... : [post n° 336799]

basta...

ma perchè cavolo ho fatto architettura...ormai me lo domando tutti i giorni....e ora che sto per perdere il mio lavoro più o meno stabile, perchè ho deciso di mettere su famiglia...mi rode proprio di non aver fatto altro. Almeno riuscissi ad entrare a scuola, chiuderei questa maledetta partita iva, inarcassa ecc... tanto ho studiato restauro e non sono mai riuscita a fare neanche mezza ristrutturazione, catasto Ape e niente più... una volta disegnavo, rilevavo archeologie, studiavo volentieri ... ora mi sono solo stufata!
che amarezza.. :
a chi lo dici!!!Io ogni giorno mi faccio la tua stessa domanda...e se avessi fatto ingegneria informatica/gestionale o economia? Tanto a me piacevano le materie scientifiche e sono sempre stata una persona diligente e studiosa.. Alcune amiche che hanno scelto quelle facoltà hanno trovato lavoro subito, e con contratti da 1200/1300 euro!!
E invece io ho sacrificato gli anni più belli per laurearmi in tempi ragionevoli e col massimo dei voti.. E a 4 anni dalla laurea (in progettazione architettonica) mi sento svuotata, stanca di cercare lavoro sperando che stavolta sia continuativo e ben retribuito.. Solo lavoretti in nero da due soldi, che a far le pulizie si guadagna di più... Se penso a quanti soldi hanno investito i miei genitori tra tasse e stampe...che rabbia!!! E poi c'è lo scoglio dell'esame di stato che sembra insormontabile, ma quello è un mio problema personale, visto che odio disegnare a mano..
La verità è che ho perso anche le motivazioni... L'unica soluzione (forse) è l'estero, ma che tristezza...
Paolo :
@Che amarezza...quello che dici è vero. Ma se oramai, come dici tu, un contratto da 1.200/1.300 € al mese ci sembra una cosa eccezionale e da invidiare, dopo una vita di studi, si capisce come siamo caduti in basso! Dopo che un ing. informatico prende 1.200 €, non pensi che abbia anche lui fallito, considerando il difficile e costoso percorso di studi che ha fatto?
Altro che ingegneria informatica o economia! Il mio idraulico per cambiare un rubinetto, 20 minuti di lavoro, ha preso 45 € materiale escluso....questa è economia!!!
che amarezza... :
@paolo: Ah sì, è proprio vero, beati loro!!Un po' come quelle ragazze che a 18 anni hanno smesso di studiare per diventare parrucchiera o estetista e adesso si godono la famiglia (la LORO, quella che hanno potuto costruire!). Il problema è che la laurea in Italia vale poco o niente, e che da quando ti iscrivi a quando concludi il percorso di studi, per quanto tu veloce possa esser veloce, è già cambiata l'offerta di lavoro!! Per non parlare dei primi annunci che leggi, c'è sempre scritto "si richiede esperienze di almeno un anno" e passa altro tempo.. Insomma, arrivi a 30 anni e neanche te ne accorgi, poi ti guardi indietro, fai un bilancio ed è inevitabile chiedersi se ne sia valsa la pena... E poi ci sono i governi che promettono di risolvere il problema della disoccupazione, ma paradossalmente aiuteranno (forse) chi ha tra i 19 e i 24 anni, praticamente la fascia di età in cui si va all'università.. E quindi, tornando a quello che hai detto te "w gli idraulici", e a tutti coloro che ad oggi non si trovano davanti ai mille interrogativi che attanagliano noi laureati (in primis gli architetti delusi)...
sissi :
ah ah ah entrare nella scuola pubblica oggi con le sanatorie appena fatte è IMPOSSIBILE. Forse qualche anno fa... ma oggi proprio no
biba :
Hai ragione, fa tanta rabbia che agli sforzi e all'impegno non seguano i riconoscimenti, e per riconoscimenti intendo semplicemente un minimo di stabilità economica! Purtroppo le alternative alla libera professione sono poche e soprattutto sono poco allettanti per chi ama fare architettura. Ad esempio riuscire ad entrare nell'ufficio tecnico di qualche azienda grossa (non si sa come...però esistono), o specializzarsi su sicurezza dei cantieri, del lavoro e vvf. e lavorare per società di consulenza di questo campo; o avendo certi agganci entrare nel pubblico. Io di queste tre non so cosa sia peggio per un Architetto... però bisogna pur mangiare.
KLA :
Nell'azienda in cui lavoravo prima nell'ufficio tecnico lavoravano solo uomini..."perchè le donne creano problemi"...poi io, donna, lavorando nell'ufficio arredatori mi ritrovavo a lavorare su planimetrie sbagliate arrivate dagli uomini qualificati dell'ufficio tecnico e a correggerle in base alle normative antincendio...ma alla fine sempre a scegliere carta da parati e quadri tornavo...che amarezza.
desnip :
@"...": siccome nella vita c'è sempre chi sta peggio di te, smetti di lamentarti e pensa a chi non solo ha una situazione lavorativa catastrofica, ma non ha nenache la prospettiva di "mettere su famiglia"!
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hai ragione, se non fosse che a causa della decisione di mettere su famiglia il lavoro lo perdo! ... perché non basta che il lavoro è quello che è, ma ti mandano anche via se decidi di avere figli! ...e te lo dicono anche chiaramente in faccia!
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per cui è stato bello finché è durato...ora ritorno nella categoria dei disoccupati con una partita iva inutile...non sono portata per la libera professione e tenterò con la scuola, intanto mi godo la mia famiglia! Tireremo un pò di più la cinghia, ma oggi è la prassi! ... per cui come vedi siamo tutti sulla stessa barca!!!
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ho tanti amici con lavori precari che la famiglia se la sono fatta comunque, la vita è fatta di scelte, si tira la cinghia si fanno sacrifici, ma alle cose importanti non si rinuncia e non si può rinviare a vita!
la situazione lavorativa è disastrosa per moltissimi...e per chi non lo è, rischia continuamente, la possibilità di farmi una famiglia ce la siamo creata ...e abbiamo deciso nonostante la precarietà, da ora in poi sarà più difficile senza lavoro, ma qualcosa ritroverò...l'importante è arrivare a fine mese e sfamare la famiglia. ...con le scuole ci proverò comunque...sarà difficile, ma è meglio della situazione degli studi!
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Concordo con voi, io lavoro per un arch che mi chiama per lavorare quando vuole, sclera, mi tratta come un verme...e non c'è molto altro in giro. Questa è la prospettiva di una persona che si è fatta il mazzo per studiare? caspita, sta meglio chi fa la commessa al supermercato (1300 euro netti al mese con tanto di contratto e senza aver perso anni dietro ai libri).
Fa bene chi mette su famiglia lo stesso, se si aspetta il lavoro non si conclude niente.
Ily :
La commessa?!? Sclererei nel giro di tre minuti. Poi oggi si lavora il week end e l'orario è orrido. Poi all'idea di avere colleghe col diploma di professionale che parlano solo di grande fratello, borsette e french manicure mi vengono i più abietti istinti omicidi.
Il tempo dietro ai libri non è mai perso.
domenico :
@Ily: a questo giro sei andata un po' oltre dai... spero fosse solo ironia, che non ho cmq colto... Per quanto sia vero che il tempo sui libri non è mai perso, penso che qualcuno (in realtà parecchi) dovrebbero alzarsi dai libri e mettersi dall'altra parte del banco del pesce... anche quel tempo non sarebbe perso. A parte il fatto che oggi anche i laureati fanno i commessi, e che fare il commesso è un lavoro più che dignitoso (come è dignitoso lavorare nei we e fare orari orridi)
desnip :
A volte è anche un luogo comune dire che stanno meglio le commesse. Qui dalle mie parti le commesse (oltre ad avere orari impossibili) guadagnano certamente meno di un architetto a p.iva. In più, le commesse delle boutique o dei parrucchieri devono spesso provvedere anche alle pulizie.
biba :
Veramente anche io dove lavoravo prima dovevo provvedere alle pulizie....... Infatti la titolare oltre ad essere una puzzona era pure una resca, ovvero non puliva e non pagava nessuno per farlo. Oddio se ci penso mi sento male!!
Edoardo :
Secondo me c'è pure una nota archistar inglese (di cui non proferisco nome) che è un pò puzzona... ...chissà quanti andrebbero a pulirle il cesso per "fare curriculum"!!!
... :
La commessa è un lavoro di tutto rispetto, e conosco laureati che lo fanno...ragazzi i tempi son cambiati! io non amo fare shopping e non ho pazienza con chi sta li a provarsi 10.000 vestiti, solo per questo non lo farei, ma magari in un altro tipo di negozio... nella vita mai dire mai!
Per quanto riguarda orari, lavorare il sabato e la domenica ecc...non mi sembra che la libera professione o gli studi professionali siano molto meglio.
Per il compenso più o meno è uguale, a volte anche meglio della partita iva.
Conosco gente che lavora mezza giornata 6 giorni a settimana e in proporzione prende piu di me, 11000 con contratto a tempo indeterminato; e hanno la terza media...Per cui ci sono casi e casi...Bisogna rispettare il lavoro di tutti!
su una cosa concordo, il tempo sui libri non è sprecato, anche se forse andrebbe un attimo ridotto allo scopo di iniziare a lavorare un pò prima!
Ily :
Ragazzi, e chi dice che non rispetto il lavoro di un commesso/a?
Dico solo che è sicuramente un lavoro che non fa per me, per orari e doti umane (sopratutto di sopportazione dei clienti maleducati).
Poi è ovvio che sui discorsi tipici "da commessa" ho calcato un po' la mano.
Per quel che riguarda il lavoro nei week end, un conto è lavorare nei week end una volta ogni tanto, un altro lavorare full time tutto il sabato e tutta la domenica di tutto l'anno, tranne quelle due o tre settimane di ferie: in quelle circostanze diventa praticamente impossibile avere una normale vita sociale e famigliare, fare gite con gli amici o la famiglia, assistere a manifestazioni sportive, sagre di paese, rievocazioni storiche che si svolgono (appunto) nel week end, e ad esempio praticare un'attività sportiva agonistica (gare e campionati si svolgono nel week end, appunto).
Ily :
E' così scandaloso sognare un lavoro sicuro (cioè con i diritti garantiti per legge), pagato dignitosamente, con un orario comodo e che sopratutto che lasci tempo di realizzarsi come persona nella vita extralavorativa? Purtroppo oggi per molti il lavoro coincide con la vita, tout court. Persone che oltre al lavoro e alla cura della famiglia non hanno nulla, nessuna passione, hobby o interesse, persone che non praticano attività che possono essere estremamente più gratificanti di qualsiasi lavoro, se non altro perché scelte liberamente: recitare in una compagnia amatoriale, cantare in un coro, fare volontariato, praticare sport a un certo livello, far parte di un'associazione tipo il FAI o un gruppo archeologico... Spesso si tratta di una scelta imposta, altre volte no...
... :
Concordo con te, ma questo lavoro ideale non è ne il nostro ne (forse) neanche quello di una commessa, solo la scuola tempo pieno (18 ore settimanali) ti da questa possibilità...peccato che è difficile entrarci!
Kia :
@ily:
per mia esperienza personale amici e parenti che fanno i commessi/e o comunque altri lavori diverso dal mio, sono messi 10mila volte meglio di me sotto ogni punto di vista, fidati. Anche perché lavorare di sabato e domenica con i turni (perché i negozi hanno i turni) capita per carità, ma magari una volta al mese. Infatti quando ero studente e lavoravo in un negozio ogni tanto mi chiamavo per coprire i turni proprio del we per non stressare il personale assunto.
desnip :
Concordo con ...: le mie amiche insegnanti fanno il corso di tango, il corso di vela, il volontariato al wwf, il corso di disegno, ecc., ecc. Con tutto quel tempo libero che hanno! Poi a giugno cominciano a "smaniare" su dove andare in vacanza, perchè hanno 2 mesi di ferie. Ma se vogliono venire con me devono aspettare ferragosto!

Concordo anche con kia: non è che le commesse dei centri commerciali lavorano tutti i w.e. dalle 9 alle 22... Ho fatto uno stage per un negozio di mobili in un centro commerciale, l'oriario era una settimana 9-15 e l'altra settimana 15-21, compreso sabato e domenica. Mi avessero assunta, per me sarebbe stato perfetto, avevo sempre una mezza giornata libera per fare qualche altro laveretto o per la mia vita, e quando avevo la settimana di pomeriggio potevo anche uscire la sera e svegliarmi tardi il giorno dopo!
Ily :
Sono contenta per i tuoi amici e parenti, Kia! Evidentemente hanno trovato dei datori di lavoro etici e onesti.
Ma purtroppo sento di commesse che hanno il giorno di riposo mai nel week end, e che anzi nel week end lavorano più ore, o di cassieri di supermercato che lavorano sette giorni su sette, e hanno il giorno libero spezzato in due mezze giornate (assurdo!).

Quanto a me, io mi rendo conto che per la cosa a cui tengo di più (i miei studi e il mio progetto di scrivere libri di architettura) ho solo la sera e il tardo pomeriggio, ma sono così stanca che riesco a combinare pochissimo.

X Desnip

E se il tuo compagno lavora dal lunedì al venerdì, quando puoi passare una giornata intera con lui? Mai.
Franco :
Dai consolati che non sei sola. Io lavoro per uno sputo a partita iva, ferie e straordinarie non pagate parto alle 7:30 e torno alle 19:30, faccio un lavoro che non centra un H con i 42 esami superati per diventare architetto....ma grazie a qualche lavoretto extra ce la faccio benissimo e adesso sono veramente contento. Cerca di fare più esperienze possibili in qualsiasi campo e senza storcere il naso MAI (avrai il tuo tornaconto). Vai tranquilla e fatti una famiglia, non facciamoci fottere l'unica cosa positiva che è rimasta di quest' Italia Malata.
In bocca al lupo
KLA :
Ragazzi io ho un lavoro part time pomeridiano come arredatrice/progettista (e ovviamente addetta alla vendita...contabile...) presso un negozio di arredamento di medio-alto livello in cui siamo in due.
Nel tempo libero svolgo la mia amata libera professione (quando ho la fortuna di avere dei clienti) ma il sabato, per lo meno nel mio caso, lavoro full time 10.00-20.00...mio marito lavora lun./ven. con orari di ufficio, lo vedo sempre e solo la sera dalle 21.00 e la domenica...non è la quantità del tempo ma la qualità e il modo in cui si condivide la quotidianità. Piacerebbe anche a me avere il we libero ma si chiama lavoro e in questo modo posso pagare le bollette e tutto il resto, se mi ammalo ho la malattia/ferie pagate ed ho modo di vivere quasi tranquillamente questo periodo di crisi riuscendo a svolgere in piccolo la mia professione...certo, mi becco clienti cafoni, ignoranti e presuntuosi (i cari colleghi architetti spesso sono i peggiori, sembra che tutto gli sia dovuto, assurdo) ma direi che è meglio questo che stare a casa a girarmi i pollici e "bearmi" della mia laurea in attesa della chiamata della vita!
Non avete idea di quante persone conosco che non si "abbasserebbero" mai a fare la commessa in tutte le sue forme, dall'abbigliamento al supermercato...il lavoro nobilita!!!! E sono le stesse persone che si lamentano che in questo periodo non c'è lavoro.
Poi è ovvio che ognuno deve fare il possibile per raggiungere i propri obiettivi e migliorarsi!
@...: se nella vita la tua priorità è quella di crearti una famiglia allora cerca un lavoro qualsiasi in attesa che ti chiami uno studio o di entrare nella scuola...mettila su questa famiglia ma cerca di non creare rimpianti per il futuro...è tutta una questione di priorità...cerca di capire quali sono le tue in questo momento.
confuso :
siete sicuri che la scuola vi permetta una vita agevole? che si lavori solo 18 ore la settimana è un mito da sfatare: per la nostra laurea le materie che possiamo insegnare impegnano mediamente solo 2 ore per classe = 9 classi = circa 240 alunni = circa 240 verifiche da correggere almeno una volta al mese (mediamente 4 minuti a verifica? = 960 minuti al mese = 16 ore al mese = 4 ore alla settimana ; vuole dire anche almeno dalle nove alle 15 ore al mese di riunioni + altre 80 ore all'anno di altre attività obbligatorie tipo collegi docenti e affini, + 1 ora alla settimana per i genitori + almeno 2-3 ore buche + svariate ore per la programmazione e preparazione delle verifiche (differenziate, facilitate e normali a seconda delle difficoltà degli alunni che hai in una classe). se fai il minimo minimo lavori almeno 32 ore la settimana (ma te ne devi proprio sbattere)

riguardo ai due mesi di vacanza , poi, se sei alle medie finisci il 30 giugno e ricominci il 1° settembre se sei fortunato e il preside non ti chiama prima per la programmazione; quindi 8 settimane di ferie come quasi tutti i lavoratori dipendenti con contratto, solo che non puoi scegliere il periodo in cui farle;

se sei alle superiori al 90 % sei impegnato agli esami di maturità fino a metà (o oltre) luglio e poi da fine agosto agli esami di riparazione ( che ora i presidi anticipano sempre di più per garantire la formazione delle classi e quindi l'organico per l'anno scolastico successivo).

senza contare che quella del docente è la professione in assoluto più usurante, più dei medici e dei pompieri, che ha il più alto numero di depressione e malattie nervose e mentali, dovute al prendersi in carico, nolenti o volenti, i problemi di un centinaio di ragazzi al giorno.

e tutto per lo stipendio di 1300 euro al mese per i primi 9 anni, (con inflazione al 2% = 18 % di svalutazione dello stesso: se insegni da 5 anni il tuo stipendio reale è pari a 1170 euro ) poi l'aumento di 100 euro per altri 6 anni, con una laurea, un secondo titolo specifico per l'insegnamento e una abilitazione ( che prendere quella da architetto è una passeggiata a confronto, credetemi).

se conoscete un prete e volete proprio insegnare, fatevi raccomandare per insegnare religione: allora si , non due, ma tre mesi e mezzo di vacanza, niente esami, no verifiche, no concorsi e abilitazioni e stipendio in progressione ogni due anni!!!
Franco :
@confuso
Caxxo sapevo di farmi prete....mannaggia era tutto in discesa!!
Una persona che conosco ha tre figli e per sua stessa ammissione un giorno mi ha detto che insegnare è uno dei pochissimi lavori che ti permette di seguire la famiglia....poi non è tutto rose e fiori.
KLA :
Mia mamma insegna...è verissimo quello che dice "confuso" e altrettanto vero quello che dice "Franco"...pro e contro come tutti i mestieri!
L'insegnamento deve piacere e si deve fare con passione altrimenti diventa un lavoro insopportabile come tanti altri!
Aff :
In ogni caso si ha più probabilità di ricevere in testa un asteroide che entrare oggi nella scuola
confuso :
diciamo che , a parte la mattina, quando i figli sono a scuola, è un lavoro che permette di gestire il proprio tempo come si vuole, nel senso che una lezione o le verifiche le puoi fare anche di notte o in altri orari, ma del resto lo stesso lo può fare un architetto che lavora in proprio. ( e quante nottate mi sono fatto al computer a disegnare quando avevo mio figlio piccolo da seguire perché il pomeriggio non c'era nessuno a tenermelo). e questo non vuol dire lavorare di meno.

per Aff: vero, ma ora ci sono tanti tipi di scuole, tipo i cfp o fp anche privati dove gli insegnanti sono professionisti in un qualche settore, come il cuoco o la parrucchiera o l'architetto che insegna ai meccanici o falegnami o muratori come svolgere i lavori, o disegnare con autocad o a redigere dei rapporti e relazioni sulla sicurezza tipo alla scuola edile. certo non si diventa ricchi, ma si arrotonda senza svilirsi. riguardo la scuola pubblica, per chi si vuole adattare, le serali, per ovvi motivi, sono sempre prive di insegnanti; con cattedra di 9 ore settimanali la paga è di circa 800 euro (x trattenute + basse rispetto ai 1300)
domenico :
Quanta lagna in giro...chi vuole fare l'architetto, schifa le commesse e si lamenta perché le commesse stanno meglio.chi farebbe la commessa,ma poi sai gli anni sui libri...chi vuole una famiglia,e non sa se la puoi avere essendo commessa o architetto..chi vuole fare l'insegnante per avere il tempo di fare il corso di frittura creativa...chi non lo farebbe mai perché troppi compiti da correggere..chi la libera professione perché così posso andare all'ipercoop quando voglio..chi lavorare x uno studio é demoralizzante......io vedo solo tanta gente con parecchia puzza sotto il naso,con la presunzione che la laurea in architettura sia una garanzia di bella vita.. Niente di personale contro nessuno e niente contro anche le difficoltà che ci sono e sono oggettive,però dai...diamoci una regolata,a qualcosa si deve anche rinunciare..
Aff :
X confuso: alle scuole pubbliche serali non avevo mai pensato. Posso chiederti qualche informazione in più? Ci sono sempre le graduatorie come nelle scuole diciamo diurne?
Io x esempio ho fatto tante domande alle private e ai cfp ma se non sei raccomandato non ti prendono. Parlo del veneto
Aff :
Da qualche ricerca in web vedo che per le serali attingono dalle stesse graduatorie di istituto delle diurne. Quindi zero possibilità...
confuso :
per Aff: se vuoi una cattedra completa è difficile anche alle serali perché si, attingono dalle graduatorie. ma se ti accontenti di uno spezzone, di solito lasciato indietro alle serali perchè chi vuole fare effettivamente l'insegnante aspira a qualcosa di più di 6-8 ore alla sera con orario 18.30-22.30 o oltre.
Io le mie 6 ore le ho sempre trovate (circa 600 euro/mese) anche se non sempre vicinissimo a casa. alle serali, ma anche nelle scuole diurne, esaurite le graduatorie provinciali, chiamano da lista III fascia (quella per i non abilitati) e poi da lista su domanda fatta direttamente al preside. il mio consiglio è di fare direttamente domanda ai presidi attorno all'inizio della scuola dove dichiari le materie che puoi insegnare e la tua disponibilità ad effettuare supplenze, e a giugno di quest'anno inserirti in graduatoria di III fascia mettendo la disponibilità alla scuola serale, e/o su più scuole (sono le posizioni meno ambite dagli insegnanti di professione). Il tutto se intendi l'insegnamento come supporto alla tua professione.

se vuoi invece diventare un docente a tutto tondo devi fare un concorso, o partecipare , se ne hai i titoli, ai corsi abilitanti e iniziare una trafila, che mi dicono persone che la stanno facendo, che è un delirio. in bocca al lupo
Aff :
x confuso: purtroppo i percorsi abilitanti (TFA) sono bloccati dal 2012, sto appunto aspettando che li attivino ma pare che il miur non ne abbia intenzione. Sono in graduatoria III fascia dal 2011, classi A033 e A071 ma non ho mai ricevuto una cattedra... quest'anno credo di cambiare provincia così da avere qualche possibilità, mi consigli di scegliere gli istituti (geometri e itis) dove magari attivano le scuole serali? Mi dicono che i corsi serali molti presidi non li fanno più perchè è una bella rogna avere la scuola aperta di sera...grazie per le tue info
desnip :
@confuso: "una abilitazione ( che prendere quella da architetto è una passeggiata a confronto, credetemi)."
Non è affatto vero. Io mi sono abilitata con il concorso del 2001, senza preparmi. Ed inoltre, quando sono andata a sostenere la prova scritta ho scoperto, con mia grande meraviglia, che c'era gente che si era portata valigie di libri (davvero!) e cartucciere con temi già fatti.
Le 8 ore di abilitazione per architetto con progetto disegnato a mano, non sono paragonabili.
Edoardo :
domenico:

"Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno........."
domenico :
La domanda sorge spontanea allora: ma il cielo è sempre più blu?
Edoardo :
Sì, è sempre più blu ma ci sono le scie chimiche.
confuso :
per desnip: ci credo a quello che dici, ma le cose sono cambiate parecchio dal 2001; oggi è diverso; per le materie che si possono insegnare con la laurea in architettura oltre ad una prova preselettiva di 50 domande in 50 minuti, bisogna superare una prova scritta sui contenuti (che per ed tecnica ad esempio comprendono argomenti su quasi tutto il sapere umano dall'alimentazione al funzionamento di una lavastoviglie: può capitare di tutto), una prova pratica e una prova orale sui contenuti e sulla pedagogia oltre che sulla legislazione riguardante il funzionamento di una scuola e la funzione docente; per finire una simulazione di 30' di una lezione; durata del concorso parecchi mesi, percentuale di successo bassissima. se ti sembra facile questo. ma non volevo discutere di questo: il mio intervento iniziale era solo per dire che non è vero che il lavoro di un insegnante è leggero e impegna solo 18 ore alla settimana, magari. è un lavoro bello e impegnativo ed è lungo e difficile arrivare ad insegnare, come del resto è bello, ma altrettanto impegnativo e difficile fare l'architetto.
desnip :
Sì, domenico, è così: il lavoro dell'insegnante è TANTO difficile quanto quello dell'architetto, soprattutto se entrambi sono fatti come si deve.
Ma non accetto più che mi si dica che quello dell'insegnante è il lavoro più usurante: è offensivo sia per le condizioni in cui lavorano certi architetti, che per tanti altri lavori che sono davvero usuranti.

Per quanto riguarda la prova del concorso, vorrei dire una cosa: ma com'è che oggi le prove dei concorsi sono più difficili, la scuola è più difficile, la facoltà di architettura è più difficile, l'esame di stato è più difficile....
Ponteggiroma, noi abbiamo fatto delle passeggaite, vero?;-)
desnip :
In realtà rispondevo a confuso.
... :
secondo me ...noi laureati da pochi anni siamo meno preparati ad affrontare i concorsi e tutti il resto!
l'insegnante è un lavoro bellissimo, impegnativo, ma bello...e le cose extra correzione compiti ecc...te li organizzi come stai più comodo!
Lo stipendio a fine mese è sicuro, cosa che con la libera professione non è...insomma ragazzi è una cosa diversa, poi è ovvio deve piacere, interessare ecc... io il cambio lo farei ad occhi chiusi, anche da precaria! e spero di poterlo fare presto!
lilli :
...DISPERAZIONE.
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

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