Miriti : [post n° 68540]

Il problema dell'inglese

Ciao a tutti. E' una delle prime volte che visito questo sito per cui mi scuso subito se sollevo un problema a voi già spesso sottoposto...Devo presentare il mio curriculum in inglese e mi trovo un po' in difficoltà a tradurre le nostre "istituzioni" Nella fattispecie sto affrontando il problema dell'iscrisione all'ordine (la traduzione esatta del termine "Albo dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggistie Conservatori...) ma immagino che mi salterà fuori anche qualche altro problema con il nostro modo di strutturare le cose.
Qualcuno può aiutarmi? Magari qualcuno conosce un sito dove sono riportate le varie corrispondenze? Grazie mille! M
mika :
Ciao
anch'io ho avuto lo stesso problema, ma ti sconsiglio di tradurre alla lettera i titoli, le abilitazioni ecc..: in Usa o in GB il sistema è completamente diverso sicchè la cosa migliore da fare è farsi aiutare da un madrelingua, che ti troverà le espressioni che più si avvicinano al significato italiano. Non hai un amico o qcuno che può aiutarti?
vic :
meno parsimonioso
Miriti :
Ti ringrazio, Mika, per il suggerimento...proverò a precettare amici e conoscenti (purtroppo nessuno madrelingua, però).
matteo :
le istituzioni lasciale nella loro lingua originale.
quindi se sei laureato al politecnico di milano, lo lascerai tale, non tradurrai in milan polytechnic. idem per l'università di genova, non tradurre in genoa's university.

lo stesso vale per i titoli di studio. laurea è e laurea
rimane, niente degree, graduate degree, bachelor degree ecc. per il fatto che sono cose simili ma molto diverse dalla nostra laurea.

anche ordine degli architetti di ..... non lo tradurrei, ma lo lascerei tale per lo stesso discorso di prima, negli altri stati possono anche non esserci degli ordini professionali.
(licensed architect member of the ordine degli architetti di ...)

possibile traduzioni "azzardate" potrebbero scatenare confusioni, che eviterei in un curriculum.
invece, ulteriori chiarimenti li affronterei nella lettera di accompagnamento.
ema :
Matteo, sorry, ma la penso diversamente.
Se il CV deve essere il biglietto da visita, questo deve essere compreso da chi lo legge. Se riporti molte cose in italiano, rischi di generare confusione nella persona che lo legge...il che per un cv nn èil caso. Il rischio della traduzione è di sbagliare termine e di riportare cose inesatte (come ad esempio il titolo di studio). Beh essendo il nostro amico/a Mirti un'architetto, salvo un periodo iniziale, manderà il cv a qlc di scolarizzato...che quindì saprà che nel mondo ci sono diversi sistemi. A me per esempio mi chiedono se la mia University è di 5 anni o con una pausa....
Quindi consiglio...fatti fare cv e cover letter...ma sopratutto dopo questo, fatti il portfoglio digitale da poter spedire in mail, perchè il CV dà una sintetica descrizione di chi sei, ma il portfolio mostra cosa fai. E parla da solo. Se ti chiamano dopo aver visto il portfolio digitale...vuol dire che gli interessi veramente. Ti risparmi telefonate, viaggi, giornate e soldini per interview a vuoto. Il che nn èpoco.
Concludo finendo che nn porrei troppa attenzione ai titoli ed abilitazioni. La bravura di un architetto è mostrata dai progetti e dalle realizzazioni. NN dai titolo.
Massimiliano :
Ciao
Io vivo e lavoro negli Usa quindi mi permetto di darti qualche suggerimento:
prima di tutto concordo con quanto scritto da ema e qua e la con altre persone:
il nome dell'ateneo resta tale e quale ...punto e basta! anche perche' all'estero e' considerato importante in quanto tale! idem per la citta' : Milano e' Milano e Venezia e' Venezia...Venice lasciamola in California e Naples in Florida!
Se scrivi Laurea non capisce nessuno il termine pari e' University Degree in Architecture oppure Graduated in Architecture at "politecnico of Milano" ecc..
Considera che per esempio qui negli USA e' molto importante specificare se hai un major = eccelli in una materia in particolare es. interior design, city planning, land scaping, ecc..., qui la nostra figura "classica" dell'architetto non esiste e tutti sono molto specializzati.
io ti sconsiglio vivamente di allegare i tuoi lavori se non espressamente richiesti.
ma concludendo, per lavorare... come diceva la cara Dorothy " there's no place like home" ...non c'e' posto migliore che la pripria casa!!! comunque sia buona fortuna!
Max
ema :
Massimiliano...una domanda.
Perchè sconsigli di inviare i propri lavori?
Certo, mica tutto di tutti...ci mancherebbe, ma una selezione parziale dei progetti più significativi, in formato pdf protetto da modificazioni e copiature perchè no?
Io ho il mio, 11 pagine (pressoche tutti concorsi), con tanto di copertina con la mia faccina e ultima pagina con contatti protetto con security pdf (beh..certo uno bravino con il pc mi toglie la sicurezza, ma mica ho la formula segreta della Coca Cola...) e personalmente son contento...o vivo nel mondo degli ingenui? Alla fin dei conti, nn è meglio mostrare con il rischio (per me modesto) di appropiazioni indebite che tenere chiuso in un cassetto?
matteo :
le cose che per me non si dovrebbero tradurre sarebbero comunque minime. ateneo, laurea e ordine, tutto il resto lo tradurrei. naturalmente spiegando i vari termini ed eventualmente il percorso di laurea intrapreso, se 3 o 5 anni, se laurea con titolo professionalizzante o meno, eventuali masters, corsi vari, nella lettera di presentazione.

le majors come dice massimiliano non esistono in italia, però si può indicare la specializzazione: progettazione, composizione, restauro, interni.

sono d'accordo con masimiliano nel non inviare portfolio se non espressamente richiesto. se proprio vuoi mandare qualcosa, manda solo 2/3 pagine che sintetizzano i tuoi lavori in maniera tale da stuzzicare, eventualmente, l'attenzione.

PS, comunque io sono convinto che il CV sia solo una lista della spesa, il mio vero biglietto da visita è la lettera di presentazione e portfolio.
Massimiliano :
Sono dell'idea che e' meglio non inviare nessun portfolio perche':
primo intasano le caselle di posta se si considera che mediamente in uno studio arrivano 5-8 CV al giorno pesanti quanto un elefante...
secondo perche' non sapendo ancora se uno studio e' interessato e. se si, quale figura cerca, si rischia di "regalare" a chissa' chi il prorio duro lavoro.
E' vero che non e' la formula della Coca-Cola ma se sono interessati a te mostri cosa vali sul campo (anche perche' conosco molti che si sono fatti un bel copia incolla con lavori presi qui e la' per fare un figurone in uno studio e poi non sanno distinguere un mouse dalla pinzettatrice).
comunque le idee e i progetti non vanno tenuti nel cassetto ma...regalarli, per poi magari essere usati per scarabocchiarci sopra, da uno studio che poi magari cercava un il classico tira linee....diciamo che ci vuole un rito per tutto!
saluti all'Italia!
Max
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