whatever : [post n° 363639]

lavoro lontano da casa

Ciao a tutti, avrei bisogno di un consiglio o meglio di sentire pareri in merito alla situazione lavorativa che sto vivendo.
Sto lavorando presso un negozio (materiale edile) dove servo la clientela e faccio piccole anzi piccolissime ristrutturazioni (senza essere pagata per questo). All'inizio mi è sembrato interessante ma dopo alcuni mesi mi hanno trasferito a 50 km da casa e facendo l'orario spezzato esco la mattina alle 8 e torno alle 8 e 30 la sera.
Inizialmente il contratto proposto (apprendistato a 3 anni) mi era sembrato vantaggioso senonchè per togliermi soldi mi mettono permessi non retribuiti mai effettuati in busta paga (io al lavoro ci vado sempre) e arrivo a prendere mai più di mille euro al mese ma anche questo stipendio lo pagano con un mese di ritardo.

Tra qualche settimana cambierò casa e andrò a vivere a circa 75 km dal lavoro, sono stanca la sera non riesco nemmeno a cenare, mi preoccupa l'idea di lasciare un lavoro in questo periodo e mi preoccupa lo stesso rimanere in un posto dove non è ammesso un giorno di ferie che non sia deciso da loro o un permesso, che raggiungo con due ore di auto e che a giudicare dalla situazione dei miei colleghi che lì ci lavorano da anni non concede molte possibilità di crescita (come entri così rimani) non ho il tempo per fare nemmeno la formazione continua e per ultimo dovrei mantenere me e mia madre con un lavoro che forse aggiungendo altri 100 euro di benzina al mese non riuscirà nemmeno a farmi pagare le bollette!
Avete qualche suggerimento? Voi cosa fareste al posto mio? Grazie!!!
Ily :
Onestamente:

1) Per la cosa dei permessi non retribuiti messi in busta paga andrei di corsa da un sindacato: i permessi vanno chiesti - credo - con un apposito modulo e quindi ne rimane traccia.
2) Comincia a rifiutarti di fare ristrutturazioni (che firmi e timbri?). Attieniti solo alle tue mansioni.
3) Raccogli prove di ferie e permessi negati se non decisi da loro: chiunque deve poter usufruire di permessi per le normali faccende della vita: non è che se ti si rompe la caldaia puoi stare senza riscaldamento perché loro non ti danno i permessi. Quando hai fatto questo, una bella denuncia per mobbing secondo me ci sta tutta.
whatever :
Grazie Ily,
il fatto è che la situazione è molto complessa, i permessi o giorni di assenze sono un problema in effetti (ora con il trasloco in corso devo fare tutto stando 12 ore fuori casa...non è facile), ma c'è la distanza da considerare e un'auto che forse tra due anni sarà da buttare e ricomprare.
Diritti manco a parlarne quando sono andata a chiedere se potevano darmi tutto il mio stipendio e non una settimana al mese in meno (a tanto ammontano le ore di falsi permessi che mi attribuiscono in busta) mi è stato detto che se non mi trovo bene al lavoro posso anche andarmene che l'errore è stato del commercialista che mi ha fatto un inquadramento troppo alto (il contratto non l'ho mai visto nè firmato so che sono registrata perchè mi sono informata al cpi) e quindi anzichè 1200 euro me ne danno circa 950.
Ne ho parlato con i colleghi ma sembrano tutti terrorizzati, tutti aspettano stipendi arretrati di due o tre mesi (o 4 addirittura) mi hanno detto che per loro è ragionevole ora come ora accettare un contratto part time e lavorare in nero per il resto del giorno, che non lavoro mica per il pubblico e quindi non devo lamentarmi...credo che sia anche responsabilità loro se ci si trova da qualche anno in queste condizioni lì dentro!
Ad ogni modo non so se reggerò ad arrivare a circa 14 ore fuori casa per 950 euro al mese e nessuna prospettiva di miglioramento ma solo la paura di perdere un lavoro che benchè così raro non serve più al suo scopo.
ArchiFra :
scappa di corsa e fai una bella denuncia!
andrea :
continuate ad accettare queste situazione, tra qualche anno sarete voi a pagare il capo per l'onore di lavorare da lui
biba :
"Scappa di corsa e fai una bella denuncia" è quello che mi sentirei di dirti anch'io! Capisco che giudicare da fuori sia facile e che invece per chi ci è dentro sia molto difficile decidere di lasciare andare un lavoro che, per quanto sottopagato, è pur sempre un lavoro. Però a volte c'è bisogno di sentirsele dire le cose, anche un po' duramente! Come dice Andrea, la situazione attuale è frutto delle vessazioni a cui ci siamo sottoposti per anni senza fiatare: gente sottopagata, architetti che lavorano gratis perché devono "fare gavetta"... ma non esiste proprio!!! Se non ci fosse la fila di gente fuori pronta a prendere il tuo posto, vedi che non potrebbero permettersi di trattarti così.
Consiglio 1: se ti segnano dei permessi, stai a casa sul serio e quelle ore di permesso fattele. Vedrai che quando il lavoro si accumula magari iniziano a ripensarci. Consiglio 2: pensa seriamente di cercare un altro tipo di lavoro. Personalmente preferirei lavare i piatti a 10 minuti da casa e tenermi in mano tutto lo stipendio, piuttosto che fare un lavoro socialmente ritenuto più elevato ma dove vengo umiliata, sottopagata, vessata e per di più lontano da casa con tutte le spese che comporta. Non esistono lavori meno nobili di altri. La dignità, invece, non ha prezzo.
whatever :
Grazie a tutti per il consiglio,

purtroppo non erano questi gli accordi altrimenti non avrei mai accettato dal momento che un lavoro meglio pagato ce l'avevo, mi hanno preso con l'inganno e per questo mi sento anche truffata!
Spero presto di trovare qualsiasi altra cosa che mi permetta di andare avanti.
Esattamente mio padre diceva che il lavoro non pagato non vale niente e infatti è laprima volta che mi trovo in questa situazione, neanche dopo la laurea ho accettato lavoro mal pagato ma oggi mi pare che non ti chiedano nemmeno il permesso ti ci ritrovi e basta.

Grazie davvero a tutti spero che possa servire ad altre persone in difficoltà come me (sono sola e devo mantenere anche mamma!) non facciamoci trascinare nella disperazione in cui ci vorrebbero vedere....non diamogli questa soddisfazione!!!
Edoardo :
whatever, purtroppo ti sei cacciata, come quasi tutti qui, in un settore dove sei in concorrenza con gente mantenuta. Percui, in assenza di leggi che impongano contratti e retribuzioni ...o sei il nm.1 ed in un mercato che chiede gente al top (che non c'è, forse in UK chissà)... oppure hai grosse difficoltà ad ottenere un LAVORO oggi (per def. retribuito e contrattualizz.). La cosa amara, inoltre, è farlo capire a gente di una generazione in cui le cose erano simili ma diverse... con poco ci si avviava e ci si saltava fuori, si era in meno e tutto era più facile ...e gli altri, "i falliti", magari venivano assunti a 1 milione e mezzo al mese con CCNL e qualcuno faceva pure carriera in attesa di una bella pensione. Quel materassone oggi non esiste più, o sei sopra o sei sotto (c'è anche il "mondo di mezzo" della mafia romana ma quello non c'entra quasi niente).
Kia :
@edoardo: "in assenza di leggi che impongano contratti e retribuzioni" ? in questo caso direi di no, perchè la collega ha un contratto di apprendistato di 3 anni quindi in teoria non dovrebbe essere nella situazione in cui vige la legge della giungla. Il problema è che la ditta.....ha "interpretato" a modo suo il contratto.
@whatever: ma a questo punto stai a casa una settimana al mese a farti i caxxi tuoi così risparmi di benzina e ti riposi...e magari fai un salto da un sindacato esponendo il tuo caso.
Edoardo :
Kia hai ragione ma quei "contratti" sono fatti per essere interpretati. Lì sta l'inganno...
Kia :
tra l'altro, scusate l'ignoranza, ma quando si è in "permesso" ( su carta la collega ha dei permessi fasulli non richiesti) in teoria non si dovrebbe stare a lavorare....quindi se per sfiga ti succede qualcosa al lavoro come la mettiamo con le varie assicurazioni?boh, a me pare una cosa allucinante. Vero è che tanti dipendenti vedono di buon occhio la faccenda di avere parte dei soldi come da contratto mentre il resto in nero così non sono tassati....salvo poi iniziare con la tiritera solita del "dipendente che paga tutto fino all'ultimo cent, e bla, bla, bla". A me pare di aver capito che qua siamo in una situazione ancora diversa: la collega, questi soldi proprio non li vede perchè la settimana di permessi viene detratta, diciamo, "d'ufficio". Quindi farebbe bene a starsene sul serio a casa!
biba :
Aggiungo una cosa: a volte quando si è così vessati sul lavoro si entra in una specie di trip mentale di vittimismo e ci si auto-convince che non ci sia nulla da fare, che in fondo tutti i posti ormai siano così e che non ci siano alternative. Specie se chi è lì da più tempo di noi non reagisce. Non farlo! Non è vero!! Sai quanto è salutare mandare a fanc....ehm cioè intendevo dire.... rimettere al suo posto.... il datore di lavoro che ti tratta così? Vai dal sindacato e fatti sentire.
Edoardo :
biba esatto: la mia compagna è assunta da un commercialista, segue 40 aziende ...eppure è in pieno trip. Fu presa a 800 al mese, dopo 5 anni ebbe una proposta per un impiego meglio pagato e il "capo" le disse, pensando di perderla: "Quanto vorresti?". Bisogna, come dici, avere più autostima... perchè a volte siamo noi stessi i primi a favorire certe situazioni. Con la crisi tuttavia non si capisce più nulla...m auna cosa è certa: qualcuno ci marcia sopra alla grande.
whatever :
Si che ci marciano, io non prendo un centesimo in più in nero e questa situazione che potrebbe sembrare di precarietà estrema per la prossimità al fallimento va avanti da anni, è così che si tengono in estrema vitalità!
Seguirò certamente il vostro consiglio tra qualche settimana porrò fine a questa pagliacciata, rimane il dispiacere di aver lasciato un posto di lavoro migliore e l'aver conosciuto persone disposte a qualsiasi cosa pur di non mettere in discussione il cosiddetto materasso .
Non è accettabile davvero uno svilimento simile.
Spero di comunicare presto una nuova opportunità intanto voi che lavori svolgete? Siete trattati bene o meglio nel rispetto delle leggi?
e.arch :
Quanto sano ottimismo! Io invece sono in pieno 'trip' e al momento sto accettando tutto quello che capita a prezzi ridicoli pur di fatturare. Da questi commenti ritrovo però la voglia di farmi valere e di avere fiducia nelle mie capacità, sia per poter 'trattare' nelle commesse che mi capitano, che per prendere in considerazione anche il fatto di riciclarmi in altre attività senza per questo dovermi sentire sconfitta!
Ily :
Scusate la cruditè, ma la prima colpa è di quelle persone disposte a tutto pur di tenersi un lavoro orribile!!!
E ringraziano pure, come se avere un lavoro fosse chissà quale regalo del datore di lavoro, e non un patto bilaterale: io devo campare, tu hai bisogno di una persona che ti faccia certe cose.
Anche perché se devi mangiar fuori e spendere tanto di benzina cosa ti resta di quello stipendio?!?
Maidenina :
Scappa viaaa! Fallo per te stessa! Son stata quasi sette mesi in un posto di lavoro insopportabile; ho frignato, pure qui sul forum, tutti mi dicevano di andarmene, ma io non li ascoltavo; un giorno, uno dei miei capi, mi ha trattata per l'ennesima volta come una pezza da piedi, e io ho avuto il coraggio di ribellarmi; dopo un mese sono stata licenziata, ma, tornando indietro, lo rifarei. Ciao, in bocca al lupo per tutto quanto
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