Architetti al lavoro: partecipazione è creatività

a cura di Francesca Bizzarro

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Può ancora esistere un’architettura che immagina di migliorare la società?
E, soprattutto, può rivelarsi una delle possibili “strade alternative” che Architetti al lavoro cerca di individuare per voi?

In questo speciale tentiamo di capire meglio che cos’è la progettazione partecipata, un approccio che costringe gli architetti a rivedere il proprio rapporto con gli utenti finali e ne ridimensiona l’ego con una buona iniezione di interdisciplinarietà.

La miscela di preparazione tecnica, predisposizione al dialogo e attenzione rivolta al territorio sembra proprio una “faccenda da architetti”, ma basterà la generica preparazione universitaria a produrre dei buoni facilitatori?

Le persone intervistate hanno – più o meno tutte – consigliato di puntare su corsi di specializzazione mirati, in grado di trasferire, insieme alle metodologie, anche la mentalità alla base del processo collaborativo che determina la partecipazione.

Nei riferimenti utili associati allo speciale trovate alcuni possibili input, che ovviamente non hanno la pretesa di esaurire il panorama formativo: segnalateci le vostre esperienze positive (ma anche negative) ed eventuali iniziative didattiche che secondo voi non possono essere tralasciate.

Le interviste di Architetti al lavoro – partecipazione

Chiederemo a professionisti che operano nel settore, con esperienze e qualifiche diverse, se c’è ancora posto per chi decida di cimentarsi con un modo diverso di selezionare e assemblare i materiali di progetto.

Come sempre, l’indicazione che emerge è una sola: abbandonare il pregiudizio che esistano stereotipi a cui restare vincolati.

intervista a Raymond Lorenzo, presidente di ABCittà
Partecipazione (non) è (solo) progettazione

 

intervista a Fausta Mecarelli, architetto
Collaborare per la sostenibilità:
dal gruppo di lavoro al dialogo con gli abitanti

 

intervista ad Andrea Nobili, architetto
Professionalità e multidisciplinarietà:
un approccio “strategico” alla pianificazione

 

intervista a Massimo Bastiani, architetto
Architetti nella complessità:
partecipare per affrontare una crescita metodologica

 

Per saperne di più…

Nell’approccio partecipativo l’architetto diventa facilitatore, entra in contatto con le realtà territoriali, con i soggetti coinvolti nella strategia progettuale e, in base ai diversi contesti, svolge la funzione di mediatore dei contrasti e/o di animatore delle comunità.

Le tecniche per guidare i gruppi di cittadini, amministratori, imprenditori chiamati a “partecipare” a iniziative quali contratti di quartiere, piani urbanistici, programmi di sviluppo territoriale, esaltano la componente “gestionale” dell’architetto/facilitatore.

Decidere di intraprendere questo percorso significa familiarizzare con acronimi quali GOPP (Goal Oriented Project Planning), EASW (European Awareness Scenario Workshop), CIW (Change and Improvement Cluster Workshop) e CIC (Continuous Improvement Circle).

In più, viene richiesta una grande capacità di ascolto!


E’ possibile approfondire i concetti-base della partecipazione con la “Guida utile” predisposta dal Formez Centro di Formazione Studi del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La panoramica sintetica aiuta a focalizzare quali sono i vari passaggi del processo partecipativo.

Non dimenticate di dare un’occhiata alle Letture consigliate!

vai alla pagina
[ http://db.formez.it/guideutili.nsf/ProgettPartecip?OpenView ]


Poteva mancare l’imprescindibile Wikipedia?

Con la consueta immediatezza, l’enciclopedia più popolare del Web ci presenta Agenda 21, il documento sottoscritto da 180 paesi all’inizio degli anni ’90, che tra le priorità del Ventunesimo secolo pone lo “Incoraggiamento della partecipazione pubblica e dei soggetti coinvolti”.

Agenda 21 locale È uno degli strumenti attraverso i quali gli Enti sul territorio avviano quelle iniziative che si trasformano in potenziali incarichi per gli architetti facilitatori o mediatori.

vai alla pagina
[ http://it.wikipedia.org/wiki/Agenda_21 ]

 


In tema di Enti locali, una lettura davvero interessante la troviamo sul sito del Comune di Roma.

La sezione dedicata allUfficio Sviluppo Locale Sostenibile Partecipato del Dipartimento XIX contiene una serie di link da esplorare per acquisire la terminologia e – per chi fosse a digiuno dell’argomento – per cominciare a orientarsi in una materia che definire “articolata” è un eufemismo!

In particolare, meritano uno sguardo le voci:

  • Guida Formez
  • Guida predisposta dal Formez – Progetto “Sportelli per lo sviluppo”, consultabile in formato pdf sul sito http://db.formez.it.

approfondimenti

  • corsi e master

    Master, corsi di specializzazione, seminari…integrano la preparazione finalizzata alla laurea, fornendo le competenze specifiche che gli insegnamenti universitari “tradizionali” tendono a trascurare. L’importante è non illudersi che possano sostituire l’esperienza sul campo!

  • Associazioni, cooperative e gruppi

    Per proporre il curriculum, oppure semplicemente per informarvi sulle caratteristiche che deve avere una realtà del genere – in previsione dell’avvio di una vostra iniziativa, consultate le pagine web che associazioni, cooperative e studi “allargati”, sparsi in tutta Italia

  • in giro per il mondo

    Uno sguardo al di là dell’Oceano e in altre parti dell’Unione Europea può fornirci elementi in più per cogliere lo stato dell’arte.

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