thekooks : [post n° 382389]

Scegliere Architettura dopo triennale!?

Ciao a tutti! Volevo un consiglio da chi magari ci è già passato.. Allora, io ho già il diploma di geometra e l'anno prossimo dovrei laurearmi in Lingue(in corso).. solo che ultimamente diciamo che si è ''riaccesa'' la voglia di fare architettura :D Secondo voi è troppo tardi? Teoricamente se iniziassi architettura nell'a.a 2017/2018 mi laureerei a circa 27anni (se tutto va bene) è troppo per inserirsi nel mondo del lavoro (italiano o estero che sia)?

P.S.
So che già la mia domanda è piuttosto esigente, ma potreste eventualmente consigliarmi una buona università per architettura? (per esperienza diretta non mi fido per niente delle classifiche nazionali in quanto molto spesso sono stilate in base a criteri del tutto inutili). Per ''buona'' intendo un'università non troppa affollata, con un corpo docente presente e stimolante (non architetti/ingegneri che svolgono la professione e vedono l'insegnamento come passatempo), con orari umani (ho sentito di gente che ha lezione dalle 9 alle 20/21, e il tempo per studiare, progettare?).. Forse chiedo troppo, ma sinceramente non mi va di rischiare di laurearmi fuori corso per colpa dei suddetti problemi.. Grazie mille a chi risponderà : D
alsi :
I crediti per il corso triennale sono sempre gli stessi quindi gli orari....anche. Idem l'affollamento medio dei laboratori (c'è una norma che stabilisce limiti e criteri)
Puoi evitare Roma, tanto per cominciare, o almeno La Universitá InSapiente
ArchiFra :
sono molto buone ferrara e mantova: facoltà piccole, poco affollate, quindi si segue e si viene seguiti bene, città a misura d'uomo.
più che altro valuta quanto la lampadina dell'architettura sia accesa, se è davvero quello che vuoi fare perchè la crisi è micidiale e tantissimi professionisti e studi hanno dovuto chiudere baracca e burattini. inoltre per taaaaanti anni lavorerai gratis, se ti va bene ti offrono un rimborso spese con la scusa che ti insegnano anche se finirai a fare il galoppino e a dover rubare le competenze perchè nessuno ti istruirà
Edoardo :
Da noi a FI, 1994-1996 circa, c'era una tipa riccia che a FE aveva dato 10 esami in un anno e lì 1, si lamentava e non capiva. A meno che la tipa non sia andata a FI per fare ehm... "altro" ...sicuramente una facoltà dove si fanno quiz e si passa è meglio di una dove, ad es. geom. descrittiva, si faceva portando avanti un disegno in prospettiva schedati alle revisioni per poi fessere ammessi ad esame scritto e, dopo, all'orale. E' meglio in chiave opportunistico-lavorativo è chiaro, non teorico didattico culturale. Quindi, se si ha fretta, imho è meglio una facoltà compatta (occhio a domande su Lovanio e musicisti Jazz) piuttosto di un baraccone di prime donne dove puoi gustarti alti picchi culturali ma annegare tra ex tempore, laboratori, e corsi specialistici imposti all'inizio. E' anche vero che la mia è una lucidità fulgida ma ormai risalente al Periodo Giurassico... ora, se è così, vale al top.. sennò considerala fuffa.
Kia :
ma scusa, sei già geometra...chettefrega della laurea triennale in architettura?! puoi comunque lavorare nell'edilizia e probabilmente rischierai anche di essere pagato a differenza di molti neolaureati architetti.
thekooks :
Mantova infatti mi ispirava, però ho letto che fa parte del polimi, quindi dovrebbe essere affollata? (O sbaglio(?))
Per quanto riguarda la lampadina, sono più che sicuro! Purtroppo so bene quale sia la situazione qua in Italia, infatti dato che tra l'altro ho una buona conoscenza di inglese e francese pensavo, idealmente, di spendere poi la laurea all'estero..ma magari sogno ahaha
thekooks :
Ma nelle grandi università che hanno più di 100/200 iscritti come fanno? Nel senso, ci sarà una divisione in classi o no?
thekooks :
Bhe, più che altro perché vorrei approfondire le mie conoscenze, e il semplice diploma non mi basta. Poi sinceramente la preparazione che mi ha dato la mia scuola, dal punto di vista artistico ma anche da quello tecnico, è stata piuttosto scadente..
Lorenzo :
Non buttare via il tuo tempo. Stai alla larga da qualsiasi facoltà in architettura. Stai meglio come stai.
ArchiFra :
the coocks: al polimi i laboratori erano da 80 (in realtà si arrivava a 100) persone, alcuni corsi erano divisi in due sezioni con circa 300 iscritti l'una mentre altri corsi prevedevano una sezione unica con quindi circa 600 iscritti.
eli71 :
"nelle grandi università che hanno più di 100/200 iscritti".......ma alla facoltà di lingue quanti siete ??Io ricordo nel 1990 quando mi iscrissi a Firenze c'erano almeno sei classi da 200 persone.....non so come sia ora ma credo che siano rari quelli che si sono laureati in tempo in architettura, per lo meno "ai miei tempi" erano pochi quelli ci mettevano 6-7 anni a laurearsi, mediamente ce ne volevano 10-11.Poi anche io ho sentito che a Ferrara invece si è abbastanza coccolati però anche io ti direi di lasciar perdere.
lori :
Mi unisco al coro di quelli che ti dicono di lasciar perdere. Se vuoi fare questa facoltà nella speranza di trovare lavoro, mi dispiace ma Il gioco non vale la candela. Inoltre, con la laurea triennale saresti (sempre dopo aver sostenuto l'esame di stato) un arch. junior e mai nessuno ha capito che cosa sia un arch. junior. Rimani geometra senior se non altro inizi a lavorare/penare tre anni prima. Dai retta a kia.
fulser :
concordo con tutti, essendo geometra e con una laurea in lingue hai la possibilità di mandare un curriculum degno di risposta ad una delle grandi aziende italiane che lavorano all'estero (leggi il post di voglioandarevia qui sotto, che probabilmente pagherebbe per essere al tuo posto), al limite io farei un corso di specializzazione od un master di management veloce di qualche tipo, e poi basta. Se sai bene le lingue che hai studiato ti si possono aprire molte più porte che con una laurea in architettura. Se poi lo vuoi fare per arricchimento personale è un altro discorso, ma allora, con tutto il rispetto, fallo a tempo perso (se si può dire così.....) e nel frattempo lavora. Mentre tu sei qui a farti seghe mentali, ci sono migliaia di tuoi coetanei laureati cinesi ed indiani o dell'est europa, preparatissimi, che vogliono il tuo posto.
fulser :
scusate! certe volte mi rileggo e probabilmente sembro un po' cruda, ma è che sono vecchietta e vedo molta ingenuità, e ci terrei che altri non facessero i miei stessi errori!
Edoardo :
'na domandina da niente a cocks... che lavoro fà il tu babbo? A me quella domanda la fece un ordinario di composizione architettonica mentre mi dava 30 sul libretto, senza alzare la testa. Capii anni dopo il perchè.
arko :
Inutile fare architettura dopo aver frequentato il geometra. Ormai sei irrimediabilmente infetto.
Risparmia soldi e tempo.
vikika :
io ho studiato al politecnico di torino e mi sono laureata in 6 anni: 3 anni giusti per la triennale e 3 anni per la specialistica (un anno dedicato solo per la tesi) e non sono un genio della lampada.....sinceramente dire di rischiare di laurearsi fuori corso a causa dei fattori che hai indicato tu mi sembra un po' strano Anche perché con i nuovi ordinamenti i corsi sono NON più quelli numerosissimi e ingestibili dei vecchi ordinamenti. ricordo che nel mio corso al primo anni eravamo circa 80 che poi venivano ancora divisi in due gruppi per i laboratori (negli anni successivi la selezione naturale ha fatto il resto!). A parte questo concordo con chi ti ha consigliato di spendere piuttosto il titolo di geometra e magari fare corsi di specializzazione o master! hai dalla tua la fortuna di avere già un titolo e la conoscenza delle lingue!!
alsi :
Posso dare testimonianza del cambio dei corsi essendo stato prima studente dei corsi con media 8,5 anni e poi prof dei nuovi corsi. Si la facoltà ora è piú veloce o meglio come diceva Luttazzi questa università va in onda in forma ridotta per venire incontro alle vostre capacitá mentali... Alcune leggi europee sono state recepite come al solito all'italiana e adesso per essere più efficienti le univeristà si sono tagliate i programmi.Le università sono responsabili del rapporto tra studenti iscritti e studenti laureati e invece di migliorarsi mediamente promuovono indistintamente masse informi.
Inoltre i corsi di laurea si sono moltiplicati e specializzati, perciò ci sono mediamente meno numerosi. Tuttavia la famigerata segreteria di architettura della Sapienza è rimasta la medesima di allora... Ancora oggi per i muri di quelle aule molti cartelli MISSING! sono appesi alla ricerca degli studenti ivi dispersi.
ArchiFra :
la penso come vivika, io mi sono laureata col vecchio ordinamento (tutti esami annuali) al politecnico di milano e ci ho messo 5 anni giusti a finire tutti gli esami, più 6 mesi per la tesi. col nuovo ordinamento gli esami sono tutti spezzettati in micro tesine nel corso dell'anno e in molti casi si evita l'esame finale facendo la media dei voti presi durante l'anno.
se è solo per appagamento tuo, trova altre strade, come ti hanno già detto hai già in mano due titoli che ti aprono molte più possibilità
john :
io sono rimasto traumatizzato dal mio corso di laurea...c'ho messo 8 anni con in mezzo uno di servizio militare. capitai nel passaggio tra i vecchi ordinamenti con esami annuali anche su tre sedi a Roma e il nuovo ordinamento con 40 esami semestrali, con i facoltativi...con un sacco di....vabbe.....in più anche il passaggio dal tecnigrafo al PC, non si capiva una mazza e posso dire? mi hanno rovinato la vita....
ponteggiroma :
concordo con john, io tutti annuali nel vero senso della parola, cioè nel senso che per fare un progettuale o un restauro o scienza delle costruzioni ci voleva un anno intero solo per loro. Infatti ho letto qualche post in merito agli esami, corsi ecc... e mi sono dovuto fermare perchè avevo gli attacchi di nausea. Pensa John che a distanza di tempo ancora la notte mi capita di sognare l'imminenza di esami degli ultimi anni. Non ti dico come mi sveglio la mattina dopo quando scopro di averli già fatti.
alsi :
Esattamente! Ricordo il prof a roma di scienze delle costruzioni al primo anno della semestralizzazione, ci diceva con un'aria di sufficienza: anche se il corso finisce a gennaio è troppo presto per voi per dare l'esame. Fatelo a giugno vi sconsiglio di presentarvi a febbraio... Inoltre a roma dopo il passaggio da annualità a semestre da corso 5 a 5ue aprirono la nuova sede a via gianturco che con fantozziano metodo venne aperta con i cantieri nelle aule e trapani durante le lezioni. Il prof di fisica era preoccupato per l'adeguamento starico delle aule che erano uffici...
eli71 :
@alsi pensa che a firenze la stessa cosa capitava con i corsi annuali, a giugno era troppo presto dare l'esame!
In compenso con l'entrata in vigore degli esami semestrali quando andavo a fare gli esami mi cadevano le braccia a vedere ad esempio che in storia dell'architettura i semestrali avevano la metà dei libri che avevo io(ebbene si io storia 2 l'ho fatta con un 6 libri e i semestrali con solo 3) oppure quando avevano introdotto anche fisica generale oltre a fisica tecnica il programma dei due corsi era quasi uguale,a fisica tecnica solo 1 dispensa in più e c'era chi faceva i due esami lo stesso giorno.
@ponteggi come ti capisco, io a volte sogno di non aver dato un esame e sono angosciata al pensiero che si accorgano di avermi dato la laurea con un esame in meno!! Al risveglio mi ci vuole sempre un pò per riprendermi, pensare che a firenze si perdevano anche i verbali degli esami fatti!
lori :
@ponteggi io sogno spesso che mi ritirano la laurea perchè mi annullano la maturità e devo ripeterla. Sono messa peggio!
Però la chicca del lancio del libretto dalla finestra da parte del professore di Scienza delle Costruzioni per segnalare il fallimento dell'esame ce l'avevano sono gli ingegneri del Politecnico di Torino?
Anch'io esami annuali e il prof.di Consolidamento perse il mio statino e non mi registro l'esame. Me ne accorsi solamente alla sessione successiva. Per fortuna si ricordava di me e aveva verbalizzato su registro..
Ho avuto occasione di frequentare il Politecnico dopo molti anni dalla laurea ed effettivamente i corsi sono cambiati. Ora la Faccoltà è divisa in due (almeno lo era fino a qualche anno fa) e ci sono più corsi di laurea. Le "classi" e non corsi sembrano quelle di un Istituto superiore e anche il carico di lavoro è pressapoco quello. Gli studenti sono molto seguiti. Comunicano con i professori attraverso email. Ai miei tempi dovevi parcheggiarti ore e ore in dipartimento con la speranza di veder spuntare il docente. Inoltre, eravamo almeno 300 per corso e la lotta alla sopravvivenza era dura: o ti svegliavi e ti organizzavi o rimanevi inesorabilmente indietro con gli esami.
biba :
...e fu così che il giovane Kooks scomparve, poveretto! Schiacciato dal nostro pessimismo cosmico, dalla nostra disillusione e, come se non bastasse, pure dai nostri amarcord!!
Kooks :
Scusate ma ho dovuto dare degli esami e non ho avuto tempo per vedere le vostre risposte!
Bhe, oddio.. un po’ scoraggiato lo sono sinceramente anche se sono più che sicuro che non intendo "spendere" il mio diploma di geometra ora come ora, più che altro per buon senso dato che le mie conoscenze sono molto vaghe e approssimative (prima che diciate che non studiavo vi dico che ero addirittura uno dei più bravi, o meglio, "meno peggio" di altri..).
Quindi non mi resta che riflettere se valga o meno la pena di fare architettura o continuare per altre strade.
Mi avete però consigliato di fare corsi o master, ce ne sono eventualmente per geometri? Sono validi? Ma soprattutto, varrebbe la pena farli quando ho vaghissime/nulle conoscenze di fisica/impianti, scarse conoscenze di costruzioni (ricordo vagamente come si progetta una trave e un pilastro) e zero conoscenze architettoniche (mai fatto né storia dell'arte né dell'architettura)?
ponteggiroma :
Kooks, queste sono scelte "personali" e le nostre esperienze potrebbero essere totalmente differenti dalle tue. Unico consiglio che ti do è vai dove ti porta il cuore...
lori :
Ha ragione ponteggiroma...anche se la scorsa settimana ho seguito un seminario tenuto dall'Ordine e Inarcassa. Il Presidente di Inarcassa ci ha chiaramente detto che non c'è lavoro per tutti e che il 99.1% degli iscritti alla Facoltà di Architettura è destinato a diventare un disoccupato. Colpa delle Facoltà che da 8 in tutta Italia sono diventate 38/39 senza analizzare l'effettivo andamento di mercato.
Dati alla mano...nella mia provincia c'è un architetto ogni 302 abitanti (compresi neonati, bambini e nonnini). Volevo piangere. Che dire? Un mio professore al liceo mi suggerì di iscrivermi a questa facoltà invece di psicologia perchè se no sarei morta di fame. Lungimirante.
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