Cari tutti, una curiosità (e anche uno sfogatoio): cosa sta cambiando, nel vostro lavoro, con il 110%?
Dal mio punto di vista - dipendente in un piccolo comune - per ora è una specie di tornado. Da dicembre sono arrivate valanghe di accessi agli atti, numeri impressionanti. Da noi per carenza di personale gli accessi li seguono i tecnici, per cui stiamo affrontando la difficoltà di portare avanti questi insieme all'ordinario, che ovviamente continua. Inoltre, se prima gli accessi erano chiesti al 90% da tecnici, ora questa percentuale è scesa, diciamo, al 40%. Il resto sono proprietari, che non comprendendo ciò che vedono chiedono assistenza, portandoci via ore, ore.
Sono aumentate esponenzialmente anche le telefonate e gli appuntamenti con privati che chiedono direttamente informazioni su questioni che, nella gran parte dei casi, non possono capire; la nostra risposta è generalmente "si rivolga a un tecnico" (e la risposta è generalmente: "ah, quindi al geometra?" :-))
Mi pare in generale che il messaggio che è stato fatto passare sia che è tutto molto semplice da ottenere.
Se avete voglia di condividere impressioni sul punto, sarei curiosa. Ciao a tutti
arch_mb : [post n° 443342]
Lavoro e 110%
Personalmente parlando, insieme al mio "gruppo di lavoro" sto per avviare i primi cantieri. Pochi, anzi pochissimi, rispetto ad uno scenario potenziale, ma tutto sommato meglio gestibili e "selezionati", anche rispetto al fatto che, solo un paio di mesi fà, il tutto stava prendendo la solita piega dell'ennesimo investimento di tempo e di risorse senza risultati.
Io ho iniziato da subito (tralasciando i primi mesi di pura "formazione", e dunque considerando il countdown effettivo da luglio 2020) e in quest'ultimo periodo comincio a tiare le somme o quantomeno le "statistiche" (dati desunti da un approccio personale, tendenzialmente "prudente", pertanto non ho la presunzione di dire che siano la regola ma quantomeno indicativi e magari condivisi):
- togliendo gli incontri puramente "informativi", su 35 sopralluoghi all'incirca 15/35 sono risultati subito IMPROCEDIBILI: tra questioni soggettive (ante modifiche al decreto rilancio), e questioni oggettive (difformità), quest'ultimi sono risultati la maggioranza (con almeno i 2/3 dei casi con abuso da "grave" ad "insanabile");
- dei restanti sono stati sviluppati circa 20 studi di fattibilità, con esito più o meno positivo a seconda dei casi, utili soprattutto per dimostrare che non è una attività scontata e soprattutto non lo è il costo zero;
- di questi stiamo portando avanti situazioni border-line con procedimenti di sanatoria o perfezionamenti vari (frazionamenti nell'ottica di ottenere un "doppio" vantaggio): anche in questo caso sono la assoluta maggioranza;
- quelli che restano (perchè stranamente apposto o con situazioni risolte), c.ca 5-6, saranno presto (si spera) cantierizzati;
Venendo ad alcune osservazioni alla luce dell'esperienza che si va coltivando quotidianamente sul campo posso dire che:
- è stato dall'inizio lanciato un messaggio, non voglio dire errato, ma quantomeno fuorviante, tale per cui per molto tempo è passato lo slogan "ristrutturo casa gratis", e noi sappiamo da sempre che non è mai stato così: come al solito le persone sentono quello che vogliono sentire...
- sapevamo che oltre il 70% del patrimonio edilizio ha dei "difetti", figlio di una italianità che ha fatto del "fai da te" il proprio cavallo di battaglia; certo i dati che emergono sono comunque imbarazzanti, tale da far venir voglia di pensare male del legislatore;
- il continuo rimpallo di contraddizioni tra ENEA e ADE ha solo ingenerato maggiore confusione di quanta non ne fosse già emersa leggendo i criptici decreti; Per quanto c'è anche chi non ha ancora capito gli elementi salienti;
- per un lungo periodo si è dovuto battagliare tra banche general contractor opportunisti, finchè gli ordini si sono mossi per tutelare la dignità dei professionisti, sollecitati a rispondere dell'unico obiettivo di salvaguardare l'interesse del committente; anche qui c'è chi continua ignaro dei rischi in cui va incontro;
- non tutti gli enti locali erano preparati alla valanga di richieste di accesso agli atti; anzi alcuni si sono ritrovati probabilmente a svolgere per la prima volta una attività che d'altre parti era routine; ci sono state richieste esaudite dopo oltre 4 mesi (senza contare il fattore pandemia), causa la totale disorganizzazione;
- con il superbonus sono emerse tutte le vulnerabilità di un sistema legislativo che lascia troppo spazio alle interpretazioni, spesso anche fantasiose; è pur vero che quello che per alcuni è sempre stata una prassi, per molti altri si è rivelato quasi un "impedimento" (ad esempio il concetto di legittimità e conformità degli immobili, pareva che fosse la prima volta che si dovesse affrontare. sic!);
- il bello deve ancora avvenire: un conto la teoria e un altro è la pratica, come suggeriva qualcuno; di fatti il portale ENEA per le asseverazioni già mostra segni di debolezza sul piano della usabilità e comprensibilità delle procedure;
- il meccanismo dello "sconto in fattura" a cui anche noi professionisti per forza di cose abbiamo dovuto "aderire", è fallimentare in quanto favorisce solo il contribuente: prima di tutto perchè è impensabile che un professionista (ma lo stesso dicasi per le imprese) stia mesi prima di vedere un soldo (ricordo che si prende un acconto solo con la prima asseverazione, ovvero non prima del 30% di SAL! certo sempre che non si voglia partire con qualcosa in tasca, in questo caso ci pensano le banche a spremerti con i prestiti ponte), e secondo poi perchè il tutto è vincolato alla solita burocrazia ingolfata;
- il concetto "è tutto gratis" è in molti casi una utopia: provate a coibentare una intera villa di 150mq con 50.000€ (di cui 5.000 iva e 10.000 di parcella stando al DM parametri);
- ho la netta sensazione che non sia un dato dell'inadeguatezza del legislatore di comprendere il reale funzionamento delle cose, piuttosto proprio una furba consapevolezza che ha spinto a stabilire tetti di spesa difficilmente sfiorabili per cambiare le finestre o installare il fotovoltaico (48000+48000 ma scherziamo?), riducendo invece i margini sugli interventi primari;
Come tutte le cose non appare affatto semplice: certo se si ha un metodo di lavoro efficace, si troverà anche il modo di gestire quella che per molti può sembrare una novità assoluta e che invece, credetemi, si tratta spesso di metter solo insieme i pezzi.
Io ho iniziato da subito (tralasciando i primi mesi di pura "formazione", e dunque considerando il countdown effettivo da luglio 2020) e in quest'ultimo periodo comincio a tiare le somme o quantomeno le "statistiche" (dati desunti da un approccio personale, tendenzialmente "prudente", pertanto non ho la presunzione di dire che siano la regola ma quantomeno indicativi e magari condivisi):
- togliendo gli incontri puramente "informativi", su 35 sopralluoghi all'incirca 15/35 sono risultati subito IMPROCEDIBILI: tra questioni soggettive (ante modifiche al decreto rilancio), e questioni oggettive (difformità), quest'ultimi sono risultati la maggioranza (con almeno i 2/3 dei casi con abuso da "grave" ad "insanabile");
- dei restanti sono stati sviluppati circa 20 studi di fattibilità, con esito più o meno positivo a seconda dei casi, utili soprattutto per dimostrare che non è una attività scontata e soprattutto non lo è il costo zero;
- di questi stiamo portando avanti situazioni border-line con procedimenti di sanatoria o perfezionamenti vari (frazionamenti nell'ottica di ottenere un "doppio" vantaggio): anche in questo caso sono la assoluta maggioranza;
- quelli che restano (perchè stranamente apposto o con situazioni risolte), c.ca 5-6, saranno presto (si spera) cantierizzati;
Venendo ad alcune osservazioni alla luce dell'esperienza che si va coltivando quotidianamente sul campo posso dire che:
- è stato dall'inizio lanciato un messaggio, non voglio dire errato, ma quantomeno fuorviante, tale per cui per molto tempo è passato lo slogan "ristrutturo casa gratis", e noi sappiamo da sempre che non è mai stato così: come al solito le persone sentono quello che vogliono sentire...
- sapevamo che oltre il 70% del patrimonio edilizio ha dei "difetti", figlio di una italianità che ha fatto del "fai da te" il proprio cavallo di battaglia; certo i dati che emergono sono comunque imbarazzanti, tale da far venir voglia di pensare male del legislatore;
- il continuo rimpallo di contraddizioni tra ENEA e ADE ha solo ingenerato maggiore confusione di quanta non ne fosse già emersa leggendo i criptici decreti; Per quanto c'è anche chi non ha ancora capito gli elementi salienti;
- per un lungo periodo si è dovuto battagliare tra banche general contractor opportunisti, finchè gli ordini si sono mossi per tutelare la dignità dei professionisti, sollecitati a rispondere dell'unico obiettivo di salvaguardare l'interesse del committente; anche qui c'è chi continua ignaro dei rischi in cui va incontro;
- non tutti gli enti locali erano preparati alla valanga di richieste di accesso agli atti; anzi alcuni si sono ritrovati probabilmente a svolgere per la prima volta una attività che d'altre parti era routine; ci sono state richieste esaudite dopo oltre 4 mesi (senza contare il fattore pandemia), causa la totale disorganizzazione;
- con il superbonus sono emerse tutte le vulnerabilità di un sistema legislativo che lascia troppo spazio alle interpretazioni, spesso anche fantasiose; è pur vero che quello che per alcuni è sempre stata una prassi, per molti altri si è rivelato quasi un "impedimento" (ad esempio il concetto di legittimità e conformità degli immobili, pareva che fosse la prima volta che si dovesse affrontare. sic!);
- il bello deve ancora avvenire: un conto la teoria e un altro è la pratica, come suggeriva qualcuno; di fatti il portale ENEA per le asseverazioni già mostra segni di debolezza sul piano della usabilità e comprensibilità delle procedure;
- il meccanismo dello "sconto in fattura" a cui anche noi professionisti per forza di cose abbiamo dovuto "aderire", è fallimentare in quanto favorisce solo il contribuente: prima di tutto perchè è impensabile che un professionista (ma lo stesso dicasi per le imprese) stia mesi prima di vedere un soldo (ricordo che si prende un acconto solo con la prima asseverazione, ovvero non prima del 30% di SAL! certo sempre che non si voglia partire con qualcosa in tasca, in questo caso ci pensano le banche a spremerti con i prestiti ponte), e secondo poi perchè il tutto è vincolato alla solita burocrazia ingolfata;
- il concetto "è tutto gratis" è in molti casi una utopia: provate a coibentare una intera villa di 150mq con 50.000€ (di cui 5.000 iva e 10.000 di parcella stando al DM parametri);
- ho la netta sensazione che non sia un dato dell'inadeguatezza del legislatore di comprendere il reale funzionamento delle cose, piuttosto proprio una furba consapevolezza che ha spinto a stabilire tetti di spesa difficilmente sfiorabili per cambiare le finestre o installare il fotovoltaico (48000+48000 ma scherziamo?), riducendo invece i margini sugli interventi primari;
Come tutte le cose non appare affatto semplice: certo se si ha un metodo di lavoro efficace, si troverà anche il modo di gestire quella che per molti può sembrare una novità assoluta e che invece, credetemi, si tratta spesso di metter solo insieme i pezzi.
Sta cambiando che - tramite il consorzio di imprese con cui collaboro come tecnico di fiducia freelance - ho tre lettere di incarico firmate per altrettante valutazioni sismiche preliminari, ho già fatto due sopralluoghi su 3 e ho appena cominciato a scrivere la prima relazione.
Questo consorzio fa un servizio fondamentale: offre pacchetti "chiavi in mano" scremando subito i casi che non rientrano nei criteri del sismabonus, assegnando i vari clienti ai tecnici. In questo modo io ottengo dei clienti seri e selezionati, i clienti un tecnico qualificato (in realtà due: uno per la sismica e uno per l'energetica, io ovviamente sono nel reparto "sismica").
Per la prima volta in vita mia ho rifiutato dei lavori perché non riuscirei a seguirli in modo adeguato.
La vera svolta della mia carriera è stata il master in miglioramento sismico: ho aperto il blog, cominciato a fare consulenze strutturali, a scrivere per una rivista tecnica e a insegnare in corsi di aggiornamento professionale.
I miei due campi di interesse, intonaci&affreschi e miglioramento sismico, portano i miei clienti o i colleghi con cui mi rapporto a credermi o una restauratrice, o un'ingegnera a seconda dei casi (naturalmente li correggo per ovvia deontologia professionale)...
A questo si sono aggiunti due corsi di aggiornamento professionale come docente e... incrociando le dita, forse il restauro di una facciata seicentesca in mattoni faccia a vista...
Sono veramente contenta ragazzi... non dico niente per scaramanzia...
Questo consorzio fa un servizio fondamentale: offre pacchetti "chiavi in mano" scremando subito i casi che non rientrano nei criteri del sismabonus, assegnando i vari clienti ai tecnici. In questo modo io ottengo dei clienti seri e selezionati, i clienti un tecnico qualificato (in realtà due: uno per la sismica e uno per l'energetica, io ovviamente sono nel reparto "sismica").
Per la prima volta in vita mia ho rifiutato dei lavori perché non riuscirei a seguirli in modo adeguato.
La vera svolta della mia carriera è stata il master in miglioramento sismico: ho aperto il blog, cominciato a fare consulenze strutturali, a scrivere per una rivista tecnica e a insegnare in corsi di aggiornamento professionale.
I miei due campi di interesse, intonaci&affreschi e miglioramento sismico, portano i miei clienti o i colleghi con cui mi rapporto a credermi o una restauratrice, o un'ingegnera a seconda dei casi (naturalmente li correggo per ovvia deontologia professionale)...
A questo si sono aggiunti due corsi di aggiornamento professionale come docente e... incrociando le dita, forse il restauro di una facciata seicentesca in mattoni faccia a vista...
Sono veramente contenta ragazzi... non dico niente per scaramanzia...
"non dico niente per scaramanzia..." e meno male! Pensa se avesssi deciso di dirci tutto!
Sei una grande Ily
Sei una grande Ily
Per le risposte di dettaglio che lasciano poco da aggiungere, c'è archspf (il collega che tutti vorremmo per lasciargli le gatte da pelare e pensare solo alla progettazione pura, alla scelta di materiali, finiture ed arredi).
Il mio contributo, quindi, sarà come sempre di una grettezza e realismo che definirei di impronta "rurale" o "contadina".
Al sottoscritto è cambiato che, per la prima volta dall'inizio dell'attività, considerato il volume di appuntamenti, riunioni , sopralluoghi, verifiche preliminari delle premesse di fattibilità, sembra di avere una marea di lavoro. Talmente tanto lavoro, da sembrare inaffrontabile, soprattutto se sommato alle (poche) committenze tradizionali ed ai (tanti) clienti per cui "risolvo problemi" (anche esistenziali).
All'atto pratico, però, ad oggi, pur lavorando il quadruplo, si fattura poco o nulla quanto prima. Per cui, se da un lato la sensazione è di aver finalmente ingranato professionalmente, dall'altro lato, in un certo qual modo, lievita la frustrazione, poichè a fronte di un incremento enorme del carico di lavoro non si intravedono introiti commisurati, per lo meno nell'immediato.
In teoria arriverà un giorno in cui tutti i nodi verranno al pettine e tutti i bonifici verranno al conto corrente, ma temo che prima di quel giorno, una discreta percentuale delle ore spese in sopralluoghi e pubbliche relazioni andranno perdute come lacrime nella pioggia [cit.]. Le ore passate a fare accertamenti di conformità e verifiche delle premesse di accesso ai vari bonus, invece no! Per quelle, piccolo preventivo ed incarico sono dovuti.
Il mio contributo, quindi, sarà come sempre di una grettezza e realismo che definirei di impronta "rurale" o "contadina".
Al sottoscritto è cambiato che, per la prima volta dall'inizio dell'attività, considerato il volume di appuntamenti, riunioni , sopralluoghi, verifiche preliminari delle premesse di fattibilità, sembra di avere una marea di lavoro. Talmente tanto lavoro, da sembrare inaffrontabile, soprattutto se sommato alle (poche) committenze tradizionali ed ai (tanti) clienti per cui "risolvo problemi" (anche esistenziali).
All'atto pratico, però, ad oggi, pur lavorando il quadruplo, si fattura poco o nulla quanto prima. Per cui, se da un lato la sensazione è di aver finalmente ingranato professionalmente, dall'altro lato, in un certo qual modo, lievita la frustrazione, poichè a fronte di un incremento enorme del carico di lavoro non si intravedono introiti commisurati, per lo meno nell'immediato.
In teoria arriverà un giorno in cui tutti i nodi verranno al pettine e tutti i bonifici verranno al conto corrente, ma temo che prima di quel giorno, una discreta percentuale delle ore spese in sopralluoghi e pubbliche relazioni andranno perdute come lacrime nella pioggia [cit.]. Le ore passate a fare accertamenti di conformità e verifiche delle premesse di accesso ai vari bonus, invece no! Per quelle, piccolo preventivo ed incarico sono dovuti.
Io invece vorrei qualcuno per delegare le (invero poche) progettazioni che mi capitano! Non capisco perché tutti si ostinano a pensare che - solo perché sono iscritta all'ordine degli architetti - debba occuparmi (anche) di progettazione! :D:D:D
Per esempio il mio lavoro di oggi consiste nell'andare avanti con una relazione di valutazione sismica preliminare (che ovviamente firmerò)
Restituire un rilievo per il collega che si occupa di energetica
Seguire un webinar del consorzio con cui collaboro come tecnica di fiducia specializzata in antisismica
Lavoro di domani: mattino simulazione del corso sugli intonaci decorati che farò la seconda settimana di marzo. Pomeriggio sempre sismica.
Per esempio il mio lavoro di oggi consiste nell'andare avanti con una relazione di valutazione sismica preliminare (che ovviamente firmerò)
Restituire un rilievo per il collega che si occupa di energetica
Seguire un webinar del consorzio con cui collaboro come tecnica di fiducia specializzata in antisismica
Lavoro di domani: mattino simulazione del corso sugli intonaci decorati che farò la seconda settimana di marzo. Pomeriggio sempre sismica.
Non credo si possa parlare di "ostinazione" se si ritiene che un architetto prediliga progettare (a dirla tutta, trovo quasi innaturale che un architetto non ne senta necessità o trovi giovamento nel farlo). Dopotutto, progettare non è solo operare scelte distributive degli spazi, scegliere arredi e finiture o idealizzare volumi costruiti. C'è progettazione anche nel decidere come armare una trave o come realizzare il rifacimento di un mariciapiedi (un po' più triste, ma progettazione rimane). Azzarderei ad asserire che ogni qualvolta si opera una scelta, si sta progettando.
Semplicemente, in verità, ci sono alcuni di noi più inclini a certi aspetti della professione ed altri che ne preferiscono di differenti. I gusti non si discutono e non implicano che poi, professionalmente, si riesca o possa fare ciò che si preferisce, anzi, a giudicare dal malessere diffuso, direi che sovente accade il contrario.
Semplicemente, in verità, ci sono alcuni di noi più inclini a certi aspetti della professione ed altri che ne preferiscono di differenti. I gusti non si discutono e non implicano che poi, professionalmente, si riesca o possa fare ciò che si preferisce, anzi, a giudicare dal malessere diffuso, direi che sovente accade il contrario.
Beh Ily complimenti, che bella varietà di lavoro. Credo sia molto stimolante.
@archspf: grazie per il feedback, e sì, è vero, la questione della conformità rispunta magicamente solo ora, quando c'è l'odore del soldo... Dai che forse forse riusciamo a divulgare il verbo della conformità urbanistica che non è conformità catastale
@archifish me fai morì, "andranno perdute come lacrime nella pioggia"
Ragassi chi da un lato chi dall'altro si fa un mestiere pieno di grette disgrazie, ma almeno siamo in grado di riderci un po' addosso, grazie per le risposte e buon giovedì di primavera
@archspf: grazie per il feedback, e sì, è vero, la questione della conformità rispunta magicamente solo ora, quando c'è l'odore del soldo... Dai che forse forse riusciamo a divulgare il verbo della conformità urbanistica che non è conformità catastale
@archifish me fai morì, "andranno perdute come lacrime nella pioggia"
Ragassi chi da un lato chi dall'altro si fa un mestiere pieno di grette disgrazie, ma almeno siamo in grado di riderci un po' addosso, grazie per le risposte e buon giovedì di primavera