Amici romani, ho bisogno di una consulenza:
ho degli amici che stanno per sistemare casa a Roma, io sono nel profondo nord a 600 km e ovviamente ho consigliato loro di rivolgersi a un professionista sul posto. L'architetto è stato trovato tra gli amici degli amici e per l'impresa pensavano di chiedere un preventivo a chi ha lavorato (pare bene) per altri amici.
Il nostro collega ha però chiarito subito che lavora solo con le imprese di sua fiducia e non con ditte che non conosce. Se i ragazzi dovessero quindi scegliere un'impresa diversa da quella proposta dall'architetto, lui non proseguirà nell'incarico.
Mi chiedono se in genere funziona così. Non conoscendo gli usi e i costumi locali chiedo a voi una risposta...
patri : [post n° 396536]
DL e impresa
Non è una questione di "usi e costumi locali".
Ai nostri giorni, la professione è diventata estremente rischiosa ( soprattutto per chi si occupa anche di sicurezza ) per cui, se l'architetto in questione preferisce lavorare solo con le imprese che conosce non ci trovo nulla di scandaloso.
Probabilmente ci sarà qualche collega che ha un interesse nello "sponsorizzare" alcune imprese rispetto ad altre per un ritorno economico personale, ma si tratta di una minoranza.
Ai nostri giorni, la professione è diventata estremente rischiosa ( soprattutto per chi si occupa anche di sicurezza ) per cui, se l'architetto in questione preferisce lavorare solo con le imprese che conosce non ci trovo nulla di scandaloso.
Probabilmente ci sarà qualche collega che ha un interesse nello "sponsorizzare" alcune imprese rispetto ad altre per un ritorno economico personale, ma si tratta di una minoranza.
anch'io patri spezzo una lancia in favore del collega e non per campanilismo. Se l'impresa è di tua fiducia, gli dici di fare "A" e fanno "A", se non la conosci rischi che facciano "B, C o D", alla fine, stai pur tranquilla che trovano sempre una scusa buona per incolparti se qualcosa va storto. Parliamo di interni o proprietari singoli ovviamente, altro discorso sono i condomini o società.
Non volevo gridare allo scandalo... anch'io propongo ai clienti imprese e artigiani di mia fiducia, senza tornaconto personale tranne quello della reciproca fiducia e della tranquillità che non ti combinino guai in cantiere. Non ho però mai abbandonato un incarico perchè i committenti non hanno scelto un'impresa da me proposta e non conosco nessun collega che l'abbia fatto, per questo ero un po' sorpresa anch'io di questa condizione tassativa.
Lavoro in una piccola città, dove il passaparola è ancora il sistema più efficace per il passaggio e il controllo delle informazioni, capisco che Roma o altre grandi città abbiano dinamiche diverse.
Grazie per i vostri pareri!
Lavoro in una piccola città, dove il passaparola è ancora il sistema più efficace per il passaggio e il controllo delle informazioni, capisco che Roma o altre grandi città abbiano dinamiche diverse.
Grazie per i vostri pareri!
patri... qui è una guerra!
Ti ritrovi ad aver a che fare con certi scalzacani che prima ancora di inoltrare le pratiche, anzi, prima ancora di darti l'incarico, cominciano già a farti le demolizioni e se gli chiedi se c'è un contratto e che cosa stiano facendo, nemmeno ti rispondono... questa è la realtà dura e cruda, altro che deontologia e balle varie. Questa è la realtà
Ti ritrovi ad aver a che fare con certi scalzacani che prima ancora di inoltrare le pratiche, anzi, prima ancora di darti l'incarico, cominciano già a farti le demolizioni e se gli chiedi se c'è un contratto e che cosa stiano facendo, nemmeno ti rispondono... questa è la realtà dura e cruda, altro che deontologia e balle varie. Questa è la realtà
"Se i ragazzi dovessero quindi scegliere un'impresa diversa da quella proposta dall'architetto, lui non proseguirà nell'incarico."
Secondo me uno che ragiona così è uno che "sta bene", nel senso che per lui un incarico in più o uno in meno è la stessa cosa...
Secondo me uno che ragiona così è uno che "sta bene", nel senso che per lui un incarico in più o uno in meno è la stessa cosa...
oppure gli è stata proposta una parcella da fame e lui vuole mettersi al sicuro dalle rogne durante il cantiere.
Anch'io ho pensato la stessa cosa... rinunciare così ad un incarico non è alla portata di tutti! ,-)
La mia risposta di prima era per Desnip...
@Ponteggi: i conti per la parcella li ha fatti il collega, 5000€ complessivi (esclusi iva e cassa) per un preventivo lavori di 40-50.000€ mi sembra un prezzo corretto, non da fame.
@Ponteggi: i conti per la parcella li ha fatti il collega, 5000€ complessivi (esclusi iva e cassa) per un preventivo lavori di 40-50.000€ mi sembra un prezzo corretto, non da fame.
Stavolta sono in disaccordo. Per quanto mi riguarda io contatto imprese di mia fiducia solo se il cliente me lo chiede, per due motivi essenziali:
1. non amo portare imprese di mia fiducia senza una richiesta specifica perchè non voglio essere accusato, qualora ci fossero delle diatribe su questioni varie, di essere in qualche modo d'accordo sul lato economico con l'impresa stessa. Quindi se mi chiedi se conosco un'impresa affidabile ok, ma imporla mai e poi mai.
2. imporre l'impresa propria genera, secondo me, dei conflitti d'interesse. Il compito del DL è quello di curare l'interesse del SUO datore di lavoro, ossia il committente. E' pur vero che la DL se ben fatta funge un po' da arbitro, perchè spesso il committente stesso avanza pretese che non hanno fondamenti, e quindi anche il lavoro e il pagamento dell'impresa va tutelato. Ma IMPORRE l'impresa per me va in contrasto con i principi base della direzione lavori.
1. non amo portare imprese di mia fiducia senza una richiesta specifica perchè non voglio essere accusato, qualora ci fossero delle diatribe su questioni varie, di essere in qualche modo d'accordo sul lato economico con l'impresa stessa. Quindi se mi chiedi se conosco un'impresa affidabile ok, ma imporla mai e poi mai.
2. imporre l'impresa propria genera, secondo me, dei conflitti d'interesse. Il compito del DL è quello di curare l'interesse del SUO datore di lavoro, ossia il committente. E' pur vero che la DL se ben fatta funge un po' da arbitro, perchè spesso il committente stesso avanza pretese che non hanno fondamenti, e quindi anche il lavoro e il pagamento dell'impresa va tutelato. Ma IMPORRE l'impresa per me va in contrasto con i principi base della direzione lavori.
quoto arko, soprattutto per il punto 1. Non è vero che "imporre" un'impresa metta al riparo da rogne, anzi.
Arko, sottoscrivo in pieno entrambi i punti!
Anch'io propongo imprese, artigiani o rivenditori solo se il committente me lo richiede. E' chiaro che se lavoro con persone che conosco e di cui mi fido sono più tranquilla, però non lo porrei mai come condizione, proprio per evitare di generare "sospetti".
Nulla toglie che la maggior parte dei nostri colleghi agisca così in assoluta correttezza, ma solo per garantire un buon risultato al cliente e per "autotutela" dalle catastrofi.
Anch'io propongo imprese, artigiani o rivenditori solo se il committente me lo richiede. E' chiaro che se lavoro con persone che conosco e di cui mi fido sono più tranquilla, però non lo porrei mai come condizione, proprio per evitare di generare "sospetti".
Nulla toglie che la maggior parte dei nostri colleghi agisca così in assoluta correttezza, ma solo per garantire un buon risultato al cliente e per "autotutela" dalle catastrofi.
mah... forse sono talmente stanco di lavorare che appena sento aria di rogne ultimamente scappo a gambe levate, probabilmente avrete ragione voi. Il mio motto sta diventando sempre più "lavorare meno, guadaganre +"
Largo ai giovani quindi! Ma almeno mandatemi in pensione quanto prima per favore... non ce la faccio più!
Largo ai giovani quindi! Ma almeno mandatemi in pensione quanto prima per favore... non ce la faccio più!
Ah, ah! Grande ponteggi! Pensa che anch'io negli ultimi tempi ho il tuo stesso motto! (Sarà l'età...) Solo che io non ci voglio andare in pensione.
Ponteggi, quello è un altro discorso che condivido in pieno. Con l'età e la saggezza ho imparato a riconoscere subito i "piatti vacanti", ma devo dire che, nella maggior parte dei casi, i piatti vacanti sono i committenti, non le imprese.
io si desnip, eccome!
Pensaci: accredito mensile + hobby + lavoro quando vuoi e se ti va... che pacchia!
Pensaci: accredito mensile + hobby + lavoro quando vuoi e se ti va... che pacchia!