Buongiorno a tutti;
Vorrei comprare un Monitor CRT 19" o 21" schermo piatto;
Qualcuno ha da consigliarmi o sconsigliarmi qualche marca?
a parte la SONY ovviamente che ha dei prezzi inaccessibili...
Grazie
A parte il discorso della marca che si può valutare successivamente in linea generale ti posso dire che se devi utilizzare il monitor con programmi CAD io preferisco rimanere su un modello CRT mentre invece se lo utilizzi con applicazioni Office è preferibile un monitor LCD.
Tieni presente che i monitor LCD andrebbero utilizzati sempre alla risoluzione consigliata dal fornitore altrimenti rischi di vedere delle sfocature sui testi eccetera mentre con un monitor CRT non hai di questi problemi e con Autocad a secondo di quello che fai ti può tornare utile talvolta cambiare la risoluzione del monitor.
Ps. Non capisco la scelta tra un CRT da 19 o in alternativa un 21 a schermo piatto a rigor di logica, visti anche i relativi prezzi, la scelta dovrebbe essere tra un CRT da 21 ed in alternativa un LCD da 19.
Ciao.
Tieni presente che i monitor LCD andrebbero utilizzati sempre alla risoluzione consigliata dal fornitore altrimenti rischi di vedere delle sfocature sui testi eccetera mentre con un monitor CRT non hai di questi problemi e con Autocad a secondo di quello che fai ti può tornare utile talvolta cambiare la risoluzione del monitor.
Ps. Non capisco la scelta tra un CRT da 19 o in alternativa un 21 a schermo piatto a rigor di logica, visti anche i relativi prezzi, la scelta dovrebbe essere tra un CRT da 21 ed in alternativa un LCD da 19.
Ciao.
probabilmente non sono stato molto chiaro, riformulo la domanda....
Voglio comprare un monitor CRT (0 19"o21", poi deciderò)
con il quale devo fare grafica CAD e 3D.
La domanda è che marca mi consigliate?
Voglio comprare un monitor CRT (0 19"o21", poi deciderò)
con il quale devo fare grafica CAD e 3D.
La domanda è che marca mi consigliate?
Prova a dare un’occhiata a qualche modello Philips tenendo ben presenti le seguenti caratteristiche:
1) Risoluzione massima
2) frequenza di aggiornamento
3) Diagonale effettiva
4) Dot Pitch
Ciao
1) Risoluzione massima
2) frequenza di aggiornamento
3) Diagonale effettiva
4) Dot Pitch
Ciao
a mio avviso faresti bene a fare l'investimento in un monitor SONY... i philips hanno certamente una qualità minore e, lavorandoci per molte ore, sono veramente faticosi (parlo per esperienza) se invece non ci lavori per molte ore consecutive possono andare bene
bye bye
bye bye
sconsiglio i Philips, o quantomeno quelli che ho visto in giro finora. Dai un'occhiata agli LG o ai Samsung: quelli che ho visto sono davvero egregi. Sono un fortunato possessore di monitor IBM, sono perfetti, ma costano un botto.
Siamo fortunati: proprio pochi giorni fa ho "finito" una ricerca approfondita, dovendo anche io comprare un monitor nuovo.
Non sarò breve. Per Lutix: spiegherò ora cosa un monitor deve avere per essere "valido". Ovviamente il fine sarà disegno CAD, e grafica in generale (rendering, fotomontaggi e tutto ciò che serve a noi architetti/ingegneri/geometri).
I monitor sono sostanzialmente di 3 famiglie:
CRT classici: quelli che hanno fatto storia. Di varie taglie e dimensioni, hanno lo schermo leggermente ricurvo verso l'utente. Poco consigliati all'utente "avanzato" proprio perchè a causa di queste loro "curve" hanno spesso immagini poco definite o poco nitidide negli angoli.
CRT Flat screen, tubo catodico: come sopra, con la differenza di avere, oltre al tubo catodico, uno schermo piatto. Hanno una vita praticamente eterna, sono particolarmente indicati per i "nostri" scopi per una serie di ragioni:
1. il doth pitch (cui dipende la "definizione" e deve essere basso, almeno da 0,24 in giù) è molto buono.
2. hanno colori molto "fedeli" a quelli reali
3. i tempi di refresh sono piuttosto alti anche a definizioni elevate (i caddisti dovrebbero lavorare ottimamente sui 1280x1024). Il tempo di refresh è sostazialmente il numero di volte che il monitor aggiorna l'immagine proiettata. Più il tempo è basso, più si cade in fenomeni quali mal di testa, male agli occhi e via dicendo. Lavorare con tempi superiori agli 80 hz ci permette un affaticamente visivo minore.
4. costi oramai ragionevolmente bassi, o almeno tali da risultare un poco + accessibili di qualche anno fa.
Di contro, i prodotti di questa categoria per avere l'efficacia maggiore possibile, devono essere almeno da 19 pollici, e quindi estremamente ingombranti. Va inoltre considerato che la "diagonale" (strumento di misura delle dimensioni di un monitor) si calcola "esterno-esterno", ovvero si conta anche la cornice; motivo per il quale gli schermi CRT sono sempre più piccoli di quello che la diagonale dichiara.
LCD: prodotti eccellenti, per amor del cielo, ma per alcune caratteristiche si sconsigliano ad utenti che fanno grafica "spinta", dove la corrispondenza dei colori con la realtà è FONDAMENTALE (secondo me, gli architetti non rientrano in questa categoria, ma poi è anche questione di gusti). La diagonale degli LCD si calcola "interno-interno", per cui a parità di pollici, un prodotto di questa categoria risulterà più grande di un CRT. Oggi come oggi, a grandi dimensioni (almeno 18'', meglio ancora 19'') la tecnologia che li assembla ha ovviato molti problemi inerenti la "geometria", per cui gli LCD possono essere annoverati tra i prodotti consigliati ad un caddista puro e semplice. Ma:
1. gli LCD non hanno tempo di refresh, quindi praticamente l'affaticamento visivo è ridotto a zero.
2. gli LCD hanno una "vita". O meglio: le lampade che retroilluminano lo schermo hanno una durata ben definita. Generalmente si aggira tra le 10.000 e le 20.000 ora (ma potrebbero essere sul mercato prodotti con vita + o - lunga). Alla scadenza del termine, le lampade possono calare di intensità o addirittura spegnersi per sempre.
3. gli LCD, a causa proprio delle lampade, non hanno una corrispondenza corretta dei colori. Generalmente i colori di un monitor di questa categoria risultano più vivi di quello che poi uscirà dalla stampante/plotter. Questi difetti, va detto, sono presenti solo in sfumature ed a certi livelli di lavoro. A mio giudizio, la maggior parte degli utenti non si accorgerà MAI di questo problema.
4. Gli LCD hanno una definizione "nativa", ovvero si consiglia di lavorare a QUELLA definizione (per esempio 1280x1024) altrimenti si costringe il prodotto a "spalmare" l'immagine, con i risultati che possiamo facilmente immaginare. Ma lavorando alla definizione consigliata non si riscontrano problemi.
5. Gli LCD possono avere "pixel" bruciati. Questo significa che i "puntini" che costituiscono il monitor possono essere danneggiati. Quindi potremmo avere un pixel con un fortissima componente di rosso o di blu o addirittura completamente nero. La garanzia del 99% dei prodotti è per un numero limitato di pixel bruciati. Generalmente 3 o 5. Questo vuol dire che se ne avete 3 neri e tutti al centro ve li tenete. Va anche detto che statisticamente i pixel bruciati sono quasi sempre in aree periferiche del monitor ("in basso a destra...") e solo un analisi accurata li rivela (sfondi monocolore).
6. Costano una certa cifra (anche se in calo), ma hanno dalla loro un design accattivante ed un ingombro ridicolo.
7. Nella scelta di un LCD non dobbiamo MAI trascurare il "contrasto". Le fasce migliori hanno un contrasto non inferiore ai 500:1. Sconsigliati prodotti di qualità "inferiore".
8. Hanno, quasi sempre, un'uscita DVI. Questo significa una resa grafica nettamente migliore, poichè non va "convertito" il segnale per il monitor standard che da questo punto di vista non parla la stessa lingua del computer. Non a caso, le schede video "professionali" sono dotate di una seconda uscita, proprio DVI.
Detto questo: secondo il mio modesto parere, un utente medio, anche "rasente" il professionale non avrà alcun tipo di problema con un LCD. Contrariamente, un professionista della grafica e della restituzione cromatica potrebbe andare incontro a non poche difficoltà.
Questi sono i dati che occorrono per poter valutare adeguatamente l'acquisto di un monitor. Per rispondere alla domanda di Lutix, circa una marca economica, io sparo viewsonic. CRT flat screen a 19'' a partire da 300 e dispari euro.
Buon lavoro a tutti :)
Non sarò breve. Per Lutix: spiegherò ora cosa un monitor deve avere per essere "valido". Ovviamente il fine sarà disegno CAD, e grafica in generale (rendering, fotomontaggi e tutto ciò che serve a noi architetti/ingegneri/geometri).
I monitor sono sostanzialmente di 3 famiglie:
CRT classici: quelli che hanno fatto storia. Di varie taglie e dimensioni, hanno lo schermo leggermente ricurvo verso l'utente. Poco consigliati all'utente "avanzato" proprio perchè a causa di queste loro "curve" hanno spesso immagini poco definite o poco nitidide negli angoli.
CRT Flat screen, tubo catodico: come sopra, con la differenza di avere, oltre al tubo catodico, uno schermo piatto. Hanno una vita praticamente eterna, sono particolarmente indicati per i "nostri" scopi per una serie di ragioni:
1. il doth pitch (cui dipende la "definizione" e deve essere basso, almeno da 0,24 in giù) è molto buono.
2. hanno colori molto "fedeli" a quelli reali
3. i tempi di refresh sono piuttosto alti anche a definizioni elevate (i caddisti dovrebbero lavorare ottimamente sui 1280x1024). Il tempo di refresh è sostazialmente il numero di volte che il monitor aggiorna l'immagine proiettata. Più il tempo è basso, più si cade in fenomeni quali mal di testa, male agli occhi e via dicendo. Lavorare con tempi superiori agli 80 hz ci permette un affaticamente visivo minore.
4. costi oramai ragionevolmente bassi, o almeno tali da risultare un poco + accessibili di qualche anno fa.
Di contro, i prodotti di questa categoria per avere l'efficacia maggiore possibile, devono essere almeno da 19 pollici, e quindi estremamente ingombranti. Va inoltre considerato che la "diagonale" (strumento di misura delle dimensioni di un monitor) si calcola "esterno-esterno", ovvero si conta anche la cornice; motivo per il quale gli schermi CRT sono sempre più piccoli di quello che la diagonale dichiara.
LCD: prodotti eccellenti, per amor del cielo, ma per alcune caratteristiche si sconsigliano ad utenti che fanno grafica "spinta", dove la corrispondenza dei colori con la realtà è FONDAMENTALE (secondo me, gli architetti non rientrano in questa categoria, ma poi è anche questione di gusti). La diagonale degli LCD si calcola "interno-interno", per cui a parità di pollici, un prodotto di questa categoria risulterà più grande di un CRT. Oggi come oggi, a grandi dimensioni (almeno 18'', meglio ancora 19'') la tecnologia che li assembla ha ovviato molti problemi inerenti la "geometria", per cui gli LCD possono essere annoverati tra i prodotti consigliati ad un caddista puro e semplice. Ma:
1. gli LCD non hanno tempo di refresh, quindi praticamente l'affaticamento visivo è ridotto a zero.
2. gli LCD hanno una "vita". O meglio: le lampade che retroilluminano lo schermo hanno una durata ben definita. Generalmente si aggira tra le 10.000 e le 20.000 ora (ma potrebbero essere sul mercato prodotti con vita + o - lunga). Alla scadenza del termine, le lampade possono calare di intensità o addirittura spegnersi per sempre.
3. gli LCD, a causa proprio delle lampade, non hanno una corrispondenza corretta dei colori. Generalmente i colori di un monitor di questa categoria risultano più vivi di quello che poi uscirà dalla stampante/plotter. Questi difetti, va detto, sono presenti solo in sfumature ed a certi livelli di lavoro. A mio giudizio, la maggior parte degli utenti non si accorgerà MAI di questo problema.
4. Gli LCD hanno una definizione "nativa", ovvero si consiglia di lavorare a QUELLA definizione (per esempio 1280x1024) altrimenti si costringe il prodotto a "spalmare" l'immagine, con i risultati che possiamo facilmente immaginare. Ma lavorando alla definizione consigliata non si riscontrano problemi.
5. Gli LCD possono avere "pixel" bruciati. Questo significa che i "puntini" che costituiscono il monitor possono essere danneggiati. Quindi potremmo avere un pixel con un fortissima componente di rosso o di blu o addirittura completamente nero. La garanzia del 99% dei prodotti è per un numero limitato di pixel bruciati. Generalmente 3 o 5. Questo vuol dire che se ne avete 3 neri e tutti al centro ve li tenete. Va anche detto che statisticamente i pixel bruciati sono quasi sempre in aree periferiche del monitor ("in basso a destra...") e solo un analisi accurata li rivela (sfondi monocolore).
6. Costano una certa cifra (anche se in calo), ma hanno dalla loro un design accattivante ed un ingombro ridicolo.
7. Nella scelta di un LCD non dobbiamo MAI trascurare il "contrasto". Le fasce migliori hanno un contrasto non inferiore ai 500:1. Sconsigliati prodotti di qualità "inferiore".
8. Hanno, quasi sempre, un'uscita DVI. Questo significa una resa grafica nettamente migliore, poichè non va "convertito" il segnale per il monitor standard che da questo punto di vista non parla la stessa lingua del computer. Non a caso, le schede video "professionali" sono dotate di una seconda uscita, proprio DVI.
Detto questo: secondo il mio modesto parere, un utente medio, anche "rasente" il professionale non avrà alcun tipo di problema con un LCD. Contrariamente, un professionista della grafica e della restituzione cromatica potrebbe andare incontro a non poche difficoltà.
Questi sono i dati che occorrono per poter valutare adeguatamente l'acquisto di un monitor. Per rispondere alla domanda di Lutix, circa una marca economica, io sparo viewsonic. CRT flat screen a 19'' a partire da 300 e dispari euro.
Buon lavoro a tutti :)