acquacalda : [post n° 406349]

tuttologia

ciao a tutti.
vado dal mobiliere e mi propone pavimenti e sanitari, vado nei negozi di illuminazione e mi propongono anche mobili cucina, e così via ...
secondo voi, a cosa è dovuta la tendenza delle attività commerciali (quelle legate al nostro settore) ad occuparsi anche di cose diverse da quelle per cui erano nate?
crisi o l'esatto contrario?
grazie e buon we
d.n.a. :
sopravvivenza, espanzione, cambio di mercato, ognuno ha la sua storia e i suoi motivi, è un po' come noi architetti.. si nasce tutti architetti, poi c'è chi fa render ma qualche volta progetta, chi lavora in comune e qualche volta progetta, chi progetta mobili ma se trova il cliente una cila se la fa volentieri..
fulser :
che strano, anche io credevo questa cosa, invece venerdì scorso ho comprato dei mobili per il bagno in un negozio specializzato e non c'è stato verso di trovare anche le lampade e i complementi.
ponteggiroma :
Senza andare troppo lontani, ma ti sei mai confrontato/a con alcuni nostri colleghi?
Almeno nei settori da te mensionati vale la legge di mercato, ma nel nostro?
acquacalda :
nel nostro settore immagino sia per questioni di sopravvivenza

Hermes :
Io conosco un arredatore geometra, che si fa tranquillamente chiamare architetto (ed ha un fremito di godimento quando accade), il quale progetta interni... spaziando su impianti ecc. Nello paese il complemento alla sua creatività è rappresentato dall' inznìr, dal técnic, necessario e temuto dalla plebe, un pò come gli stregoni del passato. Ricapitolando: gli ESTERNI li fa il técnic; gli INTERNI invece li fa un creativo, in questo caso quello che ti vende i mobili e che quindi, a differenza dell'architetto, ti serve a qualcosa e lo paghi per qualcosa che tocchi con mano. Tuttavia avere un architetto che "dà consigli" fa sempre chic.
ponteggiroma :
ha un fremito di godimento quando accade... beato lui, si accontenta di poco
acquacalda :
Hermes ci fa riflettere: infondo noi per primi dovrebbero poter progettare e costruire dalla residenza al grandioso edificio, fino a intere città, come illustri colleghi del passato (antico e moderno) ... eppure va già di lusso quando si riesce a fare un appartamentino, un negozietto o una cila in sanatoria (perchè devono vendere, altrimenti manco quella) ... perciò si ricollega con d.n.a.: si fa quel che c'è rimasto, vale per noi come per i negozi di mobili
Hermes :
ponteggiroma, lo avrebbe anche lei forse?
Hermes :
acquacalda: Cucinella, Zucchi, Piano, Casamonti... non sono marziani, vengono da dove veniamo noi o da dove vengono tanti collaboratori senza nome... eppure possono. Seguivo un documentario sul megaparco coperto di Astana in Kazakistan, opera di Foster & P. L'idea della tenda mongola "yurta" si sviluppò in maniera formalmente diversa dal concept iniziale... grazie all'apporto di un ingegnere (X) che diede la particolare inclinazione dell'asse centrale per motivi strutturali (bilanciamento?). Ebbene, tali motivi sono divenuti architettura, a firma Foster. Questo per dire che non esistono dèi ma esiste lo scambio, l'evoluzione da uno stesso errore da ottimizzare... compiuto da esseri mortali ed umani. Non bisogna mettersi dei paletti così severi e sentirsi così inferiori... anche perchè spesso nelle piccole "creazioni" può esservi la grande idea progettuale, così come in miliardarie creazioni può esservi una malcelata mediocrità (dopo magari 3 o 4 colpi di genio e di c---)
ponteggiroma :
no a me viene con le pecette
ponteggiroma :
... ed ogni volta che mi arriva un bonifico in banca :-)
Hermes :
"50 sfumature di pecette": roba da gigolo.
ponteggiroma :
infatti mi ci guadagno da vivere
Hermes :
Pure io, ma tra un bonifico per una pecetta e un bonifico equivalente per un incarico di progettazione preferisco il secondo.
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