unarchitetto : [post n° 390660]

professione allo sbando

buonasera,
ormai da molto tempo, forse da troppi anni, su questo eccellente sito è abituale imbattersi in annunci di lavoro che rasentano la commedia; annunci che non hanno più nemmeno il pudore e il buon gusto di rispettare nulla, sia che si tratti di competenze sia che si tratti delle persone che queste competenze, sempre più ricche e articolate, devono esercitarle.
Mentre imperversa la metastasi professionale, mentre il cancro malvagio di una crisi sempre più ampia che divora parcelle, esperienza e dignità, infierisce maligno, gli Ordini professionali si preoccupano dei crediti formativi, si preoccupano di fornire strumenti professionali aggiornati che non servono altro che una ristretta cerchia di commercianti; quelli dei crediti, appunto.
I crediti si vendono, con generosi scatti in avanti sulla classifica di merito di fine triennio, i crediti sono omaggi, per i più accorti, i crediti investono tutta la professione garantendo a tutti i fortunati iscritti ulteriori competenze, o più semplicemente rafforzandone le vecchie.
Ciononostante, le proposte sono ancora imbarazzanti, ridicole, criminali; ma gli Ordini non sembrano esserne troppo preoccupati, hanno assolto il compitino ancora una volta!
E nulla importa se della tanto acclamata Deontologia, con cui gli Ordini gonfiano orgogliosi il petto, qui non v'è traccia!!!
Si richiedono competenze linguistiche, tecniche, umane; disponibilità generose e passionali, abnegazione e immediata partecipazione, partenze repentine verso l'oriente, verso i ricchissimi arabi, verso le nuove indie dove volano felici le ali di una nuova ricchezza.
Ho letto, dunque, di un' irrinunciabile viaggio verso il vicino Oman, dove il candidato avrà l'onore di dirigere un meraviglioso cantiere, ne sarà il responsabile, e sarà chiamato a gestirne, ovviamente, le problematiche.
Devo sottolineare l'umanità del collega che propone la gita, sottolineando che saranno garantiti vitto alloggio e un cospicuo salario che tocca perfino i 2000 euri. Si, avete letto bene, duemila!!
Come rinunciare a un simile incarico? come rinunciare a una simile proposta indecente?
Se considero che per staccare scontrini alla cassa di una nota rosticceria di Firenze si possono tirar su circa 1500 euri, temo che mi metterò in fila per un amichevole colloquio di lavoro, dove se dovesse andar male, il generoso proprietario offre cantucci e vin santo.
Naturalmente il mio più caro invito va al gentile inserzionista per l'Oman, ad avventurarsi egli stesso verso le calde terre del medio oriente, dove, sono certo sarà ben ripagato da tanta esperienza, ottime prospettive e un ulteriore risparmio.
cordialmente e buone feste a tutti
un collega
Ily :
Unarchitetto e invece traccia della deontologia c'è eccome, visto che ben quattro crediti formativi derivano appunto dal (ridicolo) seminario di deontologia che dobbiamo OBBLIGATORIAMENTE seguire ogni anno.
alsi :
Eh cosa aggiungere?
più o meno la penso come te. L'aggiornamento professionale è una cosa sana, tuttavia il modo in cui funziona mi sembra "mediamente" pessima. Certo ci sono anche enti scuole ecc. che organizzano corsi seri, tuttavia...
ponteggiroma :
devo dire che quelli organizzati dall'ordine di roma (gratuiti e non) li ho trovati molto interessanti ed istruttivi.
Per gli altri, non avendo esperienza, non posso dire.
alsi :
Buona testimonianza ponteggi, io a Roma ho seguito 3 corsi e purtroppo sono rimasto colpito negativamente. Cioé senza citare esempi perché non voglio scendere in particolari, si trattava più che di un corso di una conferenza, quindi aveva più il senso di un prospetto della attività di un soggetto, di un ente. Alla fine raccogliendo il tutto alla formazione rimaneva veramente poco. Non mi dispiacerebbe chiederti quali hai seguito.
unarchitetto :
non volevo dire che i corsi non siano indispensabili, tutt'altro, ne servirebbero parecchi;
Purtroppo però, a mio modestissimo parere, ancor prima di istituire un canale per l'aggiornamento, bisognerebbe rifondare questa professione ormai ridotta ai minimi termini e che ormai versa in condizioni pietose!!
Prima di pensare al nostro aggiornamento bisogna capire che strada ha intrapreso questa martoriata professione...ormai siamo parte di un declino culturale che non si può risolvere con il corso sulle terrazze a tasca o sulla bio-climatica; io vorrei che i governi facessero una politica mirata per la salvaguardia della professione, per la tutela del nostro profilo professionale e poi, molto dopo, riqualificarla con moltissimi organizzati corsi;
Io devo sopravvivere, io devo cercare di non annegare nei conti, nei pagamenti, nelle scadenze e altro ancora..e prima di seguire i corsi ho necessità di farmi quadrare i conti! lavoro all'estero con un salario da 4 mondo, settimane di trasferte pagate in maniera ridicola...prima che io faccia un corso ne passerà di acqua sotto i ponti!!
un caro saluto a tutti
unarchitetto :
ciao alsi,
..ne ho seguito qualcuno di cui francamente non ho memoria,
come detto in risposta a un post precedente, adesso la mia preoccupazione è ben lontana dai corsi di aggiornamento
sogno di cambiar mestiere, l'architetto, come volevamo farlo noi ( parlo a nome di moltissimi miei amici e colleghi) giovani sognatori dell'università, non credo esista più se non per una fortunatissima ristretta cerchia.
un saluto

fulser :
non per deluderti, ma secondo me il mestiere dell'architetto come si sogna all'università non è MAI esistito.
unarchitetto :
come no...negli anni ottanta e novanta ero circondato da parenti, amici di parenti che si divertivano a fare questo mestiere...c'erano risorse, aspettative, euforia e una migliore cultura di questo mestiere;
ho frequentato durante il liceo artistico uno studio di architetti e ti posso assicurare che c'era un energia pazzesca, si progettava, si disegnava, si cercava di fare architettura....
adesso è tutta un'altra storia...ma non sono deluso, sono incazzato!!
fulser :
mah.... io in quegli anni mai notata. Almeno non come si sogna all'università. Certo un po' più di euforia, ma niente di che.
ponteggiroma :
unarchitetto! dovevi proseguire con la carriera artistica... Qui c'è poco di creativo, soprattutto quando se parla di sordi suonanti.
Personalmente, avendo frequentato l'ambiente universitario nei "90, ricordo che il massimo della creazione era passare una nottata al tavolo da disegno a disegnare piante e prospetti a matita e rilucidarli con rapidograph, sperando che il giorno dopo i docenti riconoscessero le mie capacità di interpretare la fruizione degli spazi e la mia sensibilità per il contesto urbano, ecc...
unarchitetto :
bastava scappare fuori dai confini qualche anno prima.....è sempre questione di tempismo!!
desnip :
"negli anni ottanta e novanta ero circondato da parenti, amici di parenti che si divertivano a fare questo mestiere...": unarchitetto, gli obbrobbri che si vendono in giro nelle nostre città sono frutto proprio di quegli anni!

Faccio docenza per una società che fa corsi di formazione. Proponiamo i nostri corsi (gratuiti) a ordini e collegi ma, quasi sempre, li accettano unicamente i collegi dei geometri.
A uno dei miei corsi, sui titoli autorizzativi, si sono presentate due architette. Mi hanno detto che veninvano a seguirlo con piacere anche se a loro non erano riconosciuti i crediti perchè era su un argomento con cui avevano a che fare quotidianamente nel lavoro. Si sono lamentate dei corsi "inutili" fatti dal loro ordine...
E certo! Non conosco i contenuti dell'ordine di Reggio Calabria ma, se tanto mi tanto, non saranno molto diversi da quello di Napoli. Argomenti del tipo: "Presentazione Playchef contest" o "Architecture of thinking di Odile Deq".
Senza offesa, ma quanto ci può "formare" per il nostro lavoro quotidiano?
unarchitetto :
egregio desnip,
i mostri che hanno riempito nei decenni passati periferie, centri storici e nuovi quartieri sono, a mio modestissimo avviso, il frutto di una scollata e criminosa politica urbanistica,
sono il frutto di un decadimento culturale che ha attinto interessi nel mal costume, nel malaffare, nella spregiudicata ignoranza di chi ha preferito il guadagno tout-court, alla formazione di un linguaggio architettonico contemporaneo;
non siamo forse capaci di realizzare opere degne di nota senza attingere ai corsi di aggiornamento?
non si senta parte lesa, quando continuo a dire che i corsi non sono assolutamente la medicina; la medicina è, forse, una riapertura intellettuale del mestiere, evitando la fuga all'estero, dove molti nostri colleghi realizzano pregevolissime architetture, facendo,come accadeva molti anni, fa scuola!
facciamoli questi benedetti corsi, ma facciamoli dopo aver ristrutturato un intero apparato professionale dove in primo luogo non ci senta umiliati da onorari che rasentano la fame!!!!
io, ancor prima di seguirne qualcuno, magari serissimo e avvincente, devo portare la pagnotta a casa...devo portarne tanta..il tempo per i corsi di aggiornamento, per quel che mi riguarda non è ancora arrivato!!
cordialmente
desnip :
Il problema di portare la pagnotta a casa, esimio, ce l'abbiamo tutti.
Per questo dico anch'io che "certi" corsi professionali sono del tutto inutili anche se potrebbero essere interessanti.
Pensiamo prima ai problemi quotidiani e poi ci "arricchiamo" con certi contenuti (che potremmo cmq apprendere da nostre letture personali).
Pertanto, se proprio i corsi si devono fare, che siano gratuiti e servano a chiarire certe problematiche con cui abbiamo a che fare tutti i giorni.
Come vedi, non siamo affatto in disaccordo.
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