desnip : [post n° 349399]

Ribaltiamo la prospettiva...

In questo forum parliamo spesso di come i giovani oggi, in questa professione, siano sfruttati. Non posso che essere d'accordo, avendolo vissuto in prima persona.
Ma ribaltiamo per un attimo la prospettiva.

Mettiamo un'azienda che offre a dei giovani la possibilità di lavorare, offrendo un contratto e una retribuzione, anche per il solo periodo di prova. Mettiamo un giovane che ha la possibilità di fare un lavoro, comodamente da casa e negli orari che preferisce.
All'improvviso questo giovane smette di lavorare, senza un minimo di avviso e rendendosi pressochè irreperibile.
Nessuna telefonata, del tipo:
- scusate, mi sono reso conto che questo lavore non mi piace, non fa per me;
- scusate, ma ho un sacco di impegni lavorativi, non riesco a trovare il tempo anche per questo;
- scusate, ma non posso lavorare, ho problemi familiari, sono malato, sto morendo, blablabla...
Badate: non sto parlando di una specifica persona, ma di più persone che si comportano così.
Allora, delle due l'una: o l'azienda sbaglia qualcosa (e a questo punto mi piacerebbe sapere cosa), o questi giovani "affamati" di lavoro, in realtà non solo non sono così bisognosi, ma sono anche dei maleducati buoni solo a lamentarsi.
poipoi :
il problema è la serietà delle persone, non il contratto di lavoro.
Un dipendente assunto farebbe finta di lavorare, continuando a percepire lo stesso stipendio, tanto non c'è verso di licenziare in questo Paese... Vedere l'andazzo di molti uffici pubblici. Lavorano come si lavora nel privato? Lavorano come quando ti mandano via se non produci? Questa è la realtà. Fate la prova di velocità, guardate come si muovono in un ufficio pubblico rispetto a una struttura privata. E hanno ferie, malattia, maternità (tutte a rischio), indennità, aggiornamento pagato...
kia :
se c'è un contratto che regola il rapporto di lavoro, c'è pure scritto cosa succederà in caso di inadempienza, preavvisi, ecc.ecc. quindi tutto sommato uno quando firma un contratto sa a cosa andrà in contro.
kia :
@desnip
ho riletto meglio il tuo post e non avevo capito il senso. Tu intendevi dire che sei al corrente di soggetti che si sono comportati in questo modo, vero?
Edoardo :
Poipoi ...il dipendente assunto potrebbe avere invece una mentalità diversa dalla tua e lavorare davvero. Questa è la tua realtà, una realtà sulla quale non mi esprimo per decenza.
desnip :
Certo, diciamo che io sono la persona preposta a "inseguire" e "recuperare" questi soggetti che non rispondono nemmeno al telefono, e il cui lavoro sarebbe molto più semplice, se si limitassero solo ad inviare una comunicaizone dicendo che non vogliono più collaborare...
desnip :
Cmq io non parlo di persone assunte.
Edoardo :
Desnip fermo restando il rispetto reciproco... ...se i giovani sono "liberi professionisti" de facto, possono sia essere sollevati, sia sollevarsi senza particolari tutele e/o regole. E' chiaro che ci vuole sensibilità e rispetto.. ma gli avevi fatto qualcosa?
Edoardo :
Cmq... è il solito problema, ovvero si ha bisogno di collaboratori e non si è disposti a trattarli nè da professionisti (%), nè CI SI PUO' PERMETTERE di assumerli, perchè le tasse sono alte e i vincoli per licenziarli sono enormi. Alla fine quelli si sentono utilizzati e a loro volta ti utilizzano, con mille equivoci. Non possono diventare che dei pezzi di m. se sono vere certe "realtà" che leggo, soprattutto per studi importanti. Poi ci sono i lecchini... e compagnia bella, imho anche peggio.
Ci vuole sempre chiarezza e rispetto, comunque, al di là di tutto ed in maniera BIUNIVOCA.
GeoAlessio :
@desnip...Ma come?...Non vogliono lavorare per te?...Io farei carte false!...;-)
giulio :
interessante... ti do uno spunto di riflessione, un giovane diciamo uscito dall'università, poniamo anche a pieni voti, lo metti davanti alla sua ignoranza e fa?? ...fugge! per me è normale
se non hanno mai avuto un contatto con il lavoro non possono stare da soli a casa li devi avviare in azienda (o studio che sia) da solo non sarà mai in grado di "produrre". aggiungi la presunzione del "bravo"... è molto più facile lamentarsi che farsi il ...
Tia :
...se i giovani sono "liberi professionisti" de facto, possono sia essere sollevati, sia sollevarsi senza particolari tutele e/o regole. Quoto in toto! In passato ho perso occasioni proprio perché mi sono fatto "problemi" nel dover abbandonare uno studio da un giorno all'altro. Mi sembrava di mancare di rispetto alle persone per cui lavoravo. Peccato non essere stato trattato allo stesso modo al momento opportuno (per loro). "Delle due l'una?" A mio avviso la prima! Chi ama questo lavoro e/o sceglie di farlo per vivere non si comporta senza alcun motivo nel modo descritto, se lo fa è per reazione ad un comportamento poco rispettoso nei suoi confronti. Non credo si possa fare la morale, per esempio, ad un ragazzo sottopagato se dall'oggi al domani saluta tutti e va in un posto dove è più gratificato e/o pagato. Sarebbe corretto avvisare, questo sì, ma solo quello. Una persona non si inventa di sana pianta di stare male, o avere problemi di qualsiasi tipo. Se lo fa ha le sue ragioni. Con questo non voglio dire che tutti i giovani abbiano ragione, però in questi casi spesso è così. Se poi la cosa succede con più persone all'interno di uno studio/azienda, sempre nella logica del "ribaltiamo la prospettiva", io qualche domanda me la farei...
biba :
Mah, mi trovo d'accordo con chi dice che se non si assume la persona non si può pretendere che quella si comporti da dipendente, che dia il preavviso e tutto il resto! E' vero, sparire senza lasciare traccia è poco professionale, io però non ho mai sentito di nessuno che l'abbia fatto, anche perché se smetti di lavorare e sparisci non vieni nemmeno pagato, quindi non vedo lo scopo.
Ily :
Tia, se il datore di lavoro è quello che penso io trattasi di azienda seria.
banny :
"Cmq io non parlo di persone assunte." direi che questo dice tutto... se non sono assunte e non hanno firmato nessun contratto di collaborazione vincolante (da entrambe le parti) staranno facendo il classico periodo di prova malpagato da finto libero professionista. Perciò, pur non condividendo la scorrettezza dello sparire nel nulla senza comunicazione, ritengo che tu non possa pretendere proprio niente da loro e che abbiano fatto bene. Avranno trovato qualcosa di più retribuito/gratificante/serio di quello che offri tu.
desnip :
@Tia:
", se lo fa è per reazione ad un comportamento poco rispettoso nei suoi confronti": appunto, mi si dica dove è stato mancato di rispetto.

"Non credo si possa fare la morale, per esempio, ad un ragazzo sottopagato se dall'oggi al domani saluta tutti e va in un posto dove è più gratificato e/o pagato.": sottopagato? allora me lo dica: me ne vado in un posto dove mi pagano di più, oppure pur di non essere sottopagato preferisco non lavorare.

"Una persona non si inventa di sana pianta di stare male, o avere problemi di qualsiasi tipo. Se lo fa ha le sue ragioni.": nessuno si deve inventare scuse, ma almeno avvisare, cavolo, prima di farmi ricorrere a Chi l'ha visto?!
desnip :
"se non sono assunte e non hanno firmato nessun contratto di collaborazione vincolante (da entrambe le parti) staranno facendo il classico periodo di prova malpagato da finto libero professionista."
banny, prima di sputare sentenze senza sapere di cosa stai parlando, sciacquati la bocca, come dice qualcuno a sproposito.

Se dai mandato ad un idraulico di fare un lavoro, mica lo assumi? E se l'idraulico inizia il lavoro e poi sparisce senza dirti nulla?

"Avranno trovato qualcosa di più retribuito/gratificante/serio di quello che offri tu."
A parte che non sono io l'azienda nè sto parlando di uno studio di architettura, nessuno ha mai puntato la pistola alla tempia di qualcuno obbligandolo a fare questo lavoro.
biba :
Desnip, hai senz'altro ragione, la gente che prende un lavoro e poi sparisce è poco professionale, però tu ci stai dando pochi elementi per capire di cosa stiamo parlando e forse per questo molti stanno fraintendendo il senso del tuo discorso. Fra cui io, che non l'ho ancora capito. La gente che conosco io quando trova un incarico si bacia i gomiti, altro che sparire senza motivo. Quello che riporti per me è veramente strano!
desnip :
Come ho già detto, non sto parlando di uno studio di architettura che prende a collaborare finte partite Iva.
Trattasi di attività assolutamente indipendente che può essere fatta nei tempi e nei modi che uno vuole.
Come quando un cliente commissiona a me, libera professionista, un progetto: non devo andare a casa sua per 8 ore al giorno per farlo. Però se cambio idea, almeno una telefonatina, per dargli la libertà di incaricare qualcun altro...
ponteggiroma :
dalle mie parti questo fenomeno si definisce "fancazzismo" a prescindere dal rapporto di lavoro che ci possa essere. Ora voler trovare implicazioni psicologico/politiche anche su questo fenomeno, vecchio come il mondo, mi sembra veramente il colmo...
kia :
effettivamente ci sono anche i "fancazzisti" per natura a prescindere che li tratti bene o male economicamenteson proprio fatti così. Vedo fancazzismo anche nei miei capi...quindi figurati.....
Ally :
Io non condivido molto il discorso "no contratto + paga bassa = appena trovo di meglio sparisco". Se anche fossero in quelle condizioni è, a maggior ragione, l'occasione per dire "me ne vado, ho trovato chi mi paga di più".
Ily :
E' un atteggiamento poco serio anche quando si fa volontariato, o ci si mette d'accordo per uscire cogli amici. Figuriamoci sul lavoro.
Edoardo :
Gente, ESISTONO I CONTRATTI....


....anche per tutelarsi da soggetti che dopo che gli hai fatto il lavoro non ti pagano (altro fenomeno vecchio come il mondo).
Edoardo :
Se il giovane SCAPPA DOPO CHE HA FIRMATO UN CONTRATTO l'azienda penso lo possa denunciare.
Ily :
Penso che in questo caso il contratto ci sia.
banny :
desnip sciacquati la bocca tu e stai calmo/a. Avro' sputato sentenza a vanvera, forse, ma da quello che hai scritto in precedenza non si capiva di che rapporto di lavoro stavi parlando. Sarà che di lavori del cavolo in sub-appalto, sottopagati, sottoconsiderati, ecc, che mi sono stati proposti da fanta-professionisti come fossero gentili concessioni ne ho piene le scatole e ho il dente avvelenato. In genere se qualcosa non mi va bene fin dall'inizio non lo accetto e basta, non sparisco nè comunico dopo che ci ho ripensato. Detto questo mi rifiuto di pensare che qualcuno svanisca così nel nulla senza una comunicazione se ha una proposta di lavoro seria, consona al suo ruolo e retribuita il giusto. Parlare di fancazzismo è comodo, io mi farei qualche domanda in più.
Aggiungo che di idraulici spariti dopo aver preso un incarico e che ho dovuto rincorrere per finirlo me ne sono già capitati due. Avevano lavori più importanti da seguire, e le "monatine" non interessano nessuno.
desnip :
" da quello che hai scritto in precedenza non si capiva di che rapporto di lavoro stavi parlando": probabilmente non si capiva e non si capisce.
Ma c'è scritto chiarissimo che c'è un CONTRATTO e una RETRIBUZIONE ANCHE PER IL PERIODO DI PROVA.
Retribuzione anche per il periodo di prova: in un paese dove gente superspecializzata e masterizzata accetta stage di anni senza neanche un rimborso spese.
Ally :
Ok, però di questi tempi il termine "contratto" va dall'assunzione a tempo indeterminato a varie forme di collaborazione tipo cocopro, apprendistato, stage, collaborazione a p. iva (lettera di affidamento d'incarico), tempo determinato ecc, tutte situazioni in cui "contratto" non è sinonimo di garanzia di lavoro continuativo.
Idem per la retribuzione, tra i datori di lavoro spesso c'è confusione tra retribuzione (quella che ti consente di pagare il mutuo, le bollette e la spesa) e rimborso spese (con cui ci paghi l'abbonamento dell'autobus e -forse- il pranzo).
Dato che la maggior parte dei forumisti è abituata a proposte di contratti del cavolo e di retribuzioni ridicole, viene spontaneo essere un po' prevenuti.
Detto ciò resto del parere che, a prescindere dalle condizioni di contratto e retribuzione (che cmq si possono rifiutare da subito), è correttezza e buona educazione avvisare se si interrompe la collaborazione.
desnip :
Giusto, Ally.
E' una questione di rapporti umani a cui mi riferivo.
Perchè se una persona mi sparisce all'improvviso enon riesco a rintracciarla, io sinceramente mi preoccupo. Poi, ovviamente, è solo quando la cosa diventa comune ad altri che comincio a sospettare sia cattiva educazione.
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