Inoltre.....

l'architetto se viene incaricato di fare il coordinatore in fase di progettazione deve fare ovviamente il psc e il fascicolo; cosa vuol dire che non lo fa????
Viceversa se l'architetto non viene incaricato non lo fa!
Non capisco la domanda

sono cose diverse. dunque il secondo non sostituisce il primo. non so se ci sono sentenze (perchè mi pare strano che ci sia qualcuno così poco furbo da non presentare almeno il solito pacco di fotocopie standard che nessuno leggerà)

lo stesso quanto l'architetto, perchè il datore di Lavoro fa il documento sulla valutazione rischi, quindi ha sottovalutato qualcosa. Rischia anche il committente in "culpa eligendo" e "vigilando", perchè spetta a lui nominare i coordinatori. Bisogna chiarire chi non ha fatto che cosa per essere + specifici.

Caso ipotetico:
l'architetto (ignorante) sbaglia e non interpretando bene ciò che viene definito chiaramente dal dlgs. 528/99, reputa che non c'è necessità del PSC. L'impresa, non molto attenta alla normativa, si fida dell'architetto e fa il suo POS.
In caso d'incidente dell'operaio, le responsabilità ricadono:
1. sul committente
2. sull'architetto

ma l'impresa?

il problema è che l'architetto (se solo progettista e dl) non deve reputare un bel niente; non ha compiti di sicurezza; ha solo compiti deontologici di informare il committente di quali sono le norme, ed eventualmente gli propone la nomina a responsabile dei lavori.
Viceversa, se l'architetto è affetto da attacchi di protagonismo e dice alla ditta (per la ditta quello che dice il dl è un ordine) cose non corrette, o addirittura, come qualche volta capita, se si mette in cantiere a dare ordini a destra e a manca anche agli operai, se ci scatta l'incidente sono c**zi suoi.

Quindi ricapitolando:
hanno responsabilità inerenti la sicurezza:
- il committente
- l'impresa
- i coordinatori

- e l'architetto Dl se è così c****ne da mettersi in mezzo e da dare ordini che non gli competono.

Ciao