bonaparte : [post n° 216336]
committenti amici...
un amico avvocato mi chiese una valutazione di massima un anno fa per la progettazione del suo nuovo ufficio. Io gli presentai progetto di massima, computo preliminare e mio preventivo (ovviamente il tutto gratis) con allegata la lettera d'incarico da sottoscrivere da entrambi. Per un anno silenzio. Ora mi inizia a chiamare x chiedermi qualche consiglio e se posso andare sul posto per dargli ulteriori consigli. Ora: essendo lui un avvocato non c'è alcun bisogno che gli ricordi la necessità della lettera d'incarico, quindi deduco che esiga consigli soltanto così da non dover spendere nulla, come mi comporto?
Cia Bonaparte, io ho iniziato da poco la professione, tu sottoscrivi lettere di incarico anche con i privati? mi indicheresti la legge che lo consente? Mi vorrei tutelare in futuro. Sai nello studio dove lavoro io lo fanno solo con i lavori pubblici , così la situazione nella quale ti ritrovi tu col tuo amico avvocato qui si ripete quotidianamente con tutti. Ciao e grazie in anticipo.
io la legge non la conosco ma la lettera d'incarico sarebbe buona norma per tutelare progettista e cliente, nonstante negli studi nei confronti dei privati venga disattesa per non creare nel cliente disagio, il punto è che poi il disagio te lo crea lui perchè a lavori eseguiti sparisce di solito e finchè non riceve l'avviso di parcella col cavolo lo senti se non ha ulteriori problemi
per Pa: le lettere di incarico si dovrebbero sottoscrivere con TUTTI, soprattutto con i privati, e specialmente se amici o parenti, e dettagliando il più possibile responsabilità e ambiti di intervento; in rete trovi esempi, ma secondo me se hai la possibilità di trovere un consulente legale (magari sfruttando ordini, camera di commercio, ecc) che ti spieghi all'inizio le cose è meglio, ti servirà per il futuro.
Sì senza la lettera d'incarico non appoggio la matita sul foglio, non ti so dire la legge, ma ormai è una mia decisione, sono rimasta scottata troppe volte!
Be concordo con il fatto che non si dovrebbe alzare un dito senza lettera di incarico e maggiormente con parenti e amici a meno che non si voglia fere un favore. Io lavoro a Mosca e qui nessuno muove un dito senza un anticipo che puo arrivare fino al 40% dell'importo finale. Questo perche se ti dai gratis all'inizio fai fraintendere la tua professionalità passando per quello che fa le cose gratis perche non le sa fare. Un tempo essere dotti veniva considerata una virtu da dare gratuitamente, oggi invece è una necessità e un dovere avere il giusto corrispettivo per qualsiasi tipo di prestazione.
quoto bonaparte e se volete andate a vedere qui:
www.to.archiworld.it/OTO/download/parcelle2.pdf
e più genericamente:
www.to.archiworld.it/OTO/Engine/RAServePG.php/P/29871OTO1400/M/27021…
ciao
www.to.archiworld.it/OTO/download/parcelle2.pdf
e più genericamente:
www.to.archiworld.it/OTO/Engine/RAServePG.php/P/29871OTO1400/M/27021…
ciao
digli che non e' periodo che sei molto impegnato e che se vuole potresti riuscire a trovare un buco per inserire la tua consulenza, rivedi il costo e presentagli nuova lettera di incarico
Ciao! sempre lettera d'incarico, specificando anche il termine dello stesso (se qualcuno ha urgenza di chiudere prima paga l'urgenza!). Io la faccio anche per amici e parenti. All'inizio per progetti fatti senza lettera non ho potuto poi esigere la parcella non pagata. Lettera d'incarico firmata da committente e progettista in duplice copia.
Credo che a questo punto non ti voglia proprio pagare...
Se vuole solo consigli e non ti dice nulla in merito al lavoro da te svolto non lo definirei "amico", ma è come qualsiasi privato che non riconosce il nostro lavoro.
Le ipotesi a questo punto sono due: la prima perdi il lavoro che hai fatto ma ti tieni l'"amicizia" la seconda è obbligarlo a pagare il lavoro da te svolto.
Essendo avvocato dovrebbe sapere che nel codice civile sono validi anche gli accordi verbali.......
Mai lavorare senza lettera d'incarico soprattutto se non viene presentata documentazione in qualche ufficio pubblico che dimostri l'effettivo lavoro del professionista che in quel caso può ricorrere per vie legali senza problemi.
Se vuole solo consigli e non ti dice nulla in merito al lavoro da te svolto non lo definirei "amico", ma è come qualsiasi privato che non riconosce il nostro lavoro.
Le ipotesi a questo punto sono due: la prima perdi il lavoro che hai fatto ma ti tieni l'"amicizia" la seconda è obbligarlo a pagare il lavoro da te svolto.
Essendo avvocato dovrebbe sapere che nel codice civile sono validi anche gli accordi verbali.......
Mai lavorare senza lettera d'incarico soprattutto se non viene presentata documentazione in qualche ufficio pubblico che dimostri l'effettivo lavoro del professionista che in quel caso può ricorrere per vie legali senza problemi.
