desnip : [post n° 412325]

L'ingrippo delle 17,30

Ma Thonet (Gebruder Thonet) si legge "tònet" alla tedesca o "tonè" alla francese, come ho sempre fatto probabilemnte sbagliando?
pepina :
tonnè, come il vitello?
arch_mb :
@pepina: :-))
@desnip: Il fondatore Thonet viene dalla Renania, storicamente contesa da tedeschi e francesi. Mi viene da pensare che sia un cognome di probabili ascendenze francesi; quindi secondo me la pronuncia corretta potrebbe essere "toné", alla francese. Di fatto però oggi parliamo di un'azienda germanica, e i tedeschi la chiamano "Tònet" con la "O" chiusa. Come in tutti i casi di confine, a me piace pensare che vadano bene tutte e due.
Lia :
@desnip, piccolo trucco per tutte le parole per le quali non sai dove cade l'accento: pronunciale lentamente quasi sillabandole, l'accento sparirà e si distribuirà... se vuoi provare inizia con Kamut, 'sto maledetto grano che noin si sa mai come accentare!
ponteggiroma :
Scusa, ma pure tu, possibile che alle 17,30 di un giorno feriale ti vai ad impiccare su tali disquisizioni? Io solitamente a quell'ora inizio a pensare cosa devo mangiare per cena. Oggi poi che è venerdi sono già altrove alle 14,00.
desnip :
Sì, forse mi faccio troppi problemi... pronuncerò come mi pare.
Del resto noi continuiamo a dire tranquillamente Ichea, mentre a Stoccolma è decisamente "Aichia"!
Lia :
@desnip: mi torna in mente il vecchio post degli stafalcioni di "cantiere" con il "parchet pisellato" la "spifferite", lo "saorum" ecc... ogni tanto quando capita di sentire qualche nome "personalizzato" ci ripenso e ancora rido
desnip :
Fantastici questi strafalcioni.... ma io non posso mai dimenticare il preventivo con infissi "a basso dissivo con gas ercon" e la "colonna flegale".... :-)
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