Abbassare il Debito Pubblico o ridurre il deficit aumentando il PIL? Il mantra è "abbassare il debito" come da lettera odierna della UE... quindi qualsiasi decreto "a costo" par non esser gradito in quanto farebbe aumentare lo stesso; bisogna tagliare che è l'opposto di spendere (ad es. Cottarelli come "una Greta del Debito Pubblico" auspicato da Monti). Perchè la UE tuttavia non fa una letterina che suggerisca una "giusta" politica di proposta di investimenti per poter aumentare il PIL e quindi la capacità di pagare gli interessi sul debito? Qui il problema non è il Debito... ma il fatto che considerino l'Italia già un paese senza alcuna speranza e immeritevole di qualsiasi fiducia. Senza fiducia (investimenti) il PIL non cresce e la spirale si avvita.
Il Giappone ha il 230% di rapporto Debito/PIL, mostruoso. Però il Giappone ha dato una scossa al PIL ed alla ricerca con la Abenomics, svalutando anche una moneta di cui è padrone: lo YEN. Noi, che non siamo padroni dell'Euro, dobbiamo invece passare dalla UE che manda lettere ma non propone e non ha politica. Però la condiziona. Il Giappone dovrebbe essere stra-fallito, eppure... Vedremo che succederà in questi giorni di discussioni dopo la letterina UE, ovvero se toccheranno Quota 100; RdC o P.Iva (noi?). Il rientro (vero) dall'evasione è fumo. Mala tempora currunt sed peiora parantur.
Edoardo : [post n° 425813]
Considerazioni (deliranti?) su lettere, manovra ed economia.
In europa sono state stabilite delle regole sul sistema economico dei paesei che usano l'euro, se le regole non vanno bene vanno cambiate in Europa, per questo ogni 5 anni eleggiamo tanti parlamentari europei!
Con questi debiti in pancia il nostro paese non va molto lontano, non assomiglia affatto al Giappone, li la gente lavora senza sosta tutti i giorni, con una intensità e qualità che trascina un paese al terzo posto al mondo dopo USA e Cina.
In giappone come anche in buona parte dei paesi dell'europa il problema dell'evasione non ha paragoni. L'evasione italiana è stimata 120 miliardi. la manovra finanziaria costa di solito meno di 40. Non so quale sia la soluzione più efficace per ridurre l'evasione ma ci si deve impegnare perchè noi qui non raccogliamo le nostre tasse, lasciamo i grandi e piccoli furbi vivere alla grande e poi non sappiamo come pagare scuola e ricerca oppure le pensioni e la sanità. Inoltre il debito pubblico giapponese è al 90 % detenuto in giappone, prevelentemente da banche ed enti pubblici. Invece il nostro debito è in mano a investitori privati. Per rilanciare l'economia il Giappone ha fatto grandi riforme, molto grandi, noi se per esempio, vogliamo fare una riformina (livello formina da sabbia dei bambini la domenica al mare) crollano 3 governi.
Detto questo spero che tu possa recuperare il tuo delirio!
Con questi debiti in pancia il nostro paese non va molto lontano, non assomiglia affatto al Giappone, li la gente lavora senza sosta tutti i giorni, con una intensità e qualità che trascina un paese al terzo posto al mondo dopo USA e Cina.
In giappone come anche in buona parte dei paesi dell'europa il problema dell'evasione non ha paragoni. L'evasione italiana è stimata 120 miliardi. la manovra finanziaria costa di solito meno di 40. Non so quale sia la soluzione più efficace per ridurre l'evasione ma ci si deve impegnare perchè noi qui non raccogliamo le nostre tasse, lasciamo i grandi e piccoli furbi vivere alla grande e poi non sappiamo come pagare scuola e ricerca oppure le pensioni e la sanità. Inoltre il debito pubblico giapponese è al 90 % detenuto in giappone, prevelentemente da banche ed enti pubblici. Invece il nostro debito è in mano a investitori privati. Per rilanciare l'economia il Giappone ha fatto grandi riforme, molto grandi, noi se per esempio, vogliamo fare una riformina (livello formina da sabbia dei bambini la domenica al mare) crollano 3 governi.
Detto questo spero che tu possa recuperare il tuo delirio!
concordo con alessandro e aggiungo che il deficit lo puoi usare e nessuno ti dice niente, ma devi fare riforme "vere" e non misure da spot elettorali del tipo quota 100 o stronzate simili per accontentare il tuo bacino elettorale.
Iniziamo a sbloccare i miliardi fermi per le opere, riduciamo l'evasione e gli sprechi, insomma facciamo riforme vere e soprattutto non copriamoci di ridicolo davanti a tutto il mondo andando ad elemosinare soldi dagli oligarchi russi.
Insomma una volta tanto, facciamo le persone serie e vedrai che nessuno ti chiederà di tagliare anziché spendere.
Iniziamo a sbloccare i miliardi fermi per le opere, riduciamo l'evasione e gli sprechi, insomma facciamo riforme vere e soprattutto non copriamoci di ridicolo davanti a tutto il mondo andando ad elemosinare soldi dagli oligarchi russi.
Insomma una volta tanto, facciamo le persone serie e vedrai che nessuno ti chiederà di tagliare anziché spendere.
Il problema vero del nostro paese siamo noi Italiani (anche se mi verrebbe da dire "siamo voi").
Inutile negarlo, siamo un popolo intransigente con gli altri, ma insofferente alle regole, vessato, ma servile, disposto alla prostrazione, ma solo nella speranza di poter, prima o poi, godere del sistema clientelare. Predichiamo la meritocrazia, ma troviamo lavoro solo grazie al passaparola. Non vogliamo gli immigrati (soprattutto al nord), ma siamo pronti a sfruttarli per raccogliere i pomodori (anche al nord) o per intascarci le briciole dei contributi che lo Stato elargisce per i centri di accoglienza. Vogliamo il lavoro, ma in troppi non hanno voglia di lavorare. Votiamo chi trova una sistemazione per il figlio, chi ci garantisce di passare un concorso pubblico, chi ci promette che Barba D'Urso non sparirà mai dalla televisione, chi regala 80 € a quelli che hanno già una busta paga, chi studia la scienza sul web, chi vorrebbe vietare il diesel, ma inventa una tassa che penalizza i motori a benzina, chi ci promette sussidi immediati anzichè coloro i quali potrebbero prometterci un futuro (anche se, quest'ultimi, in effetti, ancora devo trovali). Siamo un popolo che invoca la legalità e poi non paga il bollo e l'assicurazione dell'auto (oltre il 20% del popolo) ed infrange le più elementari norme di civiltà (capirei quelle ingiuste).
Siamo un popolo, per parlare la lingua del nostro settore, che sceglie il tecnico che costa meno e che trova la scappatoia per fare un abuso che non sia "abusivo del tutto", perchè il progettista preciso, puntiglioso e professionale è troppo "caro", rompe le scatole e dice sempre no (come se fosse nel suo interesse farlo).
La classe politica, quella dirigente e pure la magistratura, altro non sono che lo specchio della nostra società, con in più la possibilità di amplificare il malcostume popolare come conseguenza della posizione dominate. Ci assomigliano, sono come noi, sono tra noi, siamo noi, ma possono fare danni ben maggiori. I risultati sono sotto agli occhi di tutti.
Andrebbe cambiato tutto, ma in fondo accade, ad ogni governo. Tutto cambia perchè nulla cambi davvero.
L'unico sollievo è la certezza che prima o poi arriverà l'estinzione della razza umana. Come cura di tutti i mali e perchè ce la meritiamo.
Perdonatemi, ma considerate le premesse della discussione, mi sono sentito autorizzato a delirare.
Inutile negarlo, siamo un popolo intransigente con gli altri, ma insofferente alle regole, vessato, ma servile, disposto alla prostrazione, ma solo nella speranza di poter, prima o poi, godere del sistema clientelare. Predichiamo la meritocrazia, ma troviamo lavoro solo grazie al passaparola. Non vogliamo gli immigrati (soprattutto al nord), ma siamo pronti a sfruttarli per raccogliere i pomodori (anche al nord) o per intascarci le briciole dei contributi che lo Stato elargisce per i centri di accoglienza. Vogliamo il lavoro, ma in troppi non hanno voglia di lavorare. Votiamo chi trova una sistemazione per il figlio, chi ci garantisce di passare un concorso pubblico, chi ci promette che Barba D'Urso non sparirà mai dalla televisione, chi regala 80 € a quelli che hanno già una busta paga, chi studia la scienza sul web, chi vorrebbe vietare il diesel, ma inventa una tassa che penalizza i motori a benzina, chi ci promette sussidi immediati anzichè coloro i quali potrebbero prometterci un futuro (anche se, quest'ultimi, in effetti, ancora devo trovali). Siamo un popolo che invoca la legalità e poi non paga il bollo e l'assicurazione dell'auto (oltre il 20% del popolo) ed infrange le più elementari norme di civiltà (capirei quelle ingiuste).
Siamo un popolo, per parlare la lingua del nostro settore, che sceglie il tecnico che costa meno e che trova la scappatoia per fare un abuso che non sia "abusivo del tutto", perchè il progettista preciso, puntiglioso e professionale è troppo "caro", rompe le scatole e dice sempre no (come se fosse nel suo interesse farlo).
La classe politica, quella dirigente e pure la magistratura, altro non sono che lo specchio della nostra società, con in più la possibilità di amplificare il malcostume popolare come conseguenza della posizione dominate. Ci assomigliano, sono come noi, sono tra noi, siamo noi, ma possono fare danni ben maggiori. I risultati sono sotto agli occhi di tutti.
Andrebbe cambiato tutto, ma in fondo accade, ad ogni governo. Tutto cambia perchè nulla cambi davvero.
L'unico sollievo è la certezza che prima o poi arriverà l'estinzione della razza umana. Come cura di tutti i mali e perchè ce la meritiamo.
Perdonatemi, ma considerate le premesse della discussione, mi sono sentito autorizzato a delirare.