Elisa : [post n° 68619]

Aiuto!!!

Ciao a tutti!
Sono un architetto argentina, da qualche mese in Italia. Mi sono iscritta a Architettura UE della Sapienza e ho fatto domanda per la omologazione della mia laurea. A febbraio dovrei fare il mio primo esame, Diritto urbanisto con il prof. Cassano, ma purtroppo non riesco a frequentare le lezione perchè ho un lavoro a tempo pieno. Qualcuno sarebbe gentile di spiegarme come si svolge un esame in Italia, veramente me sto sforzando tanto ma non ho molta fiduccia visto che non frequento le lezioni.
Grazie a tutti!
bb :
Ciao. Io non sono di Roma, ne' sono isritta alla sapienza ma ti posso consigliare di informarti o sul sito della tua facolta' o contattando il docente oppure meglio ancora andando a vedere la sessione invernale degli esami di questo professore(immagino gennaio-febbraio) cosi' ti puoi rendere conto come funziona il suo esame e farti un'idea di come funziona in generale qui in Italia. Ciao e in bocca al lupo.
ema :
In Italy gli esami funzionano così:

Prove intermedie
Prova orale
Prove scritte

Puoi avere solo una di queste o tutte, a seconda del corso e del docente(!!!!).
L'orale comunque c'è quasi sempre...non è come negli USA che fanno esami a test...
Lo scritto difficilmente è a test, ma devi rispondere alle domande scrivendo..


cose più importanti che credo tu debba fare:

1- andare a vedere gli esami precedenti al tuo e scriverti le domande, solitamente sono sempre le stesse....
2- chiedere ai ragazzi/e che fanno l'esame su come funzina il corso
3-Se il proffessore prende le firme durante il corso
4-Nel caso parlare con il proff durante un ricevimento (in Italy in teoria il proff. ha dei giorni settimanali/mensili per parlare con gli studenti). NN ti consiglio di andare dopo una lezione, perchè c'è troppa gente. Tieni presente che con le recenti leggi, l'Università è cambiata di recente e in teoria, lo studente è obbligato a seguire le lezioni (ma dipende tutto dal docente).
5-Se vai ad un ricevimento, tienio presente che i proffessori, possono anche non venire o essere in immenso ritardo. Questo anche per le lezioni, che possono essere tenute dagli assistenti. Figure intermedie tra studenti e professori con nulla capacità decisionale (salvo rari casi).
6- Dire al proff prima del tuo esame che devi fare gli esami solo per convertire la tua laurea....queste sono solo cavolate burocratiche e se il docente è un'po intelligente....capisce e almeno un 18 te lo da. (i voti in Italy per passare un esame è dal 18 al 30, un 17 vuol dire che devi rifare l'esame, ma di solito non si danno voti negativi, ti mandano via)
In bocca al lupo.

P.s. Ma perchè proprio Italy?
Elisa :
Perchè proprio in Italia? Anche io mi lo chiedo! Guarda da quando sono arrivata lavoro in uno studio tecnico dove ho imparato a fare da tutto un po', anche pratiche nel comune, e un po' di gestione, ciò che è stato difficille di imparare visto che non parlavo italiano quando sono arrivata. Veramente non avrei bisogno di andare alla università perchè potrei rimanere a lavorare li finche voglia. Inoltre abito a RE, ciò che fa ancora piu difficile tutto. Ma sono capitata in Italia, mio nonno era italiano, in Italia mi trovo quasi come in casa e io faccio l'architetto per passione e mi piace tanto farlo e "esserlo" che vorrei guadagnarmi la mia professione anche in Italia. Nel fondo c'e un po di sfida in mezzo.
bb :
Piu' vicino a reggio emilia di Roma c'erano le facolta' di arhitettura di ferrara e firenze..... Ferrara poi in teoria dovrebbe essere meno caotica...Ti conveniva scegliere una delle due visto che lavori in emilia.....
Elisa :
Purtroppo questi due università non mi lasciavano presentare i documenti in spagnolo, dovevo mettermi a tradurre tutti i programmi degli 37 esami che ho fatto in Argentina, in Roma mi hanno presso tutti i documenti e dovrei fare gli esami di Diritto urbanistico, Laboratorio di restauro e Fisica ambientale. Si chiedo adesso il trasferimento la università dovra rivalutare tutto....
susanna :
In questo disastro di paese!

In Argentina c'è forse confusione, non so, ma almeno gli architetti sono più bravi.
Ne ho conosciuti due che litigavano regolarmente agli esami perchè qui non li capivano.....(loro si che erano architetti! I professori italiani in genere sono delle bestie!)

Quindi preparati all'ignoranza, all'illogicità e alla non architettura.
Spero che a Roma le cose ti vadano meglio che per quei due a Milano.....

ciao
nimue :
Saremo anche pieni di guai e caotici, ma questo paese non fa proprio così schifo! Quanto ad architetti più bravi, non so, ho conosciuto professori universitari che esercivano anche la professione, molto preparati e lanciati anche verso l'estero con grandi concorsi di architettura. Sono dell'opinione che se tutti noi, anzichè dichiarare che "l'erba del vicino è sempre meglio" ci rimboccassimo le maniche, forse forse qualcosa migliorerebbe. In fini dei conti, se ognuno fa la sua parte, chissà che tutti insieme non si arrivi a qualcosa. Quanto ad Elisa, mi spiace che tu ti sia trovata inizialmente in difficoltà per i documenti. Ma fai questa considerazione: se io dall'Italia fossi venuta a studiare in Argentina, mi sarebbe stato possibile presentare le mie carte in italiano? Per il resto, in bocca al lupo e chissà che, se la tua conoscenza della lingua migliora, tu non possa l'anno prossimo chiedere il trasferimento a Reggio E. o a Ferrara presentando i tuoi documenti tradotti.
ema :
Nimue...sono d'accordo su tutto quello che hai scritto, tutto, salvo una piccola cosa....io sono fermamente convinto che l'Italy faccia schifo (sopratutto per i giovani scolarizzati), salvo che per:

Cibo
Vino
Varietà culturale-geografica

Poi per carità opinione personale (e capisco che la nostra amica che è venuta dall'Argentina e ha lasciato alle spalle il crack.......la può vedere diversamente)
susanna :
scusa se ribatto, non per essere polemica, ma perchè penso che l'autocritica sia la via migliore per cambiare: trovo che il più grave guaio dell'Italia sia proprio la presunzione di essere sempre meglio degli altri..............che intanto ci ridono dietro.

Il primo passo per migliorare è forse proprio quello di riconoscere i meriti degli altri e imparare da loro.

I fatti ne sono la conferma: a parte Piano che ha per decenni lavorato all'estero, dimmi quali architetti italiani sono altrettanto famosi nel mondo! Acchiappano incarichi, ma non mi dirai che Gregotti è un nome di spicco nel mondo!
Chedi a un cittadino qualunque all'esterro se conosce Gregotti o Pei, Gehry.....questa è celebrità: essere conosciuti anche fuori dal settore!

E questo non vale solo per l'architettura: ci ridono dietro......e per tantissime cose hanno ragione!

Chi si loda s'imbroda si dice!
Questo fanno le nostre riviste e le università: cerchiaimo di pensare con la nostra testa!

ciao e grazie (mi piacerebbe poterti dare ragione!! :-)
nimue :
penso che l'autocritica sia la via migliore per portare qualcosa di buono, ma non mi sembra produttivo dire che il nostro paese fa schifo. Molti altri paesi europei, tanto ammirati, hanno comunque problemi gravi come i nostri. Per quanto riguarda il mondo dell'architettura, penso che non sia tanto importante l'essere o meno architetti famosi come Piano, quanto fare bene e con coscienza il nostro lavoro. (Dubbio amletico: essere o apparire?) Quanto ai fatti, ti racconterò una cosa che mi capitò qualche anno fa, vicina alla laurea in architettura e prossima all'ultimo esame di progettazione. Moltissimi studenti iscritti al corso erano stranieri, che avevano scelto coscientemente di frequentare corsi in Italia, perchè innamorati del nostro patrimonio, della qualità dei docenti e dell'architettura (chiaramente non dell'edilizia per lillipuziani oggigiorno oggetto del mercato immobiliare residenziale italiano). Esprimevano, con mio stupore, ammirazione per il fatto che io frequentassi un istituto universitario (lo IUAV di Venezia) famoso nel mondo, quasi che il laurearmi in tale sede fosse un privilegio.
Non so dove tu ti sia laureata, e forse l'esperienza formativa che hai ricevuto ti deve avere molto delusa. Anche per me non sono state rose e fiori, ma non mi sento un architetto da meno degli altri europei perchè mi sono laureata in Italia. C'è sempre qualcosa di buono. E poi, sono convinta che molto, per migliorare la situazione, dipenda anche da noi. Se tu mi dici che le possibilità di esprimersi quì sono poche, sono d'accordo. Ma sulla qualità della grande architettura, penso che si possa ancora salvare qualcosa. Sono l'unica ottimista?
ema :
parlando seriamente e nn lasciandosi andare a frasi sprezzanti, penso che tutti e nessuno abbiamo ragione.
Quello che stiamo dicendo sono tutte cose vere, forse un pò estremizzate, faccie di un infinito poliedro. Come in tutte le cose, ci sono i prò e i contro. In Italy, forse, per un giovane e peggio che in altri paesi...ma ci sono anche dei vantaggi (come per esempio avere cmq un paese come il nostro). Le nostre università stanno affondando ed è giusto, anche se in maniera a volte eccessiva, farlo notare, così forse migliorano...cmq io che ero alquanto critico sullo IUAV (nimue...chissa forse ci conosciamo anche...abbiamo fatto corsi insieme e preso uno sprizz e nn lo sappiamo), devo riconoscere che quando torno in Italy e voglio consultare qlc pubblicazione, vado alla sua biblioteca, che è tra una delle migliori in assortimento che abbia trovato sin ora (per esempio, quella di Ferrara, dovuto al fatto che è recente, di libri ne ha una bazzeccola).
Poi per carità, questo è un forum e qlc volta ci si lascia andare un pocchettino, nn si deve prendere tutto alla lettera. A volte sui pareri tecnici ci si aspetta precisione e serietà, ma qlc volta su opinioni comuni qlc uscita ci può stare...o no?
nimue :
sono d'accordo! Quanto allo IUAV, che ho frequentato di nuovo recentemente, le cose stanno cambiando e, a mio parere, in meglio per quello che concerne organizzazione e possilità (circa la qualità di molti corsi, non so). E' vero, chissà che non ci si conosca ... ma sono una che non beve lo spritz! Auguri di Buone Feste a Ema e a tutti quanti!
ema :
auguroni a tutti....
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