ced : [post n° 316691]

Fuga all'estero...ma è così assurdo voler restare qui???

Mi sento una mosca bianca...
Il mio ragazzo, con il quale convivo da un anno, tra due settimane parte per l'Inghilterra. E' un ingegnere informatico e la sua azienda, per la quale lavora da poco più di un mese, ha un importante cliente a Leeds. Partirà per sei mesi, e dopo questi sei mesi non si sa cosa succederà.
Ovviamente la fuga all'estero è il suo sogno da sempre, lui è il tipico "giovane" dell'era moderna, deluso dall'italia e desideroso di fuggire in qualsiasi posto al mondo purchè sia fuori dai confini.
Io invece no...sarò masochista, sarò starna, sarò poco ambiziosa, sarò troppo casalinga, ma io tutta questa voglia di fuggire via non ce l'ho.
Certo, anche io non sono soddisfatta di come vanno le cose in Italia, eppure la mia insoddisfazione ancora non supera la mia voglia di stare qui.
L'Italia è la mia terra, il luogo dove sono cresciuta e che io amo, e nonostante tutto non riesco a "rifiutarla".
Non sono ricca e non ho un lavoro stra pagato...sono un'architetto, guadagno il minimo indispensabile per sopravvivere ma non mi posso lamentare...
Lo studio per cui lavoro mi tratta bene, mi sento a casa e mi sento parte di qualcosa. Sono cresciuta molto in questi quattro anni di collaborazione con loro e sono felice la mattina di alzarmi e di venire a lavorare.
Sono riuscita a comprarmi un mini appartamento qui a roma grazie ai risparmi dei miei e ad un piccolo mutuo che mi pago da sola, insomma, in mezzo a tanta gente che continuamente si lamenta non posso che sentirmi fortunata!
Il mio ragazzo però nutre la speranza che io alla fine lo segua a Leeds, se dopo questi 6 mesi ci fosse la concreta possibilità di continuare a lavorare lì per una cifra vantaggiosa.
Ma è così assurdo che io non voglia lasciare tutto quello che ho faticosamente ottenuto fino ad ora per andare in un luogo incerto e sconosciuto in cui ricominciare tutto daccapo?
Ormai sembra che solo gli sfigati non nutrano il desiderio di lasciare l'Italia...sarò una sfigata?
Forse...mah...
pepina :
Ti capisco benissimo!!! Coraggio ced!!
Edoardo :
Andare.... per tornare... come professava una nota archistar, può valere se tornando hai porte spalancate (anni belli + padre costruttore) e/o tanti $$$. Oggi si parte per emigrare, perchè pur di lavorare spesso ci si de-qualifica.... mentre se arricchisci il CV all'estero, all'estero resti. In Italia? Sarebbe una strategia vincente restare, potendo... ...ma fino a quando? Passerà tra 1 anno, tra 5 anni, tra 10 o 20? O mai? E' in atto un cambiamento epocale.
ced :
Grazie per i vostri pareri anche se l'intervento di Edoardo mi ha messo un pò di inquietudine...
non ho capito se intendi dire che i nostri giorni in Italia sono "contati", se siamo tutti in qualche modo destinati ad emigrare prima della rovina totale!
Anche io mi sento un pò diabolica a voler perseverare, ma purtroppo il nostro lavoro è difficile da esportare...
Io non lavoro in un'azienda, sono una libera professionista e all'estero sarei un perfetto NESSUNO, tra l'altro non ho grandi qualifiche, non ho particolari titoli perchè la mia esperienza è stata più sul campo che sui banchi di scuola...
Arch. Ir :
Ecco, il mio obiettivo è fare come ced, cercando di sfruttare almeno in parte la mia laurea triennale.

Comunque ced, un conto è andare all'estero per conto dell'azienda per la quale si lavora, un conto è andare all'estero per fare la libera professione (follia pura secondo me).
Gli architetti che partono suppongo abbiano l'obiettivo di inserirsri in qualche studio da dipendenti, lasciando il timbro nel cassetto in Italia....
fanny :
Ciao ced,ti invito a pensarci bene prima di lasciare il "certo" che hai quì per l' "incerto" che avresti all'estero! chi ti parla è una persona pronta a partire domattina,perchè quì non ha le tue "certezze",ma senza alcun contatto fuori dall'Italia è dura!! Rifletti,anche pensando a ciò che hai quì ed oggi ed un pò a ciò che ti fà vivere bene,in un momento molto difficile in ambito lavorativo.
Decidi per te,non subire le decisioni.Un grande in bocca al lupo!
Edoardo :
Siamo nel Fiscal Compact, ovvero dobbiamo ridurre del rapporto debito/PIL, ovvero dobbiamo TAGLIARE e SVENDERE, non possiamo spendere nè investire... inoltre la BCE rimpingua banche che non possono più prestare denaro. La BOJ (Giappone) ha svalutato lo Yen per far ripartire l'economia, fregandosene del 230% di debito sul PIL. Idem gli USA. Noi non possiamo perchè non abbiamo una nostra moneta. L'austerity sarà lunghissima, a meno che non si esca dall'Euro, con tutte le incognite del caso.
Ily :
A mio parere ci vuole molto più coraggio per restare. No, non sei sfigata. Sei da ammirare.
Ally :
Ced io la penso come te, c'è chi ha l'abitudine di lamentarsi sempre e comunque e allora non conta se si lavora in Italia o all'estero. Ovvio che l'argomento andrebbe sviscerato meglio ma, restando in tema, la tua situazione non è limitata al lavoro, la questione principale è capire se tu e il tuo fidanzato state andando nella stessa direzione e quanto siete disposti a sacrificarvi l'uno per l'altra. Dal tuo post mi dai l'idea di una persona che sa trovare il lato positivo nelle cose e sono sicura che saprai essere soddisfatta anche di un eventuale lavoro all'estero.
Di solito si dice "Ascolta il tuo cuore", è vero, però ascoltalo con la testa.
Buona fortuna!
ced :
Grazie del vostro sostegno!
Certo Ally, hai ragione...questo è un argomento che va al di la di una pura e semplice scelta lavorativa...
E' solo che io mi ritengo una persona abbastanza umile e realista, che si accontenta di quello che ha e cerca di vedere i lati positivi delle cose...
Questo però non vuol dire essere disposti a mollare tutto!
Lavoro da quasi 10 anni, nonostante la mia giovane età, ho fatto molti sacrifici per crearmi una mia "reputazione"...
In fondo anche io ho le mie ambizioni e sto lottando per farmi valere.
Voi sapete bene che nel nostro lavoro è difficile ricominciare da un'altra parte...io qui ho il mio "ambiente lavorativo"...
Però mi sembra quasi che questo non conti...io dovrei essere disposta ad un eventuale trasferimento all'estero e ad un totale cambio di vita ma perchè lui non potrebbe invece essere disposto a restare qui??
così...giusto per sfogarmi un pò ecco...
Kia :
Ced, come ti capisco. Provato sulla mia pelle lo scorso anno, sempre u.k ma altro campo lavorativo. E il prossimo anno non si sa.....
Io sono nella situazione in cui non so che pesci pigliare cioè se attivarmi anche io per la "fuga" o no. E anche io ho investito tempo e denaro qua in italia....quindi non sono tanto tranquilla per la piega che sta prendendo la cosa.
Kia :
...anzi ti dirò di più, sono anche abbastanza scocciata perchè sappiamo tutti che questo è un mestiere dove a certi (bassi) livelli ti devi ben radicare nel territorio in cui vivi. E quella che "tanto l'architetto lo puoi fare ovunque" è una balla colossale.
denden :
Ciao Ced,
magari inizia ad inviare il tuo curriculum con una breve lettera di presentazione ad alcuni studi d'architettura nella zona in cui stai valutando di trasferire.
Il tuo vantaggio è di avere al tuo fianco il tuo fidanzato quindi non sarai tutto da sola. Comunque ti capisco, capisco le tue paure. Io mi sono trasferita in italia 9 anni fa perché ho sposato mio marito (italiano). E' stata un'esperienza molto dura e nello stesso tempo mi ha fatto molto crescere. Io ho dovuto studiare architettura anche in Italia per riconoscimento di laurea e nel frattempo imparavo anche italiano. Anche questa è stata un'esperienza dura :) ma sono felice di aver studiato anche qui, ho imparato tante cose nuove. Potresti valutare di frequentare qualche corso a Leeds sia nel campo d'architettura che non. Potresti dare in affitto casa tua da poter pagare al meno una parte di mutua. Comunque l'esperienza che ti aspetta d'avanti ti farà crescere, non incoraggiarti!!!
Ciao
denden :
Uppss, volevo dire "non scoraggiarti!!" :D
ced :
Brava Kia!!!E' quello che dico sempre anche io...a questi (bassi) livelli il mio lavoro è molto legato al territorio in cui esercito, e parte, se non tutta, l'esperienza fatta fino ad ora poco servirebbe all'estero.
Senza contare che, se pure mi trasferissi e poi tornassi in italia, sarebbe ancora peggio!
Perchè come dice edoardo o si parte per non tornare oppure l'esperienza estera a poco servirà nel mio curriculum una volta tornata in italia...anzi, nel mio ambiente se vieni da un'esperienza all'estero ti guardano pure male!(della serie, mo solo perchè sei stato all'estero credi di essere un grande architetto ma non sai manco fare una DIA!)
Insomma, l'unica cosa che spero realmente è che questi sei mesi all'estero passino indenni e dopo questi sei mesi lui possa tornare in italia..

denden sei veramente da ammirare...ci vuole un grande spirito di sacrificio a fare ciò che hai fatto tu, e sinceramente non so fino a che punto io lo possieda!!:)
Kia :
@ced
Ho esaminato la cosa per bene perchè, come dicevo prima, anche io vivo una situazione simile. Il problema si porrebbe anche a trasferirsi da una città all'altra pur restando qua in italia.
Ily :
Perché purtroppo si da per scontato che sia la donna a doversi adattare a lui. E spesso le donne hanno questo spirito da crocerossina che impone questo sacrificio.
ced :
Ahahah...giusto Ily...per quanto ci si può evolvere è proprio dura riuscire a sradicare dalla testa del maschio che ormai la famiglia non si regge più solo sul lavoro e la realizzazione dell'uomo!
Il retaggio della "femmina di casa" ce lo trasciniamo ancora dietro.
Non è solo una questione di soldi, è anche una questione di realizzazione personale, è questo che maggiormente mi rode!

@Kia
Sono d'accordissimo...per me trasferirmi in inghilterra o trasferirmi, che so, a pordenone, sarebbe la stessa identica cosa...a parte la lingua (che poi tocca vedè se riuscirei a capire quelli di pordenone...)
E' una cosa che dico continuamente al mio ragazzo che il mio lavoro è troppo legato al mio territorio.
Che triste destino il nostro!
Ily :
Se è vero che l'architetto si può fare ovunque (e non è vero, perchè per presentare una pratica in Inghilterra spesso devi iscriverti all'ordine inglese, ma devi anche essere in grado di conoscere le leggi e le procedure inglesi)... a maggior ragione di ditte di cui essere dipendenti ne esistono tanti... Fosse il CERN e il tuo ragazzo fosse fisico sperimentale capirei di più, ecco.
Arch. Ir :
Si ma poi ragazzi, parlando terra terra.....si sta pagando un appartamento qui.....
pepina :
@ced, se vieni a pordenone ti passerei a salutare sicuramente....!
ced :
@arch ir
ecco bravo...parliamo terra terra...c'ho ancora 9 anni di mutuo sulle spalle mica bruscolini!
Insomma, troppo dovrebbe guadagnare il mio compagno per essere conveniente un nostro trasferimenti li!
Considerando che, se tutto va bene, ci vorrà parecchio tempo prima che io trovi lavoro come architetto, sempre che io riesca a trovarlo...considerando che sono anche un architetto iunior!!!

@ily
ti do ragione in pieno...ma infatti il punto non è che lui vuole lavorare all'estero...lui vuole proprio VIVERE all'estero...o per lo meno fuori da roma, che è una città che non sopporta più...
a me invece roma piace, ormai la considero la mia città e anche se mi rendo conto che non è il massimo della vivibilità, sono comunque legata a questo posto, e al lavoro che faccio qui!
Insomma, vedremo cosa succederà nei prossimi mesi...

Pepina, grazie per il pensiero!se mi dovessi trasferire a pordenone sarai la prima a saperlo!!;)
Ily :
Temo purtroppo Ced che presto dovrai fare delle scelte:
- o cedi tu;
- o cede lui;
- oppure ognuno per la sua strada.
Purtroppo non vedo alternative. E secondo me non ha "ragione" nessuno dei due: nel senso che lui non può obbligare te a seguirlo, tu non puoi obbligare lui a vivere a Roma. Anche se secondo me, se lui fosse ragionevole, dovrebbe capire che per te sarebbe molto più difficile che per lui, sia perché per un triennale è difficile fare l'architetto all'estero (e anche un quinquennale, a parte i problemi di lingua, dovrebbe imparare tutta la legislazione locale e le pratiche da 0, e ovviamente formarsi la clientela, e senza conoscere nessuno ci vogliono molti anni per ingranare), sia perché hai un mutuo: ora, è vero che l'appartamento si può affittare, ma è altrettanto vero che va seguito (rapporti con l'inquilino, assemblee di condominio, pagamenti, tasse sull'affitto che se tu vivi all'estero e sei soggetta alla tassazione del paese di residenza penso che renda tutto più complicato).
Ily :
Una soluzione ci sarebbe: lui lavora all'estero e ti raggiunge per il week end. Ma se fate un figlio diventa impraticabile.
pepina :
@Giulia congratulazioni!!!!Aspettiamo i confetti :)
Arch. Ir :
Congratulazioni Giulia :-)
Fai un confetto per uno dai XD
desnip :
Ced, non buttarti giù.
Lascialo "sbollire" per 6 mesi nella grigia Leeds, lontano da te, e vedrai dopo come correrà da te e nella solare Roma!:-)
Arch. Ir :
Ma infatti ha ragione desnip, intanto si deve fare 6 mesi la, e chissà che dopo non si fiondi definitivamente tra le braccia della nostra ced :-)
Sinceramente a vedere quello che lei si è già conquistata a Roma, direi che ha già fatto abbastanza.
Kia :
si infatti, probabilmente 6 mesi in uk, se a uno piace il sole, potrebbero portare la depressione. Amici che erano in crisi per questo aspetto ne ho avuti.
ced :
Ma infatti è quello che sto sperando anche io!! Vuoi mettere il sole di Roma (anche se in questi giorni sembra quasi di stare a Leeds!) con la grigia Inghilterra!! Quando sentirà che io vado al mare mentre lui dorme ancora con la trapunta sarà il momento di colpire per convincerlo che è meglio stare qui...
Altrimenti poi mi tocca fare come Giulia e trovarmene un altro, ma pure questo sarebbe un impegno grande! ;))
Comunque per ora mi tocca sentire continuamente la frase "comincia a pensarci a un possibile trasferimento, perchè se io mi trovo bene lì non è detto che torni..."
aaaaaaaarrrrrrrrrrrrrrggggggggggghhhhhhhhhhhhhh!!!
Kia :
@ced
Per lo meno questo (amore per il sole) sarebbe da persona normale quindi hai speranza!!io purtroppo ho un moroso a cui piace il clima inglese e dopo l'esperienza che ha avuto penso ci tornerebbe!arghhhh!!!però è proprio un caso patologico.
Arch. Ir :
Io sarò certamente un illuso sentimentale..... ma secondo me ced dovresti dirgli che tu ci pensi, ma che non è detto che lui non trovi al suo ritorno la serratura cambiata.....

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