FARC : [post n° 448184]

ROMA - UFFICI TECNICI OFF LIMITS

Buongiorno, che esperienze avete riguardo all'impossibilità di avere colloqui "reali" con istruttori in questi tempi di covid a Roma? riuscite a risolvere, avere chiarimenti o confronti semplicemente tramite mail? Sto incontrando molte difficoltà purtroppo, nessun tipo di relazione umana, mail di risposta con semplici link dove poter guardare, nessuna possibilità di confronto tra tecnici...tecnici introvabili, numeri telefonici a cui non risponde nessuno, ut dei municipi praticamente chiusi...lavori persi.
ponteggiroma :
aaaaargh! Hai fatto centro!
Questo è il post più sensato degli ultimi 14 mesi, qui le chiacchere stanno a zero, , Farc ti adoro, hai tutta la mia comprensione, nessuno in questo forum aveva mai osato così tanto......Qui si parla di cavilli, leggi, articoli, sentenze, ma io sfiderei chiunque anche solo ad interloquire con un ufficio pubblico. Diciamola una volta per tutte che in questo c..... di comune era già difficile prima del covid, ma ora che sono in smartworking anche i netturbini è un'odissea
ArchiFra :
Io mi Incazzo molto quando leggo queste cose perché è inaccettabile.
Ok lo smart, però la reperibilità deve essere garantita o mettendo il trasferimento chiamata sul cellulare di servizio oppure inserendo il messaggio registrato che indica le modalità alternative di contatto, per non parlare dell'obbligo di mettere sul sito i recapiti e le modalità di accesso per prendere appuntamento in forma telematica o personale (per determinate situazioni si può benissimo anche in zona rossa).
Posso solo consigliare di scrivere all'Urp, anche se non so quanto possa essere efficace.
FARC :
Non esiste reperibilità perché semplicemente non esiste un cellullare di servizio...come nella migliore tradizione italica (anche se nemmeno nei paesi piu sperduti ho avuto queste difficoltà) con le conoscenze giuste riesci a rintracciare il tecnico. Ho provato una volta a sollecitare una risposta ad una mail, puntualmente mi é stato rispostp che loro non sono dei consulenti e che fondamentalmente le responsabilità (citadondomi persino la lagge) sono le mie in quanto tecnico...come se non lo sapessi. Per quanto riguarda l'urp, ieri ho provato una mattina a chiamare...non mi ha risposto nessuno. Purtroppo per non avere successive ripercussioni non posso fare esposti, tutto questo nel silenzio dell'ordine che fa finta di non sapere.
Edoardo :
...e quindi che si fa?
Ily :
A Bologna stessa cosa, DUE SETTIMANE per avere un colloquio telefonico. Nei piccoli comuni, zero difficoltà, incontri in presenza e tecnici molto disponibili.
Alessandro :
Perchè non contattare l'ordine?
Altra cosa può essere inviare lamentele ai funzionari di riferimento. Perchè non fare una azione comune? Uniamo le forze e si invii un messaggio chiaro in coro.
ponteggiroma :
che si fa? Ci si sfoga su professionearchitetto, cos'altro puoi fare?
ArchiFra :
Distinguiamo due cose: un conto è la mancata reperibilità, un conto è la mancata consulenza.
Che un ufficio sia irreperibile è molto grave e inaccettabile.
Che un tecnico lamenti la mancata consulenza altrettanto: è corretta la risposta data. Gli uffici pubblici non fanno consulenza ai tecnici. Esistono le norme, si consultano. Se ci sono dubbi si chiede un parere formale seguendo l'iter amministrativo previsto. Al massimo prima si viene indirizzati su come chiederlo, ma non è compito della pa fare consulenza.
Io ricevo ogni settimana decine di mail e telefonate personali in cui mi si chiede la qualunque, non solo richieste di informazioni generiche ma vere e proprie richieste di parere che non posso dare in quel canale.
capisco che da fuori sembri incomprensibile, ma ripeto: i tecnici devono fare i tecnici. Se un tecnico mi chiede la legittimità di un insediamento di un attività solo perché non ha voglia di sbattersi a fare l accesso agli atti per verificare la destinazione dei locali né di perdere mezzora a guardarsi il Pgt, non è tollerabile.
Se ha bisogno di un confronto, invece, lo fa tramite i canali ufficiali.
Non sto dicendo che è il tuo caso, sto solo portando la visione dall'altro lato della barricata, senza minimamente giustificare chi si rende uccel di bosco
desnip :
Piccoli comuni sui 30.000 abitanti: esempi di accesso agli atti.

Abbiategrasso (MI): sito chiarissimo, modulistica facilmente reperibile. Telefono per sapere se si può fare online, mi rispondono in due minuti, mi spiegano tutto e mi danno la PEC a cui inviarla.

Orta di Atella (CE): dal sito non si capisce niente, chiamo per avere informazioni... driiiiiinnn..... driiinnnn.... driiiiiin... per giorni. Rinuncio all'incarico.

Da meridionale per me è davvero triste constatare queste cose. :-(
ponteggiroma :
mancata consulenza? Ma chi la vuole la loro consulenza, per quello che vale poi (ovvio salvo i presenti), ma qui si parla proprio di mancanza delle nozioni di base.
Alessandro :
Ponteggiroma se non puoi andare oltre professionearchitetto non ti puoi proprio lamentare
FARC :
@Archifra purtroppo non lamento la mancata consulenza perchè non è quello che richiedo, ma il mancato confronto che di prassi c'è tra i liberi professionisti e i tecnici comunali perchè il più delle volte ci si trova davanti a discordanti interpretazioni o applicazioni della norme anche relativamente ad attività definibili come semplici. Se è vero che la responsabilità è in capo solo a noi, è anche vero che il susseguirsi di decreti, glossari etc non somplificano il lavoro e l'esperienza maturata, seppur significativa alle volte non basta per districarsi.
FARC :
@Alessandro Mi viene davvero difficile pensare che all'interno dell'ordine, tra i consiglieri che lo compongono, colleghi e liberi professionisti, non ce ne sia uno che non conosca la situazione. Proprio questo problema è la punta dell'iceberg di una discrepanza di intenti da chi vive la professione e da chi pontifica e definisce le linee guida dell'architettura italiana in convegni autoreferenziali...c'è un problema di rappresentanza, un'azione comune è impensabile se non dietro il cappello dell'ordine pena il rischio di vedersi tagliati fuori dagli uffici.
ponteggiroma :
@alessandro, evidentemente non sai nemmeno di cosa si stia parlando... lascia perdere
Alessandro :
Signori esiste anche il sindacato. Vi sentite soli e non ascoltati, non rappresentati, ma cosa fate voi per cambiare questa situazione? Non vi aspetterete che lo cambi la fatina?
Agite! Ogni volta che si deve protestare per i dipendenti sotto partita iva, per la riforma Inarcassa, non si vedono 10 architetti per strada. L'esercito dei piccoli professionisti che si sentono mini imprenditori ingessa proprio le menti!
Protestare è un diritto non solo per i deliveroo!
arko :
Evidentemente non si conoscono nemmeno le condizioni in cui si è, spesso, costretti a lavorare, soprattutto nei grandi comuni. l'irreperibilità non è necessariamente, anzi, quasi mai, responsabilità del singolo funzionario o istruttore, ma della gestione del servizio. Prendetevela con i comandanti, non con i soldati semplici.
FARC :
"L'esercito dei piccoli professionisti che si sentono mini imprenditori ingessa proprio le menti!"...Si potrebbero dire tante cose, mi riservo di ricordare che non ci sentiamo mini imprenditori ma lo siamo, corriamo dei rischi, soprattutto in questo periodo, di non farcela, siamo preoccupati, ci arrabbattiamo così come farebbe qualsiasi imprenditore, abbiamo magari smesso progettare e virato su altri aspetti della professione se così si può dire. Parli di sindacato e sciopero come se fossimo dei dipendenti pubblici (con tutto il rispetto) e potessimo creare un reale disagio. Partendo dal virgolettato, quale sarebbe la soluzione? Aggregarsi tutti in società di ingegneria ed architettura? avremmo forse più peso contrattuale? Oppure far sbrigare il lavoro sporco presso gli ut a qualcun altro, più "inserito", magari sottopagandolo? Comincio a capire e condividere la scelta di tanti colleghi di facoltà della mia generazione che hanno virato sulla docenza, praticamente tutti.
Alessandro :
Una dimostrazione non è solo lo sciopero. Anche 200 persone sotto al comune sono un numero. Il sindacato giá c'è, contattatelo! al comune c'è un sindaco e dei consiglieri di tutti i partiti. Si puó andare e chiedere di farsi ascoltare. Funziona cosí in tutto il mondo. Anche dove vivo ora io in Germania, quando una cosa non funziona si alza la testa e si parla. Se si parla solo tra di noi, i funzionari che hanno impostato la cosa in modo così scadente possono tranquillamente procedere cosí ad libitum. Ricordate che oggi le parole chiave della politica sono riaperture, crescita ecc. mezzo mondo politico non aspetta altro per sbandierare questi slogan e farsi paladini della ricrescita. Dopo un po' di tempo che sono stato via da Roma ho capito che il problema non è solo la burocrazia strangolante ma anche i cittadini che si tengono il cappio al collo. Provate un momento a pensarci.
ArchiFish :
Fatemi capire.
Che abbiamo le "menti ingessate" e "non alziamo la testa", quindi siamo colpevoli della nostra condizione, ce lo sta dicendo uno "pseudo sindacalista ideologo, politologo" che pontifica dall'alto di una fuga professionale in Germania???
Grazie al c@zzo! Facile fare la rivoluzione "col culo degli altri".
Mi permetto di esternare la mia personale rilettura della faccenda.
Di ingessato, anzichè le menti, fosse per me, avremmo i pedi e le caviglie, a furia di pigliare calci nel sedere tanto chi è inadeguato per lavorare nel pubblico (dal più alto in grado all'ultima pedina), quanto chi ci spiega che siamo causa del nostro male da oltre confine.
Purtroppo, però, la mia linea d'azione prevede una modalità di alzare la testa che, per la legge italiana è reato (la violenza fisica, le armi, il colpo di stato, ecc, non sono ancora consentiti, se non erro). Quindi resto a lamentarmi su "professionearchitrave" liberamente e serenamente ingessato, conscio che potremmo pure alzare la testa fino a sconfiggere le giraffe, ma che non si smuoverebbe di un millimetro la vergognosa situazione di questo paese (volutamente minuscolo).
Alessandro :
E bravo achifich , o pesce di un architetto!
Io quando ero a Roma scendevo in piazza a protestare e trovavo 20 colleghi. Ora vorresti che vengo a manifestare per te?
Dovrei prendere un aereo per protestare per i tuoi post?
Vai vai continua a scrivere qui che ti si allunga il curriculum.
Viele Grüße!
ponteggiroma :
No no resta lì, non ti preoccupare per noi che ce la caviamo da soli
FARC :
Cavolo! sciopero, come ho fatto a non pensarci prima?
La chiudo così con ironia, non mi aspettavo ne applausi ne sermoni, forse una soluzione non c'è...forse siamo troppo ignavi, inconcludenti, forse il sistema non è scardinabile, forse ha ragione il collega "incendiario e fiero". TENIAMO DURO POCHI MESI, DA SETTEMBRE APRONO GLI UFFICI TECNICI!!
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.