Fondazioni profonde a bassa invasività, il caso studio dei pali avvitati Elika di SYStab: un nuovo ponte a San Canzian d’Isonzo

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Quante volte il vostro committente vi ha sollecitato per eseguire i lavori in tempi rapidi?

Viviamo in un mondo frenetico, dove vogliamo tutto e subito, e i professionisti fanno del loro meglio per accontentare le richieste dei clienti. Ma in architettura e in edilizia, come sappiamo bene, ci sono tempi tecnici di realizzazione da rispettare e non tutte le tempistiche possono essere abbattute.

Sta però al professionista trovare la soluzione che si adatta meglio alle esigenze della committenza, come nel caso studio di un piccolo ponte realizzato a San Canzian d’Isonzo su progetto dell’Ing. Candotto Fabiano.

Le scelte progettuali

Il nuovo ponte è stato progettato per sostituire il precedente, completamente demolito, all’interno di un’Azienda Agricola di rilievo della zona, nei pressi di Monfalcone, in provincia di Gorizia. I committenti hanno chiarito sin da subito l’esigenza che il progetto venisse ​realizzato in tempi rapidi​. Esigenza comprensibile visto che il ponte in questione costituisce l’accesso principale all’azienda, pertanto era necessario ripristinare il prima possibile la viabilità, così da garantire il normale svolgimento delle attività produttive.

Per garantire un risultato qualitativamente eccellente e soddisfare questa richiesta, la scelta progettuale è ricaduta sulla costruzione di un nuovo ponticello a campata unica senza interventi in alveo, costituito da travi prefabbricate di larghezza 1,2 m, affiancate e solidarizzate con un getto realizzato in opera; per il sostegno delle spalle, il progettista ha previsto la realizzazione di fondazioni profonde su micropali ad elica discontinua: sono stati così installati venti pali Elika di SYStab​, dieci per ciascuna sponda. Questa soluzione ha fatto sì che l’opera venisse completata in soli quattro giorni lavorativi, soddisfacendo in pieno la domanda di tempi rapidi di realizzazione.

Perché un sistema ad avvitamento

I ​pali Elika​, impiegati per le fondazioni, sono micropali prefabbricati in acciaio ad alta resistenza, dotati di 9 eliche discontinue, che permettono l’inserimento nel terreno per avvitamento. Si costituiscono di moduli il cui l’elemento di punta è appunto dotato di eliche discontinue di diametro compreso tra 30 e 35 cm. Le successive estensioni possono essere o meno dotate di altre eliche, in funzione delle azioni sul palo e delle caratteristiche geotecniche del terreno. In questo caso specifico, ci troviamo in bassa pianura, non lontani dalla Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo e gli studi geologici hanno accertato che la tipologia di terreno era altamente compressibile, composta da argille e limi negli strati più superficiali e da sabbie in quelli più profondi, zona dove hanno trovato ancoraggio i pali, ad una profondità di circa nove metri.

L’infissione di questa tipologia di pali avviene quindi per avvitamento: questo permette l’​assenza di vibrazioni​; si tratta di un dato molto interessante non solo per questa applicazione specifica, ma anche e soprattutto se si pensa a progetti di consolidamento o situazioni in cui le condizioni degli edifici limitrofi sono delicate.​ ​Inoltre un ulteriore aspetto da sottolineare è la reversibilità di questo sistema: i pali sono infatti completamente rimovibili.

Il cantiere

Il cantiere per la realizzazione delle fondazioni ha seguito le seguenti fasi: dopo la demolizione del manufatto esistente, è stato eseguito il tracciamento della posizione dei pali come da progetto, seguita dall’installazione per rotazione – con l’uso di una testa idraulica montata su una piccola macchina operatrice (scelta in base alla portata richiesta)​ – senza necessità di crea​re dei prefori.

Il controllo, in corso d’opera, ha permesso poi di raggiungere la profondità necessaria a soddisfare la portata richiesta, come da indicazioni geologiche e strutturali. Infine sono state effettuate le prove di carico per il collaudo dell’opera così come previsto dalla normativa. Una volta messi in opera i micropali sono state realizzate due travi di fondazione in cemento armato, impostate direttamente sui pali Elika.

Questo sistema innovativo dell’azienda SYStab ha permesso l’organizzazione di un cantiere non solo rapido e senza scavi, ma anche pulito ed asciutto (non sono stati impiegati né fango, né acqua), senza produzione di materiali di risulta: in conclusione un ​cantiere ad impatto ridotto​.

 

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