Scusate la banalità della richiesta, ma avete notizia di un qualche Paese in cui un architetto, se bravo, riesce ad avere successo e ad aprire uno studio in un tempo dignitoso? In cui per fare lavori di una certa importanza non è necessario essere amico dell'assessore alla distribuzione dei beni pbblici? In cui i concorsi li vince chi presenta il progetto migliore e non chi ha fatto le scuole elementari con il presidente della commissione?
Non voglio fare il solito discorso "piove governo ladro" o "si stava meglio quando si stava peggio": penso a cosa potrei fare tra un anno e le prospettive non sono delle più rosee.
Quindi davvero vorrei partire.
La lingua, le abitudini, le radici di fronte a certe cose passano in secondo piano...
Avete esperienze da raccontare?
grazie
a. : [post n° 116488]
DITEMI DOVE...
ti capisco veramente...anche io avevo scritto un messaggio nel quale avrei voluto dei consigli riguardo al modo di trovare un lavoro in spagna ma nessuno mi ha risposto. Credo che forse bisogna provare ad andare e cercare sul posto e credo anche che qualsiasi posto sia migliore dell'italia!!!! Comunque se trovi un modo fammelo sapere anche a me.
ragazzi, non e' che stando seduti sulla sedia di casa vostra vi arrivano i lavori dall'estero...soprattutto in architettura, secondo me, devi essere sul posto per andare subito a fare colloqui, mostrare il portfolio ecc. cominciate a farvi un'idea da casa guardando le offerte di lavoro nei vari siti dei collegi degli architetti e nei siti delle agenzie interinali, guardate quanto propongono di stipendio e cosa richiedono, guardate se le offerte sono molte o no...fatevi un'idea, decidete il paese e partite!
Credo che per un progettista sia finalmente ora di capire che questo mestiere non funziona più come una volta quando bastava avere una laurea e tutti venivano a cercarti. Adesso se oltre ad essere architetto o ingegnere non sei anche un buon politico, un buon amministratore della tua immagine (marketing?), e un buon cercatore di tesori presso ministeri, regioni o province, beh...allora è meglio che cambiate mestiere! Non che questo mi piaccia ma è la realtà.
Quindi ripiegarsi le maniche e impegnarsi...
Ciao
Quindi ripiegarsi le maniche e impegnarsi...
Ciao
io di cercatori nei ministeri, nelle regioni e nelle province ne Ho conosciuti tanti e so bene cosa significa andare a "procurarsi il lavoro". Se farsi conoscere vuol dire andare ai convegni di partito e leccare il culo al neo-parlamentare di turno, credo che hai ragione...dovrei cambiare mestiere.
Se invece ammettiamo (prima di tutto a noi stessi) che qui in Italia le conoscenze politiche sono più importanti del merito, si può cominciare a parlare d'altro, comprese eventuali "vie di fuga".
Non pretendo certo che il lavoro arrivi a me solo perchè sono laureato, mi impegno dal giorno stesso in cui ho avuto l'abilitazione.
Peccato che con tutto il lavoro che mi è stato promesso e non mi è stato dato ci avrei fatto non una, ma due carriere. Peccato che ad un concorso di idee mi sia passato davanti un personaggio amico del presidente della giuria: a lui il primo premio e l'incarico, a me un bel contentino con tanti complimenti per il progetto, che non ha vinto perchè "evidentemente la giuria ha usato criteri di cui al momento non sono a conoscenza"
Come dicevo, in queste situazioni l'imparare una lingua, sia pure il cinese, non mi sembra uno scoglio insormontabile.
Se invece ammettiamo (prima di tutto a noi stessi) che qui in Italia le conoscenze politiche sono più importanti del merito, si può cominciare a parlare d'altro, comprese eventuali "vie di fuga".
Non pretendo certo che il lavoro arrivi a me solo perchè sono laureato, mi impegno dal giorno stesso in cui ho avuto l'abilitazione.
Peccato che con tutto il lavoro che mi è stato promesso e non mi è stato dato ci avrei fatto non una, ma due carriere. Peccato che ad un concorso di idee mi sia passato davanti un personaggio amico del presidente della giuria: a lui il primo premio e l'incarico, a me un bel contentino con tanti complimenti per il progetto, che non ha vinto perchè "evidentemente la giuria ha usato criteri di cui al momento non sono a conoscenza"
Come dicevo, in queste situazioni l'imparare una lingua, sia pure il cinese, non mi sembra uno scoglio insormontabile.
Vedo che molti architetti conoscono molto poco la realtà del nostro Paese. L'Italia non è solo Roma, Milano o Firenze. Ci sono tante piccole realtà dove sindaci ed amministratori in difficoltà aspettano proposte da parte di progettisti attenti come manna dal cielo. Questa attività richiede sacrificio e non piagnistei. Se invece vi piace restare a Roma a scaldare la sedia beh...tanti auguri!!