Buon giorno, vorrei capire quali sono i compiti e quali ricerche deve effettuare un perito indicato dalla banca per poter compilare il modulo di perizia dell'immobile.
La domanda sorge dal fatto che ogni professionista chiede parcelle differnti per la stessa pratica che variano dai 200 ai 500 euro e non capisco il perchè di tale discrepanza.
Grazie in anticipo. Gigi.
gigi : [post n° 77116]
Perizia per mutuo
Quello che sembra essere una semplice compilazione di un modulo di perizia è in realtà un'operazione molto più complessa che finisce per essere riassunta nel modulo da compilare.
Vale a dire: il professionista che redige tale modulo ha preventivamente stimato l'immobile (con metodologie che possono essere diverse di volta in volta) e soprattutto accertato la regolarità dell'immobile, dopo di che scrive in maniera sintatica le conclusioni su di un modulo sul quale mette timbro e firma.
Tutto ciò vuol dire che, oltre ad aver svolto un lavoro che alle volte non è così facile come sembra (specialmente l'accertamnto della regolarità dell'immobile) si prende anche la responsabilità nei confronti della banca di quanto scritto.
Le tariffe professionali per questa operazione sono molto spesso ben al di sopra dei 200 o 500 euro che solitamente le banche sono disposte a pagare, ma spesso si è costretti ad accettare tali compensi.
Vale a dire: il professionista che redige tale modulo ha preventivamente stimato l'immobile (con metodologie che possono essere diverse di volta in volta) e soprattutto accertato la regolarità dell'immobile, dopo di che scrive in maniera sintatica le conclusioni su di un modulo sul quale mette timbro e firma.
Tutto ciò vuol dire che, oltre ad aver svolto un lavoro che alle volte non è così facile come sembra (specialmente l'accertamnto della regolarità dell'immobile) si prende anche la responsabilità nei confronti della banca di quanto scritto.
Le tariffe professionali per questa operazione sono molto spesso ben al di sopra dei 200 o 500 euro che solitamente le banche sono disposte a pagare, ma spesso si è costretti ad accettare tali compensi.
Grazie Fedro della risposta.
Non mi è chiara la tua ultima frase dato che mi risulta che la parcella al professianista la paga il cliente e non la banca.
Inoltre non mi è chiaro l'accertamento della regolarità dell'immobile: il professionista è obbligato anche a fare tali tipi di ricerche? Deve recarsi negli uffici tecnici per controllare al corrispondenza edilizia? Deve controllare che in catasto sia tutto al posto? Deve controllare che non vi siano anche altre ipoteche o altri aggravi sull'immobile?
Ma di tutto ciò non se ne occupa il notaio o altro professionista incaricato dal cliente stesso per avere tutte le garanzie?
Altrimenti a questo punto diventa una sorta di perizia giurata tipo quelle affidate ai CTP.
Grazie ancora. Gigi
Non mi è chiara la tua ultima frase dato che mi risulta che la parcella al professianista la paga il cliente e non la banca.
Inoltre non mi è chiaro l'accertamento della regolarità dell'immobile: il professionista è obbligato anche a fare tali tipi di ricerche? Deve recarsi negli uffici tecnici per controllare al corrispondenza edilizia? Deve controllare che in catasto sia tutto al posto? Deve controllare che non vi siano anche altre ipoteche o altri aggravi sull'immobile?
Ma di tutto ciò non se ne occupa il notaio o altro professionista incaricato dal cliente stesso per avere tutte le garanzie?
Altrimenti a questo punto diventa una sorta di perizia giurata tipo quelle affidate ai CTP.
Grazie ancora. Gigi
Il fatto che la perizia la paghi il cliente è vero (figurati se la banca si prende qualche spesa per i propri clienti) ma possono capitare diverse cose:
uno che la banca chiama un professionista di propria fiducia che fa la perizia e poi lo fa pagare al cliente (direttamente o indirettamente facendogli rimborsare la spesa;
due che la banca da facoltà al cliente di scegliere un professionista e quindi pensa a tutto il cliente (la parcella che il professionista chiede è però spesso del tutto simile a quella che viene richiesta alla banca). Di solito le banche accettano professionisti di fiducia del cliente quando il mutuo da erogare non è elevato, altrimenti vanno da propri professionisti dei quali hanno credenziali, muniti di assicurazione professionale e quant'altro.
Quespo dipende poi molto dalla politica della banca.
Nel modulo da compilare poi (ne ho compilato più d'uno ed è sempre stata la stessa cosa, quindi parlo per esperienza, ma non perchè così è la regola) il professionista attesta che l'immobile oggetto di perizia è regolare, il che non vuol dire che non è gravato da ipoteche (quello si che lo fa il notaio) ma che risponde alla concessione edilizia rilasciata, che non vi siano abusi, ecc., quindi si tratta di una regolarità edile ed urbanistica. Quando poi alla concessione vi sono state varianti, quando vi sono stati abusi poi sanati, quando l'immobile è antecedente al 1967... allora si che il professionista si deve dare un bel da fare.
Spero di averti chiarito un po' di più le idee
uno che la banca chiama un professionista di propria fiducia che fa la perizia e poi lo fa pagare al cliente (direttamente o indirettamente facendogli rimborsare la spesa;
due che la banca da facoltà al cliente di scegliere un professionista e quindi pensa a tutto il cliente (la parcella che il professionista chiede è però spesso del tutto simile a quella che viene richiesta alla banca). Di solito le banche accettano professionisti di fiducia del cliente quando il mutuo da erogare non è elevato, altrimenti vanno da propri professionisti dei quali hanno credenziali, muniti di assicurazione professionale e quant'altro.
Quespo dipende poi molto dalla politica della banca.
Nel modulo da compilare poi (ne ho compilato più d'uno ed è sempre stata la stessa cosa, quindi parlo per esperienza, ma non perchè così è la regola) il professionista attesta che l'immobile oggetto di perizia è regolare, il che non vuol dire che non è gravato da ipoteche (quello si che lo fa il notaio) ma che risponde alla concessione edilizia rilasciata, che non vi siano abusi, ecc., quindi si tratta di una regolarità edile ed urbanistica. Quando poi alla concessione vi sono state varianti, quando vi sono stati abusi poi sanati, quando l'immobile è antecedente al 1967... allora si che il professionista si deve dare un bel da fare.
Spero di averti chiarito un po' di più le idee