare di DIA solo quando ho varcato la porta di uno studio,all'università non è mai stata pronunciata neanche la parola regolamento edilizio, se non in un illuminato corso di urbanistica....non è colpa nostra se siamo impreparati su tante cose...
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