Ily : [post n° 398284]

Grenfell Tower

Due nostri giovani colleghi, 27 e 28 anni, sono morti nell'incendio di quel grattacielo londinese. Due nostri colleghi andati all'estero per sfuggire allo sfruttamento italiano.
Ma io mi chiedo: come ha fatto un edificio simile a bruciare con così tanta spaventosa rapidità? Ho letto sul giornale che c'era una scala sola, diventata subito impraticabile per l'incendio sviluppatosi nei piani bassi.
Qui in Italia... le scale devono essere almeno due, a prova di fumo, gli appartamenti non possono avere affaccio diretto sul vano scala, e l'edificio deve essere compartimentato con le porte REI. La Grenfell Tower era stata ristrutturata un anno fa... con un nuovo rivestimento verniciato con polveri di poliestere. Ma dico, scherziamo?!?
ponteggiroma :
Ho notato che in Inghilterra la normativa, soprattutto quella sulla sicurezza, è molto aleatoria. Avete mai avuto modo ad esempio di osservare qualche ponteggio montato a Londra? Roba da mettersi le mani nei capelli, se dovessimo montare in Italia in quel modo avremmo tutti i cantieri sequestrati
fulser :
anch'io mi sto facendo molte domande su quella struttura....e in generale sulla normativa locale.
Non che noi ci possiamo permettere di dare lezioni in giro, visti i crolli di ponti ecc, però non so se avete mai avuto occasione di vedere quei programmi in cui fanno vedere come si costruiscono le case, tipo Grand Design. Non discuto sulle caratteristiche estetiche, quelle sono un'altra cosa; anzi, molte cose mi piacciono. Però quando vedo i serramenti e come li posano mi vengono i brividi: molti da noi non sarebbero a norma sia per le caratteristiche termiche che per quelle tecniche. Per non parlare della qualità della posa.
Poi lasciamo perdere che da noi c'è chi non fa le cose a norma, ma quello è un altro discorso.
Leonardo :
Ma lo sai che non lo sapevo. Avevo un sentore che quei due ragazzi fossero architetti in cerca di fortuna e purtroppo davvero così era....
Sai che ti dico, non lo dico per campanilismo, ma credo che il nostro problema sia il pensare troppo ai problemi e troppo poco alle soluzioni. Amiamo lamentarci dell'Italia, che arranca ma funziona, o almeno ce l'hanno lasciata funzionante i tecnici precedenti. Quando guardiamo all'estero vediamo sempre la Mecca, ci sembra sempre tutto luccicante, ma filosoficamente parlando, i problemi sono sempre dentro di noi e mai fuori, diceva Marco Aurelio: non ti lamentare se viaggiando resti triste, non fai altro che portare dietro te stesso.
Mettendola invece sul pratico la sparo li, in Italia abbiamo due enormi problemi, enormi, che pochi altri paesi al mondo: la politica in mano ai politicanti (la politica è roba seria... una politica seria è la migliore cosa che un paese può augurarsi), e la corruzione (leggi mafie, raccomandazioni, posti riservati ai figli di, lavori per gli amici di, bustarelle, mazzette, camorra, cinesi, albanesi, ecc. ecc).
Ma non voglio passare per uno sputa sentenze, rimbocchiamoci le maniche e speriamo bene, intanto questi due ragazzi riposino in pace... lo dico col cuore
Paolo :
Si parla di un edificio degli anni '70, periodo in cui in tutta Europa la cultura della sicurezza antincendio era carente.
Tutti i grattacieli e gli edifici costruiti almeno dagli anni '80 in poi in Inghilterra rispettano tutte le normative antincendio, sulla sicurezza, sui materiali antincendio certificati e sul rapido deflusso degli abitanti.
Non vedo in Italia edifici di residenza comune e uffici, costruiti negli anni '70, che abbiano normative sulla sicurezza e antincendio tali da potere ritenersi sicuri in seguito a un evento simile a quello di Londra.
Anzi vi posso dire che in tutte le residenze private, in Inghilterra, è obbligatorio il sistema di allarme fumi, cosa che in Italia neanche si contempla.
Nel caso specifico dell'incendio del grattacielo, non saranno sicuramente state adeguate le porte tagliafuoco e la presenza degli estintori in ogni pianerottolo, e magari non saranno state eliminati quei materiali (pannelli, parti in legno verniciate) che negli anni '70 erano a norma ed oggi non più; ma questo compete agli amministratori del palazzo ed è quasi sempre un problema di soldi.
Se parliamo di normativa antincendio attuale penso che tutti i Paesi Europei siano in linea.
Non voglio pensare a cosa potrebbe succedere in qualunque edificio di edilizia popolare degradato delle nostre grandi città, dove in alcuni casi non esistono neanche le ringhiere nelle scale e dove in ogni balcone sono sorte verandine in pannelli incendiabili e vetro, tali da non permettere neanche l'arrivo dell'autoscala dei Vigili del fuoco.
La strada da fare è ancora lunga ovunque in tutta Europa, soprattutto per gli adeguamenti di edifici più datati.
desnip :
Paolo, forse non hai letto bene: quel grattacielo era stato ristrutturato pochi mesi fa. Quindi capisco che ci siano edifici conformi alle norme in vigore quarant'anni fa, ma quando si va a ristrutturare lo si fa adeguando alle norme attuali...

Venendo al confronto col nostro Paese, io penso che qui molte norme siano fatte anche bene, quello che ci uccide è quel meandro burocratico in cui si deve entrare per applicarle. E poi mancano i controlli.
Archimum :
Il nostro paese è tra quelli che:
a) ha le normative più apprezzate all'estero
b) ha anticipato molte delle normative poi adottate negli altri paesi (risparmio energetico, superamento barrirere architettoniche, ecc.)
il problema del nostro paese è che tra la realtà e la carta c'è una voragine. Tutti sono preoccupati di pararsi il c..o con i pezzi di carta, perché "se succede qualcosa..." ma poi qualcosa succede e magicamente non è mai colpa di nessuno.
Ci sono persone capaci in questo paese, purtroppo non c'è meritocrazia e chi è capace fatica a stare dove dovrebbe stare o se riesce ad arrivare fatica a fare bene il suo lavoro.
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