Salve, sono un architetto e in un colloquio di lavoro mi è stato chiesto quanto richiedo come paga all'ora o al giorno (considerando le 8 ore giornaliere), essendo alle prime armi non ho ancora dato una risposta ma dovrò darla a breve. Quindi volevo chiedere a voi già nel settore quanto dovrebbero essere la paga oraria, considerando i costi per mantenere la partita iva.
grazie!
maoriko : [post n° 233494]
Quantificare la paga oraria
Prima di tutto è da dire che se ti è stato chiesto quanto chiedi all'ora o al giorno (meglio se all'ora, te lo dico subito...) sei fortunato, a maggior ragione se sei alle prime armi e ti è stato fatto questo tipo di proposta, perchè significa che ti "vedono" già come libero professionista.
Un compenso orario concordato in base al tipo di collaborazione è infatti il miglior modo per evitare manipolazioni che portano a biechi "sfruttamenti" e tenere un giusto distacco, che per il genere di lavoro che fai lo trovo fondamentale.
Fondamentale soprattutto se il tuo ruolo di architetto è "fantasma", come la maggior parte dei collaboratori e/o freelance che mandano avanti l'architettura in Italia (fantasma= niente nomi sulle tavole, niente riconoscimenti... insomma non esisti, pura "prestazione d'opera").
La tariffa oraria dipende da molti fattori:
1) le spese che vai a sostenere per lavorare in quel posto, cioè devi risponderti alle seguenti domande:
a) quanto mi "costa" recarmi al lavoro (autobus, treno, benzina...)?
b) quanto spendo in vitto/alloggio (qualora non posso/devo mangiare e dormire a casa mia)?
c) lo studio mi fornisce tutto il necessario o devo mettere del mio? (es. se devi fare rilievi, il distanziatore laser è tuo o dello studio?il computer? il programma di disegno? il plotter?...)
d) posso lavorare anche a casa mia in orari diversi a mia scelta, o sono "obbligato" a essere presente in studio? Chiarire BENE il metodo di contabilizzazione delle ore, i modi e i tempi per monetizzare, fatturare, pagare. Chiarire BENE E SUBITO, perchè dopo è più difficile e son solo guai per te.
Ovviamente se sei malato non ti pagano, e fin qui ci sto... ma posso almeno "recuperare" lavorando a casa mia? Sarebbe un bel vantaggio... ma devi chiarirlo BENE E SUBITO... non tutti accettano compromessi di questo tipo.
2) La mia reale esperienza. Sono capace di svolgere pienamente ed in autonomia completa per ciò che mi compete la prestazione che mi viene richiesta? Se sei alle prime armi, devi imparare, quindi la tariffa oraria ne risente sensibilmente. Stabilire SUBITO allora una data o un obiettivo entro cui si ridiscuterà di eventuali aumenti.
Questo vale anche per me che sono "esperto" e faccio freelance da quasi 8 anni: se non sono capace, e imparare cose nuove mi porta via tempo, non posso chiedere troppi soldi. Esempio: andare a lavorare in posti dove usano sistemi cad che io non adopero o che non conosco bene... o fare lavori che non ho mai fatto.
3) Quanto chiede la tua "concorrenza": è una guerra fra poveri, purtroppo... a volte è necessario adattarsi... ci sarebbe tanto da dire ma... lasciamo stare.... mi limito solo a far riflettere che spesso è questo punto che diventa determinante in alcune zone dove l'offerta di collaboratori è molto più alta della domanda.
Puoi anche fare un'analisi di altro genere: considera che, a meno che non ti mantiene qualcuno, oggi con meno di 1000-1200 euro non si vive. Un freelance paga all'anno i seguenti costi fissi:
Euro 200 per iscrizione ad albo
Euro 1600 circa per contributo minimo Inarcassa
Euro 800 circa per commercialista
Con l'ammortamento delle tue attrezzature facciamo cifra tonda, 3000 euro l'anno (supponendo che con il 730 vai a credito d'imposta e quindi non paghi oltre alle ritenute 20%, regime Iva dei minimi)
Quindi, dividi le spese fisse per il numero di settimane/ore lavorative annue (da 1700 a 1800 ore, se proprio rinunci a ferie e stai sempre in buona salute) ed hai il minimo di soglia oraria entro cui ci perdi anzichè guadagnarci, fai un confronto fra i 1200 euro / ore mensili e vedi te quanto chiedere.
Dalle mie parti il compenso va dai 7-8 euro orari ai 10-12 (se sei veramente bravo e capace).
Siamo lontani, purtroppo, MOLTO MOLTO MOLTO lontani dal compenso a vacazione minimo che gli ordini stimano intorno ai 56 euro/ora.
Il risultato di questo modo di "lavorare" è ormai noto ai lettori di questo sito. :(
Un compenso orario concordato in base al tipo di collaborazione è infatti il miglior modo per evitare manipolazioni che portano a biechi "sfruttamenti" e tenere un giusto distacco, che per il genere di lavoro che fai lo trovo fondamentale.
Fondamentale soprattutto se il tuo ruolo di architetto è "fantasma", come la maggior parte dei collaboratori e/o freelance che mandano avanti l'architettura in Italia (fantasma= niente nomi sulle tavole, niente riconoscimenti... insomma non esisti, pura "prestazione d'opera").
La tariffa oraria dipende da molti fattori:
1) le spese che vai a sostenere per lavorare in quel posto, cioè devi risponderti alle seguenti domande:
a) quanto mi "costa" recarmi al lavoro (autobus, treno, benzina...)?
b) quanto spendo in vitto/alloggio (qualora non posso/devo mangiare e dormire a casa mia)?
c) lo studio mi fornisce tutto il necessario o devo mettere del mio? (es. se devi fare rilievi, il distanziatore laser è tuo o dello studio?il computer? il programma di disegno? il plotter?...)
d) posso lavorare anche a casa mia in orari diversi a mia scelta, o sono "obbligato" a essere presente in studio? Chiarire BENE il metodo di contabilizzazione delle ore, i modi e i tempi per monetizzare, fatturare, pagare. Chiarire BENE E SUBITO, perchè dopo è più difficile e son solo guai per te.
Ovviamente se sei malato non ti pagano, e fin qui ci sto... ma posso almeno "recuperare" lavorando a casa mia? Sarebbe un bel vantaggio... ma devi chiarirlo BENE E SUBITO... non tutti accettano compromessi di questo tipo.
2) La mia reale esperienza. Sono capace di svolgere pienamente ed in autonomia completa per ciò che mi compete la prestazione che mi viene richiesta? Se sei alle prime armi, devi imparare, quindi la tariffa oraria ne risente sensibilmente. Stabilire SUBITO allora una data o un obiettivo entro cui si ridiscuterà di eventuali aumenti.
Questo vale anche per me che sono "esperto" e faccio freelance da quasi 8 anni: se non sono capace, e imparare cose nuove mi porta via tempo, non posso chiedere troppi soldi. Esempio: andare a lavorare in posti dove usano sistemi cad che io non adopero o che non conosco bene... o fare lavori che non ho mai fatto.
3) Quanto chiede la tua "concorrenza": è una guerra fra poveri, purtroppo... a volte è necessario adattarsi... ci sarebbe tanto da dire ma... lasciamo stare.... mi limito solo a far riflettere che spesso è questo punto che diventa determinante in alcune zone dove l'offerta di collaboratori è molto più alta della domanda.
Puoi anche fare un'analisi di altro genere: considera che, a meno che non ti mantiene qualcuno, oggi con meno di 1000-1200 euro non si vive. Un freelance paga all'anno i seguenti costi fissi:
Euro 200 per iscrizione ad albo
Euro 1600 circa per contributo minimo Inarcassa
Euro 800 circa per commercialista
Con l'ammortamento delle tue attrezzature facciamo cifra tonda, 3000 euro l'anno (supponendo che con il 730 vai a credito d'imposta e quindi non paghi oltre alle ritenute 20%, regime Iva dei minimi)
Quindi, dividi le spese fisse per il numero di settimane/ore lavorative annue (da 1700 a 1800 ore, se proprio rinunci a ferie e stai sempre in buona salute) ed hai il minimo di soglia oraria entro cui ci perdi anzichè guadagnarci, fai un confronto fra i 1200 euro / ore mensili e vedi te quanto chiedere.
Dalle mie parti il compenso va dai 7-8 euro orari ai 10-12 (se sei veramente bravo e capace).
Siamo lontani, purtroppo, MOLTO MOLTO MOLTO lontani dal compenso a vacazione minimo che gli ordini stimano intorno ai 56 euro/ora.
Il risultato di questo modo di "lavorare" è ormai noto ai lettori di questo sito. :(
A titolo di esempio:
io prendo 8 euro lordi l'ora che sono ca 6,5 netti, dalle 9 lle 19, quindi 9 ora giornaliere , mediamente sui 1100 netti al mese, a volte + a volte meno. No ferie. Presenza continua a studio. Esperienza poca.Spese: ca 200 ordine, 600 ca di cassa anno, 200 commercialista come contribuente minimo. Vicinissimo a casa (vado a piedi al momento). Uso solo strumenti di studio. Grosso modo la mia mansione è interpetare quello che dice il capo (disegnatrice al 70% direi). E' la soluzione migliore che ho trovato da quando lavoro.
Spero di esserti stata d'aiuto.
io prendo 8 euro lordi l'ora che sono ca 6,5 netti, dalle 9 lle 19, quindi 9 ora giornaliere , mediamente sui 1100 netti al mese, a volte + a volte meno. No ferie. Presenza continua a studio. Esperienza poca.Spese: ca 200 ordine, 600 ca di cassa anno, 200 commercialista come contribuente minimo. Vicinissimo a casa (vado a piedi al momento). Uso solo strumenti di studio. Grosso modo la mia mansione è interpetare quello che dice il capo (disegnatrice al 70% direi). E' la soluzione migliore che ho trovato da quando lavoro.
Spero di esserti stata d'aiuto.
Probabilmente Isil tu sei iscritta alla cassa da meno di 5 anni, e quindi capisco perchè paghi solo 600 euro circa. Quello che invece mi servirebbe è il numero di telefono del tuo commercialista perchè solo 200 euro è veramente un prezzo di gran favore. ;)
Dalle mie parti, per tenere la gestione della partita iva, le comunicazioni alla cassa e la dichiarazione dei redditi non è possibile spendere meno di 700-800 euro, anche con il regime dei minimi. Fatturati, naturalmente...
Anche io sono sui 8 euro/ora, presenza continua, 8 ore giornaliere, no ferie pagate (anzi, direi no ferie proprio... nel senso che non posso dire "sto a casa per tot giorni" o mi trovo al ritorno che qualcun altro mi ha sostituito) e preghiera quotidiana al Signore che non mi devo ammalare... lavorare da malati infatti è veramente brutto...
Faccio ogni anno la vaccinazione antinfluenzale perchè se la piglio, l'influenza, mi costa molto cara. Ma quest'anno l'ho presa lo stesso 2 volte, proprio in mezzo a delle consegne e non so come ho fatto a venirne fuori mantenendo questo rapporto di lavoro.
La crisi economica attuale ha colpito inoltre molto pesantemente il nostro "settore", così per ora non posso neanche pensare di cambiare studio...
Sarebbe bello poter lavorare mezza giornata e il resto dedicarlo a se stessi... oppure lavorare non rimanendo fissi negli studi, o girovagando fra più studi, almeno. Così facevo una volta... ora non è più possibile.
La liberalizzazione delle tariffe, abolendo i "minimi" degli ordini, ha tolto paradossalmente il "potere contrattuale" ai più giovani o in genere al "popolo degli architetti freelance". Fra l'altro, con il regime dei minimi al titolare io costo il 20% in più, perchè in fattura non recuperano la mia iva. Insomma, non c'è proprio modo di portare almeno a 16 euro/ora il compenso, che permetterebbe una vita professionale più decorosa e maggiore autonomia.
Ah si... con il prossimo anno aumentano i contributi minimi di Inarcassa... non so ancora da dove li recupero quei soldi...
Dalle mie parti, per tenere la gestione della partita iva, le comunicazioni alla cassa e la dichiarazione dei redditi non è possibile spendere meno di 700-800 euro, anche con il regime dei minimi. Fatturati, naturalmente...
Anche io sono sui 8 euro/ora, presenza continua, 8 ore giornaliere, no ferie pagate (anzi, direi no ferie proprio... nel senso che non posso dire "sto a casa per tot giorni" o mi trovo al ritorno che qualcun altro mi ha sostituito) e preghiera quotidiana al Signore che non mi devo ammalare... lavorare da malati infatti è veramente brutto...
Faccio ogni anno la vaccinazione antinfluenzale perchè se la piglio, l'influenza, mi costa molto cara. Ma quest'anno l'ho presa lo stesso 2 volte, proprio in mezzo a delle consegne e non so come ho fatto a venirne fuori mantenendo questo rapporto di lavoro.
La crisi economica attuale ha colpito inoltre molto pesantemente il nostro "settore", così per ora non posso neanche pensare di cambiare studio...
Sarebbe bello poter lavorare mezza giornata e il resto dedicarlo a se stessi... oppure lavorare non rimanendo fissi negli studi, o girovagando fra più studi, almeno. Così facevo una volta... ora non è più possibile.
La liberalizzazione delle tariffe, abolendo i "minimi" degli ordini, ha tolto paradossalmente il "potere contrattuale" ai più giovani o in genere al "popolo degli architetti freelance". Fra l'altro, con il regime dei minimi al titolare io costo il 20% in più, perchè in fattura non recuperano la mia iva. Insomma, non c'è proprio modo di portare almeno a 16 euro/ora il compenso, che permetterebbe una vita professionale più decorosa e maggiore autonomia.
Ah si... con il prossimo anno aumentano i contributi minimi di Inarcassa... non so ancora da dove li recupero quei soldi...
Guarda con il commercialista siamo rimasti che mi tengo io la contabilità e lui mi fà solo la dikiarazione dei redditi così risparmio almeno per ora!mi è venuto incontro. Si sono iscirtta da poco alla casa e mi ritengo fortunata di rientrare nei neoiscritti, sennò sarebbe 1 salasso.....lo è già così!In effetti dovrò cominciare a vaccinarmi ankio ci mancano solo i virus ad abbassare quello ke guadagnamo! certo stiamo prorpio con le pezze.........................................................