Salve,
volevo porre un quesito su una situazione lavorativa piuttosto complessa. Cerco di schematizzarla per renderla di facile comprensione.
Siamo 3 liberi professionisti, ciascuno con la sua partita IVA individuale, e stiamo collaborando per uno stesso lavoro. Non possiamo fare 3 fatture al committente, dobbiamo farne solo una e poi dividere tra noi.
Gli utili saranno divisi in questo modo (in base alla suddivisione interna del lavoro):
- Soggetto A: €6.000,00
- Soggetto B: €4.000,00
- Soggetto C: €2.000,00
In più ci sono alcune situazioni particolari:
- Soggetto B: è colui che firmerà il progetto ed ha il regime dei Minimi
- Soggetto C: è il padre del Soggetto B
Il Soggetto A non può fatturare al cliente per motivi personali.
Il Soggetto B nemmeno, perché con i Minimi sui 12.000€ che incassa non applica l'IVA, ma poi gli altri 2 soggetti la applicheranno nelle fatture che faranno a lui e ci va a rimettere praticamente mezza parcella (incassa 12.000€, poi paga 8.000€ + 21% IVA, gli rimangono solo 2.320€).
Quindi la domanda è: il soggetto C può fatturare 12.000€ al cliente, nonostante non firmi il progetto e prenda la quota minore, e poi gli altri 2 fattureranno a lui le rispettive aliquote? Ci sono accorgimenti particolari nella fatturazione tra padre e figlio?
Ringrazio per la cortese attenzione.
Cordiali saluti.
Emanuele : [post n° 285538]
Come fatturare in una collaborazione a 3.
Il Soggetto B fattura i 12.000 €... a sua volta i 2 soggetti fattureranno una cifra complessiva IVA inclusa e ritenuta (e senza cassa se sono tutti inarcassa) di 8000 €.
è chi timbra che emette fattura al Cliente... la cassa si applica solo sull'utente finale se si è tra aderenti allo stesso ente previdenziale.
è chi timbra che emette fattura al Cliente... la cassa si applica solo sull'utente finale se si è tra aderenti allo stesso ente previdenziale.
Questa strada non è praticabile. Il soggetto B ha il regime dei Minimi, quindi non applica IVA. Lui fattura 12.000€ +CNPAIA.
Gli altri 2 invece si prendono 6.000€ e 2.000€ + IVA, quindi in totale fatturano al aoggetto B: 7.260€ e 2.420€. Vuol dire che al Soggetto B rimangono in tasca solo 2.320€.
Ovviamente il suddetto soggetto B ha risposto che non si prende la responsabilità di una DIA, una direzione lavori, un coordinamento della sicurezza ed un progetto strutturale depositato al Genio per 2.300€. Il lavoro è molto piccolo e semplice, però sono comunque responsabilità che durano a vita.
In parole povere se l'unico che può fatturare è il Soggetto B addio lavoro.... e di questi tempi sarebbe un suicidio.
Riformulo la domanda in modo ancora più semplice: esiste una norma che in caso di lavori in collaborazione stabilisce che deve obbligatoriamente fatturare chi firma? Se si, mi date i riferimenti?
Gli altri 2 invece si prendono 6.000€ e 2.000€ + IVA, quindi in totale fatturano al aoggetto B: 7.260€ e 2.420€. Vuol dire che al Soggetto B rimangono in tasca solo 2.320€.
Ovviamente il suddetto soggetto B ha risposto che non si prende la responsabilità di una DIA, una direzione lavori, un coordinamento della sicurezza ed un progetto strutturale depositato al Genio per 2.300€. Il lavoro è molto piccolo e semplice, però sono comunque responsabilità che durano a vita.
In parole povere se l'unico che può fatturare è il Soggetto B addio lavoro.... e di questi tempi sarebbe un suicidio.
Riformulo la domanda in modo ancora più semplice: esiste una norma che in caso di lavori in collaborazione stabilisce che deve obbligatoriamente fatturare chi firma? Se si, mi date i riferimenti?