massi71 : [post n° 269183]

annuncio Lavoro da studio Ravenna

Buongiorno a tutti,

scusate se sembro polemico, ma in realtà mentre scrivo sto sorridendo (per non piangere)
Avete letto l'ultimo annuncio nella sezione Lavoro da parte dello studio di Ravenna? Avrete certamente notato anche la retribuzione.
Dovrebbero solo vergognarsi di fare certe richieste a fronte di miseri compensi, ma dove stiamo finendo?!
Non esiste più alcun tipo di rispetto, sia lavorativo che umano.
mariarki :
...avranno la capacità (termine ripetuto ben 7 volte) di vergognarsi per quello che scrivono? mah!
Kia :
Se è quello che ho letto anche io, mi pare che vogliano 3 architetti con i super-poteri a fronte di una retribuzione inferiore a 1000 euro....Resta una domanda: ma i 1000 euro devono dividerseli per tre? ovviamente scherzo. :-)
luca :
ahahahah grazie oggi ero triste e mi avete migliorato l'umore, già per come è scritto l'annuncio sembra sia una barzelletta.

Ricordate che hanno omesso la cosa fondamentale CAPACITA' DI VIVERE SENZA COMPENSO
archandrew :
Ma perchè nessuno mai parla di "libero mercato"? Ragazzi se non vogliamo lavorare a meno di 1000 euro al mese possiamo anche rifiutare. E' inutile prendersela con chi offre se noi accettiamo. Il problema è che il lavoro è poco e noi siamo tanti. Perchè uno studio dovrebbe pagare tanto quando la forza lavoro è cosi ampia?
Edoardo :
Rispondo a archandrew.
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Il problema non è nel compenso ma il compenso è il sintomo del problema.
Il non voler valorizzare le competenze è il problema, io posso anche accettare poco all'inizio, ma tu mi devi offrire, SE VALGO, la possibilità di crescere e quindi, di guadagnare.
La mentalità dell'utilizzo è il problema, le false promesse che malcelano una becera falsa furbizia di chi, anzichè investire in una persona intellettualmente preparata, crede di arricchirsi sottopagandola.
Il problema è che la persona cresce e capisce che non esiste alcun futuro senza rispetto e riconoscenza. E la ruota gira, male ma gira... ...perchè di ragazzini entusiasti da usare ce ne sarà sempre.
luca :
condivido il pensiero di Edoardo, l'assenza totale di prospettive è terrificante
già :
ho visto di peggio,almeno qui nn chiedevano esperienza. Io la settimana scorsa ho risposto ad un annuncio in cui chiedevano 2 anni di esperienza ed offrivano tra 1000-2000, mi hanno chiamata ed oltre a volermi far firmare piani di sicurezza (mai nella vita) hanno avuto anche il coraggio di rispondermi queste testuali parole alla domanda sul compenso: "compenso be ovviamente ci sarà un rimborso spese ma certo nn puoi aspettarti 1000 euro, comunque ci metteremo d'accordo" ovviamente glio ho detto in maniera cortese che il suo rimborso spese poteva infilarselo....ecc ecc
luca :
x GIA' io ho smesso di essere cortese i certe situazioni, magari passo per cafone o maleducato ma ritengo che se mi chiamano per un lavoro dicendo una cosa e poi parlando scopro che me ne stanno offrendo un'altra credo che mi stiano offendendo pertanto meritano0 una risposta adeguata
ciondolo :
tutti coloro che non gradiscono di lavorare in regime di partita iva (= dipendenza "mascherata"), sarebbero comunque disposti ad accettare un GIUSTO ritorno economico per il loro "sacrificio". Quindi il problema è proprio l'entità del guadagno. E cioè, si può anche venire incontro al datore di lavoro (accettando il sistema della p.iva), purché, a fine mese, si venga trattati "bene" o almeno "dignitosamente".

Da parte loro, i datori di lavoro non hanno alcun interesse nel far crescere economicamente i dipendenti. Non è quello lo scopo PRINCIPALE dello studio. Lo scopo dello studio è FAR CRESCERE LO STUDIO. E' lo stesso principio con il quale il dipendente si relaziona all'azienda. Il dipendente cerca un lavoro, e lavora, per poter avere i soldi per fare la spesa, per pagare le tasse, le bollette dell'acqua, della luce, del gas, ...e per potersi permettere qualche vizio il sabato sera. E' quello il principale obbiettivo del dipendente. L'azienda, l'impresa o lo studio di progettazione, verrà SEMPRE in secondo piano.

Ora, sta ai due protagonisti del contenzioso, il datore e il dipendente, prodigarsi l'un per l'altro per uno scopo APPARENTEMENTE comune (la "crescita"). Una mano lava l'altra, per così dire. Io ti faccio fare dei soldi, così tu ne dai un po' più a me. Ma alla base di tutti gli accordi, ci saranno sempre e solo degli interessi personali. Di entrambi.
biluna :
Rispondo a chi si lamenta di mille euro al mese:
1.Ma avete mai guadagnato di più in un mese lavorativo??
2.Qualcuno vi ha mai proposto un assunzione a tempo indeterminato con regolare contratto (ammesso che ce ne sia uno in Italia per gli architetti dato che il nostro cantratto nazionale è scaduto a novembre 2010 e non riescono ad accordarsi per rinnovarlo)?
Il problema è che oggi un giovane professionista dopo anni di esperienza, sia pratica e sia grafica,(confrontarsi con mille programmi pur di renderizzare )non ha molte possibilità: Aprirsi uno studio privato???Brutta idea, perchè il lavoro è poco, tra l'altro ci sono studi più grandi che arrancano e senza parlare di chi si vende per una SCIA...Fare altri corsi di formazione ??D'accordo almeno aumento le mie conoscenze.. e dopo...???Quindi non so cosa convenga fare: se continuare a fare il falso dipendente con P.I. e avere stipendi arretrati....o concentrare le proprie forze a trovare un altra occupazione!!!!!!!!!!Inoltre credo che il tariffario possa essere utile a far capire al cliente che esistono delle tariffe a cui far riferimento, dato che fino ad oggi i nostri predecessori hanno fatto dell' architetto una figura elitaria e che serva semplicemente a rendere bella, colorata una casa potremmo dire a fare l'artista!!!Allora che facciamo secondo voi???i metalmeccanici scioperano (senza offesa per i signori metalmeccanici) e noi falsi liberi professionisti con un regime agevolato che non vale per Inarcassa perchè ha una soglia di minimo troppo alta e noi che FACCIAMO???scusate se sono polemica ma veramente sono in crisi non riesco a capire come e cosa posso fare...
io :
....ho fatto fatica anche a leggerlo questo annuncio di fronte a cotanta richiesta!!! è incredibile!!! Spero per lo meno che questo studio sia all'altezza delle richieste e soprattutto "ospiti" al suo interno dei grandi professionisti, magari non felici ma tanto tanto bravi.
non ho parole.
luca :
x Biluna, ma ci prendi per il c...o, un operaio guadagna 1200 con tutto il rispetto ma credo che dopo aver studiato anni si voglia qualcosa di piu0 dalla vita altimenti che senso ha avutoinvestire tutto quel tempo e quei soldi nella laurea, non ho mai chiesto 5000 euro al mese ma un minimo di riconoscimento si. Credo che 1000 con i prezzi di oggi siamo pochi per l'architetto e anche per l'operaio mi spiace ma se si parla tanto di crisi questa è dovuta ai padroni che non pagano bene il personale con il ricatto che tanto ci sono altri se non si accetta tale compenso
Biluna :
X Luca:
Grazie per avermi ricordato, Sig. Luca, lo stipendio di un operaio e so bene e credo siamo consapevoli tutti che 1000 euro netti siano una presa in giro.....ma secondo lei le false PI cosa sono??? E tra l'altro stiamo discutendo nn è il caso di alterarsi .....piuttosto dica qual'è la sua idea e la sua proposta probabilmente nn ha letto tutto il mio messaggio.....visto che anche lei parlava di assenza di prospettive!!!!!
CuttingEdge :
x ciondolo
se avessero dato a me i soldi in "accordo" con quanto ho fattro loro guadagnare negli studi dove ho lavorato, considerando che 1/3 dell'introito dello studio era dato dal mio solo lavoro, dove per solo intendo proprio, cose che nemmeno i titolari sapevano fare (compreso il calcolo della parcella) dovrei essere in ferie su un cabinato, mio ovviamente ...
quello che ho potuto fare è statao solo andarmene e conitnuare a cambiare finchè non ho trovato un studio che mi desse la possibilità di confrontarmi con una vera realtà progettuale che non fosse il 2 x 3 del bagno del sig. rossi e dove fosse chiaro il concetto di libera professione, ovvero, se ho un cantiere mio e mi voglio portare avanti i miei lavori, i tuoi li gestisco e rispetto le consegne, ma domani NON vengo perchè devo lavorare per me... è quersto quello che TUTTI gli studi che integrano dei collaboratori dovrebbero fare, rendersi conto che non siamo dei dipendentio e che se siamo lì è per imparare o per collaborare a dei progetti più grossi che da soli, difficilmente potremmo gestire. Il problema è che non è propriamente così, o per lo meno non lo è per coloro i quali trovano assurdo pretenderlo e quando vanno a fare i colloqui si presentano con le velleità e l'aria dell'impiegato.
luca :
x Biluna, mi dia del tu se non da fastidio, quanto alle soluzioni???io mi accontenterei di contratti a tempo determinato piuttosto che le false partita iva, per il resto forse bisognerebbe togliere ai geometri tutta la progettazione come anche agli ingegneri e periti vari e il problema sarebbe risolto: a ognuno il suo mestiere
Edoardo :
Ma perchè, un impiegato, dipinto come maledetto privilegiato, 3° livello assunto da 5 anni... ...è normale che prenda 1.200 euro al mese a fronte di questo?:

"Ecco gli stipendi dei parlamentari italiani

STIPENDIO Euro 19.150,00 al mese
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
TUTTI ESENTASSE
Più

TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi (per ora!!!)"

Cosa ci fanno quei disgraziati con tutti 'sti soldi che neppure spendono perchè hanno quasi tutto gratis?
Sono questi che dovrebbero avere delle iniziative per migliorare la situazione della gente?
luca :
un esempio per chiarire, s economicamente abbiamo la stessa cifra perche' tu impiegato devi avere diritto alla liquidazione e io architetto con la finta partita iva no? perche tu per essere licenziato devi avere una giusta causa e a me basta che dicano "da domani non venire piu'", e in fine se voglio un prestito io devo produrre una marea di documenti e alla fine non me lo concedono mentre al dipendente con la busta paga biene concesso tutto senza problema

E' questo il probelema

Quanto ai politici non mi interessa la casta tanto siamo ai livelli del re Sole e solo una rivoluzione ci salvera'

Edoardo :
Appunto.
Le false partite iva non dovrebbero esistere e chi ha bisogno di un lavoratore deve assumerlo. Stop.
Inoltre non credo che uno stipendio di 1000 euro più euro meno sia quello che ti permette di farti un mutuo o famiglia, salvo nonni.
Se un laureato deve ambire a sedersi su uno stipendio, magari da operaio, si può anche sparare per come la penso. Lo stipendio dovrebbe essere necessario e su una solida base contrattuale se non sei in proprio. Mettersi in proprio dovrebbe essere una condizione a cui ambire, ma per fatturare 100.000 euro l'anno almeno.
Oppure si dovrebbe ambire a posizioni di carriera interne ad un'azienda, anche se dipendenti, ma questo prescinde da una cosa sconosciuta in Italia: la meritocrazia. Attenzione, questa meritocrazia che aupico è la stessa meritocrazia che può mandarti a casa se non rendi o sei mediocre. Invece in Italia abbiamo la mentalità: dipendente=parassita, col risultato che mentre noi stiamo a farci la guerra dei pidocchi, i succitati della Casta ce lo mettono in quel posto.
E magari se spunta uno zio che ci raccomanda stiamo zitti zitti e ci ripuliamo, da buoni ipocriti... ...per scoprire che l'unica cosa che separa noi da loro è la posizione, non la mentalità.
CuttingEdge :
ripeto, a me sta benissimo la p iva, però devo essere libera professionista, libera cioè di dire, la prossima settimana non vengo perchè devo portarmi avanti con un lavoro che da solo mi permette di guadagnare quanto due mesi di lavoro qui, grazie. Posso anche rinunciare ad un avacanza se non ho i soldi ma alla libertà no, visto che non posso godere dei privilegi dell'impeigato assunto ma dei fatto, in parte lo sono, almeno vorrei godere di quanto mi è legittimo e cioè la libera professione.
luca :
sai Edoardo io vivo con 550 netti al mese, non dire che 1000 non ti bastano, ho imparato a fare rinunce e a sopravvivere da 15 mesi in questo stato, saluti
Edoardo :
Cosa ne sai, Luca, abbi pazienza... ...continui a non riconoscere che il problema è a monte. Bastano? Per fare cosa? Per sopravvivere bastano, ma me ne bastavano anche meno, volendo. Tutto è relativo.
Non è un problema di "bastano" ma di dignità e di mentalità...
Vedo, invece, che in molti c'è un atteggiamento di rinuncia che spesso permette a gente come gli autori dell'annuncio di offrire collaborazioni a quelle cifre.
Saluti.
luca :
Guarda che negli studi non ci lavoro da tanto tempo e faccio altri lavori che non centrano nulla. Questo [ quello che ci offre la societa- e qualcuno che fino a pochi mesi fa i tv diceva di spendere per contrastare la crisi, direi io cosa dovrei spendere s esoldi non ne ho???
CuttingEdge :
ma scusate, Professione aRCHITETTO HA MESSO A DISPOSIZIONE UN SISTEMA( ops scusate il maiuscolo) per segnalare gli annunci...segnaliamoli e basta. tanto finchè c'è gente che accetta di lavorare per 700 euro come lo combattiamo il sistema?
dna :
per chi ha dato del suo allo IUAV, curiosate sul sito di questa società, e poi sorridete sul fatto di chi siano i soci, e sorriderete forse per una serie di constatazioni sul sistema università/lavoro.. e non parlo per invidia..
kia :
x dna
Anche io ho fatto lo Iuav. Non ho capito dove devo guardare.Sul sito dell'università stessa o su quello del famoso e contestatissimo ISP?
ciondolo :
@CuttingEdge

< se avessero dato a me i soldi in "accordo" con quanto ho fattro loro guadagnare negli studi dove ho lavorato, considerando che 1/3 dell'introito dello studio era dato dal mio solo lavoro, dove per solo intendo proprio, cose che nemmeno i titolari sapevano fare (compreso il calcolo della parcella) dovrei essere in ferie su un cabinato, mio ovviamente ... >

Appunto, la questione è proprio incentrata sul QUANTO.

< quello che ho potuto fare è statao solo andarmene e conitnuare a cambiare finchè non ho trovato u…n studio che mi desse la possibilità di confrontarmi con una vera realtà progettuale che non fosse il 2 x 3 del bagno del sig. rossi e dove fosse chiaro il concetto di libera professione, ovvero, se ho un cantiere mio e mi voglio portare avanti i miei lavori, i tuoi li gestisco e rispetto le consegne, ma domani NON vengo perchè devo lavorare per me... >

Buon per te. Finalmente una persona che ha da raccontare un'esperienza felice, in questo blog.

< è quersto quello che TUTTI gli studi che integrano dei collaboratori dovrebbero fare >

Gli studi dovrebbero far crescere lo studio. Se ci si pone l'obbiettivo di far crescere CONTEMPORANEAMENTE ANCHE IL DIPENDENTE, è perché si è convinti che questa strategia porterà dei profitti ALLO STUDIO. Caso contrario, avremmo uno studio che lavorerebbe di fatto per i suoi dipendenti, fino a morire. Un paradosso.

< rendersi conto che non siamo dei dipendentio e che se siamo lì è per imparare o per collaborare a dei progetti più grossi che da soli, difficilmente potremmo gestire. >

Uno studio è come una casa. Se vuoi rimanere dentro devi rispettare le regole che ci sono, caso contrario: "quella è la porta". Ciò che stai proponendo tu è uno studio associato, ma non è che si possono costringere le persone ad associarsi (con te, con me o con chiunque altro).

< Il problema è che non è propriamente così >

Più che un problema è un diritto degli studi. Il diritto di poter scegliere chi fare entrare in casa.
dna :
X Kia..

guarda lo studio che ha messo l'annuncio, poi cerchi il sito dello studio medesimo, e vai nelle sezione dello staff... e vedrai chi è a capo della baracca...
CuttingEdge :
ciondolo...questo si chiama fare i bulicci col deretano degli altri.
Le o ti (dato che non so l'età) che quelli che Lei /tu chiama/i collaboratori somigliano di più a dei dipendenti ma ci sono delle leggi che regolano la "dipendenza"... la cosa è diversa.
Quella è la porta non è sempre facile a dirsi...lo è ad un collaboratore mediocre certo, ma quando hai per le mani chi di fatto ti manda avanti lo studio ed i cantieri ed accetta di imparare da zero dei software nuovi senza il minimo ausilio o corso (mentre la givane età è l'unica scusante per evitare l'associazione) beh...la faccenda è un po' diversa. Non c'è la fila credimi/mi creda... e non è facile per uno studio rimpiazzare un collaboratore così. Mentre è molto più facile trovare un'altra Casa per il collaboratore così. Provare per creder ;-)
CuttingEdge :
gli studi devono far crescere lo studio nelle regole e nelle normative stabilite, nel oro rispetto e nel rispetto del codice deontologico e cui tutti noi sottoscriviamo....non cindoliamo per favore!
per il quanto, serve una quantificazione? 5000euro in una settimana bastano? o serve di più allora facciamo 15mila in un mese, va meglio?

le conviene ciondolare da un altra parte sig. ciondolo...
delli :
mi piacerebbe sapere come fai a quantificare che 1/3 dell'introito dipende da SOLO il tuo lavoro... ma hai idea di quanto costa mantenere uno studio? oppure: porti tu il cliente? (magari uno che anche paga...) paghi tu tutte le spese?
nessuno mette in dubbio che lo sfruttamento della 'forza lavoro' giovane e speranzosa sia scandaloso e in netto peggioramento... ma per favore, non esibirti come quello fondamentale per la continuazione dell'attività di un qualsiasi studio!
se sei così bravo perchè non ti apri uno studio tuo e ti fai il giro sul cabinato dove e quando vuoi!
oppure: quando hai mollato questi 'incapaci' che dipendevano da te anche per fare le parcelle, hanno tirato giù la serranda?
quello studio ha chiuso perchè non poteva sopravvivere senza di te???? e prima che arrivassi a sprecare il tuo tempo lì dentro? chissa come facevano a tirare avanti!!!
magari un po' di umiltà farebbe bene ad alcuni che ogni tanto scrivono in questa bacheca
bye bye
ciondolo :
@CuttingEdge

Io non metto in dubbio che l'uso della p.iva porti, in alcuni casi, ad una forma di "dipendenza mascherata". Nella maniera più assoluta. Il problema, però, è che NON ESISTE ALCUNA LEGGE MORALE che imponga agli studi di vivere IN FUNZIONE DEI PROPRI DIPENDENTI.

E' un'attitudine che hanno anche i "sottoposti", i quali lavorano per il progresso dello studio, è vero, ma in realtà hanno come obbiettivo principale il fabbisogno personale (cibo, bollette, rate, incremento del curriculum, risparmio economico in vista di una possibile apertura di un proprio studio...).

Ognuno per sé, dunque.

Se ci si lamenta delle condizioni della casa in cui si vive, c'è poco da fare. O si ingoia il rospo (cercando di adattarsi in qualche modo...oppure, se si è davvero bravi, tentando di rivoltare la situazione a proprio vantaggio), o si va via. Facile o difficile che sia.

Questo è il mercato.

Noto con piacere che, tra una battuta mediocre e l'altra, anche tu hai convenuto che gli studi debbono far crescere gli studi (e non i dipendenti). A questo punto, però, sempre per motivi di carattere deontologico, se un iscritto all'albo scopre che lo studio X o il collega Y non si stanno comportando proprio bene, HA IL DOVERE MORALE di fare presente questa cosa all'Ordine.

Ah, un'ultima cosa. Non volevo sapere il "quanto", volevo solo far notare (e tu me lo hai conformato) che la questione è prevalentemente economica.

CuttingEdge :
@delli chi ti dice che anche io non abbia uno studio( e che di conseguenza sappia esattamente quali e quante siano le spese da sostenere)? e una barca? (però non è un cabinato ed è un regalo in tutta onestà hihihi) e che magari non sia un uomo(questa è la migliore, però sai mi hai affibiato un genere...) ?ed io non ho mai parlato specificatamente in prima persona, potrei anche aver riportato l'esperienza di un ex collega con il quale ho collaborato parlando in tewrza o in prima persona a seconda della circostanza e della frase.
E lo studio non ha chiuso del tutto, e di certo il loro successo (?) non dipendeva da me, fatto sta che la loro mediocrità non gli ha permesso di sopravvivere dignitosamente in questo periodo di crisi, perchè si sà, la crisi di solito fa anche questo, scremare gli incapaci. Tuttavia prima d'ora non ho mai usato tale parola vorrei farti notare.
mi piacerebbe sapere @ ciondolo, quanti di voi, realizzati liberi professionisti, che vengono qui a sputare sentenze e distribuire consigli per gli acquisti, dispensando l'abc del "mercato architettonico", si comportano secondo dovere morale.
Più di una persona ho sentito mandare la finanza negli studi dove ha lavorato e denunciare all'ordine il problema è che poi, le altre persone che ci lavoravano dentro, quelle che mandavano avanti la baracca davvero, hanno perso il lavoro...
Nessuno si lamenta della condizioni in cui vive qui ( da parte mia intendo) però vedo continuamente amici molto qualificati perdere il lavoro, essere assunti per 3-4 mesi con la promessa di una collaborazione duratura e poi lasciati a casa giusto il tempo di scremare la grossa mole di lavoro. Non è solo una questione deontologica o regolamentare, è che oramai tutto si è ridotto ad una logica di mercato assurda. La verità è che ormai nessunolegge più nemmeno il tuo curriculum, ti chiamano ai colloqui e ti prendono, tanto gli serve solo un manovale. Stimo qualli che si prendono la briga di leggerlo e ti dicono di no ammettendo che ti darebbero troppi pochi soldi per quello che secondo loro vali, almeno non fanno perder tempo alle persone.
Kia :
x dna:
Ho visto chi è il capo della baracca!......Ho fatto un laboratorio con "G*****o senior". Senza parole. Cmque anche io ho lavorato (mai gratis) per svariati anni nello studio di un prof. (non dello Iuav)...tutto sommato devo dire che ho imparato molto ma penso sia stato un puro caso perchè cmque era uno studio che macinava lavori reali (bellissimi per chi preferisce il restauro monumentale) e no concorsi su concorsi (anzi, quelli non li facevamo proprio).
ciondolo :
@CuttingEdge,

dimmi un po' una cosa, il "brano" seguente:

< è quersto quello che TUTTI gli studi che integrano dei collaboratori dovrebbero fare, rendersi conto che non siamo dei dipendentio e che se siamo lì è per imparare o per collaborare a dei progetti più grossi che da soli, difficilmente potremmo gestire >

come lo definiresti? "Opinione" o...."sentenza"? Mmmm, mamma mia che indecisione.

Il mio punto di vista "sputato" è comunque esattamente uguale al tuo:

< Non è solo una questione deontologica o regolamentare, è che oramai tutto si è ridotto ad una LOGICA DI MERCATO assurda >.

Il mercato, appunto. Siamo all'interno di un mercato e non è che la cosa mi piaccia particolarmente. Ma tant'è, è così che gira il mondo e non solo nel nostro campo. Le nostre università per anni ci hanno fatto sognare una professione che non esiste. Quella in cui un individuo passa la vita a "trattare" di robe come spazio, luce, forma, relazione con il contesto... .

Ci hanno buttati nel mondo del lavoro dimenticandosi di dirci che eravamo in mezzo ad un mercato, un mostro che di per sé ha le sue regole ben precise.

Non si può pensare di camminare sull'acqua. E noi, invece, siamo stati gettati in mare senza sapere neanche nuotare. Per vivere nel mercato bisogna usare gli strumenti del mercato, pensare da mercanti è diventato come essere esperti di computer (per gli architetti è diventata una necessità anche quella).
CuttingEdge :
Certo, pensare da mercanti però non vuol dire fa furbacchioni o peggio ancora da truffa-fisco. c'è una bella differenza... per questo io dico, volete le partite iva ok, non volete assumere ok ( e nemmeno io vorrei essere assunta sia chiaro... altrimenti non potrei avere una carriera mia) però prendete atto che siamo libero professionisti, perciò si fissano mese per mese, sett per sett dei "traguardi"e si raggiungono, se non si raggiungono, liberissimi di dire "fora di ball". Una sorta di collaborazione a progetto. Del resto quando si va a lavorare in uno studio la prima cosa che ti dicono per autogiustificare paghe misere è "sei qui per imparare la tua professione" si ma se poi non ho il tempo di praticarla, imparo l'arte e la metto da parte??? detto questo sono daccordo, però non credo che se dovessi avere dei collaboratori li sottopagherei, non mi piacerebbe, preferirei ammazzarmi o arrangiarmi dividendo il lavoro con validi colleghi e patti chiari (come già faccio) piuttosto che sfruttare qualcuno, non è nel mio stile personale, ma qui siamo sul personale e non centra, non è opinabile è una cosa mia e basta.
ciondolo :
sai CuttingEdge, molti di quelli che si lamentano di questa vita infelice, io li vorrei vedere al posto dei loro capi. Vorrei cioè vedere QUANTO pagherebbero, loro, i propri dipendenti. Li vorrei dall'altra parte della barricata per vedere COME hanno intenzione di costruire questo Mondo "buono e giusto" di cui vanno tanto parlando. Perché fare l'analisi dei problemi, la critica pura e cruda (lo sport preferito dagli italiani), è molto più facile che trovare le soluzioni (lo sport più odiato dagli italiani).

Arrivederci e buona fortuna per il tuo lavoro.
CuttingEdge :
La mia risposta l'ho data e non vedo come tu ti possa permettere di giudicare (da quale pulpito poi?). Come ho già ampiamente scritto se devo partecipare ad un concorso o se per accalappiarmi un lavoro mi serve un render spaziale PAGO ad un renderista la cifra che mi chiede e punto, non prendo a lavorare un neolaureato dandogli 400 euro lorede al mese e pretendendo che sappia usare 4 sw di modellazione! Ovvio che non posso mica parlare per gli altri!!! E poi...in cauta venenum, chi dice che sono italiana?
ciondolo :
@CuttingEdge

io uso lo stesso identico tuo pulpito. Quello che consente a te di dire:

< come tu ti possa permettere >

Né più, né meno.

Quello che fai tu non mi interessa molto. Non perdo il sonno pensando alla tua nazionalità. Ciò che mi interessa è vedere, in un utopico futuro, come si comporteranno nei riguardi dei loro dipendenti tutti coloro che oggi si sfogano immensamente, lamentandosi della loro condizione di lavoratori. COME riusciranno ad arrivare a fine mese se i dipendenti si devono pagare così tanto? Vorrei dare loro in mano uno studio PER VEDERE CONCRETAMENTE COME SI FA.

< Bisogna fare questo! Bisogna fare quello! Bisogna pagare tot e tot...! >

Eh. Fatemi vedere come fate allora.

E qui concludo.
CuttingEdge :
Non dormendo la notte. se vuoi l'indirizzo ti faccio vedere come si fa.
Edoardo :
Lo diceva Neruda
che di giorno si suda
(ma la notte no!)
rispondeva Picasso
io di giorno mi scasso
(ma la notte no!)
e per questa rottura
non si trova la cura
(ma la notte no!)
il morale s'affloscia
la pressione s'ammoscia
(ma la notte no!)

...e fat'a pace, marònn! =)
CuttingEdge :
stai scherzando spero???? è da 10 post che dice chiudo e non chiude...sto aspettando i giochi pirotennnnici
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

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