Ciao a tutti, recentemente si sente sempre più spesso parlare del recente glossario sulle opere libere. Anche in diversi post è venuto fuori il riferimento in merito a pratiche che non si sapeva bene se finivano in MO o in MS. Da tutti i commenti che ho letto e dalle risposte date spesso dai tecnici comunali, mi sono sorti un paio di dubbi:
1)non è che alla fine siamo di fronte all'ennesima sbandierata norma di semplificazione burocratica che non porterà, in realtà, a nulla?
2) secondo il TUE (Art. 6-bis., com.4) le regioni a statuto ordinario possono estendere le opere soggette a CILA, quindi opere che sono inserite nel glossario potranno comunque richiedere una CILA (paese che vai, usanza che trovi)?
Voi cosa ne pensate?
Ale : [post n° 407408]
Nuovo glossario delle opere libere
Personalmente la semplificazione burocratica la faccio da me, andando a consultare il tecnico comunale di turno nei casi dubbi. E trovo che persino i modelli unificati debbano essere migliorati di molto, dato che spesso non contemplano le innumerevoli casistiche e si è obbligati ad aggiungere a mano l'articolo del DPR a cui si fa riferimento.
Piuttosto allego ulteriore domanda: se il parere del tecnico comunale non è avallato dalla normativa o, peggio, la contrasta, come agite? Fate valere le vostre ragioni o gli date retta pur di far avanzare la pratica?
Piuttosto allego ulteriore domanda: se il parere del tecnico comunale non è avallato dalla normativa o, peggio, la contrasta, come agite? Fate valere le vostre ragioni o gli date retta pur di far avanzare la pratica?
Dipende: se mi chiedono cose che non mi comportano troppi problemi, tipo il DURC oppure delle dichiarazioni aggiuntive che non potrebbero chiedermi, ma che di fatto non mi portano a dichiarare niente di diverso da quello che sto facendo, allora faccio quello che mi chiedono e risolvo il tutto in un attimo. Altrimenti (mi è capitato una volta), se mi chiedono cose impossibili o che comunque arrecherebbero un bel danno a me o al mio cliente e, chiaramente so per certo che non possono farlo, allora presento e dico al tecnico che se pensa di avere ragione deve bocciarmi la pratica con tanto di motivazioni per iscritto. Dopodiché porto il tutto da un avvocato.
Risposte:
1) sì
2) sì.
L'ultima che mi hanno chiesto: il modulo della SCA riporta la possibilità di indicare la data di fine lavori come contestuale a quella della segnalazione di agibilità. Ordunque: mi hanno chiesto integrazione protestando la mancanza di una fine lavori. Ho risposto indicando il quadro di rifeirmento. Ora, a distanza di 7 mesi mi chiamano telefonicamente per contestarmi ancora una volta la mancanza della fine lavori.
Morale della favola: lunedì gli vado a presentare sta benedetta fine lavori!
1) sì
2) sì.
L'ultima che mi hanno chiesto: il modulo della SCA riporta la possibilità di indicare la data di fine lavori come contestuale a quella della segnalazione di agibilità. Ordunque: mi hanno chiesto integrazione protestando la mancanza di una fine lavori. Ho risposto indicando il quadro di rifeirmento. Ora, a distanza di 7 mesi mi chiamano telefonicamente per contestarmi ancora una volta la mancanza della fine lavori.
Morale della favola: lunedì gli vado a presentare sta benedetta fine lavori!
io penso che come al solito il mio comune avrà le sue "usanze" indipendentemente da quel che a livello nazionale verrà deciso. Quindi visto che già adesso le cose non sono proprio chiarissime, ogni volta faccio telefonata al tecnico di zona (se sono cose veloci da chiedere) o altrimenti mi fisso un appuntamento. Vedo che anche altri colleghi fanno così e amen.