Archidisillusa : [post n° 353394]

34 anni, che fare?

Ho già letto tutti i post sull'argomento e non sono la prima né l'ultima che in questa sede cerca incoraggiamento, ma anche critiche severe (benché costruttive).

Ho lavorato e studiato, ho avuto problemi di salute mia e di mio padre, ho sofferto di insicurezza cronica, per cui mi sono lasciata scappare tante sessioni di esame. Sono laureata da 1 anno e mezzo con forte ritardo, ho poi sostenuto l'Esame di Stato.

Morale della favola esperienze lavorative nell'ambito solo una di poco più di un anno.
Attualmente cerco uno studio e ricevo le stesse risposte: "crisi, 2 anni duri di gavetta a costo zero, sei sicura? Provare attività inerenti?"

Nessuno fa riferimento all'età, forse per non mortificarmi più di quanto io stessa non sia.

Ho per le mani una pratica, una sanatoria e devo portarla a termine, ma la poca esperienza mi rallenta.

A volte ho pensato di proseguire in formazione...ma con quali soldi? Mi piace studiare, lo faccio con più coscienza, ma temo che specializzarmi da autodidatta non serva a nulla se poi non ho un pezzo di carta.

Come mi posso presentare negli studi in queste condizioni? A loro interessano le esperienze nel settore, e come dargli torto? Come dar loro torto, in tempi di crisi, quando mi dicono che formare una persona è un costo? Non ho girato troppi studi, ma per ora la musica è la stessa.

Ma davvero dovrei mollare tutto senza nemmeno aver avuto la possibilità di provare? Tornassi indietro mangerei pane e cipolla piuttosto che fare lavori non attinenti e mi risparmierei 4-5 anni che a quanto pare non fanno bilancio...Ma con il senno di poi siamo tutti bravi.
Ditemi voi se l'insistenza può pagare (e per pagare intendo fare gavetta sottopagata a 34 anni ma provare, imparare, dimostrare che si può essere all'altezza).
biba :
La risposta alla tua domanda dipende da tremila cose, tra cui è brutto dirlo ma, in estrema sintesi, a mio avviso la più importante sono i soldi... ovvero quanto ne hai bisogno in fretta e quanto puoi permetterti di aspettare mentre ti fai la tua gavetta e le tue esperienze. Laurearsi è faticoso e tutti vorremmo avere un riscontro delle nostre fatiche, però a volte ci sono cose più importanti che non possono aspettare tipo farsi una famiglia e possibilmente guadagnare due soldi per mantenerla.
Per il resto, l'insistenza paga sempre. Lascia stare la formazione e corri in uno studio!
Edoardo :
biba, "guadagnare due soldi per MANTENERLA" e "corri in uno STUDIO" sono due cose totalmente inconciliabili, purtroppo. Se si ha bisogno di soldi ora e non si appartiene a un'élite.. apriti cielo.
RoRo :
Ciao, francamente io ti sconsiglio di intraprendere la strada della "libera professione", come ti hanno già detto ti occorreranno anni di gavetta a zero euro o poco più per non giungere tra l'altro mai ad una autonomia economica. Anche proseguire nella formazione secondo me ha poco senso, rischi di perdere ancora tempo e allungare i tempi di inserimento nel mondo lavorativo. Il mio consiglio, vista anche l'età, è di provare eventualmente in qualche azienda per ufficio tecnico, rappresentanza, ecc... Saluti!
Kia :
guadagnare due soldi per MANTENERLA" e "corri in uno STUDIO" sono un ossimoro. Però a denti stretti, o col pugnale fra i denti (frase mitica del mio ex capo che solo ora capisco a distanza di anni), il passaggio in uno studio bisogna farlo. Non parlo delle gavette eterne e delle cacchiate tipo la "bottega" ma solo del fatto che secondo me prima di affrontare autonomamente delle pratiche edilizie, può essere molto utile averne svolte di simili per conto di altri. Dopo averne fatte a pacchi per altri, poi sai come fare le tue. Altrimenti proverei uffici tecnici di aziende o anche imprese tenendo presente che queste ultime prediligono i geometri ma non si sa mai.
Edoardo :
Sì, Kia... ...ma data la complessità ci vogliono anni e se hai la fortuna di trovare:
1) Gente che ha lavoro continuativo;
2) Gente onesta e pagante;
3) Gente che ti vuole valorizzare dandoti mansioni di competenza MA senza abbandonarti.
Questa tipologia, rara, se ancora esiste grosso modo sta provando a campare per non chiudere... figuriamoci se INSERISCE una brava ragazza di 34 anni.
Il resto, cioè chi ancora lavora realmente su opere non di sopravvivenza, sono solo megastudi, e cercano ragazzini gratis... e magari in questa masnada di eccitati entra solo chi ha la spintarella... ...oltre a tutti i requisiti possibili. Ma il primo è l'età.
Edoardo :
Teniamo poi conto che permettere in pratica gli "insegnamenti" bisogna avere i MEZZI e le CONOSCENZE dopo per poter lavorare, quindi altri anni di fuoco. E tutto questo se c'è lavoro fuori... ..figuriamoci se nemmeno c'è questa possibilità perchè i lavori di architettura extra archistar sono quasi azzerati.
claus :
Ciao Archidisillusa,
io sono laureato da 5 anni circa e dalla mia piccola esperienza ho capito che l'età giusta per laurerarsi è relativa. Laurearsi presto è fondamentale quando, purtroppo, non si hanno le spalle coperte e ci si deve inserire quanto prima nel mondo lavorativo per trovare occasioni, anche se poi oggi restano a piedi persone che si sono inserite da giovani, giovanissimi e che forse oggi non lo sono più...se non c'è lavoro non c'è ne per nessuno (almeno fra i comuni mortali)...Viceversa se hai un pò di ganci laurearsi più tardi non è un problema...e non è nemmeno un problema il non fare gavetta in uno studio, tanto imparerai direttamente in prima persona. Per inciso, i titolari degli studi con cui ho collaborato non hanno fatto la gavetta per come la si intende oggi ma si sono messi direttamente in gioco. Con l'aiuto dei ganci e sfruttando le persone. Il consiglio che mi è stato dato è più che cercar lavoro cercare le persone che ti possono far lavorare...in altri parole lavoro clientelistico. E' questo il problema grave del nostro paese...Inutile dirti che sono fra quelli a piedi...io fin quando non ho reali alternative provo ad insistere... poi chissà...
biba :
Infatti mi pareva di avere scritto che la prima cosa su cui ragionare sono i quattrini, ma forse non sono stata abbastanza chiara!!
Archidisillusa :
I soldi sono stati soprattutto in passato un problema, perché altrimenti non avrei fatto un miliardo di lavori durante il percorso accademico. Ad oggi il mio compagno ha un lavoro stabile e ben retribuito, quindi diciamo che basterebbe, inizialmente, anche poco. Questo non significa che lui da solo possa provvedere a vita a tutte le spese che occorrono, beninteso.

Nel 2012 dopo 2 anni in un'azienda, mi hanno licenziata per mancanza di lavoro e sono stata un anno in disoccupazione, così ho fatto tesi e Esame di Stato e mi sono levata il dente.

Altro errore, se volete, è che mi sono impegnata in mestieri senza prospettiva di carriera, quindi non ho creato una figura professionale "alternativa". In tal senso è una gran seccatura, perché anche se uno volesse rifarsi da zero e voltare pagina, a questa età, in questo paese, non dico sia impossibile, ma è altamente improbabile.

Poi, come giustamente avete fatto notare, la libera professione è "libera" per pochi eletti...In ogni caso insisterò...un po'. Poi vedremo.

Grazie comunque a tutti per le risposte :-)
Archidisillusa :
PS. Non vorrei che passasse il messaggio che non me ne freghi abbastanza di questa professione, è solo che sono stata sempre molto elastica e mi sono adattata, non escluderei di adattarmi ancora, se non fosse che pare tutto precluso da età anagrafica e crisi economica.
ponteggiroma :
Secondo me ti sei fissata con questa storia dell'età, non fai altro che ripeterlo, guarda che 34 anni per la nostra professione e soprattutto qui in Italia non sono niente. Magari negli USA saresti considerata vecchia, ma se consideri l'età media degli architetti o altri professionisti in genere praticamente sei una ragazzina.
Quindi invece di stare al pc a lamentarti, muoviti che hai una vita davanti!
Archidisillusa :
Ponteggiroma...hai ragione, è un po' una paranoia che mi perseguita e che autoalimento con le lamentale. Grazie per lo stimolo!
Edoardo :
Allora, Frank Lloyd Wright nacque nel 1867 e firmò il Guggenheim a circa 90 anni... ...Louis Kahn cominciò a fare l'architetto a 50 anni... quindi C'E' SPERANZA NO?!!! DAJEEEE!!!
ponteggiroma :
Non so che cosa facessero questi geni dell'architettura moderna a 34 anni, ma so cosa facevo io: la fame NERA. Ricordo che condividevo appartamento con altri 5 sfigati come me e non sapevo se il mese successivo sarei riuscito a pagare affitto e bollette. Però ricordo quei tempi come tra i più belli della mia vita.
fulser :
poteggi, mi hai fatto sorridere!
Comunque, se vi può consolare, mi risulta che FLW a 34 anni avesse già 4 o 5 figli dalla prima moglie (ne ebbe se non sbaglio 6 in tutto), e in seguito se non ricordo male è anche fallito una o due volte. Per non parlare di quando perse tutto lo studio per quella famosa storia dell'incendio....
Quanto a Kahn, fino a 40 e passa anni ha fatto solo il teorico e lo manteneva la moglie; quando è morto ha lasciato tre figli da tre donne diverse e debiti per 500.000 dollari.
Diciamo che a 34 anni probabilmente entrambi si svagavano molto.... ;-)
sclerata :
fulser...e se non abbiamo nessun coniuge che ci mantiene come FLW e LK??

cazzarola.
perchè ho sposato un architetto squattrinato essendo architetta squattrinata pure io.
mannaggia!
desnip :
Mah... una volta un professore mi disse che a 40 anni si è ancora un "giovane architetto", visto che i concorsi di progettazione per giovani architetti hanno questo limite d'età.
Tuttavia non sono d'accordo con voi che avere 34 anni non sia un problema. Certo,dal punto di vista della vita, 34 anni non sono niente, è ancora una ragazza.
Ma dal punto di vista lavorativo non è così, purtroppo. Guardate i limiti di età degli annunci di lavoro.
Tia :
Bene ragazzi, dopo aver letto i vostri post disillusi e aver capito una volta di più che nuotiamo tutti nello stesso mare di m. , inizio questo lunedì col mio avvilimento cronico un po' placato. Grazie
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