mm : [post n° 68708]

sui concorsi di idee da mettere in curriculum

ciao a tutti.
renzo piano disse che in italia ci sono pochi concorsi. poco spazio ai giovani. etc.
facile protestare pacatamente quando già a 28 anni aveva girato il mondo e poteva vantare amicizie come arup e rogers. nato nei cantieri. vissuto nel mondo. possibilità e circostanze che corrispondono all'1 su 100000 studenti di architettura? meno ancora.
io sono del parere che i concorsi (di cui evidentemente molti ne vanno orgogliosi per menzioni, o addirittura anche terzi posti - ma anche se primi il concetto è il medesimo)...io sono del parere, dicevo, che i concorsi servano A) pubblicizzare un comune. b) finanziare gli organizzatori C) arricchire l'archivio di idee raccolte per, un giorno lontano, iniziare davvero a fare qualcosa.
spesso i progetti migliori non vincono e vengono ritenuti i più idonei.
ora vi chiedo: voi a fini curriculari preferite partecipare a concorsi nazionali di comuni con 3000 anime o a concorsi di idee per società sconosciute che offrono montepremi di 1000 euro da distribuirsi ai primi 3, o preferiste partecipare ai concorsi internazionali che coinvolgono tutti i maggiori paesi del mondo?
io ho la sensazione che ci siano colleghi che si vantano troppo per aver vinto (con progetti osceni) concorsi di nessuna rilevanza e che 'a priori' gli architetti più motivati e capaci scartano immediatamente senza nemmeno aderire alla partecipazione.
insomma. io sono del parere che i concorsi vadano fatti. e che siano da inserire nel c.v.
ma a patto che siano concorsi degni di essere citati.
sennò sarebbe come indicare in un curriculum: 'utilizzo macchina per scrivere' oppure 'ottimo uso winzip e winrar'.
mia sorella è dottoranda. mi ha portato alcuni curriculum di studenti.
c'è davvero da mettersi le mani nei capelli.
può essere ambizioso, pretendere stipendi da capogiro o carriere stellari, chi mette nel c.v. 'ottimo utilizzo macchina per scrivere'.
non credo. come non credo possa essere - a dirittto - ambizioso uno che in curriculum mette 'primo premio concorso di idee per un bagno autopulente nel comune di caprosecca' (ho inventato il nome).
ciao
lolo :
Citare nel proprio cv (per un eventuale assunzione) i concorsi a cui si e' partecipato significa innanzi tutto mostrare un certo interesse per la propria professione (fare un concorso richiede tempo oltre il normale orario di lavoro). Io li citerei tutti, anche quelli in cui non mi sono classificata, perche' come hai detto tu spesso i progetti migliori non sono quelli che vincono. Il responasibile assunzioni potrebbe verificare in fase di colloquio quanto valgono i lavori: il 'primo premio per concorso di idee per un bagno autopulente nel comune di caprosecca' potrebbe essere tanto geniale quanto la cupola del Brunelleschi.

Detto questo, in generale, sono a favore dei concorsi internazionali perche':
l'architettura d'Oltralpe e' piu' interessante
i concorsi credo/spero siano piu' seri
favoriscono un'ottima pubblicita' su un pubblico disposto ad investire sulle tue idee.( es. so di un gruppo che si e' classificato 4 ad un concorso internazionale di design ed ha poi avuto un importante incarico di progettazione da parte di una nota azienda industriale).
Ciao
ema :
Un atleta ha diversi livelli di competizione (dalle locali alle olimpiadi) a seconda della sua età e livello agonistico,

Ha senso per un ragazzo giovanissimo e con una preparazione agonistica intermedia puntare alle olimpiadi? Non credo...forse e meglio avanzare per gradi. Poi per carità...ognuno fà quello che ritiene meglio.

Parlando di noi architetti e degli esempi che hai fatto.

Certo...un concorso bello-grande-internazionale è più emozionalmente intrigante, ma non credo che questo qualifichi la qualità del progetto che tu presenti. Certo la sfida è a più ampio raggio...è più intrigante, ma puoi presentare un bel progetto solo in queste occasioni? Non puoi presentare un bel progetto anche in un piccolo concorso?

Poi credo che ci sia da farsi anche una domanda di investimento....ovvero:

Io giovane/studente partecipo a dei concorsi, per mio desiderio di grandi sfide li scelgo tutti internazionali e con tantissimi concorrenti....essendo giovane e studente non ho tantissima esperienza, collaboratori ultraqualificati, denaro che piovesse....un pò ardua vincere...con una preparazione intermedia, sono voluto andare alle olimpiadi....rischio oltretutto di rimanere avvilito, deluso e bastonato.

Invece, facendo un pò di gavetta e con umiltà dire nn sono ancora pronto, si possono scegliere dei concorsi meno fighi, ma che consentono di assumere quelle esperienze per i futuri concorsi fighi...

Uno potrebbe pensare: "beh..ma alla fine nn mi interessa vincere, mi basta fare un bel progetto e sono gratificato a sufficenza...". Personalmente credo che i concorsi vadano fatti per essere vinti, ma è una questione mia personale. Porto a modesto supporto di questa mi affermazione il fatto che già e difficile realizzare l'opera se vinci, se sei tra i nn vincitori, è ancora più ardua....

poi tu scrivi:

può essere ambizioso, pretendere stipendi da capogiro o carriere stellari, chi mette nel c.v. 'ottimo utilizzo macchina per scrivere'. non credo. come non credo possa essere - a dirittto - ambizioso uno che in curriculum mette 'primo premio concorso di idee per un bagno autopulente nel comune di caprosecca'.

Ecco chiudo questo mio intervento, notando che parli di ambizione. Va bene essere ambiziosi, purchè

1-questo nn ti metta i paraocchi
2-non ti faccia credere che da giovanissimo puoi competere alla pari ,grazie al tuo genio, con calibri quali Renzo Piano.
3-l'ambizione sia proporzionata alle tue capacità (e se nn vinci mai un concorso qualcosa hai sbagliato, perchè e vero che molto spesso i progetti nn vincenti sono di elevata qualità, ma l'obbiettivo di un concorsio, salvo manifesti, è quello di vincere. Se nn vinci mai...stai costruendo qlc di sbagliato, devi rielaborare la tua metodologia di affronto alla cosa...)
4-Concorso piccolo o grande che sia, poi mostrerai al datore di lavoro le tue tavole e con una chiacherrata sopra di esse...e valuterà se l'ambizione che hai può essere utile a far concretizzare gli investimenti da lui fatti. E se nn vinci mai...non è che concretizzi molto....quindi cosa può fargli pensare che lo aiuterai a concretizzare i suoi investimenti?
Ciao
ema :
Ah hai inoltre scritto:

io ho la sensazione che ci siano colleghi che si vantano troppo per aver vinto (con progetti osceni) concorsi di nessuna rilevanza

un progetto ti può nn piacere, è normale, lo puoi considerare come un pessimo progetto, ma se una giuria (se priva di interlazzi) indipendente ha dato un riconoscimento...vuol dire che qlc l'ha apprezzato...e se questo riconoscimento è stato dato in un contesto in cui erano presenti altri progetti (cosa piuttosto comune in un concorso...), quello premiato, è stato considerato meritevole rispetto agli altri...quindi qlc la pensa diversamente da tè.

Infine concludo chiedentoti il motivo di questa tua inserzione, perchè sinceramente, si intravede chiaramente del malcontento, ma non ho capito bene il perchè...
Non hai vinto dei concorsi a cui hai partecipato?...andra bene la prossima....hai scelto concorsi ambiziosi in passato nn vincendo e c'è l'hai con chi ha vinto qualcosina in cose modeste? Beh..nn è colpa di quest'ultimi. Ritieni che partecipare a cose piccole sia svilente? Beh....dipende dai punti di vista e nn te la puoi prendere con chi vola più basso....
miro :
vorrei partecipare al concorso per la riqualificazione del centro storico di petronà(CZ), è abbastanza svilente, o devo scendere ancora di livello!
gil :
Non sono più giovanissima e, soprattutto all'inizio, concorsi ne ho fatti molti, tutti in gruppo con i colleghi dello studio presso cui lavoro. Capogruppo: ovviamente il titolare dello studio, mente e sponsor dell'operazione.
Risultato: per quanto riguarda i concorsi a livello locale, spesso abbiamo vinto, ma SOLO IN UN CASO, questo ci è valso l'affidamento dell'incarico. In particolare, per me, a livello di immagine, non è cambiato niente, perchè il lavoro è stato gestito dal capogruppo come tutti gli altri lavori dello studio.
Quando abbiamo tentato di "allargarci" a livello internazionale, non siamo neppure riusciti a consegnare gli elaborati perchè l'impegno, in termini di tempo e di soldi era superiore alle nostre possibilità.
Mi chiedo come possa un giovane o un gruppo di giovani. che non ha alle spalle un adeguato apparato organizzativo. far fronte alle richieste dei concorsi e competere con studi superattrezzati e superorganizzati. Ancora una volta, solo i ricchi possono arricchire!
mario :
Sono rimasto piacevolmente colpito dagli interventi di Ema... cio' mi porta a compiacermi per l'estrema chiarezza e onesta' nel cercare di ritracciare la via ad un giovane collega...
Anzi personalmente sarei molto onorato di poter scambiare due chiacchere di lavoro su questo argomento privatamente, sempre se, nella tua filosofia personale sei accompagnata da valori come "aggregazione di intenti e d'obiettivi", capacità, qualità e lealtà professionale, ecc...
Tema del briefing: i concorsi, la professione, l'essenza dell'architettura e perchè no, l'essere architetto in gruppo...
Mi ripeto, condivido in pieno tutto il tuo ragionamento, ma soprattutto l'umanità e l'impegno nell'esprimerlo...
Detto questo, porgo rigorosamente ed umilmente gli auguri per le prossime festività e ti lancio una proposta...
Solo per motivi logistici e nessun'altra dietrologia... se risiedi nell'area milanese avrei il piacere di scambiare due parole sull'architettura, sul lavoro e sull'argomento...
Se fosse scrivimi qui (email)...
Cioa e auguri
mario
mm :
io vorrei partecipare ai giochi della gioventù delle elementari.
ema :
...chissa...qlc si impara sempre...ovunque e con chiunque...io cmq pazientemente aspetto ancora il motivo dell'inserzione.
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