Buongiorno a tutti!
volevo chiedervi come vi comportereste per un rimborso spese di anticipazioni..
Ho anticipato delle spese (bolli, viaggio ecc ecc) per un lavoro, ed ora vorrei farmeli rimborsare.
Il punto è che non devo (in questo momento) fare fattura per le competenze, ma solo per farmi restituire quanto speso per spostarmi, stampe ecc ecc.
E' obbligatorio ai fini fiscali documentare con gli scontrini/fatture e biglietti treno, oppure no?Il cliente ha detto che a lui non interessa averli, quindi vorrei sapere come impostare la fattura..ma va messa anche la cassa? scusate ma di solito le spese di questo genere le aggiungo alla parcella, in questo caso non ho idea di come fare!
Grazie a tutti come sempre :)
Tes : [post n° 311528]
Rimborso per anticipazioni
si devi emettere fattura normale con causale rimborsi spese addizionati di iva, cassa meno r.a. Nell'oggetto puoi anche splittare le singole voci. Mentre gli scontrini e fatture relativi alle spese sostenute li devi conservare tu in quanto te li scarichi... In genere i commercialisti dovrebbero sapere queste cose, altrimenti che li paghiamio a fare?
grazie ponteggiroma!
lasciamo stare la commercialista..la sto cambiando, ancora non posso chiedere a nessuno e non mi è mai capitato di dover chiedere solo rimborso...
Scusa, ricapitolando, posso fare una fattura ad esempio con dentro treno, cartolerie ecc ecc, senza allegare gli scontrini, e con 4% inarcassa?
Sono in regime minimi, quindi senza iva...
ipotizzando una cosa del genere:
costi sostenuti per spostamenti ad esempio 100
costi stampe plottaggi 100
4% di 200
totale?
non capisco, oggi peggio del solito ahahaaahah
lasciamo stare la commercialista..la sto cambiando, ancora non posso chiedere a nessuno e non mi è mai capitato di dover chiedere solo rimborso...
Scusa, ricapitolando, posso fare una fattura ad esempio con dentro treno, cartolerie ecc ecc, senza allegare gli scontrini, e con 4% inarcassa?
Sono in regime minimi, quindi senza iva...
ipotizzando una cosa del genere:
costi sostenuti per spostamenti ad esempio 100
costi stampe plottaggi 100
4% di 200
totale?
non capisco, oggi peggio del solito ahahaaahah
beh, mica detto che uno se le scarichi le spese anticipate. Per esempio qua in studio per clienti amici anticipiamo marche da bollo ma anche pagamento di diritti di segreteria.
Per cui la fattura riporta:
onorario+cassa 4%= imponibile iva
+ iva 21%
= totale parcella
Poi c'è la voce "anticipazioni" con elenco:
marche da bollo+spese fotocopie archivio+pagamento diritti di segreteria ecc.ecc.
Ma non metti l'iva nè la cassa a queste cose!
Per cui la fattura riporta:
onorario+cassa 4%= imponibile iva
+ iva 21%
= totale parcella
Poi c'è la voce "anticipazioni" con elenco:
marche da bollo+spese fotocopie archivio+pagamento diritti di segreteria ecc.ecc.
Ma non metti l'iva nè la cassa a queste cose!
io vedo che mettiamo come anticipazioni anche le spese per le fotocopie nei vari archivi quando faccio attività di ricerca vecchie pratiche...per quello mi verrebbe da equipararle alle spese per plottaggi.
sei sicura Kia? A ma sembra strano che i rimborsi si possano estrapolare dall'imponibile soggetto ad iva. Quindi ti verrebbe fuori una fattura con 2 importi distinti, uno normale con imponibile ecc ed altro dei rimborsi spese senza iva, cassa e r.a.? E contabilmente come risulta il 2° importo, visto comunque che le spese sono intestate a te e quindi da te scaricabili? Io ricordo che a suo tempo mi informai e mi dissero che tali costi erano comunque da inserire in fattura e sommabili ad imponibile
Ho la fattura qua davanti. Glielo ha detto il commercialista di fare così.
Poi nn so per il caso del biglietto del treno, citato da pepina. Forse c'è una differenza tra le varie cose che si possono anticipare. Per esempio se io anticipo 200 euro di diritti di segreteria per il cliente, perchè mai dovrei pagarci l'iva sopra e la cassa?
Poi nn so per il caso del biglietto del treno, citato da pepina. Forse c'è una differenza tra le varie cose che si possono anticipare. Per esempio se io anticipo 200 euro di diritti di segreteria per il cliente, perchè mai dovrei pagarci l'iva sopra e la cassa?
ma scusate ancora, il dubbio mi viene proprio perchè in realtà la fattura che devo fare non è distinta in onorario e rimborso.
se così fosse, ci sarebbero voci di
onorario+inarcassa (non ho iva nei minimi), con un totale 1.
poi aggiungo spese e anticipazioni .....totale 2
totale da corrispondere :totale 1 + totale 2= totale 3
il punto è come farmi rimborsare solo le spese e anticipazioni? come la devo fare la fattura in questo caso?
in effetti non mi ero mai posta il problema...ma qui devo capire come fare che il conto corrente piange ahahaahhaahah!!! :)
se così fosse, ci sarebbero voci di
onorario+inarcassa (non ho iva nei minimi), con un totale 1.
poi aggiungo spese e anticipazioni .....totale 2
totale da corrispondere :totale 1 + totale 2= totale 3
il punto è come farmi rimborsare solo le spese e anticipazioni? come la devo fare la fattura in questo caso?
in effetti non mi ero mai posta il problema...ma qui devo capire come fare che il conto corrente piange ahahaahhaahah!!! :)
scusate, ho messo in mezzo pepina ma mi riferivo a tes!
So che è stato fatto anche questo in studio e cioè una cosa solo per le anticipazioni tra l'altro appiccicando sopra una marca da bollo da 1,81 che va messa per le cose esenti iva (proprio come nelle fatture dei contribuenti minimi che appunto nn hanno l'iva).
Indago.....
So che è stato fatto anche questo in studio e cioè una cosa solo per le anticipazioni tra l'altro appiccicando sopra una marca da bollo da 1,81 che va messa per le cose esenti iva (proprio come nelle fatture dei contribuenti minimi che appunto nn hanno l'iva).
Indago.....
L'istruttoria è un caso a parte in quanto intestata al cliente ed ovviamente tu non la puoi scaricare (in questo caso a mio avviso basterebbe una semplice ricevuta, da inviare a cliente), ma mettiamo ad esempio spese intestate a te professionista ,da un lato è vero che le carichi in fattura, ma dall'altro te le scarichi sia come iva che come costo.
Ma secondo me, anche in questo caso può fare una ricevuta. Basta che poi non utilizzi la documentazione per scaricare queste spese...perchè ha già avuto i soldi dal cliente.
dubbi amletici, non ho idea di come impostare sta cosa..ricevuta, fattura, bollo...kia aspetto con ansia altre info ahahahahah
grazie grazie e grazie :)
grazie grazie e grazie :)
@Tes:
allora, ho trovato un'altra fattura dove c'è la dicitura "spese ex art.15" che appunto non vengono messe dentro l'imponibile. Ma la ricevuta, di cui ti dicevo sopra, non l'ho ancora trovata.
Però c'è un link interessante che ti giro sulla questione delle anticipazioni:
www.professionegiustizia.it/guide/Anticipazioni_o_Spese_Esenti_art_1…
Dove c'è tutta la questione dell'applicazione dell'iva che secondo me non va applicata perchè giustamente, dicono nel link si pagherebbe due volte l'imposta sul valore aggiunto. Tu quando vai a fare un plottaggio paghi alla copisteria già l'iva. Quindi perchè la dovresti mettere una seconda volta in fattura?
allora, ho trovato un'altra fattura dove c'è la dicitura "spese ex art.15" che appunto non vengono messe dentro l'imponibile. Ma la ricevuta, di cui ti dicevo sopra, non l'ho ancora trovata.
Però c'è un link interessante che ti giro sulla questione delle anticipazioni:
www.professionegiustizia.it/guide/Anticipazioni_o_Spese_Esenti_art_1…
Dove c'è tutta la questione dell'applicazione dell'iva che secondo me non va applicata perchè giustamente, dicono nel link si pagherebbe due volte l'imposta sul valore aggiunto. Tu quando vai a fare un plottaggio paghi alla copisteria già l'iva. Quindi perchè la dovresti mettere una seconda volta in fattura?
@Tes: so che non hai l'iva perchè sei nei minimi come lo sono io, ma il concetto è che le anticipazioni non fanno parte della base imponibile e quindi anche il 4% di cassa che non va applicato ad esse.
Kia scusa se insisto, ma ho letto il tuo link e parla di:... le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte "in nome e per conto della controparte", purché regolarmente documentate..., ma se fai i plottaggi "in nome e per conto tuo" ti scarichi la relativa iva in sede di dichiarazione, quindi la puoi riaggiungere sulla fattura che emetti al cliente che te la paga e la scarica a sua volta. Così facendo il conto torna a zero ed il circolo si chiude. Ti torna?
Sono arrivata in ritardo nella discussione cmq la mia commercialista mi ha fatto impostare le fatture così: onorario + spese (che si intendono: rimborso km auto, biglietti mezzi vari, plottaggi vari, cancelleria, telefonate, avvisi postali etc...) i due sommati danno l'imponibile sul quale aggiungere l'iva (se si è in regime normale) e il 4% a questo, come nel caso di Tes (si aggiungono ma non si ivano e aggiunge cassa) le spese sostenute in nome e per conto del cliente (spese di diritti segreteria comunali/catastali, oneri concessori e marche da bollo) + il bollo di 1.81 da apporre alla fattura nei minimi se si superano i 77 euro, il tutto sommato da il netto a pagare.
Nel caso specifico di Tes potresti fare una ricevuta che attesta che ti sei fatta dare un acconto (tipo il 20% del totale che hai concordato) che scorporerai dal conto finale e poi farai fattura unica (allegando le due ricevute di pagamento).
Probabilmente non è proprio corretto però è l'unico modo per farti dare qualcosa e giustificarlo.
Nel caso specifico di Tes potresti fare una ricevuta che attesta che ti sei fatta dare un acconto (tipo il 20% del totale che hai concordato) che scorporerai dal conto finale e poi farai fattura unica (allegando le due ricevute di pagamento).
Probabilmente non è proprio corretto però è l'unico modo per farti dare qualcosa e giustificarlo.
@Ponteggi: ti riporto la frase estrapolata dal link che ho postato e che mi ha fatto pensare che la faccenda dei plottaggi potesse essere spesa ex art.15
"Tuttavia, se sono un tecnico ed ho la necessità di far rilegare, una tantum, una corposa consulenza in nome e per conto del singolo cliente, allora potremmo essere in una ipotesi di spesa non imponibile ex art. 15/3 DPR IVA."
"Tuttavia, se sono un tecnico ed ho la necessità di far rilegare, una tantum, una corposa consulenza in nome e per conto del singolo cliente, allora potremmo essere in una ipotesi di spesa non imponibile ex art. 15/3 DPR IVA."
@ponteggi:
se il cliente è un privato non si scarica a sua volta l'iva, come dici tu, quindi il conto non torna a zero, mi pare, o no?
se il cliente è un privato non si scarica a sua volta l'iva, come dici tu, quindi il conto non torna a zero, mi pare, o no?
kia se il cliente è privato, finchè non cambia la legge, non si è mai potuto scaricare l'iva e naturalmente resta sul suo groppone, il conto si chiude comunque perchè l'iva è stata pagata una sola volta, dal cliente finale, mentre tu professionista l'hai scaricata.
scusate, non abbiamo considerato il fatto che dalla copisteria si può uscire anche semplicemente con uno scontrino (la fattura la fanno a richiesta): in tal caso si può mettere come anticipazioni ex art.15?
Secondo me si. Perchè l'iva viene pagata una sola volta, all'atto del pagamento in copisteria.
Secondo me si. Perchè l'iva viene pagata una sola volta, all'atto del pagamento in copisteria.
Se vi può essere utile il mio commercialista mi ha fatto preparare lo schema di parcella con la voce Spese anticipate ai sensi dell'art. 15 del D.P.R. n° 633/72. (che non ho mai usato).
Articolo 15
Esclusioni dal computo della base imponibile
1. Non concorrono a formare la base imponibile:
1) le somme dovute a titolo di interessi moratori o di penalità per ritardi o altre irregolarità nell'adempimento degli obblighi del cessionario o del committente;
2) il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono in conformità alle originarie condizioni contrattuali, tranne quelli la cui cessione è soggetta ad aliquota più elevata;
3) le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate;
4) l'importo degli imballaggi e dei recipienti, quando ne sia stato espressamente pattuito il rimborso alla resa;
5) le somme dovute a titolo di rivalsa dell'imposta sul valore aggiunto.
2. Non si tiene conto, in diminuzione dell'ammontare imponibile, delle somme addebitate al cedente o prestatore a titolo di penalità per ritardi o altre irregolarità nell'esecuzione del contratto.
Articolo 15
Esclusioni dal computo della base imponibile
1. Non concorrono a formare la base imponibile:
1) le somme dovute a titolo di interessi moratori o di penalità per ritardi o altre irregolarità nell'adempimento degli obblighi del cessionario o del committente;
2) il valore normale dei beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono in conformità alle originarie condizioni contrattuali, tranne quelli la cui cessione è soggetta ad aliquota più elevata;
3) le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate;
4) l'importo degli imballaggi e dei recipienti, quando ne sia stato espressamente pattuito il rimborso alla resa;
5) le somme dovute a titolo di rivalsa dell'imposta sul valore aggiunto.
2. Non si tiene conto, in diminuzione dell'ammontare imponibile, delle somme addebitate al cedente o prestatore a titolo di penalità per ritardi o altre irregolarità nell'esecuzione del contratto.