rozetta : [post n° 280622]

meno di 1000 euro mensili..

ma può essere che il 90% delle offerte di lavoro che si trovano su questo sito offrano un compenso per una collaborazione full-time di "meno di 1000 euro mensili"? ..ma li vogliamo denunciare o no questi idividui invece di offrire loro una bacheca per il reclutamento di giovani architetti da sfruttare?!
sil :
certo che può essere, soprattutto finchè c'è gente che accetta di lavorare a certe condizioni....
Arch85 :
Putroppo a volte o accetti di lavorare a meno di 1.000 euro mensili oppure te ne stai a casa disoccupato ;-( Oppure accetti un lavoro da dipendente in un'azienda (ma magari non fai l'architetto), purtroppo la situazione è sempre peggio
Edoardo :
1.000 euro dovrebbe essere il rimborso spese per l'affitto (Milano - Roma), che con le altre spese dovrebbe essere 1.500. Come compenso o stipendio, invece, meno di 2.000 euro al mese (e con contratto) non dovrebbe neppure esistere.
Come collaboratori, ovvero soci, si dovrebbe fatturare almeno 50.000 euro l'anno. Questo in teoria.
archandrew :
Non capisco su che base Edoardo considera "teoria" 50.000€ l'anno. Forse confrontando con altre professioni e in altri anni. Il nostro compenso dipende da quanto riusciamo a valorizzare le nostre competenze nel libero mercato.
geo :
hai ragione Arch85,
i 1000 euro li potrai rifiutare le prime due-tre volte, ma dopo che passano vari mesi e l'offerta non sale, che fai? chi ha mutui da pagare o una famiglia da mantenere come fa?
o butta nel bidone 5 anni di studi e cambia lavoro o accetta l'offerta migliore...
desnip :
Per Edoardo: ti ho visto molte volte scrivere "collaboratori, ovvero soci".
Mettiamo in chiaro: collaboratore è una cosa, socio un'altra.
Il mio collaboratore viene nel MIO studio, utilizza i MIEI strumenti per aiutarmi e io devo adeguatamente pagarlo per la sua collaborazione; il mio socio, con il quale condivido i guadagni in una certa proporzione (generalmente 50%), deve anche pagare le spese di gestione dello studio nella stessa proporzione!
desnip :
P.S.: avete visto i dati diffusi ieri sulle dichiarazioni dei redditi?
Gli architetti sono tra quelli che dovrebbero stare meglio, o perlomeno tra quelli più onesti... visto che dichiarano in media 48.000 euro.
Davide Di Leo :
guarda, ti va anche bene mille euro, c'è chi non ne prende nemmeno 500.
lullaby :
si effettivamente è davvero uno schifo. Per chi ha esperienza, è andato magari all'estero o ha un buon portfolio personale, penso sia altamente degradante sentirsi proporre sempre offerte da "tirocinante"..bah.

@desnip: dato che "ovvero" ha valore propriamente disgiuntivo (come "o", "oppure" ecc), penso che edoardo volesse dire esattamente quello che hai detto tu. Spesso l'uso è ambiguo in quanto "ovvero" è anche usato come "ossia", "cioè", ma penso che non fosse questo il caso.
Edoardo :
archandrew, al di là del tuo giusto luogo comune, intendo 50.000 l'anno, grosso modo, come fatturato di riferimento minimo per cui abbia senso esercitare. Se uno è masochista o mantenuto è un altro discorso, per me esercitare e guadagnare 500 euro al mese rappresenta una realtà che riconosco, purtroppo, come qualcosa di assimilato ormai, tuttavia non DOVREBBE essere una realtà accettata, altrimenti o si è evasori o si beneficia di apporti economici esterni. Non ammetterlo è da ipocriti.
E' vero anche che si può accedere al credito, a fatica, inizialmente... ...ma DOVREBBE essere un'iniziativa volta a traguardi di medio-alto livello, con un orizzonte.
Questo per chi esercita in proprio veramente.
@Desnip: i collaboratori per me sono soci, ovvero persone con cui divido quello che prendo in maniera equa... i "liberi dipendenti" non assunti li chiamo diversamente, la parola "collaboratore" così utilizzata è un'offesa innanzitutto per gli insubordinati.
Tornando alla realtà delle cose contingenti, per un laureato specializzato con esperienza anche 1000 euro netti al mese sono una vergogna, anche se siamo troppi. Per me è inaccettabile come credo lo sia per tutti ma va tutto il mio rispetto a chi per necessità accetta anche meno, poichè potrei trovarmi nelle stesse condizioni, volendo rimanere in ciò che resta del settore.
geo :
ciao a tutti,
credo che dire "i compensi sono bassissimi perchè la gente accetta il lavoro a stipendi ridicoli", per quanto può essere vero, ormai si sia sentito tante volte...
io non credo che sia questo il motivo, come ho scritto nell'altro messaggio, se uno ha mutui o figli che deve fare?!? l'orgoglio non paga il mutuo ogni mese...
il problema, secondo me, nasce dal fatto che continuano a "nascere" p.iva agevolate per i giovani e ormai lo sviluppo del lavoro punta solo su quello...
le agevolazioni-detrazioni andrebbero fatte alle aziende/studi/enti eccc... per fare assumere giovani.
Edoardo :
Se un figlio di imprenditori miliardari volesse fare esperienza lavorando presso un professionista, pretenderebbe di essere pagato per pagare le bollette? O è il poveraccio, magari bravissimo, che reclama il compenso?
Purtroppo tra chi lavora quasi gratis, molti possono farlo perche qualcuno li aiuta. Altrimenti si rasenta il masochismo a voler insistere in un panorama tale, in un settore tale, in un periodo tale.
desnip :
per Edoardo: con un collaboratore non "divido" un bel niente se lui non divide le spese e le responsabilità con me!
Lo pago equamente per la collaborazione prestata, senza naturalmente tenere il collaboratore fisso a finta p.iva, ma chiedendone l'aiuto solo quando ce n'è necessità.
Del resto io stessa collaboro con qualche collega, quando c'è qualche commessa per cui hanno necessità di aiuto, senza pretendere per questo di diventarne socia.
Edoardo :
oK, se non è fisso è diverso, ma la mia forzatura vuol provocare in questo senso: "Se il collaboratore svolge l'intero lavoro, ci mette l'idea, e chi ha le spese e la responsabilità firma quasi solamente... ...a quanto ammonta il GIUSTO compenso?". E' una forzatura ma è un caso possibile. Per questo la parola "collaboratore" non la riconosco nell'accezione del rapporto di lavoro subordinato. Perchè di questo si tratta molto spesso. Ecco tutta l'ambiguità di tali rapporti di "lavoro" ove spesso la suddivisione del lavoro non è così equa e cristallina.
A questo punto la professione può essere ridotta ad una firma e ad un baraccone commercialistico? Spero di no.
trilly :
sinceramente Edoardo sono molto curiosa di sapere in quale "categoria" lavorativa ti collochi tu.
perchè per avere la fortuna di essere un libero professionista "in proprio"che fattura almeno 50.000 €...hai molto tempo libero per scrivere su questa bacheca.
se invece sei il collaboratore ad "almeno 2000€ al mese" sennò è inconcepibile...bhe anche in quel caso lo studio dove collabori ha poco lavoro da farti svolgere.
la realtà lavorativa è che un mio collega su 2 under 40 non sta lavorando. o è passato da collaborazioni full time a collaborazioni part time e saltuarie.
facendo un conto a lunga scadenza, considerando che si lavora ad intermittenza perchè tutto il settore è fermo, è grasso che cola se a fine anno avrai incassato (e non guadagnato) 1500-2000€ al mese.
Isil :
La domanda non è commisurata all'offerta, ecco perchè succedono queste cose. Secondo voi, se fossimo che sò 6500 architetti in tutta Italia staremmo qui a scrivere su questo forum?
Detto questo, la collaborazione è quasi sempre elusione...ed il ricatto è semplice. Io ti pago tutti i mesi, tu te ne stai buono nel mio studio, mi chiedi il permesso per prenderti mezza giornata non retribuita, non ti pago le ferie, decido io quanto lo studio chiude per ferie non retribuite, ovviamente non ti faccio frequentare corsi di aggiornamento sennò ti credi di essere libero e di poter fare quello che vuoi, tantomeno ti faccio venire in cantiere o avere rapporti con i clienti e le ditte, perchè c'è mio figlio che ha più diritto di te ma sopratutto perchè sennò ti svegli troppo in fretta....per il resto sei iun libero professionita no?

D'altronde ragazzi...l'affitto và pagato e non c'è molta scelta per chi comincia da zero.
Per il resto sono perfettamente d'accordo con Edoardo quando dice che sotto certe cifre non "avrebbe" senso....
Edoardo :
Sì lo studio dove lavoro ha poco lavoro, e allora?
Resto dell'idea che se devo fare la libera professione per guadagnare meno di 1500-2000 euro al mese (guadagnare) mi oriento verso altri campi... ...o proprio nei campi. Altrimenti investo i risparmi per emigrare.
Dato che hai postato, rivolgo a te la stessa domanda Trilly, come ti collochi?
trilly :
a casa mi colloco.
è per questo che sono al pc a cercare lavoro, invece di sproloquiare che in questo momento non lavoro per meno di meno di 2000 € di guadagno (non fattura come specifichi te) al mese.
Edoardo :
Isil, appunto... ...secondo me molti (ipocriti) accettano di tutto perchè possono permetterselo. Non tutti, ma molti. Io sono stufo di vedere amici venditori, artigiani, tecnici, GELATAI che ridono di quello che prendo. Gente che si fa famiglia, CASA... che sta sui 1800 - 2000 al mese netti. Qui c'è qualcosa che non quadra.
Ma chi è che rinuncia a vivere per farsi sfruttare e non avere nè soldi nè gratificazione? Forse chi, benestante sul serio, finito di esperienzare dispone di SOMME per provare ad avviarsi sul serio. E non ha molto da perdere. Gli altri per me sono pazzi... ...ma pure per un noto architetto che veste di nero. O no?
Se uno deve lavorare è difficile pensare ancora che questa strada sia sostenibile PURTROPPO.
geo :
per Edoardo:
vorrei riuscire a capire... credimi non per fare l'impicciona, ma se il tuo studio lavora poco (come tutti), mi diresti il tuo "segreto"? come fai a guadagnare e sottolineo guadagnare, 1500-2000 euro mensili?
collabori con altri studi, lavori per conto tuo, fai perizie, sei un architetto già affermato nella zona in cui abiti ecc...
Edoardo :
L'affitto poi... ...un single a Roma necessita di almeno 800 euro al mese, poi deve mangiare e provare a vivere = > 1.500 euro netti. O no? Mi sto inventando qualcosa? Quanto pagate per la RCA dell'auto, i tagliandi ecc ecc???
Edoardo :
Macchè, geo! Impicciona! :-)
Non prendo 1.500 netti, ho detto che quelle cifre sono sufficienti per vivere autonomamente e a stento. I prezzi non li faccio io, le tasse non le invento io, e l'auto ad aria compressa neppure.
desnip :
per Edoardo
Una domanda: ma i tuoi amici gelatai, cioccolatai e simili che ci deridono, quando devono ristrutturare casa chiamano l'architetto e l'impresa o fanno tutto a nero? E se poi chiamano l'architetto, gli pagano la parcella richiesta o si mettono a contrattare come al mercato?
Edoardo :
trilly, che lavoro cerchi? Se leggi, anzichè travisare, non ho scritto che si deve rifiutare un lavoro da meno di 2.000 euro netti al mese (che non sono 6.000 comunque), ma che con il costo della vita attuale ciò che si prende a "collaborare" spesso non è sufficiente. Ma si dovrebbe imparare... poi però viene il bello, ovvero, senza spinte e/o sostegno economico enorme, la professione spesso si rivela economicamente non sostenibile. Per cosa tutto questo? Sinceramente neppure io so più per cosa.
Se per te analizzare l'insostenibilità di tali mance o fatturati a fronte dei costi REALI è sproloquiare, credo che sia arduo capirci.
Una presa di coscienza collettiva sarebbe un primo passo per vedersi riconosciuti dei diritti che devono essere diritti per la professione, al di là del ruolo di chi non è titolare.
Questo anche per evitare la desertificazione ed il depauperamento del settore, che sta morendo. Altrimenti è la fine.
Io stesso, mi trovassi a cercare lavoro ora... o sceglierei di cambiare settore oppure investirei per trovare altrove la possibilità di vedermi riconosciuto un compenso suff. e la possibilità di emergere. A parole è facile... ma dovremmo tutti cercare di avere più dignità.
Arch85 :
Certo Edorardo, sono anche io d'accordo con te che non si lavora per la gloria, e che essendo in libera professione per poter campare si debbano "guadagnare" almeno 2.000 euro al mese. Ma la realtà è un'altra: gli studi chiudono, i pochi aperti ti concedono collaborazioni saltuarie mal retribuite e se solo osi dire "mi sembrano pochi 1.000 euro netti al mese", ti dicono "eh ma non ce la facciamo a darti di più, andiamo in perdita". Tu certo, puoi rifiutare, ma ce n'è subito un altro pronto ad accettare dopo di te. E ti parlo di gente competente e veloce a lavorare.
Io personalmente ho meno di 30 anni, vivo fuori casa e mi sono adattata a lavorare come impiegato tecnico in un'azienda: guadagno 1.300 netti al mese, stipendio sicuro, laureata in meno di 5 anni col massimo dei voti, esame di stato passato al primo turno. Ma mi sono adattata. In attesa di qualche opportunità migliore. Ma nel frattempo non sono a casa disoccupata.
Trilly :
"A parole è facile... ma dovremmo tutti cercare di avere più dignità"
ecco appunto.
mi sembra che tu faccia discorsi molto banali. che sappiamo tutti.
tutti sappiamo quanto ci vuole per campare.
tutti sappiamo quanto DOVREMMO guadagnare.
tu, invece, non sai ancora che se anche cerchi in "altri settori" avrai grosse difficoltà, perchè tutti i settori sono in difficoltà e io ho già cercato di avviare attività anche in settori non propriamente da architetto.
poi, dato che sei interessato all'estero, saprai bene che in europa non viaggiamo bene per niente, che gli unici paesi su cui si può puntare sono Cina, Australia e Brasile e che rispettivamente in Cina fai l'architetto-operaio, in Australia le aziende sono vincolate ad assumere prima australiani e poi stranieri e che a San Paolo un appartamento costa almeno 1000 € al mese e gli stipendi non sono commisurati per niente. insomma l'atteggiamento "io prima di abbassarmi a prendere cifre basse ho un sacco di altre carte da giocare" fossi in te lo rivredei un attimo, ma credimi, te lo dico proprio per esperienza perchè io è da un pezzo che non voglio più accettare cifre basse e aspiro a sentirmi un minimo realizzata professionalmente dato che ho avuto la bella idea di laurearmi in 5 anni e 5 mesi con massimo dei voti e lode + 2 corsi di specializzazione etc etc.
e quindi??!!?
me ne faccio un bel niente ora!
dici di prendere meno di 1500 € al mese, che per campare per te oggettivamente ce ne vogliomo almeno 1500 € netti e ti schieri contro chi accetta meno di quanto gli serve perchè vuol dire obbligatoriamente che ci sia qualcuno che lo campa.
mi sono persa qualcosa?


Edoardo :
Trilly, non hai capito che io non sono schierato con nessuno nè sono avulso dalla realtà o protetto. Il "rivedere un attimo" non lo riferirei a me, se permetti. Mi fa rabbia vedere rassegnazione poichè sono sicuro che non ci si valorizza abbastanza e, coralmente, le nostre professionalità devono essere rivalutate... Il caso particolare tuo non lo conosco, ma riconosco che ORA la situazione è drammatica. Per tutti.
Già c'è grande differenza tra le realtà del prima-2008 e quelle di adesso.
Credo che con la scusa della crisi molti titolari benestanti/falsi addolorati e molte aziende se ne approfittino. E lì un marginino per pretendere c'è ancora. In bocca al lupo.
Edoardo :
Arch85.. già. Anch'io io per caso forse, mi adattai in uno studio di tecnici, in una provincia dove si lavorava ma ora è morta. Purtuttavia ho una piccola posizione regolare e prendo circa come te... per questi tempi, camminando sulle uova e facendo qualsiasi cosa qui, ritengo di essere fortunato. Avendo snobbato nel 2005 questo posto per inseguire la gloria sarei, forse, a casa. Messo a casa magari da studi potenti. Oggi però, non è neppure così ma bisogna reagire.
gg :
se mi posso permettere, vorrei far notare che il valore di un persona non dipende solo dalla sua laurea, dai suoi voti, o da quanto gli serve per vivere in un luogo in un altro.

Non fraintendetemi, ma trovo sia un ragionamento un po' scolastico, di chi probabilmente è lontano dalla realtà che vive un libero professionista, e non solo oggi. Lo dico con affetto, non per fare polemica. Il problema è altrove.

Concordo pienamente sul fatto che dopo 5 anni e più di studio, dopo una esperienza sul campo di due-tre anni, un architetto avrebbe tutto il diritto di lavorare con continuità, e di guadagnare in modo decoroso. Ma il nostro è un paese in cui non vale il merito, non c'è concorrenza, e i meccanismi di distribuzione del lavoro non favoriscono chi inizia o chi è onesto.

Ma invece di combattere il malcostume e di pretendere trasparenza, sgomitiamo per ottenere anche noi un pezzetto di un privilegio. Come le bestie. E i problemi non si risolvono. E la gente scappa all'estero, perché in questa giungla, se non sei bestia, non sopravvivi. E c'è anche chi proprio non vuole comportarsi da bestia.

Non è sempre solo colpa degli altri. Anche noi architetti ci mettiamo del nostro.
Ily :
X Arch 5 - Mi spieghi come hai fatto a laurearti in MENO di cinque anni, visto che Architettura e Ingegneria durano 5 anni?!?
Ily :
Il problema è che io non potrei cercare in altri settori perchè so fare solo l'architetto... Cosa vado a fare? La segretaria, la contabile? Bisogna saperlo fare.
Ally :
sono d'accordo con gg e con Edoardo, però credo sia più importante essere realisti. Il discorso "se tutti si rifiutano di lavorare a meno di 1000 euro al mese gli studi sono costretti ad aumentare i compensi" è giusto, è vero ma purtroppo non è percorribile. Perchè? semplice: ognuno pensa per se. E non sto a discutere se sia giusto o sbagliato, è un dato oggettivo, va accettato, nel senso che bisogna x forza confrontarsi con questo. Se un neolaureato in sei mesi ha una sola opportunità di lavorare a rimborso spese e per il resto è il buio totale è naturale che accetta (a meno che non scelga di cambiare mestiere) e non lo fa di certo volentieri o per scarsa stima di se. E' così e basta, è bello leggere sui forum i discorsi di solidarietà e coesione ma questa coesione nel mondo del lavoro (e sottolineo mondo del lavoro, non solo degli architetti) non esiste e chi, come Edoardo lavora in azienda lo sa bene. Io ho imparato a non fidarmi nemmeno dei colleghi che mi sono amici. 30 fa non era così? è vero; come è vero che c'è chi sulla crisi ci sta marciando e non c'è rispetto x la gente che lavora. Però viviamo in quest'epoca e non in quella dei nostri genitori e per forza ci si adatta. Certo, non vuol dire gettare la spugna o che non si possa far qualcosa x migliorare ma ci vorrà del tempo, finche le cose non migliorano ci si arrangia. Si discute quando c'è la possibilità di scegliere, se non c'è scelta a filosofeggiare si perde solo tempo.
sil :
@desnip
non ti preoccupare che le spese di gestione te le paga, se anche i profitti sono 50-50 ;-)
desnip :
Appunto! Quello si chiama essere soci... è quello che sto dicendo...
ani :
ciao a tutti io lavoro di notte faccio la barista faccio di piu di 200 ore al mese e prendo 900 euro purtroppo non riesco a trovare un altro lavoro
PLM :
Purtroppo, già lavorare in Italia è un privilegio ...
io ho inziato con collaborazioni in studi diversi nel lontano 1995 a 150.000 lire al mese ...
adesso dopo 17 anni con una esperienza in diversi enti locali e come libera professionista, ho uno stipendio di 1160 € al mese, e pensare che mi ritengo anche un ottimo tecnico ...buona vita a tutti!!
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