Ily : [post n° 429684]

Coronavirus

In che modo il coronavirus sta influenzando la vostra attività lavorativa?
ArchiFra :
Che essendo le scuole chiuse, ho dovuto chiedere di lavorare da casa la prossima settimana. Il mio ente è fra quelli che già da un anno applicano lo smart working.
Per il resto nessun cambiamento, a parte la cancellazione la scorsa settimana del front office, sostituito da telefonate o mail.
Ah, sono in zona gialla
ponteggiroma :
cos'é?
Ah si quella malattia che ti prendi mangiando i topi vero?
No, non mi riguarda, la mia dieta non li prevede
sclerata :
solo a livello di scuole chiuse quindi devo piazzare mia figlia ... per il resto sto lavorando più che negli altri periodi e non so manco più da che parte girarmi in ufficio...speriamo tutto ciò si traduca anche in sghei se no è grama.
anche io zona gialla.
ArchiFish :
Parecchi lavoretti (rogne, per meglio dire), tutti ovviamente urgenti, tutti arrivati nei giorni antecedenti la psicosi. Quindi la prima settimana di apocalisse zombie l'ho trascorsa gettandomi le gambe in spalla per ultimare il tutto, mentre ora:
- uffici tecnici comunali che accettano solo telefonate (alcuni un'ora sola, un giorno solo a settimana, ma questo anche da prima); di persona, in Comune, non si può andare se non per questione di vita o di morte, però per una recinzione vogliono vedere prima la pratica (perchè, ma soprattutto, quando?);
- tribunale e cancelleria praticamente operativi a porte chiuse e conseguente impossibilità di giurare perizia (urgentissima), ergo tocca aspettare i tempi del notaio;
- tempi di risposta tramite mail, dei soliti uffici tecnici, ormai biblici non si sa per quale ragione
- un paio di pagamenti tanto attesi mai arrivati, malgrado chi deve effettuare il bonifico non risieda in zona rossa e non risulti in quarantena.
Per fortuna non ho figli da parcheggiare e/o lavori sospesi a causa di ditte e fornitori impossibilitati a lavorare.
desnip :
Noi, essendo in Terronia non ne abbiamo risentito per un po', se non dopo l'arrivo di voi untori... (questa me la dovete consentire, eh, eh, eh)
A parte gli scherzi, Ily, nei primi giorni ne ha risentito il mio blog, con un certo calo di visite, interazioni, ecc., secondo me dovuto al fatto che le ricerche su internet si concentravano tutte sul coronavirus. A te è successo?
fulser :
Fino a qualche giorno fa tutti abbastanza tranquilli; unica cosa sono stata all'estero per lavoro e al ritorno, atterrando a Venezia, ci hanno controllato la febbre.
Adesso però si incominciano a sentire tutte le conseguenze a livello lavorativo: molte aziende hanno sospeso meeting o incontri con clienti-fornitori; io mi occupo anche di logistica e tra una 15 di giorni dovrei organizzare il trasporto di nostro materiale all'estero, ma non si trovano camion perchè o sono fermi (alcuni) ai confini o non si muovono, specialmente per venire in Italia. Molte aziende hanno materiali pronti che non riescono a spedire o far arrivare.
Vicino a me ci sono alcune località turistiche, i lavoratori stagionali per adesso sono a piedi perchè fino a che non si sblocca la situazione non vengono chiamati.
Fino a qualche giorno fa tutti tranquili, dicevo.... adesso, tutto d'un tratto, c'è una generale aria di depressione. E non siamo nemmeno zona gialla.
ponteggiroma :
anche qui fino a ieri tranquilli.
Da oggi però mi hanno lasciato le ragazzine a casa! Speriamo che non chiudano anche gli uffici di mia moglie altrimenti con tre donne h 24 sono fritto!
InGeoAlessio :
...anche io ho avuto l'embargo dal mio datore di lavoro (l'Uomo delle "patatine" per interderci) in relazione ai casting che effettuo sulle Dame di Corte che "soneno" al citofono del mio pied-à-terre poco fuori le Mura Aureliane...
fulser :
ponteggi davvero?
Da noi le scuole sono chiuse da lunedì della scorsa settimana..... addirittura sono chiuse anche le università. Le mamme lavoratrici che conosco (e non solo loro) stanno sclerando.
Ily :
In che senso?
fulser :
Ily, la domanda è per me? Se si, mi pare evidente: perchè avere a casa da scuola i figli, da mamma lavoratrice senza nonni disponibili vuol dire impazzire tra orari, baby sitter e spese impreviste, programmi saltati anche lavorativi.
ponteggiroma :
@fulser, le mie per fortuna sono adolescenti quindi per fortuna vivono di vita propria. I problemi nascono soprattutto quando decidono di coalizzarsi contro di me ed assoldano pure la madre, in quei casi è meglio scappare via.
@alessio, ma che hai detto?
ponteggiroma :
scherzi a parte, non so voi, ma io inizio a preoccuparmi seriamente. Se la situazione si protrae a lungo qui si rischia il blocco totale. Quello che noto io è che di giorno in giorno e quasi come se fosse una una cosa normale, si sta fermando tutto.
fulser :
Io voglio fare la mia normale vita ma tutto gioca contro..... è così strano. È come quando sei tanto stanco, e con tante rogne, e non vorresti altro che tornare a casa e metterti a dormire per un mese (a patto di riuscire a dormire!) per non pensare a niente... ecco, a me pare che gli italiani siano così, che siano stanchi, tanto stanchi, per tante cose, e chi può (io non posso) ne approfitta per stare a casa.
Io, chi se lo può permettere di fare questo, li odio un po'.
ArchiFra :
Fulser scusa ma mi pare che non sia chiara una cosa:
1. Nelle zone rosse la gente è confinata in casa, non ha alternative e certo non si riposa, a prescindere che sia un dipendente pagato o un professionista che non fattura
2. Nelle altre zone, non esiste stare a casa: si pedala e si va al lavoro, i fortunati fanno smart working ma se hai figli piccoli a casa è un casino lo stesso
3. Non c è nessuno che in questo momento si può permettere di stare a casa serenamente, scegliendo felice come se andasse in ferie. O è in cassa integrazione, o lavora da casa, o è fermo del tutto.
4. C è chi è oggettivamente un privilegiato, come me che lavoro da casa visto che minimo fino al 3 aprile le scuole sono chiuse, ma ne farei volentieri a meno dal momento che la contro partita è il rallentamento della didattica di mio figlio e uno scenario economico globale spaventoso che mi fa stare in uno stato di angoscia spaventoso.

Ecco, odiare anche solo un poco chi è a casa in questa situazione non ha senso, così come non ha senso odiare il corpo insegnante che non può andare in classe, accusandolo di essere una categoria privilegiata in barba a noi: facevamo tutti gli insegnanti se ci sembra una vita così meravigliosa.
fulser :
ArchiFra, non ho assolutamente detto che chi sta a casa sia tanto felice, anzi: ho detto che è molto stanco per usare un eufemismo. Forse dovrei dire molto preoccupato, molto sfiduciato, molto incavolato, se non peggio. E io che non posso stare a casa sono tutte queste cose, ed in più devo risolvere una montagna di problemi supplementari rispetto al solito (che sono già tanti), per non parlare del ritorno economico che sarà tremendo.
Che tu ci creda o no, per quanto pochi ci sono quelli che stanno a casa, magari non tanto serenamente ma sicuramente meno stressati di me.
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