mia : [post n° 232109]

curiosità

Ieri ho avuto un'interessante discussione con un architetto, il quale sostiene la completa e assoluta inutilità degli studi umanistici. secondo lui vale certo la pena di avere una conoscenza di base(quella scolastica o anche personale) dell'antichità classica, del latino, del greco, mentre non capisce assolutamente chi dedica una vita intera a studiare approfonditamente i lirici greci, la numismatica, la filologia, la glottologia e quant'altro non "tecnico", poichè piuttosto inutile nel quotidiano.Premetto che l'architetto in questione ha una mente molto aperta all'arte e alla cultura in genere, stavamo parlando proprio della "classicità". Io trovo che l'uomo realizzi i propri talenti in campi non necessariamente simili...per quanto è vero che, pur amando molto le materie umanistiche, anche io ho scelto di diventare un architetto "tecnico", non uno storico o ricercatore. Voi che dite?
tuchin :
Ciao Mia, ma quest'architetto non pensa che se non ci fossero state queste persone a fracassarsi la testa sopra libri, scritture classiche, ecc....a quest'ora chissà a che punto saremmo forse 50 anni indietro... conoscere bene il passato ci aiuta a capire il presente , se non ci fossero gli storici come mai avremmo capito le opere di Fidia..con una conoscenza di base...?????
penso sia una grande sciocchezza...non esiste solo il tecnico o l'architetto ( per fortuna), queste figure a loro volta sono collegate ad altre materie...

scusa non so se mi sono spiegata...!!!!
mia :
è la stessa cosa che ho obiettato anche io; mi ha risposto che è vero, ma che ormai quanto doveva essere studiato di utile a noi del passato è trascritto nei libri e quindi a che pro continuare altre ricerche? ... ha inoltre aggiunto che quando nel 2012 si tornerà all'età della pietra i tecnici sopravviveranno ai "dottori" ...
Ma allora perchè non torniamo tutti a zappare come i nostri nonni?secondo me la vita non si riduce alle cose pratiche, siamo animali va bene, ma con qualcosa in più... non ho detto io che l'uomo non vive di solo pane...
comunque grazie della tua opinione!
Ily :
Peccato che se nel 2012 torneremo all'età della pietra (io non credo, se fosse vero torneremmo più o meno alla tecnologia preindustriale, e quindi a metà '700) cominceremmo a ricostruire proprio usando le tecniche costruttive tradizionali: mattoni impastati a mano, forni da calce artigianali, solai in legno ecc.
Quindi credo proprio che sopravviveranno i "dottori", che magari, proprio perchè esperti di cultura materiale antica e medievale, sapranno cavarsela egregiamente meglio di un "tecnico moderno", recuperando antichi saperi ormai andati perduti e che torneranno fondamentali.
Perchè una casa in c.a. non la puoi fare in maniera artigianale, una solida casa di sassi si, se sai costruirti un forno da calce e trovare l'argilla per fare le tegole.
La stessa cosa si potrebbe applicare alla filatura e alla tessitura, alla metallurgia, all'agricoltura, all'allevamento, alla fabbricazione di stuoie e cestini, di abiti, e perchè no, di modelli di vita e sociali.
E comunque quell'architetto, se mai dovrà fare un restauro, ringrazierà di conoscere l'araldica e il latino quando dovrà datare affreschi e decorazioni in base a dediche o stemmi...
tuchin :
infatti.. ben detto ily...
Giovanni :
Ragazzi non per fare il guastafeste, io sono architetto, appassionato di storia e appassionato di soldi. Quando mi sono reso conto che puoi essere appassionato di soldi e architettura (archistar a parte ma sono bravi manager) ho fatto un master e ora lavoro in una azienda come capoprogetto. Non tiro una linea per lavoro dal giorno dopo la laurea. Un consiglio che voglio dare a tutti è ok con la cultura classica, giusto che l’architetto la possegga ma non dimenticatevi la tecnica che contraddistingue la nostra professione. Abbiamo sostituito molti architetti in azienda dove lavoro io (settore contract) perché molto umanistici e poco tecnici. Ora sono io stesso a consigliare ingegneri: precisi, conoscono i particolari costruttivi, tecnici. Sono stato molto duro raga ma nel lavoro, a meno che uno non sia un architetto puro, conoscere il palladio serve solo per cultura personale. Triste ma è così.
mia :
ma dire "per cultura personale" ti sembra poco? e comunque Giovanni non penso che tu abbia capito la discussione: non si parlava di architetti umanistici bensì di umanisti non architetti che con i loro studi hanno fatto si che tecnici, architetti e ingegneri, possano conoscere i particolari costruttivi tanto importanti a far soldi.
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