Dasvidania : [post n° 450519]

E basta con 'sta lagna!

Già immagino che il mio post susciterà le ire di tutti, ma voglio dire la mia così la finite di piangervi addosso una buona volta. Ho capito che in Italia non si sfonda, c'è troppa concorrenza, la burocrazia è asfissiante, il sistema non funziona, e bla bla bla. E proprio per questo me ne sono andato da ben otto anni. Ho 34 anni, ho lavorato in Russia e ora sono negli USA, dove collaboro con un architetto che ha la sua impresa, con il quale spero di diventare socio un giorno. Già perché qui la maggior parte degli architetti hanno un'impresa edile di proprietà, dove loro stessi lavorano sporcandosi le mani. Qui non esistono orari sindacali, tutto è più semplice e immediato, veloce, comprese le normative, che in alcuni casi sono addirittura più restrittive delle nostre. Una bella differenza ho trovato negli States: spirito collaborativo tra colleghi, taaaaanto buon senso e nessuna perdita di tempo. Mi trovo d'accordo con @100% architetto. Anch'io ho trovato il mio settore preferito in cui so fare bene il mio lavoro, e l'ho fatto quando ero ancora in Italia. E anziché piangermi addosso e lagnarmi ogni volta, ho iniziato a collaborare con alcune aziende estere dall'Italia, facendo ricerche, cercando e presentandomi, senza aspettare il committente giusto, o che il mio comune mi desse lavoro, o ancora peggio, che fossi assunto a due penny presso uno studio di architetti sfruttatori. Mi sono fatto un mazzo tanto, e poi senza neanche l'aiuto della famiglia ho deciso di partire. Oggi sono soddisfatto di quello che sono e di cosa faccio. Tutti possono avere successo in qualcosa, potresti farlo anche tu @archifish e tutti gli altri che si lamentano e che non credono alle storie a lieto fine di altri, come fossero un evento straordinario per pochi. In realtà basta solo avere la voglia di fare e creare, altrimenti che cacchio di architetti siete? Capisco anche chi dice di avercela fatta e poi rimane stretto sule informazioni, e perché dovrebbe spiegarvi come ha fatto se poi criticate e mettete in dubbio ciò che dice? Cui prodest? I vostri sono solo alibi, quindi basta con sta lagna e smuovete il didietro!
d.n.a. :
Belle parole, maa... hai famiglia? hai mutuo da pagare? probabilmente tu sei più intelligente e hai maggiori doti comunicative di altri.
Forse e dico forse, a tutti non piace prendere armi e bagagli e andare in Russia, magari a qualcuno piace restare a Roma, Milano, o Viterbo o il suo paesetto di provincia..
Forse magari non a tutti interessa fare i soldi, o combattere coltello tra i denti, per agganciare una nicchia di mercato, magari basta un noiosissimo e tranquillo posto da impiegato.
Forse ad un altro interessa poco fare l'architetto, e magari gli piaceva, che ne so, fare il professore, ma non è riuscito ad entrare nel mondo della scuola..
A me ad esempio piaceva un sacco fare l'architetto.. in teoria.. fin da bambino, poi sono scresciuto, sai quella cosa che non mi ricordo tanto bene come si chiama.. ah si ora.. sono diventato adulto... e sai com'è, mi sono accorto, che ero anche bravino, ma i clienti proprio non riuscivo a trovarli, mi sono messo di impegno, ma proprio non ci riuscivo...
mi lamentavo un sacco,.. certo... non mi piaceva piu quello che facevo, no, ma mi lamentavo lo stesso... poi quella santa creatura di mio figlio aveva fame, e per fortuna ho trovato, una cosa che voi che credete essere fighi, tanto vituperate, ovvero il posto fisso.
ma in tutto questo, manco per un secondo ho pensato di andare in russia.. io sono italiano, sono nato qua, vivo qua, la mia vita è qua, non ho scelto di vivere in russia e poi negli USA, ma neppure mi è stato imposto il contrario.
Tu dici.. smuovete i didietro.. si, certo, agli occhi di Bezos, tu sei un fallito, e non credo tu lo sia, ma rispetto a lui sei povero, e non hai fatto nulla.
La vera libertà di scelta, sta anche nel lamentarsi e provare a resistere in una situazione che non piace.. perchè?.. magari semplicemente perchè sono un pavido codardo che ha paura di cambiare perchè potrebbe essere che domani si dica stavo meglio quando stavo peggio.
Una volta, un tipo, dicono abbia detto, chi è senza peccato scagli la prima pietra, e poi una cosa del tipo chi sono io per giudicare.. a volte ci si lamenta perchè hai le scatole piene, e vieni qua a sfogarti, con altri che magari semplicemente possono darti un consiglio, o farti capire che quello che ti è successo è una fesseria.. è molto utile...
buona vita, e in bocca al lupo... e sii grato che quando ti stuferai degli USA, qui troverai un buco del c..o chiamato casa... e l'ospedalino gratis se ci sarà ancora, perchè se tutti fanno come te, e se ne vanno.. ciao Italietta.
Ivodivo :
d.n.a, scusami, non te la prendere, ma quanta pochezza in un singolo post. Hai sciolinato una serie di luoghi comuni e banalità che neanche al bar della stazione: il mutuo da pagare, il posto fisso, l'ospedale gratis, addirittura Bezos, per concludere con l'Italietta. Se esiste l'italietta la colpa è degli italiani (io e te compresi), se esiste una gravissima e oramai conclamata crisi della nostra professione la colpa è degli architetti (io e te compresi). Io ahimè non ho ricette magiche o segreti del mestiere da suggerire, ma se non ci impegnano tutti ad alzare il livello di qualità della nostra professione (mi riferisco alla qualità della progettazione che mediamente ritengo pessima, dell'ammontare delle parcelle che ha raggiunto minimi insostenibili, dei rapporti deontologici tra colleghi, della selezione dei propri committenti... ), siamo destinati a soccombere a ingegneri e geometri. Sai com'è, in italietta gli architetti sono più di 150000, sarà dura trovare per tutti il tanto vituperato posto fisso che hai tu , non è una questione di essere "fighi" è semplicemente una questione di numeri. E se tu sei riuscito a trovarlo è anche grazie a tutti quei fighi che non lo hanno e che magari sono costretti controvoglia ad andare all'estero, oppure se sono fortunati a restare nella tua italietta a combattere ogni giorno per due lire...
no_name :
sono d'accordo con d.n.a. al 100% non avrei saputo rendere meglio l'idea!
paoletta :
bah... sento puzza di troll.
Io dopo aver vissuto un anno a Mill Valley in California, me ne sono scappata e rientrata in Puglia e avevo anche lo sponsor per la green card. Uno stile di vita che non rimpiango per niente... e stavo fra i dollaroni a due passi da San Francisco.
Anche io mi sono ritagliata la mia nicchia nel paese di provincia sul mare, qualità della vita per me e per i miei figli che non cambierei per niente al mondo (Russia?!? mi viene il vomito solo a pensarci)
ArchiFish :
"Tutti possono avere successo in qualcosa, potresti farlo anche tu @archifish"
L'ho fatto, ma non si tratta di architettura. Ho successo nel campo dei rapporti umani e delle amicizie. Ho successo nel portarmi rispetto e nell'essere intellettualmente onesto (con gli altri e con me stesso). Ho avuto successo nel fuggire da una realtà provinciale in cui gli amici d'infanzia sono rimasti impantanati in un bar di paese, nella disoccupazione, nella tossicodipendenza, nel vuoto esistenziale, ricostruendomi una vita da zero con nuove amicizie (sane), nuovi interessi e tanti obbiettivi (ad a 20 anni non è facile buttare la realtà malata in cui sei cresciuto nel cesso e partire da zero).
Ho avuto successo, forse più che in ogni altra cosa, nel campo della pesca sportiva (così sapete il perchè del nikname) conquistando un titolo italiano in una specialità che non sto a spiegarvi, scrivendo oltre 200 articoli per 3 riviste di settore a tiratura nazionale (quando ancora esisteva la carta stampata), essendo pioniere (assieme a due fidati compari) di una disciplina che prima in Italia non esisteva, tenendo conferenze presso eventi e fiere di settore, collaborando con aziende di settore come testimonial e come consulente ricerca/sviluppo prodotto e "firmando" una serie di canne da pesca. Tutto ciò prima di ritrovarmi over 40.
Ora smetto, perchè chi si loda, si sbroda. Mi preme aggiungere solamente che ho fatto tutto ciò senza l'aiuto di nessuno, ma soprattutto nel nostro triste Paese, senza fuggire all'estero.

PS
I miei pesci ritornano tutti vivi e vegeti nell'acqua da cui sono venuti dopo qualche foto ricordo.
d.n.a. :
Ivodivo... i miei non sono luoghi comuni, é la mia noiosissima vita.. se non ricordo male, tu sei abbastanza giovane, sia di età, che di esperienza professionale, ne riparliamo quando hai passato anni a combattere contro i mulini a vento... purtroppo non ce l'ho fatta a realizzare i miei sogni di bambino... lo so, sono triste.. pace.
Ivodivo :
d.n.a Magari! Ho più di vent'anni di esperienza professionale e sono prossimo ai 50, ma ogni giorno affronto l'architettura con l'entusiasmo di un bambino, fidati, è l'unico modo...
PS è spiacevole constatare come sempre più spesso quando non si hanno argomentazioni si risponde discriminando: questo è un troll, questo fa il guru, questo è uno sbarbatello.....
paoletta :
ma che cosa dici?
dobbiamo prostrarci ad eleggere guru di saggezza il primo anonimo che viene a seminare perle di esperienza e saggezza con un nick e una email inventate sul momento?
Lo sai che, se di fianco al nick non c'è nemmeno mezzo cuore, vuol dire che l'email è inventata?
Nemmeno la tua seconda mail dove butti lo spam hai il coraggio di scrivere? Che cosa vuoi nascondere? Le palle che non hai? Ma fammi il piacere. Qui bene o male siamo 4 gatti che ci confrontiamo su tematiche vere inerenti alla professione.
Fra Russia e Stati Uniti e tutti i tuoi lavori hai il tempo di venire qui, scrivere un papiro lungo 2 Km ed eleggerti guru. Ovvio che sei un troll.
Alessandro :
Certo è un peccato usare così questo spazio che dovrebbe essere di condivisione e di aiuto reciproco. Chi ha avuto l'esperienza di lavoro all'estero, dopo un periodo piú o meno lungo di impegni straordianri per imparare lingue, sistemi di lavoro e culture differenti, alla fine (o all'inizio) si ritrova una possibilitá di lavoro nuova. Si deve poi decidere se restare all'estero o portarsi in italia la nuova capacitá. Io credo che basti dire che può funzionare e poi chi è interessato, come in tutte le cose, dovrá fare il suo percorso. Noi che lo abbiamo fatto possiamo dare dei consigli.
Personalmente trovo inutile criticare chi non lo fa o chi si lamenta per la propria insoffisfazione professionale oppure per le difficoltá nazionali. Credo che oggi lo sappiano tutti. Gli architetti in Francia Germania USA e molti altri paesi possono fare il lavoro che piú si avvicina alla "promessa" sottesa agli studi intrapresi. Non è neanche vero che tutti quelli che vanno all'estero finiscono con lavori soddisfacenti, anzi! Molti tornano con le ossa rotte. Oppure restano impantanati con altrettanti lavori insoddisfacenti. Peró io credo che abbia un senso raccontare che il gioco vale la candela. Soprattutto per chi può scegliere, non certo per vanto.
ponteggiroma :
Mi sembra giusto Alessandro quello che dici, così come mi sembra sacrosanto fare emergere le difficoltà in cui si trova ad operare chi ha deciso di rimanere, senza per questo doversi sentire accusato di essere un "piagnone", o peggio essere preso in giro perché combatte quotidianamente con cila, cilas, scie, ecc...
davide :
Mi piace vedere che chi ha trovato strade alternative (purtroppo all'estero) dica la sua. Io sono uno di quelli che tende a lamentarsi, anche ora che sono sommerso di lavoro con il bonus (non è lavoro mio, sono solo un banale collaboratore di uno studio medio).
Il lavoro dell'architetto in Italia non è facile, lo sappiamo. In molti, chi più chi meno, ha cercato strade alternative. Io stesso l'ho fatto ma ho voluto rimanere nel mio paesello (non lontano da Milano), senza andare nemmeno a Milano per lo stile di vita troppo frenetico.
Ho deciso però di smettere di lamentarmi, nonostante le difficoltà le fortissime delusioni ed una famiglia da far crescere.
Ho cambiato l'atteggiamento e non sopporto più la lagna e lamentela (seppur giustificata): è ora di diventare adulti, di crescere, di smettere di lamentarsi perché questo atteggiamento non porta a nulla. Anzi è decisamente controproducente.
E se non riuscirò a realizzare i miei sogni da architetto, pazienza. Il mio lavoro, noioso, fatto di scartoffie ed infinite telefonate è questo. Cercherò sempre di crescere e non smetterò mai di trovare un'alternativa, tuttavia questo è quello che ho e non ci voglio combattere tutti i giorni lagnandomi. Un bel po' di autoironia, spalle larghe e lasciare le responsabilità di tutto ai capi, è la mia strategia per fare questa professione. Il tutto condito da un bel: ce la metto tutta, metto in campo tutte le mie capacità e la mia professionalità e questo, sapete, poi torna indietro ... al mio ex capo ho rubato senza volerlo, un paio di imprese che mi girano del lavoro solo perché mi hanno conosciuto e sanno quanto valgo. Un po' come dice quella pubblciità.
Buona vita colleghi
kia :
io non ho capito cosa fa esattamente il collega del post iniziale e neppure 100% architetto...
sclerata :
voglio essere completamente sincera

dopo tutto il pippone del nostro amico Dasvidania ho solo pensato

"estic...i?"

ricordati che quello che va bene per te non è detto che vada bene per gli altri, e meno male, altrimenti saremmo tutti automi che ambiscono alle stesse cose.
quello a cui ambisci tu può essere diametralmente opposto a quello che vogliono gli altri.
c'è chi vole i dollaroni USA e chi si accontenta di avere un lavoro onesto e magari una famiglia e dei figli...
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