Per una serie di vicissitudini che non sto qui ad elencare, nel mio primo anno di professione ho cambiato ben 4 commercialisti ed ho concluso l'anno che ancora non so in quale regime sto, avendo una parità di esiti da entrambe le coppie di commercialisti.
Sono stata dipendente di uno studio professionale per 3 anni: impiegata, a tempo indeterminato, amministrativa di II livello per motivi seri sono stata costretta alle dimissioni, e circa due mesi dopo dall'abbandono del lavoro ho aperto p.iva. Il commercialista che se ne è occupato me l'ha aperta con regime ordinario ricadendo io, a suo avviso, nella continuità occupazionale del lavoro precedente. Ora, variando tutti questi consulenti, ho una parità di giudizi. L'ultimo commercialista, come il secondo a cui mi sono affidata, mi dice che rientro dei regime dei minimi, considerato che non dipendo più da INPS ma da INARCASSA, che non ho continuità occupazionale in quanto sono passata dall'essere dipendente all'essere autonoma, che anche a livello mansionale essendo libera professionista ho compiti diversi dal ruolo amministrativo. Così mi ritrovo con l'ultimo commercialista che mi sta facendo variazione della p.iva. Per fortuna che quest'anno ho emesso una sola fattura e di recente.
Chi ha ragione?! Mi stanno consigliando (o confondendo) per bene?! Io ho provato a chiedere info all'Ordine, ma ancora non mi hanno risposto sulle consulenze. Grazie a chi sa risolvermi questo dilemma!!
maya27 : [post n° 372500]
nessuno sa indicarmi in che regime sto! Dramma!!
Maya, quello che ho capito è che nel nuovo regime dei minimi può rientrare chiunque guadagni meno di 30.000 euro. Poi, se ho ben capito, per te sarebbe il primo anno da autonoma, quindi potresti rientrare addirittura nelle ulteriori agevolazioni previste per i primi 5 anni. Ma naturalmente la mia non è una parola definitiva, se non sanno chiarirti i dubbi i commercialisti, non so a chi ti puoi affidare...
Una riflessione: "per motivi seri sono stata costretta alle dimissioni".
Ma possibile che con i problemi lavorativi che ci sono, uno deve pure "essere costretto" a dimettersi? (Lo dico perchè purtroppo è capitato anche a me).
Una riflessione: "per motivi seri sono stata costretta alle dimissioni".
Ma possibile che con i problemi lavorativi che ci sono, uno deve pure "essere costretto" a dimettersi? (Lo dico perchè purtroppo è capitato anche a me).
Ti ringrazio Desnip. l'ultima commercialista mi faceva proprio il tuo ragionamento: non sarei soggetta ad iva fino al compimento del 35° anno, a meno che il fatturato non supera i 30 mila, ed avrei l'imposta sostitutiva all'irpef del 5%. però appunto cercavo un attimo di conferme, essendo il mio primo anno e non volendo avere altri problemi con l'agenzia dell'entrate!
Relativamente la tua riflessione è giusta, ma purtroppo per quanto esista una normativa di tutela della salute dell'integrità fisica e morale del lavoratore, molti datori e colleghi se ne fregano, approfittando delle personalità più riservate ed educate .... dopo più di un anno o morivo lì dentro o me ne andavo! e sinceramente ... ho detto "basta"!! Io ci avrò pur perso nel lavoro, ma almeno ci ho guadagnato in salute!! L'importante è non arrendersi!! :)
Relativamente la tua riflessione è giusta, ma purtroppo per quanto esista una normativa di tutela della salute dell'integrità fisica e morale del lavoratore, molti datori e colleghi se ne fregano, approfittando delle personalità più riservate ed educate .... dopo più di un anno o morivo lì dentro o me ne andavo! e sinceramente ... ho detto "basta"!! Io ci avrò pur perso nel lavoro, ma almeno ci ho guadagnato in salute!! L'importante è non arrendersi!! :)