forbice : [post n° 268210]

il lavoro va da chi non ne ha bisogno

collega dipendente di una grossa impresa edile, 2000 €mens, contratto a tempo indeterminato, mutuo, matrimonio, regolare! io libero professionista, scarsi anzi rari lavori mal pagati, no mutuo, no casa, no famiglia, regolare! esempio:per una dia con progetto architettonico e dl il cliente offre meno di 300 euro (xchè non siamo noi a fare il prezzo)... e poi decide di far fare al muratore perchè quello non vuole nemmeno i 300, ma chissà quanto gonfia l'importo lavori, vista l'assenza del dl. vecchia storia che sappiamo tutti. e quest'anno non riesco nemmeno a pagare l'inarcassa.
un tempo il collega dipendente mi presentava clienti che avevano bisogno di consulenze, dia, perizie, pratiche catastali, perchè lui non le sa fare e poi lo stipendio ce l'aveva già...
adesso ha imparato a tenersi il cliente, ci si confronta lui, tiene i contatti lui, mi gira solo il lavoro da galoppino, in cambio di un rimborso spese. io faccio il lavoro, prendo in cambio bruscolini perchè non ho altra scelta e non compaio: per il cliente non esisto, ai suoi occhi il lavoro è svolto magistralmente dal collega, che si prende i soldi e sopratutto tiene il contatto per il prossimo lavoro.
il cliente è contento perchè la stessa consulenza dal libero professionista può costare ad esempio 1000 €, mentre dal dipendente che arrotonda lo stipendio e non fattura, costa la metà...
ciondolo :
che si accettano a fare certi "rapporti di lavoro" (soprattutto in assenza di rivoltella puntata alla testa) se poi ci si deve lamentare? Mistero tutto italiano, questo.
tunas :
concordo con ciondolo
luisè :
dubito che uno con famiglia e mutuo non abbia bisogno di un secondo introito...
Edoardo :
Ne ho bisogno pure io che non ho famiglia nè mutuo! Tutti hanno bisogno di lavorare, ma non solo per guadagnare (sennò spacci magari o ruby) ma anche e soprattutto per fare esperienza, farti conoscere e metterti alla prova... ...nell'ambito del lecito.
Kia :
x forbice:
come sarebbe a dire "non compaio"? significa che tu svolgi il lavoro ma poi timbra e firma lui? ma lui ce l'ha una partita iva per svolgere la libera professione accanto a quella che già svolge da dipendente? perchè sinceramente, firmare e timbrare pratiche senza una p.iva prendendo soldi in nero la vedo per lui una cosa rischiosetta quanto meno...
forbice :

accetto certi lavori perchè devo pagare anch'io le bollette e campo solo di questo lavoro ... per me non è una seconda entrata: è l'unica
esatto, ha il timbro, ma non la p. iva
Kia :
beh, Forbice, se è così, il tuo amico fa una cosa che non dovrebbe assolutamente fare....non so se vada segnalato all'Ordine di appartenenza per concorrenza sleale o all'agenzia delle entrate....vedi un po' te.
Kia :
...poi tra l'altro, tu che gli fai sti lavori poi emetti una fattura a lui? al cliente mi pare di aver capito di no.....Se alla fine della fiera nessuno dei due fa una regolare fattura, mi dispiace, ma è come se il bue desse del cornuto alla capra...che è cornuta pure lei.
Kia :
vebbeh, ho fatto un po' di casino in ultima su corni e animali da cortile, ma il succo del discorso spero si sia compreso.
ciondolo :
Kia ha proprio ragione. In Italia, si sa, si deve per forza essere vittime di qualcuno. Altrimenti non c'è gusto. C'è questa strana fobia, tutta nazionale tra l'altro, che porta la gente a considerarsi in qualsiasi circostanza "l'ultima ruota del carro", "lo schiavo", "lo sfruttato"...sembra la nuova versione del Mercante in Fiera.
archila :
magari il/la dipendente fa la ricevuta per prestazione occasionale...
Kia :
quella di archila spero sia una battuta perchè si è detto e ripetuto che per usare sto benedetto timbro bisogna fare fattura quindi avere una p.iva. Vale anche per il lavoratori dipendenti. Se non vogliono la p.iva che continuino a fare i dipendenti e non rompano a chi fa libera professione!
CuttingEdge :
il dipendente che arrotonda e non emette fattura è chiaramente contro le regole e ti consiglio forbice, di cercarti un altra fonte di reddito. Meglio servire ai tavoli piuttosto che complici di una cosa simile, col rischio che poi, se succedono dei casini, ci vada in mezzo pure tu, perchè non si capisce bene di chi sia la colpa.
archila :
si è detto e ripetuto??

kia, datti una calmata, please. la maestra l'ho salutata alle elementari.
Edoardo :
...e se usciti dall'università un professionista che conoscete vi offrisse di fare un progetto per lui, pagandovelo come prestazione occasionale in tre tranches da circa 5000 euro l'una per anno solare come collaborazione esterna, e poi, col lavoro in corso, vi assumessero da un'altra parte per fare il "dibendende" ...che fareste? Rinuncereste a 15.000 euro? Aprireste la p.iva per 1 lavoro saltuario rinunciando ad un contratto vero in uno studio serio che vi permette di lavorare continuativamente?
kitto :
Siamo alle solite:
- disegnatore cad = prestazione occasionale
- architetto (firma e timbro) = partita iva.
C'è poco da scegliere se si vuole restare nel lecito.
Edoardo :
kitto, non facciamo i buoni samaritani... lo sappiamo tutti come funzionano le cose.
Nel sottobosco delle cosiddette collaborazioni si nascondono le forme più svariate di rapporti e non sono certamente circoscrivibili alla mansione "disegnatore cad".
Esistono, se per questo, società di grafica con disegnatori cad liberi professionisti con p.iva.
Ci sono collaboratori sfruttati che progettano per i firmatari e magari altri, esterni, a cui è capitato di essere pagati per l'apporto dato ai firmatari dotati di p.iva (architetti, come scrivi tu).
Kia :
si archila si è detto e ripetuto. Le regole non le ho fatte io. Nessuno ha mai detto che è una passeggiata lavorare. L'iscrizione e il timbro ha onori (pochi) e oneri (molti).
x Edoardo:
quando ti è successa questa cosa che scrivi eri già iscritto all'ordine? se si bravo e complimenti soprattutto perchè su questo forum sei quello che critica sempre la condotta di certi architetti nel procurarsi lavori, ecc.ecc.
Kia :
Ma soprattutto Edoardo, informati!perchè avere una partita iva per firmare i propri lavori extra contratto inps si può! Come fanno i professori del resto. E' che a te fa comodo ignorare la cosa!ovviamente sempre piangendoti addosso che non ti danno da fare D.L, che di qua e che di là. Mamma mia!se volevi firmare qualcosa potevi benissimo farlo aprendoti una p.iva parallela!non l'hai voluto fare? Amen, scelta tua.
Edoardo :
Aridaje, non ho bisogno di essere ipocrita.
Esistono gli incarichi diretti, può essere che un tecnico riceva da un cliente l'incarico di fare un progetto, può essere pure che lo stesso tecnico si avvalga di collaboratori esterni non schiavizzati in ufficio ai quali richiede una prestazione intellettuale occasionale (altro che cad) DI CUI SI ASSUME LA PATERNITA' PROFESSIONALE SUPERVISIONANDO E FIRMANDO.
Può essere pure che questo collaboratore sia giovane, iscritto all'albo perchè abilitato ma non dotato di p.iva (avere p.iva non vuol dire essere architetti ma essere fiscalmente in regola per poter esercitare, ergo firmare).
Il risentimento nei confronti di un simile caso è dovuto al fatto che si ritiene TABU' che un collaboratore possa essere "esterno" e "pagato"... ...ma non v'è nulla di illegale, se si pagano le ritenute d'acconto, il titolare paga le tasse fatturando e il collaboratore, se sotto INPS, accumula la prestazione al reddito annuo nel 730 vedendosi le tasse ulteriori trattenute in busta paga.
Questo per dire che il lavoro è sacro, e un caso "anomalo" ai più come quello sopra citato è molto più trasparente e limpido invece delle tante situazioni grigie a cui siamo assuefatti e che abbiamo denunciato più volte.
Se poi vogliamo solo trasudare bile trasudiamo insieme, ne avrei molta anch'io, ettolitri di bile.
archila :
kia, dacci un taglio per favore. non ho bisogno di lezioni da te su timbro e iscrizione!
archila :
x edoardo:
hai ragione, esiste ed è del tutto lecita la collaborazione esterna. ci sono persino strutturisti che fanno i calcoli per conto terzi.

ma stiamo scherzando? adesso neanche i collaboratori esterni sono regolari?!

non sempre si riceve un incarico diretto, ma soprattutto non sempre con le proprie forze si riesce a portare a termine tutto.
mi è capitato di dare una mano ad una ex collega messasi in proprio, solo per fare dei disegni. tutto regolarmente fatturato. come mi è capitato di fare solo un rilievo e una restituzione, o solo un plastico.
è sempre lavoro, bellezze.
si chiama appunto collaborazione esterna.
e ci farei la firma a campare così, se guadagnassi abbastanza e potessi gestire il mio tempo autonomamente!
kia :
x archila:
da me no di sicuro (lezioni). Queste cose dovresti saperle già di tuo.
x kitto:
siamo noi (e altri non so quanti) quelli che sbagliamo. Che ci vuoi fare...Si può fare tutto in ritenuta d'acconto, anche firmare e timbrare. Non si capisce perchè ci sia una marea di partite iva e perchè siamo tutti sconvolti dalla finanziaria. Tanto, se si può fare in ritenuta d'acconto chissenefrega della finanziaria e deglis tudi di settore.
archila :
pappappero!
Edoardo :
MUTATIS MUTANDIS.
Kia :
soprattutto complimenti per le argomentazioni.
Edoardo :
Sine ulla spe!
CuttingEdge :
scherzi a parte, ho bisogno di delucidazioni a questo punto. Fermo restando che è lecito e praticamente obbligatorio in caso di progetti complessi, chiedere consulenze esterne che timbrino e firmino quanto delucubrato, non riesco a capire il nocciolo del problema. non mi sembrava questo il caso dello scrivente o sbaglio?
Edoardo :
Infatti, spigolo tagliente, il problema è l'illiceità o la liceità dello svolgere la PRESTAZIONE PROFESSIONALE senza fatturarla. Non mi pare nel caso a monte che il dipendente fatturi, e, trattandosi di prestazioni professionali belle e buone, ecco che siamo nell'illecito, al di là di tutto.
In seguito però si è contestato un caso in cui il lavoro apparentemente andava sempre "a chi non ne aveva bisogno" ma risultava lecito, mettendolo sullo stesso piano di chi svolge abusivamente la professione (non pagando le tasse).
Non si è colta la differenza tra collaborazione pagata e professione.
Inoltre, triste a dirsi, non è possibile che qualche professionista, in mancanza di lavoro, accetti di avvalersi di un procacciatore d'affari che gli porta il cliente? ...e che magari gli succhia una bella percentuale in nero?
Nel caso dell'autore sembra addirittura che il procacciatore si ponga come professionista al cliente sfruttando il vero professionista... ...e qui andiamo in deroga ad ogni regola, fiscale e morale.
Dal giudizio massimalista di qualcuno sembrava che nessuno sprovvisto di p.iva dovesse avere diritto ad alcuna forma di lavoro inteso come prestazione intellettuale (no firma) retribuita... ...ed ecco che mi sono sentito chiamato in causa per tentare di mettere dei paletti a questo malinteso.
CuttingEdge :
grazie del chiarimento. infatti è come dici tu
Kia :
Scusate, ma una attività di consulenza fatta da un architetto o da un ing, mettiamo caso per la verifica di una struttura senza però mettere la firma è comunque una prestazione intellettuale l'esercizio della quale presume l'iscrizione ad un ordine (....perchè se ho bisogno di fare una verifica di una struttura NON VADO DAL FRUTTIVENDOLO ma dall'arch. o dall'ing.). Se un soggetto ha l'iscrizione ad un ordine professionale e fa consulenze su temi inerenti anche senza mettere firme, si deve fare pagare con fattura.
IL NOCCIOLO E' ESSERE ISCRITTI AD UN ORDINE e volere fare lavori extra contratto inps, questo ovviamente nel caso del famoso lavoratore dipendente che vuole arrotondare. Che poi usi o meno timbro e firma la cosa non ha importanza: dal momento che sei iscritto sei considerato un professionista a tutti gli effetti anche se integri il tuo stipendio da dipendente facendo rilievi per conto terzi, attività che come è noto non necessita di firma.
Come dice Kitto in modo molto semplice:
- disegnatore cad = prestazione occasionale
- architetto (firma e timbro) = partita iva.
Io vedo ogni giorno colleghi e i miei capi stessi che fanno attività di consulenza senza mettere la firma (per esempio aiutare altro professionista per PSC molto complessi) ed emettere fattura per la prestazione. Anche questo tipo di attività fa parte della professione. Non è che perchè non firmi, allora puoi fare la ricevuta per prestazione occasionale (saltando iva, cassa e via discorrendo).
Non mi pare di avere detto cose folli.
CuttingEdge :
dovrebbe infatti esserci un limite annuo per le prestazioni occasionali con la sola ritenuta d'acconto 5000 euro se nn sbaglio
Kia :
si, CuttingEdge, se NON sei iscritto ad un ordine professionale. (Legge Biagi art.61) Se sei iscritto all'ordine degli architetti valgono altre regole. Se sei iscritto all'ordine anche per fare una sola pratica da 100 euro all'anno per arrotondare lo stipendio da dipendente devi poter emettere fattura. Prestazione occasionale + iscrizione all'ordine= incompatibilità.
Kia :
Cuttingedge ti sei mai chiesto perchè esistono tante p.ive in italia anche a fronte di bassi guadagni? Avevano inventato il regime dei minimi a posta.
CuttingEdge :
si devi essere iscritto all'ordine ed alla gestioen separata inps in teoria, perchè in qualche modo le tasse per la porzione di lavoro che fai da libero professionista le devi pagare!
Kia :
Esattamente,ma soprattutto devi avere una p.iva per farti pagare. Non importa se guadagno 100 o 5000.
Kia :
Altrimenti ci sono queste opzioni: 1) non ti iscrivi ad un ordine professionale e ti fai le tue prestazioni occasionali che non richiedono la firma; 2) ti iscrivi all'ordine e fai il dipendente senza velleità di arrotondamenti di stipendio.
Il sistema è ingessato ma non le ho fatte io le regole. Si erano inventati proprio il regime dei minimi per consentire a chi non ha speranze di avere guadagni eccelsi ma anche per chi voleva integrare con guadagi extra il lavoro da dipendente che già aveva. A me dispiace fare sempre la figura della massimalista sull'argomento, ma allo stato dell'arte le cose stanno così.
Edoardo :
...e l'equivoco continua: un collaboratore esterno può fare una prestazione occasionale per un professionista ed essere pagato con ritenuta d'acconto. La prestazione può essere intellettuale non importa ma non può sostituirsi alla prestazione PROFESSIONALE (firma del progetto) che deve essere sempre fatturata da chi esercita, beneficiario della prestazione. Tu la prestazione senza p.iva non la puoi fare direttamente al cliente, abusando della professione ed evadendo, ma, nei limiti della legge, puoi farla nei confronti di un professionista se rientra nell'ambito di una SUA prestazione PROFESSIONALE.
L'iscrizione all'Ordine NON E' sinonimo di libera professione, ci sono ARCHITETTI iscritti all'Ordine che non esercitano e non hanno P.Iva.
Il caso di forbice è grave perchè il "dipendente" abusa della professione evadendo il fisco, non è un suo collaboratore infatti ma si mette davanti a lui col cliente e lo utilizza. Non s'è capito chi firma in questo caso... ...se firma il dipendente è illecito perchè deve fatturare la PRESTAZIONE PROFESSIONALE con P.Iva.
Spero di aver chiarito.
CuttingEdge :
si però il tizio "amico di forbice" firma è questo il probbbblema
Edoardo :
ALT! Ecco il vero problema allora, il resto passa in secondo piano.
kia :
". ...se firma il dipendente è illecito perchè deve fatturare la PRESTAZIONE PROFESSIONALE con P.Iva. "
Scusa, ma è da prima che lo dico e mi avete mangiata viva, soprattutto Archila, e adesso te ne vieni fuori con la stessa cosa che ho detto io e adesso improvvisamente va bene disapprovare questo tipo di comportamento da parte del dipendente?!
Edoardo :
Ma è lapalissiano che la professione si eserciti con p.iva e si fatturi!
Ho letto una decina di tuoi post kia, invece, alcuni in cui mi hai mangiato vivo, in cui affermavi che non può esistere collaborazione occasionale per uno iscritto all'Ordine perchè deve PER FORZA essere un libero professionista con p.iva e tale prestazione non può essere intellettuale ma solo """disegnatore cad""" che è falso.
Hai da sempre travisato il fatto che una prestazione occasionale non può sostituirsi a quella professionale, ma si svolge nelle retrovie rispetto al rapporto col cliente, professionale.
Inoltre sembrava, dalla piega che aveva preso il discorso, che solo chi ha p. iva dovesse lavorare e gli altri non ne avevano bisogno.... ...tutti hanno bisogno!
Il quid del problema, invece, è una inversione di ruoli ed un esercizio falso della professione, il resto passa oltre, malintesi compresi.
Kia :
Edoardo, una volta che sei ISCRITTO AD UN ORDINE PROFESSIONALE anche fare un semplice rilievo o un calcolo di strutture conto terzi fa parte della professione anche se non necessitano di firma. Non sono più cose occasionali se sei iscritto ad un ordine. E' l'iscrizione il nocciolo della questione. Finchè nn sei iscritto puoi fare quello che ti pare. E' su questo che proprio io e te non ci capiamo. Ma penso che tanti questa cosa non la vogliano capire semplicemente per una questione di comodo perchè tanto nessuno controlla. Ma mi piacerebbe che ci fossero controlli in questo perchè chi iscritto ad un ordine fa rilievi per lo studio X o per l'architetto Y e non ha con questi un rapporto di lavoro regolato da un contratti inps come quello che hai tu, deve comuque fare una FATTURA, altrimenti è tutta iva evasa.
Edoardo :
Continui a parlare di prestazioni professionali presunte, svolte come prest. occasionali e ancora non capisci la differenza tra una prestazione di collaborazione per un professionista che svolge una consulenza P R O F E S S I O N A L E, anche per conto terzi, ed un rapporto di collaborazione nei confronti di un professionista.
Stando come dici tu tutti quelli che lavorano in studi devono fatturare (poi ci lamentiamo delle false p.iva), magari sono caddisti che devono fatturare come professionisti (che cosa?).
Se io sono uno specialista che esercita una consulenza specializzata necessitante di firma (la mia) è una prest. professionale, anche se svolta per un tecnico (per esempio relaz. acustica o cert. energetica), se collaboro con un professionista occasionalmente per collaborare alla stesura di un progetto, invece, può rientrare in una prestazione occasionale perchè la mia prestazione non è aggiuntiva o complementare alla sua ma è compresa nella sua e regolarizzata da lui che firma e fattura con p.iva la progettazione al cliente suo.
Chi fa 1 prest. occasionale non paga l'iva ma ha la ritenuta del 20% + eventuali trattenute in busta, avendo dichiarato un reddito maggiore.
Se dubiti di questo, per te tutte situazioni di "collaborazione" sono illegali.
Che vadano a disturbare i signori che fanno aprire p.iva ai loro ragazzini anzichè regolarizzarli con un contratto, poi ne riparliamo.
Vediamo se continua l'equivoco.
Edoardo :
- CALCOLI per un professionista = prest. professionale (vanno firmati da me) = P. IVA.
- RELAZ. GEOLOGICA per un professionista = prest. professionale (va firmata da me) = P. IVA.
- DISEGNI per un professionista = prest. occasionale (i disegni fanno parte del progetto che firma lui)... i disegni SONO SUOI, per legge.
- IDEAZIONE e SVILUPPO di un progetto per un professionista = prest. occasionale SE il progetto lo firma lui -> l'ideazione e lo sviluppo sono suoi, io l'ho aiutato, cioè ho collaborato occasionalmente.
- IDEAZIONE e SVILUPPO di un progetto per un professionista CHE NON FIRMA PROGETTI ma fa... ...che ne so... la DL o la sicurezza. Il progetto di chi è? E' MIO! Allora LO DEVO FIRMARE IO e devo avere la P.IVA perchè diventa una PRESTAZIONE PROFESSIONALE, come i calcoli o la cert. energetica.
Kia :
si vabbeh, Edoardo, lasciamo perdere.
Kia :
Non stiamo parlando di cosa sia giusto a livello "morale" ma di cosa sia giusto a livello fiscale. Sono due piani completamente diversi.
Per quanto riguarda soprattutto le finte p.iva, purtroppo conosco la situazione meglio di te. Io non firmo ma vendo dietro fattura il prodotto del mio intelletto ma essendo un architetto iscritto questa è comunque una prestazione professionale.
Edoardo :
Lasciamo perdere.
archila :
@kia:
Prova a rileggere le tue risposte prima di dire che IO ti ho mangiato la faccia.
tesoro, per l'ultima volta: hai usato un modo di rivolgerti che dire supponente è poco, da maestrina, da maleducata, devo proseguire?

IL MIO APPUNTO RIGUARDAVA LA PRAGMATICA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.
tu eri UP, e io DOWN.

devo usare l'analisi transazionale?
posizione esistenziale:
Io (kia) sono OK ; tu (archila) NON sei OK: + - (comportamento aggressivo)

Spero che il mio messaggio sia finalmente chiarito una volta per tutte.
Basta con i giochi di interazione.
buon proseguimento.
Kia :
x archila:
si ho riletto le mie riposte ed effettivamente ho visto che mi hai dato graziosamente della "maestrina" alla seconda battuta.....non so a questo punto chi sia stato maleducato, supponente e aggressivo.
Ho solo esposto degli argomenti e non ho insultato nessuno. Se hai problemi di autostima e pensi di essere aggredita perchè uno non è d'accordo con te ed esprime le sue idee...beh, problema tuo.
Cmque questi sono i limiti di un forum. Di sicuro si travisano molte cose che in una conversazione normale a tu per tu non si traviserebbero.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.