Stefano398 : [post n° 252434]

Come cambia il modo di fatturare??

Ciao, sono arch. abilitato e volevo fare una domanda a cui sono sicuro qualcuno saprà darmi facile risposta. Mi hanno proposto di lavorare in maniera continuativa per uno studio di progettazione e mi hanno detto che dovrei aprire la partita iva. Nessun problema, la apro e mi iscrivo ad inarcassa, tutto ok. Non capisco una cosa fondamentale per l'apertura della partita iva, ovvero, opterò per un regime agevolato, quindi dei minimi o nuove iniziative produttive.
La domanda è: perchè, anche usando il calcolatore sul sito non ho capito, se mi corrispondono un imponibile di 1000€, se uso i minimi mi pagano 840€, mentre con le nuove iniziative produttive 1248€?? Capisco che, detto in maniera spicciola, nel primo caso le imposte sul reddito me le paga il "committente" e io non le ripago, così le detraggo in fattura; ma, nel secondo caso se me lo pago io il 20%, e quindi me lo faccio pagare non glielo sconto, perchè non mi danno 1040 anzichè 1248?? Perchè il mio committente o impropriamente datore di lavoro dovrebbe spendere più soldi?? Non capisco questo passaggio.. perchè se la differenza tra i 2 regimi in fattura è la ritenuta d'acconto, si parla di 200€ quindi, ma se vedo le due fatture la differenza è di 400? non capisco perchè è aumentata...
dopo di che apro la partita iva che mi serve :)
Grazie!
meg :
Nelle nuove iniziative produttive devi aggiungere anche l'iva che incassi e verserai.
Stefano398 :
In soldoni è come se IVA e ritenuta d'acconto ci sono sempre, quindi su 1000€ vengono fuori 200+200; nel primo caso non gli metto l'iva e gli scalo la ritenuta d'acconto nel secondo gli metto l'iva e non gli scalo la R.A. quindi vado a 1200, ok. Ma, e poi credo di aver capito, in ogni caso, anche nel primo, chi mi paga darà 800€ a me e i 200€ di R.A. + 200€ di IVA che non gli metto, diciamo, allo stato. Il totale da pagare per il mio committente non cambia! O no?

Grazie!!!
meg :
no, nel primo caso le fatture non rientrano nel campo IVA quindi il tuo capo non la versa a nessuno....
nel secondo che rientra nel campo IVA te la versa e quando farà dichiarazione IVA si andrà lui a detrarre ciò che ha dato a te pagando meno...quindi in realtà non cambia niente per il datore di lavoro. Allo stesso modo tu incasserai l'Iva delle fatture che alla fine dovrai restituire ma togliendo quella che avrai pagato con acquisti inerenti il lavoro.
Cambia invece per il privato perchè nel secondo caso ti paga l'iva che c'è in fattura ma non la può scaricare dalle spese.
Spero di essermi spiegata bene.
Stefano398 :
Assolutamente! Si si sei stato chiara! Ora ci sono!
Grazie mille davvero!
Kia :
Ciao Stefano, a parte la questione iva e ritenute d'acconto, valuta il regime + comodo anche in base a quello che ti puoi detrarre/scaricare. Tipo, se opti per regime dei minimi e ti devi sistemare casa nn puoi fare 36%. Insomma, queste valutazioni qui aldilà del modo di fare la fattura.
Raf :
Ciao, in realtà io non sono architetto ma ho appena cominciato la professione di avvocato. Solo che il vostro blog è così fatto bene e le questioni fiscali alla fine sono le stesse che provo a chiedere a voi se potete aiutarmi. Io devo fatturare ad una cliente, non so neppure se poi avrò tanto altro lavoro ma ormai questo lo faccio. Dovrei aprire la partita iva e mi hanno consigliato il regime dei minimi. Però mi hanno detto che non posso scaricare il mutuo prima casa. Le mie domande sarebbero dunque due. Intanto come dovrei fare la fattura, cioò l'iva la metto o solo R.A.? Poi se non la metto, prima o poi devo pagarla o no? Avevo letto infine del regime agevolato ma mi ha detto un mio amico che non esiste più. In quel caso però almeno avrei potuto detrarre gli interessi del mutuo prima casa. E allora la seconda domanda è se esiste tale regime. Mi viene in mente un'ultima cosa. Se nell'urgenza decidessi di aprire il regime dei minimi e poi la chidessi e riaprissi con regime agevolato, questo sarebbe possibile?
Grazie a chi potrà e vorrà rispondermi e... a buon rendere in campo legale!
gg :
ciao Raf
sul regime agevolato (che esiste ancora) leggi qui:
[p+A news: Regime-agevolato-o-regime-dei-minimi]
e ovviamente consulta il sito dell'Agenzia delle Entrate.

Mentre su come applicare la ritenuta d'acconto nei vari regimi, usa questo tool per la compilazione di una fattura:
www.professionearchitetto.it/tools/fattura/index.html

trovi anche tutti i riferimenti normativi.
joe :
usando il regime dei minimi non addebiti l'iva in fattura che sarebbe pari al 20% sull'imponibile di € 1000,00 cioè € 200,00, per cui € 1000,00 + 4% inarcassa su imponibile di € 1000,00 cioè € 40,00, il totale fa € 1040,00 da cui devi sottrarre la rit.20% calcolata sull'imponibile di € 1000,00, che fa € 200,00. Se da 1040,00 togli € 200,00 di ritenuta ottieni € 840,00 di netto. La differenza con il regime delle nuove iniziative imprenditotoriali sta nel fatto che agli € 840,00 devi aggiungere € 200,00 di iva che poi devi versare + € 200,00 di ritenuta che non viene addebitata in fattura.Ma poi in fase di dichiarazione dei redditi pagherai il 10% di Irpef sul reddito che viene fuori.
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